• Federalberghi

    Federalberghi è la principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia.

     

    L'associazione rappresenta le istanze e gli interessi degli albergatori nei confronti delle istituzioni e delle organizzazioni politiche, economiche e sindacali.

     

    Aderiscono a Federalberghi più di 27.000 alberghi su un totale di circa 33.000, attraverso 126 Associazioni territoriali.

     

    È socio fondatore di Hotrec, la Confederazione europea degli hotel, dei ristoranti e dei bar ed aderisce a Confcommercio, ove ha dato vita a Confturismo.

     

    Il Presidente è Bernabò Bocca, il Direttore Generale è Alessandro Massimo Nucara.

  • La partnership con Intesa Sanpaolo

    Intesa Sanpaolo accelera sulla digitalizzazione, anche nel settore dei pagamenti, un ambito in cui è già leader in Italia con oltre 16 milioni di carte e circa 800mila POS diretti e indiretti.

     

    Il Piano d’Impresa 2022-2025 prevede un’ulteriore crescita del 50%, portando i pagamenti digitali dai 51 milioni del 2021, ai 75 milioni nel 2025.

     

    Il Gruppo si distingue per la più ampia offerta a livello europeo di wallet digitali e soluzioni dedicate a buyer e merchant, anche per gli incassi in mobilità. Le innovazioni sono funzionali a estendere rete e modalità di accettazione, rendendo il mobile uno dei canali chiave nelle interazioni con i clienti, consentendo all’Italia di recuperare il gap tuttora esistente con gli altri Paesi.

     

    «Grazie al digitale stiamo immaginando un futuro finanziario più accessibile, conveniente e tecnologicamente evoluto per i nostri clienti, senza dimenticare l’imprescindibile tocco umano che valorizza la relazione. La nostra visione è quella di continuare a guidare il cambiamento», spiega  Claudia Vassena, Executive Director Sales and Marketing Digital Retail di Intesa Sanpaolo. Capacità di innovazione, tecnologie all’avanguardia e centralità del cliente sono gli elementi su cui si fondano strategie e modello di servizio, sostenuti da una metodologia di progettazione solida che ha portato il Gruppo a innovare i propri sistemi di core banking e a lanciare, nel 2023, Isybank, la banca digitale diventata in un solo anno di attività tra le fintech più complete e competitive.

    Pagamenti digitali,

    uno scenario in crescita

    Anche in Italia, il settore dei pagamenti digitali attraversa un periodo di grande fermento. Gli innovative payments, come i wallet e i wearable, registrano tassi di sviluppo esponenziali, come pure i terminali POS con soluzioni di accettazione “green”, senza hardware.

    Nel 2023, secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, il volume d’affari dei pagamenti digitali in Italia ha raggiunto i 444 miliardi di euro, +12% rispetto al 2022. Quasi l’80% delle transazioni digitali in negozio è effettuato con carte fisiche contactless o dispositivi con tecnologia NFC.

    La crescita si riflette anche nell’utilizzo sempre più comune dei wallet come Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay. Da sfatare, poi, alcuni “miti” relativi alla fedeltà degli italiani al contante: il report Cashless Society - The European House Ambrosetti rivela che tre italiani su cinque hanno aumentato l’utilizzo dei pagamenti cashless rispetto all’anno precedente, uno su due intende ridurre l’uso del contante. Quattro italiani su cinque ritengono che i pagamenti cashless siano anche più sicuri del contante, oltre che più comodi e veloci.

    Per gli esercenti, il costo medio delle commissioni è inferiore a quello del contante e, grazie al credito di imposta del 30%, anche i piccoli negozi possono accedere alle soluzioni digitali con costi più sostenibili. 

    «Diminuire la circolazione del contante è importante – aggiunge Claudia Vassena – anche al fine di un futuro più green. Nelle nostre giornate, un gesto semplice come il pagamento digitale può abbattere in modo significativo le emissioni di CO2. Secondo il case study della Community Cashless Society, il 21% in meno per singola transazione: questo vuol dire che se in Italia tutte le transazioni in contante venissero sostituite da transazioni cashless, si potrebbe abilitare un risparmio di emissioni pari a 28 milioni di kg di CO2».

     

    Pagare con stile:

    l’anello Tapster

    La soluzione di pagamento digitale più recente e dirompente è il payment ring, che Intesa Sanpaolo ha lanciato per prima in Italia. Sviluppato dalla svedese Tapster, è un vero e proprio anello indossabile al quale il cliente può collegare la propria carta Intesa Sanpaolo sul circuito Mastercard per effettuare pagamenti contactless.

    Oltre a essere un oggetto di design unico e originale, l’anello è realizzato in materiali resistenti, impermeabili e a prova d’urto. Non richiede ricarica della batteria o connessione internet per funzionare, sfruttando un chip NFC integrato. «L’anello rappresenta un’innovazione straordinaria – commenta Claudia Vassena – un’idea innovativa che sta facendo tendenza e che combina sicurezza e comodità in un unico accessorio. Anche grazie a strumenti come questo, che offrono un’esperienza di utilizzo semplice e distintiva con in più quel tocco di stile, il pagamento digitale sarà sempre più un’abitudine quotidiana».

     

    “no hardware” anche

    per l’accettazione

    Insieme a Nexi, Intesa Sanpaolo ha introdotto in Italia SoftPOS, un’app che l’esercente può associare al proprio smartphone (Android e iOS) o tablet in pochi passaggi nella massima semplicità e sicurezza: una soluzione innovativa, ideale per attività in mobilità, liberi professionisti, esercizi commerciali con consegne a domicilio, che porta vantaggi e benefici anche in termini di esperienza dei clienti, migliorando la percezione della qualità del servizio. «La nostra intenzione è eliminare la complessità a favore di un utilizzo della tecnologia sempre più semplice e sicura – spiega Vassena – crediamo molto nel valore che la nuova soluzione “no hardware” può offrire ai nostri clienti, non richiedendo terminali aggiuntivi e offrendo un processo di pagamento rapido e digitale con il proprio device. È uno strumento di accettazione flessibile e dinamico, che può essere usato come POS principale o aggiuntivo, ideale in termini di facilità di accesso e sicurezza».

    Nel catalogo di Intesa Sanpaolo anche soluzioni di ultima generazione come Nexi SmartPOS, con schermo touch e connessione wifi e SIM 4G.

    Per incentivare il canale e-commerce, per i clienti è attiva la nuova campagna sconto con canone zero “per sempre”, per le nuove sottoscrizioni del pos virtuale XPay Web effettuate entro l’anno. Per tutto il 2024, inoltre, per supportare i pagamenti POS, la Banca rimborsa ai piccoli esercenti le commissioni sull’incasso dei micropagamenti con importo fino a 10 euro.

     

    Open banking, partnership

    e formazione finanziaria

    L’open banking è un’opportunità senza precedenti, che Intesa Sanpaolo ha fatto propria per proporre soluzioni flessibili e su misura per la clientela, in particolare nei settori Smart Cities, Mobility e Smart Data. Attenzione puntata anche su nuove funzionalità integrate all’interno dell’app di mobile banking: ne è un esempio Switcho, che supporta le famiglie italiane a contrastare il caro bollette, semplificando il confronto delle offerte e gli aspetti burocratici legati al cambio utenze.

    Nel panorama delle partnership, una valenza strategica particolare spetta a quelle con i circuiti, in particolare con il circuito domestico BANCOMAT per la proposizione di BANCOMAT Pay®: utilizzando il proprio numero di cellulare, il servizio consente di scambiare denaro in sicurezza e in tempo reale tra privati, pagare nei negozi convenzionati online e fisici con QR code, effettuare pagamenti verso enti pubblici tramite PagoPA.

