Intesa Sanpaolo rafforza ulteriormente il proprio impegno a favore del settore turistico, puntando con Federalberghi sul rilancio e sullo sviluppo delle strutture ricettive, con particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità e innovazione.

24 September 2025
Imprese Vincenti, dal 2019 vetrina e volano delle eccellenze

“Imprese Vincenti”: dal 2019 vetrina e volano delle eccellenze

Dal suo lancio a oggi, il programma che la Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo dedica alle eccellenze imprenditoriali del nostro Paese ha accompagnato e accelerato la crescita e la riconoscibilità sui mercati di oltre 650 PMI, in tutta Italia e di tutti i comparti

Valorizzare le piccole e medie imprese italiane attraverso programmi di accompagnamento alla crescita e alla notorietà delle tante aziende che in tutta Italia rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale e del Made in Italy. è con queste finalità che nel febbraio del 2019 Intesa Sanpaolo ha lanciato la prima edizione di Imprese Vincenti, il programma di supporto alla crescita delle PMI eccellenti del nostro Paese di cui dal prossimo autunno, e sino alla primavera 2026, si terrà la sesta edizione.

Un progetto che prevede anche una serie di partnership per mettere a disposizione delle aziende selezionate strumenti di supporto alla crescita come advisory dedicati alla comprensione del posizionamento strategico sui mercati di riferimento, all’identificazione di linee guida per lo sviluppo, al confronto con le best practice internazionali, alla partecipazione a corsi di formazione, workshop o sessioni dedicate su tematiche di carattere strategico.

Fin dalla prima edizione, Stefano Barrese, Responsabile di Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha chiarito le finalità del programma: “Le aziende hanno bisogno di credito, di consulenza, di finanza strutturata, di analisi di mercato, di strategie di crescita: Intesa Sanpaolo è il loro partner ideale nei percorsi di sviluppo sia domestico che internazionale, nella ricerca e innovazione, nella formazione. Con Imprese Vincenti vogliamo sostenere le migliori PMI a fare conoscere se stesse e le loro storie di eccellenza, che contribuiscono allo sviluppo del Paese e diffondono con successo il Made in Italy”.

Anno dopo anno, si è così sviluppato un percorso di accompagnamento, evoluto a ogni edizione di pari passo con le mutate esigenze delle imprese italiane. Partito nel 2019 come programma per mettere in risalto il valore delle PMI, campioni del Made in Italy ma poco conosciute, con l’emergenza Covid è emersa la necessità di un cambio di passo digitale. Poi, via via, stante anche il contesto nazionale e internazionale, il programma ha posto il proprio focus su transizione sostenibile, evoluzione dei modelli di business, innovazione, progettualità legate al PNRR e a Transizione 5.0, internazionalizzazione, export, valorizzazione delle risorse umane. Il tutto sempre tenendo presente, prioritariamente, l’impatto che le PMI generano e possono generare sui territori in cui operano.

Dal 2019 a oggi, “Imprese Vincenti” di Intesa Sanpaolo ha visto oltre 14mila aziende candidarsi e oltre 650 meritevoli, con attenzione a tutti i comparti e a tutte le regioni, che hanno ricevuto il riconoscimento di “impresa vincente” e accelerato il proprio percorso di crescita attraverso il supporto del Gruppo.

Una cartina tornasole dell’imprenditoria d’eccellenza del Paese, presentata al grande pubblico in ogni edizione attraverso una serie di iniziative ad hoc presso le principali città italiane, cui si sono aggiunti nel tempo eventi dedicati a comparti peculiari come l’Agribusiness e il Terzo Settore.

Un parterre nel quale non potevano mancare i rappresentanti del mondo alberghiero e dell’accoglienza. Due le realtà protagoniste a Torino nell’ottobre del 2022, la Delphina di Palau, in Sardegna, e il Grand Hotel Bristol di Stresa, in Piemonte.

Nelle motivazioni della selezione di queste aziende, si coglie il senso dell’eccellenza e del percorso di valorizzazione: “Delphina, catena che gestisce hotel cinque e quattro stelle, residence e ville nella costa nord della Sardegna, tra la Costa Smeralda, l’Arcipelago di La Maddalena e il Golfo dell’Asinara, si contraddistingue per una ospitalità autentica vicina al territorio e per l’approccio rispettoso verso l’ambiente. Un modo di fare turismo riscontrabile sin dal suo primo anno di fondazione, nel 1992, dall’architettura a basso impatto ambientale diffusa in ampi parchi verdi. Il modello di gestione privilegia le risorse locali, l’artigianato, il comparto agroalimentare locale”.

Il Grand Hotel Bristol, parte integrante della Zacchera Hotels, “nasce da una tradizione familiare iniziata nel 1873 e che da quattro generazioni si è focalizzata nell’ospitalità e nella cultura dell’accoglienza, promuovendo il Lago Maggiore come meta d’appeal internazionale”.

