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Federalberghi Palermo, la legalità deve essere presidio permanente
Il 25 novembre Federalberghi Palermo ha partecipato, in prefettura, a un incontro con i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti per affrontare un tema decisivo per il futuro della città, ossia “sicurezza e legalità come condizioni fondamentali per la vita economica e sociale di Palermo”.
“Non abbiamo fatto un semplice incontro istituzionale. Abbiamo messo al centro il nervo scoperto di questa città: la legalità. Senza sicurezza non c’è turismo, non c’è commercio, non c’è sviluppo. È la base di tutto. I risultati del primo mese di “zona rossa” hanno prodotto effetti concreti e positivi: un controllo più visibile, costante e coordinato ha restituito serenità ai residenti, percezione di ordine agli imprenditori e maggiore tranquillità ai visitatori.
Quando lo Stato si vede, si sente e il primo mese di zona rossa lo dimostra, la città cambia respiro. Lo abbiamo riconosciuto con gratitudine al prefetto, Massimo Mariani, al sindaco, Roberto Lagalla, e alle forze dell’ordine, perché questa presenza funziona, si vede, si tocca", ha dichiarato il presidente di Federalberghi Palermo Rosa Di Stefano.
Durante l’incontro, Federalberghi Palermo, ha espresso una posizione comune e precisa: la legalità non può essere gestita ‘a ondate’, ma deve diventare un presidio permanente.
Al prefetto sono state fatte richieste chiare: "canali rapidi, protetti ed efficaci per gli imprenditori che scelgono di denunciare; attenzione costante non solo al centro storico, ma anche ai quartieri periferici e ai comuni della provincia, spesso più esposti e isolati".
“Mentre il centro storico ritrova un po’ di serenità, in altri pezzi del territorio qualcuno è tornato a battere cassa Non possiamo archiviare questi fatti come episodi. Dietro ogni richiesta estorsiva c’è un messaggio preciso: tu lavori se io te lo permetto. Questo, oggi, a Palermo, non può più passare.
Non è fisiologia del territorio, è veleno puro per l’economia sana. E il turismo vive di luce, non di paura. Palermo è stanca di chi prova a piegarla. Palermo ha il diritto di stare dalla parte della legalità, ogni giorno.
E noi, come rappresentanti delle imprese, saremo sempre in prima linea in questa direzione”, la conclusione di Rosa Di Stefano.
Savona, incontro per la DMO Ligurian Riviera
L’assessore regionale al Turismo, Luca Lombardi ha incontrato, nella sala delle Capriate del Complesso Monumentale di santa Caterina di Finalborgo, i soggetti aderenti alla costituente Destination Management Organization, DMO, della provincia di Savona.
Finora, la DMO è composta dai comuni di Alassio, Albenga, Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Celle Ligure, Finale Ligure, Laigueglia, Loano, Noli, Pietra Ligure, Savona, Spotorno, Toirano, Tovo San Giacomo e Varazze. A questi si affiancano le associazioni di categoria che gestiscono l’imposta di soggiorno, tra cui Coldiretti Savona, Confesercenti Savona, Federalberghi Savona, Fiaip Savona, Fimaa Savona, Unione provinciale Albergatori, Confindustria Savona e Confcommercio Savona. A fare da trait d’union tra la regione e territorio è la Camera di Commercio Riviere di Liguria.
Ogni comune aderente verserà alla Dmo una quota fissa da definire sul totale riscosso dall’imposta di soggiorno. Con queste risorse saranno finanziati progetti comuni, tra cui campagne di promozione turistica e la Tourist Card Tpl, che consentirà il trasporto gratuito su tutto il territorio provinciale.
“È stato un momento utile di confronto sui progetti in corso e sulle prospettive di sviluppo della nuova governance turistica territoriale che si fonda su un progetto ambizioso: la creazione di un ecosistema digitale integrato che coordina strumenti, dati e attori.
L’obiettivo è duplice: innovare la promozione della Liguria e rafforzare la capacità di promo-commercializzare l’offerta turistica, trasformando la visibilità in valore economico per i territori. La Regione guida il sistema, mentre le Dmo agiscono come cabine di regia territoriali.”