    Nel solo 2023, l’incremento delle transazioni è stato di oltre il 65% rispetto all’anno precedente. Lo sviluppo di soluzioni digitali è particolarmente apprezzato dalle nuove generazioni, più orientate all’utilizzo di app e smartphone. «Il nostro obiettivo è instaurare con i giovani un dialogo che favorisca la diffusione della cultura finanziaria, offrendo un supporto educativo e accompagnandoli nel loro percorso di crescita e maturazione – conclude Claudia Vassena – oggi, i pagamenti si configurano come il servizio d’”ingresso” per i più giovani nel mondo dei servizi finanziari. Le nostre soluzioni sono coerenti con le loro esigenze quotidiane di spesa e di risparmio».

  • norme, tributi e incentivi

    Le Online Travel Agencies sono impegnate a raccogliere i dati delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve presenti sulle loro piattaforme

     

    I portali che intermediano le prenotazioni di servizi ricettivi e le locazioni brevi stanno procedendo a raccogliere e verificare alcune informazioni essenziali sulle strutture ricettive e sugli immobili presenti sulle loro piattaforme, come previsto dalla direttiva dell’UE sulla cooperazione amministrativa (DAC 7) e dal Digital Services Act (DSA).

     

    La direttiva europea DAC 7 è stata emanata al fine di rafforzare la trasparenza fiscale, considerata il principale strumento per contrastare le pratiche elusive internazionali. Un numero elevato e in costante aumento di privati e imprese utilizza infatti le piattaforme digitali per vendere beni o fornire servizi. Spesso però i redditi percepiti attraverso le piattaforme digitali non sono dichiarati e le relative imposte non vengono versate, in particolare quando tali piattaforme digitali operano in diversi Paesi. Ne consegue che gli Stati membri perdono gettito fiscale e alcuni operatori attivi sulle piattaforme digitali godono di un indebito vantaggio rispetto alle imprese tradizionali.

     

    In adempimento a quanto previsto dalla DAC 7, i gestori delle piattaforme sono obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio di ogni anno una serie di informazioni.

     

    Tra le informazioni da inviare, relativamente ai servizi ricettivi e alle locazioni brevi di immobili, sono ricomprese le seguenti:

    - i dati identificativi dei fornitori di servizi e dei locatori;

    - l’indirizzo di ciascuna proprietà inserzionata, e il relativo numero di iscrizione al registro catastale;

    - il corrispettivo totale versato o accreditato nel corso di ogni trimestre dell’anno e il numero di transazioni in riferimento a ciascuna proprietà inserzionata;

    - eventuali diritti, commissioni o imposte trattenuti o addebitati dal gestore di piattaforma per ogni trimestre dell’anno;

    - se disponibile, il numero di giorni di locazione e il tipo di ogni singola proprietà inserzionata durante l’anno.

     

    Con l’entrata in vigore del regolamento europeo sui servizi digitali, cosiddetto DSA, le piattaforme di intermediazione e di vendita di beni e servizi sono inoltre tenute a rafforzare i loro sistemi di sicurezza per prevenire situazioni di illegalità, compiendo controlli a campione sui prodotti e servizi venduti sulla propria piattaforma, e garantendo che la pubblicità online non sia ingannevole o dannosa.

     

    Il regolamento europeo è infatti finalizzato a creare un ambiente digitale sicuro e affidabile, tutelando i diritti dei consumatori e contrastando la diffusione di contenuti illegali e la manipolazione delle informazioni.

     

    In adempimento a tale normativa, potrà quindi essere richiesto ai gestori di attività ricettive o di locazione breve presenti sulle piattaforme di fornire il proprio indirizzo e codice fiscale, e, se si dichiarano host professionali, anche la partita IVA e il numero di iscrizione al Registro delle imprese.

     

    Il mancato inserimento dei dati richiesti nell’area riservata della piattaforma comporterà l’adozione di alcune misure, tra cui l’impossibilità di ricevere prenotazioni da parte di viaggiatori all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE) e la disattivazione delle proprietà presenti sulla piattaforma stessa.

  • numeri del turismo

    Banca d’Italia ha pubblicato i dati relativi alla bilancia dei pagamenti turistica, aggiornati al mese di giugno 2024.

     

    Nei primi sei mesi del 2024, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 23,6 miliardi di euro. Il dato è in aumento sia rispetto ai valori pre-pandemici, con un +25,8%, sia rispetto al 2023, +12,5%.

     

    In parallelo, Banca d’Italia rileva un numero di viaggiatori stranieri alla frontiera inferiore del -6% rispetto ai dati del 2019: il risultato deriva da un calo del -6,2% dei viaggiatori che non pernottano e del -5,8% di quelli che si fermano a dormire.

     

    I pernottamenti totali sono in aumento del 2,1% rispetto al periodo pre-pandemico, con un +4,5% rispetto al 2023, mentre la permanenza media è passata da 5,8 nel 2019 a 6,3 notti, con un aumento del +8,4%.

  • organizzazione

    I leader dell’ospitalità europea si sono riuniti a Varsavia il 17 e 18 ottobre 2024 per eleggere il Presidente di Hotrec – la Confederazione delle imprese dell’ospitalità della quale Federalberghi è socio fondatore, il Comitato esecutivo (ExCom) e il Comitato per il dialogo sociale settoriale (SSD).

    Alexandros Vassilikos (Grecia) è stato rieletto all'unanimità per un secondo mandato come Presidente, Morten Thorvaldsen (Norvegia) è stato nominato Vicepresidente, Adrian Cummins (Irlanda) è stato nominato Tesoriere e Sami Nisametdin (Finlandia) è stato eletto Presidente del SSD.

    Nutrita la presenza italiana negli organismi dirigenti di Hotrec: Alessandro Cavaliere, Consigliere di Federalberghi, è stato confermato nel Comitato esecutivo per il prossimo biennio. Andrea Chiriatti, Responsabile dell’Area lavoro e relazioni sindacali di Fipe, è stato confermato nel Comitato per il dialogo sociale settoriale.

    I delegati provenienti da tutta Europa hanno affrontato le questioni più rilevanti del settore e le imminenti norme dell'Unione europea che ne determineranno il futuro. Tra gli argomenti trattati, le priorità della Presidenza polacca dell'UE, l'evoluzione delle tendenze turistiche, la connettività dei viaggi e le compagnie aeree, la sostenibilità, la digitalizzazione e gli ultimi sviluppi politici che hanno un impatto sul settore dell'ospitalità.

    La prossima Assemblea generale di Hotrec si terrà a Copenaghen nell’aprile 2025.

  • risorse umane

    È entrato a regime Abbi Cura di Te, il progetto nato dall’accordo tra Inail – Direzione territoriale Perugia Terni, Ente Bilaterale del Terziario Umbria ed Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria.

     

    Si tratta di due piattaforme, una per i lavoratori nel turismo https://abbicuradite.ebtumbria.it e l’altra per il terziario, servizi e commercio, https://abbicuradite.ebiterumbria.it. Entrambe propongono percorsi formativi interattivi per conoscere i comportamenti corretti da seguire per evitare rischi nel proprio lavoro.

     

    L’Ente Bilaterale del Turismo è costituito dalle associazioni del turismo di Confcommercio Federalberghi Umbria, Fipe, Faita e Fiavet in rappresentanza dei datori di lavoro, e dai sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

     

    “Abbi Cura di Te” nasce dall’idea di comunicare in modo semplice e immediato a tutti gli operatori e addetti del settore terziario e del turismo quali siano i comportamenti corretti da adottare e quelli che invece vanno evitati per limitare gli infortuni e i rischi legati a malattie professionali: il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è per noi una priorità assoluta”, ha affermato il presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria Maria Ermelinda Luchetti.