Riconoscimenti cui sono seguiti a distanza di pochi mesi, a Venezia e Napoli, quelli al Panorama di Pericolo Alessandro, di San Michele al Tagliamento, che “gestisce Costa Rica Bibione, un complesso turistico, con aparthotel diffuso e resort, completamente inclusivo, dove tecnologia e digitalizzazione sono alla base del progetto” e a Le Garrubbe di Lamezia Terme, che “si occupa della gestione di un prestigioso complesso alberghiero localizzato al centro della Calabria”.

Sempre a Torino, nel 2024, a salire sul palco sono stati i rappresentanti del Bellevue Hotel & Spa di Cogne: “Affacciato sui Prati di Sant’Orso, di fronte al Gran Paradiso, non è solo un hotel, bensì una grande Casa che abbraccia la storia, la cultura e la natura delle Alpi. La famiglia Jeantet Roullet porta avanti dal 1925 una cultura dell’ospitalità unica, che ha saputo innovare nel tempo, mantenendo però inalterate personalità e autenticità della location”.



24 September 2025
La VI edizione del focus su innovazione e valore delle persone

Al via la VI edizione: focus su innovazione e valore delle persone

Anna Roscio (Intesa Sanpaolo): “Accompagniamo le imprese in una crescita stabile e inclusiva, facendo leva sul network e sugli investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione”

Forte delle migliaia di candidature delle scorse edizioni e, soprattutto, delle oltre 650 aziende accompagnate lungo il loro percorso di crescita, Intesa Sanpaolo ha lanciato a inizio agosto la sesta edizione di “Imprese Vincenti”, il programma che la Divisione Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese, dedica alle eccellenze imprenditoriali del Paese.

In autunno partirà il tour nazionale in 15 tappe che toccherà tutto il territorio. Tra le principali novità una particolare attenzione all’innovazione dei processi produttivi, un forte impulso all’internazionalizzazione e, grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Assicurazioni, al valore della protezione delle persone e dei processi: non più solo strumento difensivo, ma scelta strategica aziendale e asset competitivo indispensabile per la resilienza e la continuità operativa.

Confermata la collaborazione con la Divisione International Banks di Intesa Sanpaolo, grazie alla quale le aziende estere selezionate verranno invitate a partecipare a una tappa loro dedicata. Spazio anche alle imprese sociali e del terzo settore e alle PMI del comparto agroalimentare.

“L’Italia – spiega Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – esprime un tessuto di PMI che sono un vero e proprio motore economico per i territori in cui operano, oltre a rappresentare il Made in Italy all’estero. Con Imprese Vincenti ne abbiamo scoperte e valorizzate oltre 650, eleggendole ad esempio per l’intero tessuto produttivo grazie alle loro caratteristiche di qualità, innovazione, velocità e adattamento al cambiamento come pochi altri sistemi industriali possono vantare. Il nostro impegno è di accompagnarle nel cogliere ulteriori opportunità per conquistare una crescita stabile e inclusiva, facendo leva sul network e investendo in digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione”.

Nel periodo 2019-2024, rispetto alla media del Paese, le Imprese Vincenti hanno registrato un aumento del 7% del fatturato e dell’8% degli investimenti. Tra i loro fattori di successo risaltano l’innovazione e la ricerca per favorire la crescita della competitività, l’attenzione al digitale e a obiettivi di sostenibilità, la focalizzazione su mercati esteri e l’investimento sulle persone.

Per la sesta edizione saranno selezionate 140 aziende (oltre a 10 PMI straniere) che avranno raggiunto risultati positivi nella contribuzione al Pil e all’impatto sociale, in innovazione e ricerca, nella transizione digitale ed ecologica, in percorsi di internazionalizzazione, nel passaggio generazionale e in investimenti per la continuità aziendale in caso di crisi.

Il team di partner della sesta edizione di Imprese Vincenti è composto da: Bain & Company, ELITE-Gruppo Euronext e Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, Coldiretti, NATIVA e Circularity, insieme a Digit’Ed, Tinexta e AICCON. Coinvolte anche le funzioni specialistiche di Intesa Sanpaolo, International Banks Division, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Intesa Sanpaolo Assicurazioni.



14 July 2025
Arma dei Carabinieri e Intesa Sanpaolo insieme per la prevenzione e il contrasto delle truffe finanziarie

Il 14 luglio è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra l’Arma dei Carabinieri e Intesa Sanpaolo, sottoscritto dal Comandante generale gen. c.a. Salvatore Luongo e dal gen. Antonio De Vita, Chief Security Officer di Intesa Sanpaolo, con lo scopo di favorire la prevenzione ed il contrasto delle truffe finanziarie.

La collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e Intesa Sanpaolo si pone come obiettivo la realizzazione di iniziative volte ad aumentare la sicurezza degli operatori in filiale, oltre che a prevenire e contrastare il fenomeno delle truffe finanziarie a danno degli anziani e delle persone in condizione di disagio, fragilità e vulnerabilità e ad organizzare mirate attività formative e informative (conferenze, convegni, seminari, interviste, podcast, video, locandine ed eventi promozionali).