“Strumento cardine del sistema è il Dms, acronimo di Destination Management System, che gestisce in modo integrato i processi di informazione, accoglienza e promozione, coordinando contenuti, dati e servizi turistici in un’unica piattaforma gestionale”, ha dichiarato Luca Lombardi.
“Entro il 15 dicembre contiamo di arrivare alla firma e a metà gennaio presentare il Piano di azione. L’asse tra pubblico e privato è vincente e va sostenuto ogni volta che si presenta l’occasione. È fondamentale avere una visione condivisa e sinergica, seguendo una regia precisa, capace di coordinare energie, competenze e obiettivi, senza dispersioni e con la massima efficacia”, ha commentato il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi.
Il Consiglio di Stato ribadisce l’obbligo del riconoscimento de visu degli alloggiati
IL CONSIGLIO DI STATO ANNULLA LA SENTENZA DEL TAR E RIBADISCE L’OBBLIGO DEL RICONOSCIMENTO DE VISU DEGLI ALLOGGIATI
BOCCA: L’IMPEGNO DEGLI ALBERGATORI PROMUOVE LA SICUREZZA DELLA COMUNITA’
Il Consiglio di Stato, con sentenza del 21 novembre 2025, accogliendo le istanze del Ministero dell’Interno e di Federalberghi, ha annullato definitivamente la sentenza del TAR Lazio del 27 maggio scorso che aveva sospeso l’efficacia della circolare del Viminale sul riconoscimento de visu degli alloggiati.
La decisione del massimo organo di giustizia amministrativa ribadisce dunque che i gestori di tutte le strutture ricettive, incluse le unità immobiliari destinate alle locazioni brevi, oltre a ricevere il documento d’identità dell’ospite e a trasmetterlo all’autorità di pubblica sicurezza, devono effettuare il riconoscimento delle persone alloggiate verificando di persona la corrispondenza tra il titolare del documento e l’effettivo ospite della struttura.
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ricorda che “questa procedura contribuisce a elevare in maniera significativa i livelli di sicurezza, a vantaggio sia degli ospiti delle strutture ricettive sia della cittadinanza, a partire dalle persone che subiscono i disagi derivanti dall’abitare nei palazzi in cui si registra un continuo viavai di persone sconosciute, dirette agli appartamenti affittati ai turisti”.
“Il riconoscimento de visu degli alloggiati - prosegue Bocca - comporta un impegno che gli albergatori (così come i gestori di residence, bed and breakfast, affittacamere e campeggi) assolvono da sempre con grande senso civico, consapevoli delle ricadute positive di cui beneficia tutta la comunità, come dimostrano i recenti casi in cui sono stati individuati e catturati pericolosi malviventi”.
Federalberghi è intervenuta nel giudizio a seguito di un decreto del Presidente del Consiglio di Stato che ha sollevato, d’ufficio, un’eccezione di possibile inammissibilità del ricorso primo sul quale si è espresso il TAR, in quanto il contraddittorio instaurato nel giudizio di primo grado si profilava prima facie non integro senza il coinvolgimento di un ente associativo rappresentativo del settore della ricettività alberghiera.
DUE FOCUS SUL RICONOSCIMENTO DEGLI ALLOGGIATI
Nel corso del giudizio d’appello presso il Consiglio di Stato, il Ministero dell’Interno ha evidenziato il ruolo determinante che può assumere, in termini di prevenzione di eventuali minacce, la verifica della corrispondenza tra la persona recata nel documento d'identità e quella che effettivamente entra nella struttura alloggiativa.
Di seguito sono elencati alcuni casi recenti in cui grazie al riconoscimento degli alloggiati sono stati individuati e catturati pericolosi malviventi.
Inoltre, un’analisi svolta dal dipartimento legale di Federalberghi evidenzia che l’obbligo di riconoscere gli alloggiati è presente nell’ordinamento italiano sin dall’epoca preunitaria, in forza di una tradizione giuridica consolidata le cui radici affondano nella storia.
Alcuni casi recenti in cui grazie al riconoscimento degli alloggiati sono stati individuati e catturati pericolosi malviventi
Grazie al sistema alloggiati web, le forze dell’ordine dispongono di uno strumento efficace per individuare e catturare pericolosi malviventi.