     

    “Con pillole informative e materiale visivo, ci siamo concentrati soprattutto su quattro tematiche: movimentazione manuale dei carichi, sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, posture incongrue, postazioni di lavoro videoterminali. “Abbi Cura di Te” è l’ultimo di una serie di progetti realizzati in collaborazione con l’Inail, sempre sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro per le imprese dei nostri settori”, il commento del presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario dell’Umbria Giuseppe Capaccioni.

     

    “Spesso cattive abitudini inducono a comportamenti pericolosi. Lo scopo del progetto è quello di fornire strumenti pratici, di immediata comprensione e applicazione, per modificare in tempo reale stili lavorativi potenzialmente dannosi per la salute”, la spiegazione del direttore territoriale INAIL Perugia-Terni Lorenza Nistri.

  • interviste

    A margine dall’incontro svoltosi a Norcia tra le associazioni albergatori delle regioni interessate dal sisma del centro Italia del 24 agosto 2016, il senatore Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione la ricostruzione, spiega lo stato dell’arte, le criticità e il valore e la tenacia degli albergatori impegnati su tutti i territori

     

    Commissario Castelli, sono trascorsi otto anni da quel tragico 24 agosto del 2016, giorno in cui l’Italia è stata devastata dal sisma nelle regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo.. Un evento terribile che ha segnato gli animi di tutti. Che passi sono stati fatti fino ad ora?

    Il nostro impegno è purtroppo sempre in ritardo, rispetto alle legittime aspettative di chi otto anni fa ha perso le persone care e le proprie case, o i luoghi dove poter lavorare. Ci sono state troppe false partenze nel passato. Oggi credo che siamo sulla strada giusta, un cambio di passo c’è stato. Dobbiamo insistere, insieme: Governo nazionale, Struttura commissariale, Regioni, Comuni. Il lavoro insieme sta dando i suoi frutti. Sono circa 20 mila i cantieri ad oggi complessivamente autorizzati, di cui oltre 11 mila già completati. È stato avviato il 95% delle opere pubbliche, gli interventi in progettazione sono il 66% del totale di cui 25% già approvati. Anche la ricostruzione privata conferma la tendenza già registrata lo scorso anno: nel primo semestre del 2024 le erogazioni di Cassa Depositi e Prestiti nei confronti delle imprese impegnate nei cantieri della ricostruzione hanno fatto registrare un +16,64% rispetto allo stesso periodo del 2023 e un +41,71% rispetto al 2022. Oltre alla ricostruzione, sta procedendo la rigenerazione socioeconomica delle nostre comunità. Anche grazie al programma NextAppennino che assicura 1,8 miliardi per la ripresa delle aziende, degli artigiani, del terzo settore.

     

    Lei è diventato Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016 nello scorso 2023.. Quali sono stati le criticità che ha incontrato e dove è riuscito invece a fare tesoro del lavoro fatto?

    Come le ho anticipato ci sono state troppe false partenze. In alcuni casi ci sono state anche delle difficoltà oggettive: come il rallentamento imposto dal Covid, o l’aumento dei prezzi delle materie prime determinato dalla guerra in Ucraina. Anche il Superbonus 110% è stato una misura che ha generato molte difficoltà. Molti professionisti e molte imprese hanno preferito seguire la progettazione su quel versante, piuttosto che concentrarsi sulle iniziative più complesse, collegate alla ricostruzione nel Centro Italia. Oggi possiamo dire che il grande cantiere della ricostruzione - il più imponente d’Europa per estensione, 8mila kmq e per valore economico, 28 miliardi di euro - sta diventando modello e laboratorio. Modello per perseguire una ricostruzione sicura e innovativa, laboratorio per individuare un percorso di rinascita per tutto il territorio dell’Italia centrale, non solo quello ferito dal sisma del 2016.

     

    Quali sono, secondo lei, le categorie maggiormente colpite sui vari territori?

    Tutte le attività “radicate” nel territorio sono state sfidate dalla sequenza sismica 2016-2017. Dall’agricoltura al turismo. Si tratta di due criticità collegate anche a una tendenza in atto, già prima del 2016, che ha visto i nostri territori subire un progressivo spopolamento. La crisi demografica si era fatta sentire molto e prima nell’area del cratere. Oggi il 70% della superficie dell’area del cratere è coperta da bosco. Solo il 5% è “urbanizzata”. Non è un dato tranquillizzante, nonostante l’ideologia ecologista prevalente: il bosco per essere una difesa del territorio deve essere presidiato dall’uomo e dev’essere inserito in un approccio agro-silvo-pastorale. Solo così la montagna tornerà a essere baluardo di difesa del fondovalle e delle coste. Altrimenti al rischio sismico incomberà sempre più forte il rischio idrogeologico.

     

    Per ciò che riguarda le imprese alberghiere, quali sono le prospettive per un rilancio di tutta l’area colpita dal sisma?

    Il Piano nazionale complementare sisma 2009 e 2016, con l’insieme dei finanziamenti stanziati per cammini, impianti, rifugi e servizi e dei bandi per le imprese, rappresenta il punto di partenza di un percorso fondamentale di riparazione del tessuto sociale ed economico ferito dal sisma. Per migliorare i servizi e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro il programma NextAppennino prevede diversi interventi per la riqualificazione di tutto il sistema turistico, a partire dai percorsi naturalistici e culturali, le infrastrutture e gli impianti già esistenti, con risorse per rifunzionalizzarli e renderli più efficienti.

     

    Vi è oggettivamente un problema legato ad alcuni ritardi negli interventi di ricostruzione. A che cosa vanno attribuiti? Pensa si possa imprimere un’accelerazione nelle operazioni dedicate ai vari settori produttivi allo scopo di risollevare l’economia del territorio?

    Inizialmente ha prevalso, nella disciplina della ricostruzione, un approccio iperformalista e burocratico. Abbiamo cercato conseguentemente di snellire e fluidificare. Come è successo per quanto riguarda il pagamento dell'IVA nella ricostruzione "produttiva". Come si può pensare che albergatori che da anni sono fermi possano anticipare l'imposta? Siamo intervenuti l'anno scorso creando un fondo ad hoc. Più in generale però, accanto alla ricostruzione e alla messa in sicurezza del territorio, dobbiamo impostare un modello di sviluppo, anche turistico, che sia capace di preservare lo splendore e l’autenticità delle montagne e dei borghi appenninici. Ciò sarà possibile attraverso progetti dedicati e sostenibili dal punto di vista ambientale. Anche attraverso un turismo destagionalizzato, capace di attirare una domanda di qualità, saremo in grado di generare occasioni di lavoro per i giovani che vogliono restare e per chi aspira a vivere e lavorare in montagna. Il nostro Appennino può offrire al Paese un nuovo modello, diverso da quello urbano e connotato da una grande qualità della vita in termini umani ed ambientali. Forte è la necessità di visione per le nostre montagne, affinché i nostri borghi tornino ad essere centri nodali della comunità, capaci di sviluppare servizi e creare posti di lavoro. Ora il vero traguardo è trovare una sintesi comune per quei territori che hanno già dimostrato capacità di visione. Ricostruire in montagna richiede più tempo e più attenzione. L’accelerazione è in corso. Il decollo c’è già stato, ora si tratta di correre, in una rotta condivisa da tutti i soggetti in campo, sia pubblici, sia privati. In questo orizzonte diventano strategici tutti i programmi di digitalizzazione e di infrastrutturazione stradale e ferroviaria. Un territorio vivo e vivace deve essere connesso.