L’accordo rientra nel complesso di azioni dell’Arma dei Carabinieri finalizzate alla:

- diffusione della “cultura della legalità e della sicurezza” attraverso interventi formativi ed educativi idonei ad accrescere la sensibilità e l’attenzione verso temi e fenomeni socio-criminali che inibiscono la crescita sociale, economica e democratica del Paese;

- promozione di strategie di prevenzione e contrasto ai reati a danno degli anziani e delle altre vittime vulnerabili, con particolare riguardo alle “truffe” di tipo finanziario.

La sinergia con l’Arma rafforza ulteriormente l’impegno di Intesa Sanpaolo per la sicurezza della propria clientela nei canali on-line e in quelli fisici, presenti in modo diffuso sul territorio italiano, garantita con l’implementazione di soluzioni tecnologiche innovative e tramite costante formazione del proprio personale.

Il Protocollo si inserisce nella consolidata collaborazione tra Istituzioni e Banche, sancita, tra l’altro, dal “Protocollo d’intesa tra l’Associazione Bancaria Italiana e il ministero dell’Interno” per la prevenzione delle truffe, in particolare di natura finanziaria, a danno degli anziani e dei soggetti più deboli e dal “Protocollo d’Intesa per la prevenzione della criminalità ai danni della clientela e delle banche”, promosso dall’Associazione bancaria italiana (ABI) presso tutte le prefetture.

Il sito internet dell’Arma dei Carabinieri - da sempre impegnata nel contrasto al fenomeno delle truffe a danno dei soggetti più vulnerabili - ospita una sezione dedicata ai consigli utili a prevenirle e riconoscerle, raggiungibile al link:

https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/contro-le-truffe



5 May 2025
Mance e tecnologia, anche il ringraziamento è digitale

                                                        Mance e tecnologia: anche il “grazie” è digitale

Le soluzioni di Intesa Sanpaolo per la gestione delle mance cashless: semplicità per gli esercenti e vantaggio per gli addetti

In un mondo che cambia, vince chi si adatta. Lo sanno bene, senza scomodare Darwin, gli imprenditori italiani del turismo, da sempre impegnati a offrire servizi completi e all’avanguardia, senza perdere di vista le innovazioni in arrivo e i cambiamenti in atto nelle preferenze degli utenti. Un’attenzione al nuovo necessaria riguardo alle grandi trasformazioni quanto agli apparentemente minori mutamenti delle abitudini, come la crescente digitalizzazione dei sistemi di pagamento che portano sempre più clienti a lasciare anche la mancia in modalità cashless, innestando una serie di nuove necessità sia per i titolari delle attività sia per i lavoratori cui quegli encomi sono destinati.

A guidare la nuova massiccia tendenza sono i turisti anglosassoni, che abbinano una consolidata abitudine alla mancia a un utilizzo quasi esclusivo della moneta elettronica, la cui importanza per il settore è palese sin dai principali numeri di arrivi e presenze. Secondo le rilevazioni di SRM (Centro Studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) su dati Istat, nel solo 2024 in Italia i turisti provenienti da USA, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda sono stati 13,8 milioni, il 20,3% del totale dei turisti nel nostro Paese, per un totale di oltre 42 milioni presenze. Un trend in forte crescita sia rispetto al 2023 (+39,2% per gli arrivi e +36,1% per le presenze), sia rispetto al pre-pandemia (+15,6% per gli arrivi, +17,2% per le presenze). Turisti dal Commonwealth che sono verosimilmente in buona compagnia di una fitta schiera di viaggiatori con abitudini di pagamento egualmente digitalizzate, provenienti da ogni latitudine.

Ecco allora che ci si è attivati, con Intesa Sanpaolo in testa quale prima banca del Paese, che ha fatto dell’attenzione al turismo uno dei suoi benchmark di successo, per far sì che le mance cashless possano essere incassate in maniera efficace e semplificata (più del 90% dei terminali POS ISP-Nexi in dotazione presso esercenti del settore turistico-alberghiero è abilitato alla funzionalità mance).

Da un lato, il legislatore ha introdotto nuove normative inerenti alla fiscalità delle mance, che per i lavoratori sono un elemento prezioso del reddito netto.
E, dall’altro, l’ecosistema bancario ha attivato soluzioni tecnologiche che permettono agli esercenti di gestire in maniera immediata e semplice questa tipologia di pagamenti, valorizzando l’apporto dei propri collaboratori.

Grazie a istituti di credito come Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Nexi, sono stati messi a disposizione strumenti digitali che permettono ai clienti di lasciare la mancia anche non in contanti, rendendo semplice e immediato ricevere e gestire l’operazione da parte degli esercenti, grazie a terminali POS evoluti (es. SmartPOS) e abilitati a incassare l’importo destinato come mancia, anche con la possibilità d’inviare la transazione direttamente dal registratore di cassa al POS, senza ulteriori operazioni manuali.