Il ministero dell’Interno, nel corso del giudizio d’appello presso il Consiglio di Stato, ha riferito quanto accaduto il 3 settembre 2025 a Viterbo, quando la Polizia di Stato ha proceduto all'arresto di due cittadini turchi che alloggiavano in un B&B, trovati in possesso di armi da fuoco, che erano state occultate nella stanza occupata.
L'operazione di polizia, condotta in concomitanza della nota manifestazione religiosa denominata "processione della Macchina di Santa Rosa", si è avvalsa della segnalazione del titolare della struttura alloggiativa, insospettito proprio dal fatto che uno dei due stranieri avesse inviato attraverso whatsapp la carta d'identità che ritraeva un individuo non corrispondente a quello poi effettivamente presentatosi sul posto.
Secondo il Ministero, dalla declinazione dell'episodio si evince il ruolo determinante che può assumere, in termini di prevenzione di eventuali minacce, la verifica della corrispondenza tra la persona recata nel documento d'identità e quella che effettivamente entra nella struttura alloggiativa.
Quello segnalato dal Viminale è solo uno dei tanti casi in cui il sistema alloggiati web ha dimostrato la propria efficacia.
Il Centro studi di Federalberghi ha redatto una rassegna di ulteriori casi recenti relativi a fatti direttamente riconducibili all'ambito di applicazione della circolare che è stata confermata dal Consiglio di Stato.
Perugia, 10 giugno 2025
Latitante catturato a seguito di alert pervenuto al sistema “alloggiati web”. E’ stato individuato all’interno di un hotel, deve scontare 2 anni, 9 mesi e 29 giorni di reclusione.
https://www.lanazione.it/umbria/latitante-catturato-in-albergo-a-perugia-era-rientrato-dalla-spagna-per-un-matrimonio-e27e05b8
Jesolo, 31 luglio 2025
Fuori dalla cella, li ritrovano liberi a godersi il mare: scatta il blitz in albergo. Un moldavo 35enne già condannato a più di tre anni per furti e rapine. Un 44enne italiano con un anno di pena per truffe.
https://www.veneziatoday.it/cronaca/controlli-alberghi-jesolo-due-arresti-polizia-commissariato-ordine-carcerazione-mandato-europeo.html
Montecatini, 9 agosto 2025
Arrestato un quarantenne rumeno, rintracciato grazie al sistema ’Alloggiati Web’, la banca dati relativa agli alloggiati nelle strutture ricettive. L’uomo, ricercato dagli inizi del 2022 per scontare una pena, in seguito a una condanna per il reato di furto aggravato, si trovava in una struttura ricettiva.
https://www.lanazione.it/montecatini/cronaca/si-registra-in-albergo-la-ed577942
Brescia, 18 agosto 2025
Era ricercato da oltre nove mesi ed è finito in manette in un albergo della città. A suo carico condanne per vari reati, dallo spaccio di sostanze stupefacenti all’evasione, dalla resistenza a pubblico ufficiale fino all’immigrazione clandestina e al reingresso illecito in Italia.
https://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/25_agosto_19/latitante-da-quasi-un-anno-individuato-in-un-albergo-in-citta-arrestato-3117635f-6d89-4ac6-8160-7563f2750xlk.shtml?refresh_ce
Sirmione, 2 settembre 2025
È stata la registrazione in un albergo di Sirmione a tradire, e quindi far arrestare, un 54enne polacco ricercato dalle autorità inglesi per i reati di evasione fiscale e riciclaggio e colpito da un mandato di arresto europeo.
https://www.giornaledibrescia.it/cronaca/ricercato-riciclaggio-inghilterra-arrestato-sirmione-y2jo8qry
Roma, 4 settembre 2025
Arrestato narcotrafficante olandese ricercato in campo internazionale. Il suo “check in” non è sfuggito ai canali di monitoraggio della Questura di Roma.