     

    Pensa che i territori abbiamo strumenti sufficienti per tornare ad essere attrattivi dal punto di vista turistico?

    La natura, l’arte, la storia ci aiutano. Le infrastrutture viarie devono assicurarci l’accesso ai territori per poterne godere e per poterne far godere. C’è poi una particolare vocazione turistica - non esclusiva, ma caratteristica dell’Appennino centrale - lo sviluppo del “turismo lento”: è una delle opportunità di rinascita dei territori dell’Italia Centrale e in particolare di quelli feriti dal sisma del 2016, nelle quattro regioni coinvolte: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Una vocazione finora portata avanti con risultati eccellenti, in modo spontaneo e volontaristico da numerose associazioni e realtà locali, ma che per essere messa a regime e sviluppare le potenzialità, necessitava di un approccio strategico su scala interregionale. Con una Ordinanza approvata in Cabina di coordinamento sisma abbiamo approvato gli interventi in attuazione del programma di sviluppo del turismo lento proposti dalle quattro Regioni del cratere per un importo complessivo di 47 milioni di euro. Si tratta di un articolato sistema di interventi per percorsi fruibili in un’ottica di intermodalità con il trasporto pubblico e la bici, per la messa in sicurezza e la manutenzione, ma anche per investimenti per i servizi di alloggio e ristoro destinati ai camminatori e ai pellegrini. Particolare attenzione è stata rivolta anche all’accessibilità per le persone con mobilità limitata per far vivere a tutti l’esperienza del cammino e del pellegrinaggio. La decisione della Struttura Commissariale è giunta alla vigilia di importanti appuntamenti dei prossimi anni: il Giubileo 2025, l’Ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 e i 500 anni dell’approvazione pontificia dell’Ordine dei Frati Cappuccini nel 2028. Tra i Cammini “finanziati” alcuni hanno una rilevanza storica e nazionale di particolare rilievo, come il Cammino francescano della Marca, il Cammino di San Francesco nel Lazio; o la via Lauretana e il Cammino dei Cappuccini o la ciclovia del fiume Nera.

     

    Qual è stata l’esperienza più toccante da lei vissuta dal momento in cui ha ricevuto il ruolo che attualmente ricopre?

    La caparbietà di giovani albergatori e ristoratori che dopo tanta fatica sono riusciti a riaprire i loro esercizi pubblici fa parte dei ricordi indelebili che porterò nel cuore. Ogni giorno voglio essere sul territorio dei 138 Comuni del cratere, e ogni giorno ho la fortuna di collezionare storie di rinascita, di tenacia e di caparbietà. Anche nel settore turistico.

  • Imprese del turismo

    Sul numero 18/2024 della newsletter di Federalberghi si parla degli eventi di Federalberghi a RiminiFiera, di Nuovo Imaie, di impianti fotovoltaici, di concessioni demaniali, di storie di alternanza e competenze e di tanto altro ancora.

  • Turismo d'Italia

    Turismo d'Italia è l'organo di stampa ufficiale di Federalberghi.

     

    La rivista, nata nel 1958, oltre a illustrare la posizione della federazione sugli argomenti di principale importanza per le imprese turistico ricettive, è ricca di articoli di design e di informazione tecnico professionale.

Intesa Sanpaolo accelera sulla digitalizzazione, anche nel settore dei pagamenti, un ambito in cui è già leader in Italia con oltre 16 milioni di carte e circa 800mila POS diretti e indiretti.

 

Il Piano d’Impresa 2022-2025 prevede un’ulteriore crescita del 50%, portando i pagamenti digitali dai 51 milioni del 2021, ai 75 milioni nel 2025.

 

Il Gruppo si distingue per la più ampia offerta a livello europeo di wallet digitali e soluzioni dedicate a buyer e merchant, anche per gli incassi in mobilità. Le innovazioni sono funzionali a estendere rete e modalità di accettazione, rendendo il mobile uno dei canali chiave nelle interazioni con i clienti, consentendo all’Italia di recuperare il gap tuttora esistente con gli altri Paesi.

 

«Grazie al digitale stiamo immaginando un futuro finanziario più accessibile, conveniente e tecnologicamente evoluto per i nostri clienti, senza dimenticare l’imprescindibile tocco umano che valorizza la relazione. La nostra visione è quella di continuare a guidare il cambiamento», spiega  Claudia Vassena, Executive Director Sales and Marketing Digital Retail di Intesa Sanpaolo. Capacità di innovazione, tecnologie all’avanguardia e centralità del cliente sono gli elementi su cui si fondano strategie e modello di servizio, sostenuti da una metodologia di progettazione solida che ha portato il Gruppo a innovare i propri sistemi di core banking e a lanciare, nel 2023, Isybank, la banca digitale diventata in un solo anno di attività tra le fintech più complete e competitive.

Pagamenti digitali,

uno scenario in crescita

Anche in Italia, il settore dei pagamenti digitali attraversa un periodo di grande fermento. Gli innovative payments, come i wallet e i wearable, registrano tassi di sviluppo esponenziali, come pure i terminali POS con soluzioni di accettazione “green”, senza hardware.

Nel 2023, secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, il volume d’affari dei pagamenti digitali in Italia ha raggiunto i 444 miliardi di euro, +12% rispetto al 2022. Quasi l’80% delle transazioni digitali in negozio è effettuato con carte fisiche contactless o dispositivi con tecnologia NFC.

La crescita si riflette anche nell’utilizzo sempre più comune dei wallet come Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay. Da sfatare, poi, alcuni “miti” relativi alla fedeltà degli italiani al contante: il report Cashless Society - The European House Ambrosetti rivela che tre italiani su cinque hanno aumentato l’utilizzo dei pagamenti cashless rispetto all’anno precedente, uno su due intende ridurre l’uso del contante. Quattro italiani su cinque ritengono che i pagamenti cashless siano anche più sicuri del contante, oltre che più comodi e veloci.

Per gli esercenti, il costo medio delle commissioni è inferiore a quello del contante e, grazie al credito di imposta del 30%, anche i piccoli negozi possono accedere alle soluzioni digitali con costi più sostenibili. 

«Diminuire la circolazione del contante è importante – aggiunge Claudia Vassena – anche al fine di un futuro più green. Nelle nostre giornate, un gesto semplice come il pagamento digitale può abbattere in modo significativo le emissioni di CO2. Secondo il case study della Community Cashless Society, il 21% in meno per singola transazione: questo vuol dire che se in Italia tutte le transazioni in contante venissero sostituite da transazioni cashless, si potrebbe abilitare un risparmio di emissioni pari a 28 milioni di kg di CO2».

 

Pagare con stile:

l’anello Tapster

La soluzione di pagamento digitale più recente e dirompente è il payment ring, che Intesa Sanpaolo ha lanciato per prima in Italia. Sviluppato dalla svedese Tapster, è un vero e proprio anello indossabile al quale il cliente può collegare la propria carta Intesa Sanpaolo sul circuito Mastercard per effettuare pagamenti contactless.

Oltre a essere un oggetto di design unico e originale, l’anello è realizzato in materiali resistenti, impermeabili e a prova d’urto. Non richiede ricarica della batteria o connessione internet per funzionare, sfruttando un chip NFC integrato. «L’anello rappresenta un’innovazione straordinaria – commenta Claudia Vassena – un’idea innovativa che sta facendo tendenza e che combina sicurezza e comodità in un unico accessorio. Anche grazie a strumenti come questo, che offrono un’esperienza di utilizzo semplice e distintiva con in più quel tocco di stile, il pagamento digitale sarà sempre più un’abitudine quotidiana».