“Come prima banca del Paese siamo fortemente impegnati nel sostegno alle imprese del turismo – spiega Anna Roscio, Responsabile Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo – grazie al costante dialogo con gli imprenditori e con le associazioni di categoria del settore, sia attivando misure volte a dare slancio agli investimenti strategici, sia mettendo a disposizione quelle soluzioni innovative che sono sempre più centrali per essere al passo con le abitudini dei consumatori e le opportunità del mercato internazionale.
Il nostro modello, inoltre, prevede uno specifico Desk Turismo dedicato alla consulenza specialistica, per sostenere e agevolare al meglio una nuova proposta di ospitalità sempre più attrattiva, più efficiente per i bilanci delle imprese e rispondente alle rinnovate richieste degli utenti”.



8 January 2025
Audiovisivo, accordo con APE

Il settore audiovisivo italiano è stato protagonista a Las Vegas dell’American Film Market, grazie alla partecipazione dell’Associazione Produttori Esecutivi italiani (APE) a un incontro volto a presentare agli operatori del settore le agevolazioni fiscali attualmente in vigore in Italia e le opportunità offerte dagli Studios di Cinecittà.

Durante l’evento, APE ha presentato l’accordo siglato con Intesa Sanpaolo a sostegno delle produzioni esecutive estere sul territorio nazionale. Un impegno concreto per l’industria cinematografica e per l’intero settore audiovisivo, comparto con importanti impatti economici, culturali e sociali capace di favorire al contempo la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo, grazie anche alle produzioni internazionali che realizzano i propri film nel nostro Paese.

Attraverso l’accordo, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese associate APE il supporto specialistico del proprio Desk Media & Cultura per operazioni di finanza ordinaria e straordinaria – come finanziamenti, smobilizzo credito d’imposta, anticipo credito IVA – oltre a soluzioni specifiche per le produzioni estere e quelle esecutive italiane.

Negli ultimi anni, lo sviluppo delle produzioni nazionali e internazionali ha sollecitato nuovi investimenti per la valorizzazione delle location, diventando così un importante driver per la promozione turistica, oltre che a farsi leva occupazionale per la filiera degli operatori del settore a cui si sono affiancati gli interventi di riqualificazione di strutture e studi, primo fra tutti Cinecittà che, grazie anche ai fondi del PNRR, è tornata ad attrarre le migliori progettualità cinematografiche internazionali.

Secondo un’analisi di APE, negli ultimi cinque anni 395 produzioni estere hanno beneficiato delle misure italiane sul tax credit, il credito concesso è stato pari a un valore complessivo di 380 milioni di euro e gli investimenti sono stati pari a un valore totale di 950 milioni di euro. Numeri importanti che posizionano l’Italia tra le destinazioni più convenienti al mondo da un punto di vista fiscale dove realizzare film, serie tv e in generale produzioni audiovisive di qualità.

In questo contesto, il supporto di Intesa Sanpaolo si è tradotto, a oggi, in circa 3 miliardi di euro di erogazioni al comparto, a cui si è recentemente aggiunta la disponibilità di ulteriori 5 miliardi di euro fino al 2026 per finanziare le produzioni audiovisive nel solco dei 410 miliardi complessivi previsti dal Gruppo bancario a favore della realizzazione degli obiettivi del PNRR, tra cui Cultura 4.0.

Dal 2009 a oggi, Intesa Sanpaolo ha supportato le produzioni di circa 670 opere tra film e serie tv nazionali e internazionali, oltre a 190 tra spot pubblicitari, factual e format tv, diventando un interlocutore bancario fondamentale per gli operatori nazionali e internazionali, capace anche di un approccio specialistico sia in fase di strutturazione del progetto – con un servizio consulenziale sui diversi aspetti finanziari – che in fase realizzativa.

“Facendo leva sui modelli operativi sinergici del nostro Gruppo – ha commentato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo – da anni ci stiamo posizionando come banca di riferimento per il settore e sviluppiamo collaborazioni a sostegno del comparto audiovisivo.  L’accordo con APE punta ad attrarre produzioni straniere nel nostro Paese, favorendo il ruolo del cinema quale catalizzatore economico per numerosi settori produttivi, con benefici sull’intero indotto sia in termini occupazionali che di promozione dell’Italia e del Made in Italy”.

“Grazie al tax credit internazionale e all’accordo appena siglato con Intesa Sanpaolo – ha spiegato Marco Valerio Pugini, Presidente APE –  il settore prosegue il suo cammino e la sua evoluzione, passando dalla realizzazione di prodotti di “location” a quelli che fanno “base” in Italia. Ciò equivale a una crescita esponenziale del nostro settore industriale, che ha triplicato i fatturati negli ultimi tre anni, con ricadute importanti sul nostro Paese”.



3 January 2025
Interventi mirati in Puglia per turismo e agricoltura

A Ostuni Intesa Sanpaolo ha confermato l’impulso allo sviluppo del Sud finanziando processi di riqualificazione delle strutture alberghiere e agricole.

Sud chiama Nord. Intesa Sanpaolo  “è scesa in campo” per attivare interventi mirati sul territorio pugliese allo scopo di incentivare e accompagnare lo sviluppo integrato delle filiere agroalimentari e del turismo: due aspetti che in Puglia esprimono peculiarità, capaci di tradursi in un esempio di successo e a essere considerati replicabili, almeno in parte, su scala nazionale.