https://questure.poliziadistato.it/it/Roma/articolo/173368b940807a034323034212
Brescia, 1° ottobre 2025
Un uomo di 33 anni, latitante da oltre quattro anni, è stato arrestato dalla Polizia di Stato in un albergo. L'uomo doveva scontare una pena definitiva di 3 anni e 7 mesi per reati contro il patrimonio, frode e spaccio di sostanze stupefacenti. La cattura è stata resa possibile grazie alla registrazione del soggetto presso la struttura ricettiva.
https://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-arrestato-albanese-latitante.html
Napoli, 3 ottobre 2025
La Polizia di Stato ha fermato un uomo presso un hotel nella zona di Capodichino. Si tratta di un 25enne di origini siriane gravemente indiziato di ricettazione, utilizzo di documento valido per l’espatrio provento di furto, sostituzione di persona e possesso di documenti falsi nell’uso e false attestazioni a Pubblico Ufficiale sull’identità personale.
https://questure.poliziadistato.it/it/Napoli/articolo/342368e386c1cb512182431192/
Le origini storiche dell’obbligo di riconoscere gli alloggiati
L’obbligo di effettuare il riconoscimento delle persone alloggiate nelle strutture ricettive, oggi sancito dall’articolo 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (regio decreto 18 giugno 1931, n. 773), è presente nell’ordinamento italiano sin dai suoi albori.
Se ne trova traccia nell’articolo 42 della legge del Regno di Sardegna n. 3720 del 13 novembre 1859, ai sensi del quale "chiunque dà alloggio a persona di altri Stati, ancorché a titolo gratuito, deve consegnarne il nome e prenome, la patria, la provenienza e direzione, colle indicazioni delle carte di cui sia munita. Tale consegna deve essere fatta all'Autorità locale di pubblica Sicurezza entro le 24 ore."
Il precetto, inizialmente circoscritto ai cittadini stranieri, fu esteso a tutte le persone alloggiate con l’articolo 47 dell’allegato B della legge 20 marzo 1865, n. 2248, approvata poche settimane dopo che la capitale si era trasferita da Torino a Firenze, che - nel disciplinare l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia - stabiliva che gli albergatori, gli osti, i locandieri e le persone che affittano camere ed appartamenti mobiliati o forniscono presso di sé alloggio per mercede per un tempo minore di un trimestre “devono, entro 24 ore, denunziare all'uffizio locale di pubblica sicurezza l'arrivo e la partenza delle persone cui avranno dato alloggio, trasmettendogliene un elenco conforme al modulo determinato con regolamento”.
Il principio fu poi ribadito nel 1889, con l’articolo 61 del regio decreto n. 6144, secondo il quale “gli albergatori, i locandieri e coloro che danno alloggio per mercede, devono tenere un registro delle persone alloggiate e notificarne giornalmente all'autorità locale di pubblica sicurezza l'arrivo e la partenza, nei modi che saranno stabiliti dal regolamento.”
Ma le radici della norma affondano nella storia molto più antica, come testimonia la letteratura, che racconta le stringenti normative di pubblica sicurezza in vigore nel Ducato di Milano del Seicento e nella Repubblica di Venezia del Settecento.
Nel primo atto de La Locandiera, commedia di Carlo Goldoni scritta nel 1753, all’arrivo di Ortensia alla locanda (scena XIX), il cameriere Fabrizio le dice: “Noialtri locandieri siamo obbligati a dar il nome, il casato, la patria e la condizione di tutti i passeggieri che alloggiano alla nostra locanda. E se non lo facessimo, meschini noi.”
Nel capitolo XIV dei Promessi Sposi, romanzo storico di Alessandro Manzoni scritto nel 1825 e ambientato nel 1628, all’Osteria della Luna Piena, l’oste dice a Renzo: “Noi siamo obbligati a render conto di tutte le persone che vengono a alloggiar da noi: noi siamo obbligati a render conto di tutte le persone che vengono a alloggiar da noi: nome e cognome, e di che nazione sarà, a che negozio viene, se ha seco armi... quanto tempo ha di fermarsi in questa città...”.