 

“no hardware” anche

per l’accettazione

Insieme a Nexi, Intesa Sanpaolo ha introdotto in Italia SoftPOS, un’app che l’esercente può associare al proprio smartphone (Android e iOS) o tablet in pochi passaggi nella massima semplicità e sicurezza: una soluzione innovativa, ideale per attività in mobilità, liberi professionisti, esercizi commerciali con consegne a domicilio, che porta vantaggi e benefici anche in termini di esperienza dei clienti, migliorando la percezione della qualità del servizio. «La nostra intenzione è eliminare la complessità a favore di un utilizzo della tecnologia sempre più semplice e sicura – spiega Vassena – crediamo molto nel valore che la nuova soluzione “no hardware” può offrire ai nostri clienti, non richiedendo terminali aggiuntivi e offrendo un processo di pagamento rapido e digitale con il proprio device. È uno strumento di accettazione flessibile e dinamico, che può essere usato come POS principale o aggiuntivo, ideale in termini di facilità di accesso e sicurezza».

Nel catalogo di Intesa Sanpaolo anche soluzioni di ultima generazione come Nexi SmartPOS, con schermo touch e connessione wifi e SIM 4G.

Per incentivare il canale e-commerce, per i clienti è attiva la nuova campagna sconto con canone zero “per sempre”, per le nuove sottoscrizioni del pos virtuale XPay Web effettuate entro l’anno. Per tutto il 2024, inoltre, per supportare i pagamenti POS, la Banca rimborsa ai piccoli esercenti le commissioni sull’incasso dei micropagamenti con importo fino a 10 euro.

 

Open banking, partnership

e formazione finanziaria

L’open banking è un’opportunità senza precedenti, che Intesa Sanpaolo ha fatto propria per proporre soluzioni flessibili e su misura per la clientela, in particolare nei settori Smart Cities, Mobility e Smart Data. Attenzione puntata anche su nuove funzionalità integrate all’interno dell’app di mobile banking: ne è un esempio Switcho, che supporta le famiglie italiane a contrastare il caro bollette, semplificando il confronto delle offerte e gli aspetti burocratici legati al cambio utenze.

Nel panorama delle partnership, una valenza strategica particolare spetta a quelle con i circuiti, in particolare con il circuito domestico BANCOMAT per la proposizione di BANCOMAT Pay®: utilizzando il proprio numero di cellulare, il servizio consente di scambiare denaro in sicurezza e in tempo reale tra privati, pagare nei negozi convenzionati online e fisici con QR code, effettuare pagamenti verso enti pubblici tramite PagoPA.

Nel solo 2023, l’incremento delle transazioni è stato di oltre il 65% rispetto all’anno precedente. Lo sviluppo di soluzioni digitali è particolarmente apprezzato dalle nuove generazioni, più orientate all’utilizzo di app e smartphone. «Il nostro obiettivo è instaurare con i giovani un dialogo che favorisca la diffusione della cultura finanziaria, offrendo un supporto educativo e accompagnandoli nel loro percorso di crescita e maturazione – conclude Claudia Vassena – oggi, i pagamenti si configurano come il servizio d’”ingresso” per i più giovani nel mondo dei servizi finanziari. Le nostre soluzioni sono coerenti con le loro esigenze quotidiane di spesa e di risparmio».

 Per Federalberghi Pescara il G7, fino al 24 ottobre, è una grande opportunità sia per la città che per l’intera regione Abruzzo.

Per l’evento sono state coinvolte molte strutture ricettive tra Montesilvano, Città Sant’Angelo e la stessa Pescara, dimostrando che il territorio è pronto ad accogliere manifestazioni del genere.

 Gli albergatori si sono coordinati con le istituzioni locali e gli operatori del settore, facendo in modo che Pescara possa offrire un’organizzazione al top per il G7 e anche in futuro.

Nonostante i vari divieti e chiusure che, in certe situazioni, sono d’obbligo per garantire le misure di sicurezza ma che creano anche i disagi temporanei di una città blindata, Federalberghi si augura che il G7 possa essere un trampolino di lancio per lo sviluppo del turismo locale, con nuove opportunità di lavoro che andranno a rafforzare il tessuto economico della città e della regione.

Per la presidente di Federalberghi Pescara e vice presidente regionale Daniela Renisi, “il G7 pone Pescara tra le città prescelte in Italia, un onore che poche realtà possono vantare. La possibilità di accogliere delegazioni da tutto il mondo contribuirà a rafforzare l’immagine di Pescara come una destinazione di livello internazionale e ci darà la possibilità di crescere ulteriormente come meta turistica di rilievo.

Siamo pronti a collaborare con le istituzioni per garantire un’accoglienza impeccabile. Questo evento ci darà un’importante esperienza da utilizzare per il futuro, utile per continuare a crescere come destinazione turistica. È un’occasione fondamentale per consolidare il nostro ruolo nell’accoglienza turistica e per continuare ad innalzare gli standard delle nostre strutture”.

Le bottiglie d’acqua personalizzate, nelle strutture ricettive come anche nelle fiere, dove hanno fatto da apripista, è un must in crescita per fidelizzare ulteriormente la clientela

 

Come è ormai assodato, ogni albergo e ogni struttura ricettiva, soprattutto up-market, mirano a fare tendenza per loro stessi, a offrire quel quid in più per fidelizzare il cliente e attrarre nuovi ospiti, ad alzare l’asticella dell’offerta che, proprio per questo, è sempre più personalizzata.

Quindi, non stupisce e, a dirla tutta, forse non è più neanche una notizia, il fatto che a essere personalizzate siano anche le bottiglie d’acqua con il logo della struttura, delle fiere dei tanti tipi di settore che, in questo caso, hanno fatto da apripista.

Le bottiglie d’acqua personalizzate sono, in realtà, una tipologia delle linee di cortesia. Diciamoci la verità: quando decidiamo di soggiornare in questa o quella struttura non pensiamo mai al bagnoschiuma con il nome dell’hotel o, talvolta, dello stilista di ultimo grido, però è anche innegabile che quando troviamo questi gadget un sorriso ci illumina il volto. Ci piace.
È il marketing che si sposa con la soddisfazione del cliente, perché la cortesia verso chi soggiorna è un buon ritorno d’immagine per la stessa struttura ricettiva, sia nel momento in cui si è graditi ospiti o anche dopo, grazie al passaparola attraverso i feedback online, che significano, anche, una clientela che al 99% prenoterà ancora lì. È, quindi, una bella pubblicità, ma anche un rientro economico interessante per l’hotel. Il brand enfatizza l’albergo e viceversa e, nel personalizzare la linea cortesia sul target dell’ospite, questa diventa un’attenzione ai dettagli e, così facendo, la si rende anche l’elemento di un bel ricordo una volta tornati a casa.

Parlare di acqua, poi, “semplicemente” da bere in bottiglie e lattine personalizzate e ormai non più solo in strutture ricettive e fiere, ma pure in occasione di matrimoni, compleanni, eventi privati in genere, oltre che nei ristoranti vuol dire, anche, seguire una certa moda green. Il che implica, come già accennato, un mix di gadget pubblicitari, fidelizzazione del cliente, valore aggiunto dell’offerta con, in più, una forma di comunicazione e di marketing promozionali non convenzionali. Un ciclo virtuoso che risulta essere, altresì, una strategia vincente e dove tutti sono soddisfatti, perché porta ricavi alla struttura e soddisfazione alla clientela.

Naturalmente, nella proposta di bottiglia d’acqua personalizzata c’è anche un’attenzione ai gusti del cliente e, a monte, uno studio del target di riferimento: a ognuno il suo prodotto perché, abbiamo detto, questo tipo di offerta è comunicazione.