Nel corso di un incontro a Ostuni con gli imprenditori locali, sono state presentate le peculiarità del “modello Puglia”, basato proprio sull’integrazione di un’offerta turistica rinnovata e sostenibile con le numerose realtà enogastronomiche, culturali e naturalistiche di un territorio che, in pochi anni, è stato protagonista di una crescita intensa e consistente dell’attrattività nazionale e internazionale, passando da un approccio esclusivamente balneare a quello di meta turistica a tutto tondo.

Proprio la connessione con il comparto turistico ha permesso al settore agroalimentare di cogliere nuove opportunità di business legate a prodotti identitari e facilmente coniugabili con la proposta ricettiva. In Puglia, infatti – prima Regione italiana del settore in termini di numero di addetti – per le circa 190mila piccole e medie imprese del comparto che impiegano 148mila dipendenti, si stima una crescita del fatturato nettamente superiore alla media italiana, con un aumento delle esportazioni del 130% nel periodo 2008-2023, trainato dalle filiere di eccellenza del territorio (ovvero olio, vino e prodotti a base di grano).

La Puglia è la quarta meta italiana per turismo enogastronomico e ciò ha consentito la realizzazione di un nuovo anno da record in termini di presenze turistiche, meglio della media italiana e dell’intero Mezzogiorno, con un dato ancora superiore rispetto a quello registrato nel 2023.

Intesa Sanpaolo ha sostenuto questa crescita, finanziando gli investimenti regionali ai settori agroalimentare e turistico per quasi 2 miliardi di euro nel periodo 2020-giugno 2024.

Per valorizzare ulteriormente le sinergie tra turismo e agricoltura in Puglia, la banca ha predisposto un plafond di un miliardo di euro per incentivare processi di riqualificazione delle strutture alberghiere e agricole, per la digitalizzazione, per lo sviluppo delle filiere e l’indipendenza energetica.

Si tratta di un intervento che rientra nell’ambito del programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che destina 120 miliardi di euro fino al 2026 per investimenti, e che conferma l’impegno preso dal Gruppo nel mese di luglio a Taormina, in occasione del lancio di strumenti ad hoc per il turismo, tra cui 10 miliardi di euro di nuovo credito, di cui 3 miliardi destinati alle aziende meridionali.

Le misure introdotte dalla banca sono state illustrate nello straordinario contesto della Masseria Santa Lucia in occasione di un convegno in cui, per Intesa Sanpaolo,
sono intervenuti Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori; Gregorio De Felice, chief economist; Massimo Deandreis, direttore generale di SRM; Massimiliano Cattozzi, direttore Agribusiness, e Alessandra Modenese, direttrice regionale Basilicata, Puglia e Molise, che ha aperto l’incontro.

Le testimonianze dei rappresentanti locali del mondo agroalimentare e di quello turistico-ricettivo hanno animato la tavola rotonda, a cui hanno partecipato Pasquale Casillo, presidente di Casillo Partecipazioni; Marisa Lisi Melpignano, socio e manager Gruppo Melpignano; Savino Muraglia, managing director Frantoio Muraglia, e Fioravante Totisco, ceo CDS Hotels.

 “Grazie all’interazione tra turismo e agricoltura, la Puglia esprime un modello che può avere un impatto positivo per altri territori e favorire lo sviluppo socio economico in termini anche occupazionali”, ha affermato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. “Con un miliardo di nuovo credito Intesa Sanpaolo potrà incentivare gli investimenti delle imprese orientati allo sviluppo sostenibile, l’attrazione della domanda di beni e servizi, nuovi accordi di filiera fra i settori produttivi interconnessi. Ci rivolgiamo alle oltre 216mila aziende che operano nel settore agricolo, di trasformazione alimentare e turistico-ricettivo, con l’obiettivo, in linea con le direttrici del Pnrr, di supportare i processi di crescita imprenditoriale legati a transizioni digitale e ambientale, assistendone i passaggi generazionali e favorendone così anche in futuro la crescita sostenibile”.



27 July 2024
Rivoluzione digitale

Intesa Sanpaolo accelera sulla digitalizzazione, anche nel settore dei pagamenti, un ambito in cui è già leader in Italia con oltre 16 milioni di carte e circa 800mila POS diretti e indiretti.

 

Il Piano d’Impresa 2022-2025 prevede un’ulteriore crescita del 50%, portando i pagamenti digitali dai 51 milioni del 2021, ai 75 milioni nel 2025.

 

Il Gruppo si distingue per la più ampia offerta a livello europeo di wallet digitali e soluzioni dedicate a buyer e merchant, anche per gli incassi in mobilità. Le innovazioni sono funzionali a estendere rete e modalità di accettazione, rendendo il mobile uno dei canali chiave nelle interazioni con i clienti, consentendo all’Italia di recuperare il gap tuttora esistente con gli altri Paesi.