Tornando alle fonti giuridiche, si trova traccia dell’obbligo in una Grida emanata il 16 aprile 1583 dal Governatore di Milano, Carlo d'Aragona Tagliavia, nella quale si afferma “Tutti gli osti tavernieri, e altre persone che in questa città di Milano e nelle dette altre città terretengono Hostarie, Taverne, Camere locande, luoghi di qualsivoglia maniera, dove ospitano, e alloggiano, e siano forestieri viandanti, e ospiti, ogni notte, giorno per giorno, diano lista, notizia, e relazione particolare delle persone che alloggiano in sue case, Hostarie, Taverne, Camere locande, ò altri qualsivoglia luoghi, dove staranno, specificando il nome e di che nazione sarà il tale forestiero, e se viene con armi o senza esse, e se conduce o no cavalli: la quale notizia e relazione comanda S. Ecc.”
Food influencer, basta cene gratis a chi non ha competenze. Il video di Francesco Rizzo divide il web
Sta facendo molto discutere, ed era ovvio che accadesse, l’ultimo video pubblicato sui social da Francesco Rizzo, titolare del ristorante Cascina Ovi. Rizzo affronta, senza giri di parole, un tema sentito da molti ristoratori, cioè le richieste di cene gratuite in cambio di recensioni o contenuti social.
Nel video che in poche ore ha ottenuto centinaia di visualizzazioni e commenti, Rizzo esordisce con un “Hanno veramente stufato!”, riferendosi a quella parte di “food influencer” che, secondo il ristoratore, “non ha alcuna preparazione, talvolta neppure un seguito rilevante, e si permette comunque di proporre collaborazioni che si traducono in uno scambio squilibrato: una cena gratuita in cambio di un video uguale a migliaia di altri”.
“Proposte simili mi sono arrivate da persone per cui il massimo esempio di piatto di livello è il panino con la salamella davanti allo stadio. E dovrei affidare a loro il racconto del mio lavoro?”, si chiede Rizzo.
E si rivolge ai colleghi: “Amici ristoratori, avete passato settimane, magari mesi per trovare la giusta formula di un piatto e poi pensate che un video uguale a mille altri sia la maniera migliore per raccontarlo? I nostri locali meritano molto di meglio”.
Il messaggio finale è un invito alla responsabilità nella comunicazione gastronomica:
“Cerchiamo le recensioni di chi conosce davvero la cucina. Sono attivi, in Italia, molti critici di alto livello (attivi anche sui social, ovviamente: non è questione di canale, ma di preparazione). Il punto non è se offrire un pasto, ma a chi offrirlo”.
Nei numerosissimi commenti, si è scatenato il dibattito: ristoratori, addetti ai lavori e clienti hanno detto la loro, spesso schierandosi dalla parte di Francesco Rizzo.
“Finalmente qualcuno che lo dice”, è uno dei commenti più frequenti.
Federalberghi, con regione Emilia Romagna per riqualificare l’ospitalità
In una riunione, svoltasi recentemente, del consiglio direttivo di Federalberghi Emilia-Romagna l’associazione, rappresentata anche dal presidente Federalberghi Parma, Emio Incerti, ha incontrato l’assessore regionale al Turismo Roberta Frisoni.
Il confronto è stato importante per condividere un percorso di sostegno, riqualificazione e sviluppo del comparto alberghiero regionale. “Il dialogo, frutto di una interlocuzione costante con i territori, è stato accompagnato dalla presentazione di un documento programmatico elaborato da Federalberghi”.
Per il rilancio del settore, sono soprattutto due i settori su cui puntare: l’ urbanistica, come elemento chiave per favorire una migliore pianificazione e rigenerazione delle strutture e gli strumenti finanziari dedicati, capaci di sostenere investimenti in riqualificazione e innovazione.
A questi si aggiungono la necessità di una revisione della classificazione delle strutture ricettive e l’individuazione di risorse stabili, con modalità di accesso semplificate.
Durante l’incontro è stato illustrato il nuovo bando regionale da 11 milioni di euro, destinato alla riqualificazione delle strutture ricettive. Un intervento ritenuto ampiamente positivo da Federalberghi e che sarà promosso a livello territoriale e tra gli associati.