La bottiglia d’acqua personalizzata oggi non è più soltanto un liquido dissetante con un bell’involucro nominale per cui possiamo tranquillamente parlare di “acqua brandizzata”, ma dietro c’è tutto un mondo non detto ma che ci è noto, perché implica la difesa dell’ambiente e l’attenzione a non inquinare il pianeta. Infatti, le bottiglie o le borracce o le lattine possono essere in vetro, la soluzione più pulita anche per il riciclo, ma anche in cartone o in alluminio. Sicuramente, non più o comunque molto meno in plastica, accusata di aver compromesso l’ambiente a causa di un uso irresponsabile, se non altro per i rifiuti lasciati ovunque e molto, molto difficili da smaltire.

Naturalmente, oltre al contenuto ci si focalizza sul contenitore: che forma ha?
È colorata? Trasparente? Raffinata ed elegante? Di design secondo la tipologia della struttura ricettiva e del target dell’ospite? Questo è uno di quei casi in cui la forma è importante come la sostanza.

Oggi, quindi, l’uso del contenitore d’acqua personalizzato presuppone un conclamato benessere, in quanto l’acqua è vita e ce ne accorgiamo quando viviamo problemi di siccità, ormai sotto gli occhi di tutti, è cambiamento d’abitudini urgente e probabilmente inevitabile, è tentativo ulteriore di preservare l’ambiente, considerando anche che l’acqua imbottigliata spesso è a chilometro zero o comunque locale, in ogni caso tutto assolutamente Made in Italy e di qualità, insieme all’involucro eco-sostenibile. Anche qui, un’impronta green che la clientela apprezza particolarmente, perché sente che in quell’albergo ci si prende cura della sua salute, oltre che del suo comfort e dell’ambiente circostante. E questo paga. Perché in una struttura, qualunque essa sia, che si prende cura del mio benessere a 360 gradi, io ci ritorno.                          G.F.

Finalmente possono iscriversi al MePA anche le imprese ricettive, per fornire sia servizi alberghieri, sia servizi di ristorazione e congressuali

Il MePA è il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, gestito da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. È un mercato digitale dove s’incontrano la domanda della PA e l’offerta di fornitori abilitati per l’acquisto di beni, servizi e lavori.

La piattaforma offre quindi vantaggi alle Pubbliche Amministrazioni e alle imprese, digitalizzando i processi di procurement pubblico, riducendo i tempi di gara e anche i costi commerciali.

Tra i servizi che possono essere richiesti dalle Pubbliche Amministrazioni sul Mercato elettronico è inclusa la “Categoria Servizi turistici, ricettivi e organizzazione viaggi”, che ha per oggetto la prestazione di servizi turistici/ricettivi per l’organizzazione e lo svolgimento di viaggi di istruzione e trasferte di lavoro, per l’organizzazione e la gestione integrata del soggiorno di anziani autosufficienti e disabili non autosufficienti.

L’Amministrazione può scegliere se negoziare solo un singolo servizio (es. prenotazione alberghiera) oppure negoziare l’organizzazione e la gestione integrata di più servizi richiesti per un singolo viaggio.

In una fase iniziale, alle imprese ricettive non era consentita la possibilità di offrire direttamente i propri servizi, senza l’intermediazione di agenti di viaggio e tour operator.

Tale circostanza, oltre a limitare la concorrenza, impedendo incomprensibilmente alle imprese ricettive di fornire direttamente i propri servizi, costringeva le Pubbliche Amministrazioni a pagare l’intermediazione anche nei casi in cui era necessario acquistare un solo servizio turistico.

Federalberghi è intervenuta chiedendo a Consip di consentire l’offerta diretta di servizi da parte delle imprese ricettive, senza l’intermediazione di agenti di viaggio e tour operator.

Grazie al confronto tra Federalberghi e Consip, sono state individuate soluzioni che hanno eliminato i vincoli di abilitazione al MePA per le imprese ricettive. Federalberghi ha poi organizzato, in collaborazione con Consip, un webinar aperto alle aziende associate, nel corso del quale sono state illustrate le caratteristiche e i vantaggi del MePA, e spiegate le modalità per l’abilitazione e l’utilizzo della piattaforma.

Degustazione dei cocktail secondo i propri gusti, ma all’insegna della convivialità.

 

A Trieste dal 9 al 15 settembre si è svolta Trieste Cocktail Week, manifestazione che abbina gusto a creatività, giunta alla terza edizione.

 

È stata organizzata da Freshmedia e Intraprendi, con la collaborazione del Comune di Trieste e di Trieste Convention and Visitors Bureau e con il sostegno di Federalberghi Trieste, Confcommercio Trieste, Fipe, Creativa, IoSonoFriuliVeneziaGiulia. Quest’anno, main sponsor è il marchio storico Nonino.

 

La Trieste Cocktail Week è stata una festa di sapori e sperimentazioni, dove il cocktail viene studiato e presentato, che sia alcolico oppure no, all’insegna della condivisione come della competizione e anche proposto come abbinamento culinario tradizionale oppure innovativo, coinvolgendo 17 bar, 4 ristoranti e 2 negozi dentro un itinerario ad ok.

Le Online Travel Agencies sono impegnate a raccogliere i dati delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve presenti sulle loro piattaforme

 

I portali che intermediano le prenotazioni di servizi ricettivi e le locazioni brevi stanno procedendo a raccogliere e verificare alcune informazioni essenziali sulle strutture ricettive e sugli immobili presenti sulle loro piattaforme, come previsto dalla direttiva dell’UE sulla cooperazione amministrativa (DAC 7) e dal Digital Services Act (DSA).

 

La direttiva europea DAC 7 è stata emanata al fine di rafforzare la trasparenza fiscale, considerata il principale strumento per contrastare le pratiche elusive internazionali. Un numero elevato e in costante aumento di privati e imprese utilizza infatti le piattaforme digitali per vendere beni o fornire servizi. Spesso però i redditi percepiti attraverso le piattaforme digitali non sono dichiarati e le relative imposte non vengono versate, in particolare quando tali piattaforme digitali operano in diversi Paesi. Ne consegue che gli Stati membri perdono gettito fiscale e alcuni operatori attivi sulle piattaforme digitali godono di un indebito vantaggio rispetto alle imprese tradizionali.

 

In adempimento a quanto previsto dalla DAC 7, i gestori delle piattaforme sono obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio di ogni anno una serie di informazioni.

 

Tra le informazioni da inviare, relativamente ai servizi ricettivi e alle locazioni brevi di immobili, sono ricomprese le seguenti:

- i dati identificativi dei fornitori di servizi e dei locatori;

- l’indirizzo di ciascuna proprietà inserzionata, e il relativo numero di iscrizione al registro catastale;

- il corrispettivo totale versato o accreditato nel corso di ogni trimestre dell’anno e il numero di transazioni in riferimento a ciascuna proprietà inserzionata;

- eventuali diritti, commissioni o imposte trattenuti o addebitati dal gestore di piattaforma per ogni trimestre dell’anno;

- se disponibile, il numero di giorni di locazione e il tipo di ogni singola proprietà inserzionata durante l’anno.

 

Con l’entrata in vigore del regolamento europeo sui servizi digitali, cosiddetto DSA, le piattaforme di intermediazione e di vendita di beni e servizi sono inoltre tenute a rafforzare i loro sistemi di sicurezza per prevenire situazioni di illegalità, compiendo controlli a campione sui prodotti e servizi venduti sulla propria piattaforma, e garantendo che la pubblicità online non sia ingannevole o dannosa.

 

Il regolamento europeo è infatti finalizzato a creare un ambiente digitale sicuro e affidabile, tutelando i diritti dei consumatori e contrastando la diffusione di contenuti illegali e la manipolazione delle informazioni.