 

«Grazie al digitale stiamo immaginando un futuro finanziario più accessibile, conveniente e tecnologicamente evoluto per i nostri clienti, senza dimenticare l’imprescindibile tocco umano che valorizza la relazione. La nostra visione è quella di continuare a guidare il cambiamento», spiega  Claudia Vassena, Executive Director Sales and Marketing Digital Retail di Intesa Sanpaolo. Capacità di innovazione, tecnologie all’avanguardia e centralità del cliente sono gli elementi su cui si fondano strategie e modello di servizio, sostenuti da una metodologia di progettazione solida che ha portato il Gruppo a innovare i propri sistemi di core banking e a lanciare, nel 2023, Isybank, la banca digitale diventata in un solo anno di attività tra le fintech più complete e competitive.

Pagamenti digitali,

uno scenario in crescita

Anche in Italia, il settore dei pagamenti digitali attraversa un periodo di grande fermento. Gli innovative payments, come i wallet e i wearable, registrano tassi di sviluppo esponenziali, come pure i terminali POS con soluzioni di accettazione “green”, senza hardware.

Nel 2023, secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, il volume d’affari dei pagamenti digitali in Italia ha raggiunto i 444 miliardi di euro, +12% rispetto al 2022. Quasi l’80% delle transazioni digitali in negozio è effettuato con carte fisiche contactless o dispositivi con tecnologia NFC.

La crescita si riflette anche nell’utilizzo sempre più comune dei wallet come Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay. Da sfatare, poi, alcuni “miti” relativi alla fedeltà degli italiani al contante: il report Cashless Society - The European House Ambrosetti rivela che tre italiani su cinque hanno aumentato l’utilizzo dei pagamenti cashless rispetto all’anno precedente, uno su due intende ridurre l’uso del contante. Quattro italiani su cinque ritengono che i pagamenti cashless siano anche più sicuri del contante, oltre che più comodi e veloci.

Per gli esercenti, il costo medio delle commissioni è inferiore a quello del contante e, grazie al credito di imposta del 30%, anche i piccoli negozi possono accedere alle soluzioni digitali con costi più sostenibili. 

«Diminuire la circolazione del contante è importante – aggiunge Claudia Vassena – anche al fine di un futuro più green. Nelle nostre giornate, un gesto semplice come il pagamento digitale può abbattere in modo significativo le emissioni di CO2. Secondo il case study della Community Cashless Society, il 21% in meno per singola transazione: questo vuol dire che se in Italia tutte le transazioni in contante venissero sostituite da transazioni cashless, si potrebbe abilitare un risparmio di emissioni pari a 28 milioni di kg di CO2».

 

Pagare con stile:

l’anello Tapster

La soluzione di pagamento digitale più recente e dirompente è il payment ring, che Intesa Sanpaolo ha lanciato per prima in Italia. Sviluppato dalla svedese Tapster, è un vero e proprio anello indossabile al quale il cliente può collegare la propria carta Intesa Sanpaolo sul circuito Mastercard per effettuare pagamenti contactless.

Oltre a essere un oggetto di design unico e originale, l’anello è realizzato in materiali resistenti, impermeabili e a prova d’urto. Non richiede ricarica della batteria o connessione internet per funzionare, sfruttando un chip NFC integrato. «L’anello rappresenta un’innovazione straordinaria – commenta Claudia Vassena – un’idea innovativa che sta facendo tendenza e che combina sicurezza e comodità in un unico accessorio. Anche grazie a strumenti come questo, che offrono un’esperienza di utilizzo semplice e distintiva con in più quel tocco di stile, il pagamento digitale sarà sempre più un’abitudine quotidiana».

 

“no hardware” anche

per l’accettazione

Insieme a Nexi, Intesa Sanpaolo ha introdotto in Italia SoftPOS, un’app che l’esercente può associare al proprio smartphone (Android e iOS) o tablet in pochi passaggi nella massima semplicità e sicurezza: una soluzione innovativa, ideale per attività in mobilità, liberi professionisti, esercizi commerciali con consegne a domicilio, che porta vantaggi e benefici anche in termini di esperienza dei clienti, migliorando la percezione della qualità del servizio. «La nostra intenzione è eliminare la complessità a favore di un utilizzo della tecnologia sempre più semplice e sicura – spiega Vassena – crediamo molto nel valore che la nuova soluzione “no hardware” può offrire ai nostri clienti, non richiedendo terminali aggiuntivi e offrendo un processo di pagamento rapido e digitale con il proprio device. È uno strumento di accettazione flessibile e dinamico, che può essere usato come POS principale o aggiuntivo, ideale in termini di facilità di accesso e sicurezza».

Nel catalogo di Intesa Sanpaolo anche soluzioni di ultima generazione come Nexi SmartPOS, con schermo touch e connessione wifi e SIM 4G.

Per incentivare il canale e-commerce, per i clienti è attiva la nuova campagna sconto con canone zero “per sempre”, per le nuove sottoscrizioni del pos virtuale XPay Web effettuate entro l’anno. Per tutto il 2024, inoltre, per supportare i pagamenti POS, la Banca rimborsa ai piccoli esercenti le commissioni sull’incasso dei micropagamenti con importo fino a 10 euro.