“Ringraziamo l’assessora Frisoni per la capacità di ascolto e l’impegno dichiarato a cercare soluzioni a sostegno di una categoria, quella degli albergatori, composta da operatori sempre pronti a garantire un turismo di qualità nonostante un contesto economico difficile. Per questo chiediamo interventi stabili e strutturali per il settore, volti a favorire l’innovazione con criteri chiari e coerenti, in un’ottica di ascolto e apertura al cambiamento”, la dichiarazione di Emio Incerti.
Provincia di Rimini, riparte il progetto nelle scuole su legalità e sicurezza sul lavoro
Anche per l’anno scolastico 2025-2026 torna il progetto “Legalità e Sicurezza sul Lavoro”, rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori della provincia di Rimini. L’iniziativa, attiva da oltre vent’anni, “offre un programma di oltre 60 incontri formativi e testimonianze per promuovere una cultura della sicurezza e del rispetto delle regole nei luoghi di lavoro”.
La nuova edizione si è aperta in questi giorni all’Istituto “Tonino Guerra” di Novafeltria e il ciclo proseguirà nei prossimi mesi fra le scuole di Rimini, Morciano e Santarcangelo con il coinvolgimento di operatori,
A parlare ai ragazzi saranno esperti, rappresentanti delle istituzioni e testimonianze dirette di infortunati sul lavoro. Gli studenti ,saranno chiamati a confrontarsi con casi reali e a partecipare attivamente alla costruzione di un percorso di cittadinanza responsabile.
Il progetto è promosso da Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro, Ausl Romagna, vigili del fuoco, Capitaneria di porto, Agenzia regionale per il Lavoro, comune di Rimini, e sostenuto da Cgil, Cisl, Uil, Ordine dei Consulenti del Lavoro, Maestri del Lavoro, Federalberghi, Confartigianato, Legacoop Romagna e Anmil, a conferma del forte impegno del territorio per la sensibilizzazione dei futuri lavoratori e imprenditori. L’edizione 2025-2026 vede inoltre l’avvio di una collaborazione con l’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata.
“La prevenzione passa attraverso la conoscenza e questa iniziativa è un’occasione concreta per diffondere tra i ragazzi una cultura della sicurezza che li accompagni in ogni futura esperienza professionale”, ha affermato la responsabile del Servizio Territoriale Est di Rimini e Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per il lavoro della regione Emilia-Romagna Annamaria Diterlizzi.
Con questo progetto, le istituzioni del territorio rinnovano l’impegno comune per un lavoro sicuro, regolare e rispettoso delle persone, investendo nella formazione dei cittadini di domani.
Riccione, a Natale e Capodanno un trenino collega gli alberghi alla città
Il comune di Riccione, per Natale e Capodanno 2026, organizzerà un servizio di trasporto con trenino per collegare gli alberghi della città.
Il servizio risponde a una richiesta di Federalberghi Riccione e sarà attivo dal 6 dicembre al 6 gennaio. Si tratterà di un trenino gommato che collegherà le principali aree alberghiere con il centro città
Il servizio si configura come “una soluzione efficace per superare le attuali limitazioni dovute ai lavori in corso e, in particolare, la situazione del ponte sul Marano, attualmente non praticabile per i mezzi pesanti come gli autobus e che dovrà essere demolito e ricostruito subito dopo le festività natalizie. Questo trenino, quindi, rappresenta un’alternativa di trasporto essenziale per i turisti della zona nord”.
“Garantire l’accessibilità e la piena fruibilità della città, nonostante le sfide infrastrutturali come quella del ponte sul Marano, è una nostra priorità. Questo nuovo servizio di trenino, che risponde alle esigenze del settore alberghiero, è un segnale tangibile di quanto il dialogo con le associazioni sia fondamentale per trovare soluzioni pratiche che migliorino l’esperienza turistica e valorizzino l’atmosfera festiva di Riccione”, hanno dichiarato il sindaco Daniela Angelini e l’assessore alla Mobilità Simone Imola -.