 

In adempimento a tale normativa, potrà quindi essere richiesto ai gestori di attività ricettive o di locazione breve presenti sulle piattaforme di fornire il proprio indirizzo e codice fiscale, e, se si dichiarano host professionali, anche la partita IVA e il numero di iscrizione al Registro delle imprese.

 

Il mancato inserimento dei dati richiesti nell’area riservata della piattaforma comporterà l’adozione di alcune misure, tra cui l’impossibilità di ricevere prenotazioni da parte di viaggiatori all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE) e la disattivazione delle proprietà presenti sulla piattaforma stessa.

Banca d’Italia ha pubblicato i dati relativi alla bilancia dei pagamenti turistica, aggiornati al mese di giugno 2024.

 

Nei primi sei mesi del 2024, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 23,6 miliardi di euro. Il dato è in aumento sia rispetto ai valori pre-pandemici, con un +25,8%, sia rispetto al 2023, +12,5%.

 

In parallelo, Banca d’Italia rileva un numero di viaggiatori stranieri alla frontiera inferiore del -6% rispetto ai dati del 2019: il risultato deriva da un calo del -6,2% dei viaggiatori che non pernottano e del -5,8% di quelli che si fermano a dormire.

 

I pernottamenti totali sono in aumento del 2,1% rispetto al periodo pre-pandemico, con un +4,5% rispetto al 2023, mentre la permanenza media è passata da 5,8 nel 2019 a 6,3 notti, con un aumento del +8,4%.

I leader dell’ospitalità europea si sono riuniti a Varsavia il 17 e 18 ottobre 2024 per eleggere il Presidente di Hotrec – la Confederazione delle imprese dell’ospitalità della quale Federalberghi è socio fondatore, il Comitato esecutivo (ExCom) e il Comitato per il dialogo sociale settoriale (SSD).

Alexandros Vassilikos (Grecia) è stato rieletto all'unanimità per un secondo mandato come Presidente, Morten Thorvaldsen (Norvegia) è stato nominato Vicepresidente, Adrian Cummins (Irlanda) è stato nominato Tesoriere e Sami Nisametdin (Finlandia) è stato eletto Presidente del SSD.

Nutrita la presenza italiana negli organismi dirigenti di Hotrec: Alessandro Cavaliere, Consigliere di Federalberghi, è stato confermato nel Comitato esecutivo per il prossimo biennio. Andrea Chiriatti, Responsabile dell’Area lavoro e relazioni sindacali di Fipe, è stato confermato nel Comitato per il dialogo sociale settoriale.

I delegati provenienti da tutta Europa hanno affrontato le questioni più rilevanti del settore e le imminenti norme dell'Unione europea che ne determineranno il futuro. Tra gli argomenti trattati, le priorità della Presidenza polacca dell'UE, l'evoluzione delle tendenze turistiche, la connettività dei viaggi e le compagnie aeree, la sostenibilità, la digitalizzazione e gli ultimi sviluppi politici che hanno un impatto sul settore dell'ospitalità.

La prossima Assemblea generale di Hotrec si terrà a Copenaghen nell’aprile 2025.

È entrato a regime Abbi Cura di Te, il progetto nato dall’accordo tra Inail – Direzione territoriale Perugia Terni, Ente Bilaterale del Terziario Umbria ed Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria.

 

Si tratta di due piattaforme, una per i lavoratori nel turismo https://abbicuradite.ebtumbria.it e l’altra per il terziario, servizi e commercio, https://abbicuradite.ebiterumbria.it. Entrambe propongono percorsi formativi interattivi per conoscere i comportamenti corretti da seguire per evitare rischi nel proprio lavoro.

 

L’Ente Bilaterale del Turismo è costituito dalle associazioni del turismo di Confcommercio Federalberghi Umbria, Fipe, Faita e Fiavet in rappresentanza dei datori di lavoro, e dai sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

 

“Abbi Cura di Te” nasce dall’idea di comunicare in modo semplice e immediato a tutti gli operatori e addetti del settore terziario e del turismo quali siano i comportamenti corretti da adottare e quelli che invece vanno evitati per limitare gli infortuni e i rischi legati a malattie professionali: il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è per noi una priorità assoluta”, ha affermato il presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria Maria Ermelinda Luchetti.

 

“Con pillole informative e materiale visivo, ci siamo concentrati soprattutto su quattro tematiche: movimentazione manuale dei carichi, sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, posture incongrue, postazioni di lavoro videoterminali. “Abbi Cura di Te” è l’ultimo di una serie di progetti realizzati in collaborazione con l’Inail, sempre sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro per le imprese dei nostri settori”, il commento del presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario dell’Umbria Giuseppe Capaccioni.

 

“Spesso cattive abitudini inducono a comportamenti pericolosi. Lo scopo del progetto è quello di fornire strumenti pratici, di immediata comprensione e applicazione, per modificare in tempo reale stili lavorativi potenzialmente dannosi per la salute”, la spiegazione del direttore territoriale INAIL Perugia-Terni Lorenza Nistri.

A margine dall’incontro svoltosi a Norcia tra le associazioni albergatori delle regioni interessate dal sisma del centro Italia del 24 agosto 2016, il senatore Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione la ricostruzione, spiega lo stato dell’arte, le criticità e il valore e la tenacia degli albergatori impegnati su tutti i territori

 

Commissario Castelli, sono trascorsi otto anni da quel tragico 24 agosto del 2016, giorno in cui l’Italia è stata devastata dal sisma nelle regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo.. Un evento terribile che ha segnato gli animi di tutti. Che passi sono stati fatti fino ad ora?

Il nostro impegno è purtroppo sempre in ritardo, rispetto alle legittime aspettative di chi otto anni fa ha perso le persone care e le proprie case, o i luoghi dove poter lavorare. Ci sono state troppe false partenze nel passato. Oggi credo che siamo sulla strada giusta, un cambio di passo c’è stato. Dobbiamo insistere, insieme: Governo nazionale, Struttura commissariale, Regioni, Comuni. Il lavoro insieme sta dando i suoi frutti. Sono circa 20 mila i cantieri ad oggi complessivamente autorizzati, di cui oltre 11 mila già completati. È stato avviato il 95% delle opere pubbliche, gli interventi in progettazione sono il 66% del totale di cui 25% già approvati. Anche la ricostruzione privata conferma la tendenza già registrata lo scorso anno: nel primo semestre del 2024 le erogazioni di Cassa Depositi e Prestiti nei confronti delle imprese impegnate nei cantieri della ricostruzione hanno fatto registrare un +16,64% rispetto allo stesso periodo del 2023 e un +41,71% rispetto al 2022. Oltre alla ricostruzione, sta procedendo la rigenerazione socioeconomica delle nostre comunità. Anche grazie al programma NextAppennino che assicura 1,8 miliardi per la ripresa delle aziende, degli artigiani, del terzo settore.

 

Lei è diventato Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016 nello scorso 2023.. Quali sono stati le criticità che ha incontrato e dove è riuscito invece a fare tesoro del lavoro fatto?

Come le ho anticipato ci sono state troppe false partenze. In alcuni casi ci sono state anche delle difficoltà oggettive: come il rallentamento imposto dal Covid, o l’aumento dei prezzi delle materie prime determinato dalla guerra in Ucraina. Anche il Superbonus 110% è stato una misura che ha generato molte difficoltà. Molti professionisti e molte imprese hanno preferito seguire la progettazione su quel versante, piuttosto che concentrarsi sulle iniziative più complesse, collegate alla ricostruzione nel Centro Italia. Oggi possiamo dire che il grande cantiere della ricostruzione - il più imponente d’Europa per estensione, 8mila kmq e per valore economico, 28 miliardi di euro - sta diventando modello e laboratorio. Modello per perseguire una ricostruzione sicura e innovativa, laboratorio per individuare un percorso di rinascita per tutto il territorio dell’Italia centrale, non solo quello ferito dal sisma del 2016.