 

Open banking, partnership

e formazione finanziaria

L’open banking è un’opportunità senza precedenti, che Intesa Sanpaolo ha fatto propria per proporre soluzioni flessibili e su misura per la clientela, in particolare nei settori Smart Cities, Mobility e Smart Data. Attenzione puntata anche su nuove funzionalità integrate all’interno dell’app di mobile banking: ne è un esempio Switcho, che supporta le famiglie italiane a contrastare il caro bollette, semplificando il confronto delle offerte e gli aspetti burocratici legati al cambio utenze.

Nel panorama delle partnership, una valenza strategica particolare spetta a quelle con i circuiti, in particolare con il circuito domestico BANCOMAT per la proposizione di BANCOMAT Pay®: utilizzando il proprio numero di cellulare, il servizio consente di scambiare denaro in sicurezza e in tempo reale tra privati, pagare nei negozi convenzionati online e fisici con QR code, effettuare pagamenti verso enti pubblici tramite PagoPA.

Nel solo 2023, l’incremento delle transazioni è stato di oltre il 65% rispetto all’anno precedente. Lo sviluppo di soluzioni digitali è particolarmente apprezzato dalle nuove generazioni, più orientate all’utilizzo di app e smartphone. «Il nostro obiettivo è instaurare con i giovani un dialogo che favorisca la diffusione della cultura finanziaria, offrendo un supporto educativo e accompagnandoli nel loro percorso di crescita e maturazione – conclude Claudia Vassena – oggi, i pagamenti si configurano come il servizio d’”ingresso” per i più giovani nel mondo dei servizi finanziari. Le nostre soluzioni sono coerenti con le loro esigenze quotidiane di spesa e di risparmio».



8 July 2024
DA INTESA SANPAOLO 500 MILIONI DI EURO A FAMIGLIE E IMPRESE DELLA VALLE D’AOSTA

Intesa Sanpaolo, al fine di rispondere nel più breve tempo possibile alla situazione di emergenza dovuta agli eventi alluvionali che hanno colpito diversi territori della Regione Valle d’Aosta, ha stanziato un plafond di 500 milioni di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese che hanno subito danni a seguito del grave evento calamitoso.

 

Il 20% del plafond è riservato al settore Turistico, comparto trainante dell’economia della Regione, pesantemente colpito nell’avvio della stagione estiva.

 

I destinatari sono famiglie, imprese, piccoli artigiani e commercianti, aziende del settore turistico, agribusiness ed enti del Terzo Settore che hanno subito danni, per dare loro un sostegno finanziario immediato mediante nuovi finanziamenti a condizioni dedicate.

 

Il Gruppo Intesa Sanpaolo prevede inoltre la possibilità di richiedere la sospensione fino a 18 mesi della quota capitale delle rate dei finanziamenti in essere per famiglie e imprese residenti nelle zone colpite dall’alluvione.

 

Sono infine previsti sia l’azzeramento delle commissioni sui pagamenti POS per transazioni fino a 30 euro sia la gratuità del canone di POS mobile e virtuali per la durata di un anno.

 

La Banca mette a disposizione la Filiale digitale (800.303.303 e dall’app Intesa Sanpaolo Mobile) per un’assistenza immediata e tutte le filiali presenti sul territorio per informazioni e consulenza.

 

Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo ha detto: “Desidero esprimere vicinanza e solidarietà a tutto il territorio e alle persone colpite. Con questo intervento di emergenza intendiamo dare un contributo immediato alle aziende e a tutti i clienti in difficoltà. Siamo storicamente una Banca di riferimento in Valle d’Aosta ed anche oggi vogliamo far sentire la nostra presenza”.

 



15 March 2024
Investimenti innovazione

La partita della competitività si gioca sulla qualità dell’offerta, sulle tematiche della sostenibilità anche energetica e modelli sempre più digitali di business e di welfare aziendale, investendo su innovazione e progetti sostenibili. Questi sono i temi di riferimento per il Gruppo Intesa Sanpaolo che da tempo ripone attenzione al comparto del turismo. Tale attenzione si è concretizzata anche grazie a partnership efficaci condotte insieme con la Federalberghi. Ne è testimonianza l’evento organizzato a Firenze nel gennaio scorso, che ha in qualche modo rilanciato quanto già annunciato da Intesa Sanpaolo in riferimento ai 10 miliardi di nuovo credito messi a disposizione delle imprese turistiche, di cui 3 miliardi destinati alle aziende del Mezzogiorno.

L’evento “Missione Turismo - Come investire in innovazione e progetti sostenibili per un settore chiave del Paese”, svoltosi presso l’Innovation Center di Fondazione CR Firenze, è stato il punto di riferimento per poter presentare i nuovi sviluppi della partnership tra Intesa e la federazione degli albergatori.

In questo contesto sono state evidenziate le dinamiche fondamentali del settore e le nuove modalità di investimento a sostegno delle imprese turistiche, integrando strumenti finanziari e interventi pubblici. Alle voci di Stefano Barrese, Responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, e Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi e Fondazione CR Firenze, sono seguiti gli interventi di Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa San- paolo, Anna Roscio, Executive Director Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, e Alberto Barberis, Team Advisory Fondi Pnrr Equiter.