“Siamo molto soddisfatti della risposta dell’amministrazione comunale alle nostre richieste di un collegamento con servizio di trenino dalle zone nord e sud verso il centro di Riccione. Un servizio che, durante i weekend di dicembre e le festività natalizie, permetterà ai turisti di spostarsi sul trenino simbolo di trasporto vacanziero veloce e folkloristico. Ringraziamo in particolare la sindaca Angelini e l’assessore Imola per aver accolto in tempi rapidi le desiderata dei nostri associati”, il commento del presidente di Federalberghi Riccione Claudio Montanari.
Il trenino seguirà un percorso studiato per toccare il centro nevralgico degli allestimenti natalizi e delle vetrine illuminate, aggirando il cantiere per il rifacimento dei marciapiedi di viale D’Annunzio.
Il tragitto di andata e ritorno sarà garantito ogni ora e si articolerà lungo la direttrice principale, , con partenza da piazzale Aldo Moro e arrivo a piazzale Curiel, transitando su viale D’Annunzio fino a piazzale Azzarita, con una deviazione su viale Dante per poi rientrare su viale D’Annunzio all’altezza di viale Galli. Un servizio speculare – stesse giornate e stessi orari – verrà garantito anche in direzione sud, sempre partendo dal centro (da piazzale Curiel a piazzale San Martino).
Il servizio sarà attivo, con frequenza oraria, secondo il seguente calendario: nelle giornate del 6, 7, 8, 13, 14, 20 e 21 dicembre, il servizio sarà garantito dalle 11 fino a tarda sera. Nelle giornate del 27, 28, 29, 30 dicembre e dell’1, 2, 3, 4, 5 e 6 gennaio, il servizio verrà esteso fino alle ore 22. Nella serata di Capodanno, 31 dicembre, il servizio sarà prolungato fino all’una di notte e proposto con un biglietto a prezzo calmierato.
A Montesilvano il convegno su Turismo e l’Abruzzo, il 18 novembre
Il presidente di Federalberghi Abruzzo Giammarco Giovannelli lancia l’iniziativa “Il turismo e l’Abruzzo. Sfide e prospettive per il turismo regionale”, in programma il 18 Novembre 2025 al Grand Hotel Adriatico di Montesilvano.
L’appuntamento, giunto alla terza edizione, è organizzato da Confcommercio Abruzzo, con il contributo della Camera di commercio Chieti- Pescara e il patrocinio della regione Abruzzo, dell’Ente bilaterale turismo Abruzzo, di Federalberghi Abruzzo, Confguide, Federcamping, Balnearia servizi, Sib Sindacato italiano balneari e Fipe Confcommercio.
“Il turismo è un pilastro dell’economia regionale. Un comparto produttivo portante che necessita di una programmazione a lungo termine, di risorse mirate e di capitoli di spesa ad hoc all’interno dei bilanci regionali. Investire in turismo e accompagnare gli operatori nella crescita e nella promozione significa creare una rete sinergica pubblico – privato in grado di rendere l’Abruzzo sempre più attrattivo: una destinazione oltremodo privilegiata per il turismo internazionale”, ha detto Giovannelli.
“Per porre basi solide verso lo sviluppo, la crescita e la sostenibilità dell’offerta turistica abruzzese, sarà indispensabile affrontare alcuni temi fondamentali: incrementare infrastrutture e trasporti, sviluppare i servizi e i sostegni alle aziende turistiche, incrementare i flussi aeroportuali e portuali, lavorare sull’alta velocità e consolidare il prodotto delle aree interne e del borghi. Occorre, inoltre, avere il coraggio imprenditoriale di ripensare anche un prodotto turistico balneare competitivo e sostenibile. Tematiche che svilupperemo nel corso del convegno come anche la questione balneare connessa alla direttiva Bolkestein, una problematica che riguarda un segmento prezioso e importante del turismo abruzzese, da tutelare e preservare”.
Il programma dell’evento prevede, alle 10, i saluti istituzionali di Ottavio De Martiniis, sindaco di Montesilvano, Gennaro Strever, presidente Camera di Commercio Chieti-Pescara, Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio Regione d’Abruzzo, Davide Frigelli, presidente Ebtu Abruzzo e Giammarco Giovannelli, presidente Confcommercio Abruzzo. A seguire, la prima sessione “Connessioni che creano destinazioni: il ruolo dei trasporti per lo sviluppo del turismo abruzzese”, con Ivana Jelinic, amministratore delegato Enit, Giorgio Fraccastoro, presidente Saga, Antonella Ballone, membro del consiglio di amministrazione di ITA Airways, Pasquale Russo, presidente Conftrasporto, Vincenzo Garofalo, presidente Autorità Portuale del Mare Adriatico Centrale, Umberto D’Annuntiis, assessore regionale Infrastrutture Trasporti e Daniele D’Amario, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale con delega al Turismo.