 

Quali sono, secondo lei, le categorie maggiormente colpite sui vari territori?

Tutte le attività “radicate” nel territorio sono state sfidate dalla sequenza sismica 2016-2017. Dall’agricoltura al turismo. Si tratta di due criticità collegate anche a una tendenza in atto, già prima del 2016, che ha visto i nostri territori subire un progressivo spopolamento. La crisi demografica si era fatta sentire molto e prima nell’area del cratere. Oggi il 70% della superficie dell’area del cratere è coperta da bosco. Solo il 5% è “urbanizzata”. Non è un dato tranquillizzante, nonostante l’ideologia ecologista prevalente: il bosco per essere una difesa del territorio deve essere presidiato dall’uomo e dev’essere inserito in un approccio agro-silvo-pastorale. Solo così la montagna tornerà a essere baluardo di difesa del fondovalle e delle coste. Altrimenti al rischio sismico incomberà sempre più forte il rischio idrogeologico.

 

Per ciò che riguarda le imprese alberghiere, quali sono le prospettive per un rilancio di tutta l’area colpita dal sisma?

Il Piano nazionale complementare sisma 2009 e 2016, con l’insieme dei finanziamenti stanziati per cammini, impianti, rifugi e servizi e dei bandi per le imprese, rappresenta il punto di partenza di un percorso fondamentale di riparazione del tessuto sociale ed economico ferito dal sisma. Per migliorare i servizi e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro il programma NextAppennino prevede diversi interventi per la riqualificazione di tutto il sistema turistico, a partire dai percorsi naturalistici e culturali, le infrastrutture e gli impianti già esistenti, con risorse per rifunzionalizzarli e renderli più efficienti.

 

Vi è oggettivamente un problema legato ad alcuni ritardi negli interventi di ricostruzione. A che cosa vanno attribuiti? Pensa si possa imprimere un’accelerazione nelle operazioni dedicate ai vari settori produttivi allo scopo di risollevare l’economia del territorio?

Inizialmente ha prevalso, nella disciplina della ricostruzione, un approccio iperformalista e burocratico. Abbiamo cercato conseguentemente di snellire e fluidificare. Come è successo per quanto riguarda il pagamento dell'IVA nella ricostruzione "produttiva". Come si può pensare che albergatori che da anni sono fermi possano anticipare l'imposta? Siamo intervenuti l'anno scorso creando un fondo ad hoc. Più in generale però, accanto alla ricostruzione e alla messa in sicurezza del territorio, dobbiamo impostare un modello di sviluppo, anche turistico, che sia capace di preservare lo splendore e l’autenticità delle montagne e dei borghi appenninici. Ciò sarà possibile attraverso progetti dedicati e sostenibili dal punto di vista ambientale. Anche attraverso un turismo destagionalizzato, capace di attirare una domanda di qualità, saremo in grado di generare occasioni di lavoro per i giovani che vogliono restare e per chi aspira a vivere e lavorare in montagna. Il nostro Appennino può offrire al Paese un nuovo modello, diverso da quello urbano e connotato da una grande qualità della vita in termini umani ed ambientali. Forte è la necessità di visione per le nostre montagne, affinché i nostri borghi tornino ad essere centri nodali della comunità, capaci di sviluppare servizi e creare posti di lavoro. Ora il vero traguardo è trovare una sintesi comune per quei territori che hanno già dimostrato capacità di visione. Ricostruire in montagna richiede più tempo e più attenzione. L’accelerazione è in corso. Il decollo c’è già stato, ora si tratta di correre, in una rotta condivisa da tutti i soggetti in campo, sia pubblici, sia privati. In questo orizzonte diventano strategici tutti i programmi di digitalizzazione e di infrastrutturazione stradale e ferroviaria. Un territorio vivo e vivace deve essere connesso.

 

Pensa che i territori abbiamo strumenti sufficienti per tornare ad essere attrattivi dal punto di vista turistico?

La natura, l’arte, la storia ci aiutano. Le infrastrutture viarie devono assicurarci l’accesso ai territori per poterne godere e per poterne far godere. C’è poi una particolare vocazione turistica - non esclusiva, ma caratteristica dell’Appennino centrale - lo sviluppo del “turismo lento”: è una delle opportunità di rinascita dei territori dell’Italia Centrale e in particolare di quelli feriti dal sisma del 2016, nelle quattro regioni coinvolte: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Una vocazione finora portata avanti con risultati eccellenti, in modo spontaneo e volontaristico da numerose associazioni e realtà locali, ma che per essere messa a regime e sviluppare le potenzialità, necessitava di un approccio strategico su scala interregionale. Con una Ordinanza approvata in Cabina di coordinamento sisma abbiamo approvato gli interventi in attuazione del programma di sviluppo del turismo lento proposti dalle quattro Regioni del cratere per un importo complessivo di 47 milioni di euro. Si tratta di un articolato sistema di interventi per percorsi fruibili in un’ottica di intermodalità con il trasporto pubblico e la bici, per la messa in sicurezza e la manutenzione, ma anche per investimenti per i servizi di alloggio e ristoro destinati ai camminatori e ai pellegrini. Particolare attenzione è stata rivolta anche all’accessibilità per le persone con mobilità limitata per far vivere a tutti l’esperienza del cammino e del pellegrinaggio. La decisione della Struttura Commissariale è giunta alla vigilia di importanti appuntamenti dei prossimi anni: il Giubileo 2025, l’Ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 e i 500 anni dell’approvazione pontificia dell’Ordine dei Frati Cappuccini nel 2028. Tra i Cammini “finanziati” alcuni hanno una rilevanza storica e nazionale di particolare rilievo, come il Cammino francescano della Marca, il Cammino di San Francesco nel Lazio; o la via Lauretana e il Cammino dei Cappuccini o la ciclovia del fiume Nera.

 

Qual è stata l’esperienza più toccante da lei vissuta dal momento in cui ha ricevuto il ruolo che attualmente ricopre?

La caparbietà di giovani albergatori e ristoratori che dopo tanta fatica sono riusciti a riaprire i loro esercizi pubblici fa parte dei ricordi indelebili che porterò nel cuore. Ogni giorno voglio essere sul territorio dei 138 Comuni del cratere, e ogni giorno ho la fortuna di collezionare storie di rinascita, di tenacia e di caparbietà. Anche nel settore turistico.

Sul numero 18/2024 della newsletter di Federalberghi si parla degli eventi di Federalberghi a RiminiFiera, di Nuovo Imaie, di impianti fotovoltaici, di concessioni demaniali, di storie di alternanza e competenze e di tanto altro ancora.


Datatur, realizzato da Federalberghi e dall’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo con il supporto tecnico scientifico di Incipit consulting, illustra le dinamiche dell’economia turistica, con particolare attenzione a quelle del comparto alberghiero, descrivendone, in modo semplice e sintetico, i principali indicatori. L'aggiornamento di ottobre riguarda il capitolo 7 che mostra i dati INPS 2023 sul mercato del lavoro nel turismo.

Turismo d'Italia è l'organo di stampa ufficiale di Federalberghi.

 

La rivista, nata nel 1958, oltre a illustrare la posizione della federazione sugli argomenti di principale importanza per le imprese turistico ricettive, è ricca di articoli di design e di informazione tecnico professionale.