 

Il Fondo Tematico Turismo e il ruolo di Equiter

Il turismo italiano gode di ottima salute, ma non massimizza le potenzialità latenti e necessita di nuovi percorsi di crescita, valorizzazione e innovazione, anche utilizzando le risorse e gli strumenti a disposizione nella dinamica pubblico privato. Tra tutti, il Fondo Tematico Turismo, del quale il ministero del Turismo è amministratore titolare e di cui Equiter, partecipata di Intesa Sanpaolo, è aggiudicataria del massimo importo assegnabile – attualmente di un ammontare pari a 189,2 milioni di euro sui 350 milioni disponibili – per il supporto di investimenti nel settore turistico realizzabili esclusivamente sul territorio italiano.

Le progettualità del Fondo prevedono:

•  investimenti per creazione, rinnovo, ammodernamento e miglioramento di strutture ricettive e infrastrutture per il turismo, oltre a investimenti connessi alla transizione verde o in mobilità per il turismo ecosostenibile;

•  finanziamenti per le attività di investimento per esigenze legate al capitale circolante, oltre che per l’assunzione di partecipazioni di minoranza qualificata con exit strategy prefissata e proiettata entro un periodo massimo di 20 anni.

 

Credito e servizi per il comparto turistico

Come detto, il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo agli investimenti delle imprese turistico-ricettive, che nell’ultimo triennio vale 8 miliardi di euro di erogazioni, ha accompagnato il settore nelle varie fasi dalla pandemia a oggi ed è stato recentemente incentivato con la messa a disposizione di 10 miliardi di euro di nuovo credito per una maggiore riqualificazione dell’accoglienza, transizione digitale e sostenibile.

Una logica che risponde a un piano più ampio del Gruppo, che prevede al 2026 erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle imprese italiane attraverso il programma ”Il tuo futuro è la nostra impresa”, per accompagnare gli investimenti di Transizione 5.0 e l’accesso alle nuove misure del Pnrr, grazie anche alle garanzie Sace, accelerando i processi di trasformazione necessari al rinnovamento industriale oltre che alla transizione energetica e digitale.

Intesa Sanpaolo compone la propria offerta per il settore turistico con:

•  S-Loan Progetti Green, una nuova soluzione di finanziamento della durata fino a 20 anni, a condizioni agevolate, per tutte le esigenze di intervento delle imprese in chiave ambientale ed energetica;

•  Suite Loan, finanziamento che premia le aziende che investono per il miglioramento delle strutture ricettive, offrendo anche soluzioni di noleggio dei beni strumentali attraverso la propria società RentForYou. Più di mille clienti della banca hanno già attivato finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro;

•  sul fronte della digitalizzazione, focus sui temi inerenti la gestione dei dati e le soluzioni di Cyber Security, alla luce della rilevanza nell’ottica di servizio ai clienti e tutela delle informazioni sensibili;

•  desk specialistico dedicato al turismo, che Intesa Sanpaolo mette a disposizione per consulenza dedicata nell’accedere alle misure del Pnrr. In particolare, il Fondo Rotativo per il turismo, sul quale sono state coperte da Intesa Sanpaolo circa il 25% delle richieste presentate;

•  IncentNow, piattaforma gratuita in grado di fornire informative ai clienti sui bandi pubblicati del Pnrr: oltre 15mila clienti di Intesa Sanpaolo hanno avuto un’agevolazione pubblica del Pnrr.

 

“L’attenzione che Intesa Sanpaolo ha posto in essere nei confronti del comparto turistico si traduce in azioni efficaci e strategiche per le nostre imprese – ha commentato Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi e Fondazione Cr Firenze – l’Istituto ha sempre manifestato grande sensibilità riguardo le esigenze del settore, mettendo a disposizione nel triennio oltre 8 miliardi di euro proprio per il turismo. Grazie all’attuale collaborazione con Intesa Sanpaolo, possiamo dire che si è avviato un circuito virtuoso capace di ridare linfa alle strutture ricettive italiane attraverso investimenti per la realizzazione di progetti innovativi e sostenibili. Il nostro comparto è in questo modo posto al centro di una prospettiva di sviluppo, con strumenti nuovi, finanziamenti a condizioni agevolate e anche iniziative pubbliche. Tutto ciò rappresenta a mio avviso un grande incentivo perché le nostre imprese si sentano in grado di tornare a osare”.

“Il nostro Paese ha potenzialità enormi per la sua biodiversità e il patrimonio artistico e culturale che custodisce – ha affermato Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo – ma questo non basta per mantenere un ruolo di leader nel mercato turistico. È indispensabile accelerare piani di investimento strutturati che agiscano per elevare la qualità delle imprese ricettive e dei servizi, in ambito green e di sostenibilità, premiante soprattutto per la clientela internazionale, sempre più sensibile a questi aspetti. Il rilancio della collaborazione con Federalberghi si fonda proprio sul comune intento di ridisegnare un futuro a forte valore aggiunto per il settore turistico-alberghiero, attraverso credito e nuovi strumenti evoluti in grado di integrare le misure pubbliche”.