La seconda sessione “Concessioni demaniali marittime: come affrontare le evidenze pubbliche?”, che inizierà alle 15, vedrà la partecipazione di Antonio Capacchione, presidente nazionale SIB-Sindacato Italiano Balneari, Daniele Giannelli, comandante Capitaneria di Porto Pescara, Diego De Carolis, docente di Diritto urbanistico all’Università di Teramo e Riccardo Padovano, presidente regionale SIB-Sindacato Italiano Balneari. Alle 16,30 si parlerà di “Finanziamenti regionali e turismo” con Giacomo D’Ignazio, presidente Fira, Claudio Rozzi, amministratore delegato Ital Confidi Scpa, Aldo Di Fabrizio, consulente bandi finanziamento e Daniele D’Amario, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale con delega al Turismo.
Addio a Nicola Oddati, presidente dell’associazione Museo dello Sbarco e Salerno Capitale
La città di Salerno piange la scomparsa del professor Nicola Oddati, presidente e socio fondatore dell’associazione Museo dello Sbarco e Salerno Capitale. Il prossimo 22 novembre avrebbe compiuto 79 anni.
Negli ultimi mesi, il professore si era battuto fortemente per non far chiudere e trasferire altrove il museo.
Tra i messaggi di cordoglio, quello del presidente di Federalberghi Salerno Antonio Ilardi.
“La sua passione per la storia cittadina, la sua tenacia nel preservare e valorizzare la nostra memoria collettiva, la sua signorilità nella cura dei rapporti personali, costituiscono una eredità preziosa per l’intera comunità. Ci auguriamo che Salerno voglia riservargli, almeno post mortem, gli onori e i sostegni che in vita non tributò alla sua creatura prediletta: il museo dello Sbarco e Salerno Capitale, brillante intuizione culturale e di sviluppo turistico”, la dichiarazione di Ilardi.
Turismo globale verso 1,72 trilioni di dollari nel 2025
Il valore complessivo delle prenotazioni di viaggio ha raggiunto 1,61 trilioni di dollari nel 2024 e salirà a 1,72 trilioni nel 2025, con una crescita annua tra il 6% e il 9%.
È quanto emerge dal report Travel Forward: Data Insights and Trends for 2025 di Phocuswright, presentato alla Bto di Firenze.
Secondo il report, quasi sei prenotazioni su dieci avvengono online, una quota destinata a toccare il 63% entro il 2026, e cresce l'uso di app e piattaforme basate sull'Intelligenza Artificiale.
Gli Stati Uniti si confermano primo mercato mondiale con oltre 500 miliardi di dollari di prenotazioni, seguiti da Cina e Giappone.
L'Europa mantiene una posizione solida grazie a Germania, Francia e Regno Unito, mentre l'Asia, trainata da Cina e India, mostra i tassi di crescita più rapidi.
Nel dettaglio dei settori, il comparto aereo guida con 725 miliardi di dollari di prenotazioni nel 2024, seguito dagli hotel (573 miliardi) e dagli affitti brevi (176 miliardi).
In Europa la spesa media annua per i viaggi varia da 3.900 euro in Francia a oltre 4.000 nel Regno Unito.
Il 64% usa Facebook e il 60% Instagram per pianificare, mentre YouTube e TikTok crescono tra i più giovani.
L'intelligenza artificiale generativa è utilizzata dal 18% dei viaggiatori leisure e supererà il 50% nel 2025.
Le carte di credito restano il metodo di pagamento dominante (93%), ma avanzano i wallet digitali.
Nel 2024 gli investimenti in startup travel hanno raggiunto 4,3 miliardi di dollari, con l'Europa in testa e le BtoB al 51% del totale.