Intesa Sanpaolo rafforza ulteriormente il proprio impegno a favore del settore turistico, puntando con Federalberghi sul rilancio e sullo sviluppo delle strutture ricettive, con particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità e innovazione.
Intesa Sanpaolo accelera sulla digitalizzazione, anche nel settore dei pagamenti, un ambito in cui è già leader in Italia con oltre 16 milioni di carte e circa 800mila POS diretti e indiretti.
Il Piano d’Impresa 2022-2025 prevede un’ulteriore crescita del 50%, portando i pagamenti digitali dai 51 milioni del 2021, ai 75 milioni nel 2025.
Il Gruppo si distingue per la più ampia offerta a livello europeo di wallet digitali e soluzioni dedicate a buyer e merchant, anche per gli incassi in mobilità. Le innovazioni sono funzionali a estendere rete e modalità di accettazione, rendendo il mobile uno dei canali chiave nelle interazioni con i clienti, consentendo all’Italia di recuperare il gap tuttora esistente con gli altri Paesi.
«Grazie al digitale stiamo immaginando un futuro finanziario più accessibile, conveniente e tecnologicamente evoluto per i nostri clienti, senza dimenticare l’imprescindibile tocco umano che valorizza la relazione. La nostra visione è quella di continuare a guidare il cambiamento», spiega Claudia Vassena, Executive Director Sales and Marketing Digital Retail di Intesa Sanpaolo. Capacità di innovazione, tecnologie all’avanguardia e centralità del cliente sono gli elementi su cui si fondano strategie e modello di servizio, sostenuti da una metodologia di progettazione solida che ha portato il Gruppo a innovare i propri sistemi di core banking e a lanciare, nel 2023, Isybank, la banca digitale diventata in un solo anno di attività tra le fintech più complete e competitive.
Pagamenti digitali,
uno scenario in crescita
Anche in Italia, il settore dei pagamenti digitali attraversa un periodo di grande fermento. Gli innovative payments, come i wallet e i wearable, registrano tassi di sviluppo esponenziali, come pure i terminali POS con soluzioni di accettazione “green”, senza hardware.
Nel 2023, secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, il volume d’affari dei pagamenti digitali in Italia ha raggiunto i 444 miliardi di euro, +12% rispetto al 2022. Quasi l’80% delle transazioni digitali in negozio è effettuato con carte fisiche contactless o dispositivi con tecnologia NFC.
La crescita si riflette anche nell’utilizzo sempre più comune dei wallet come Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay. Da sfatare, poi, alcuni “miti” relativi alla fedeltà degli italiani al contante: il report Cashless Society - The European House Ambrosetti rivela che tre italiani su cinque hanno aumentato l’utilizzo dei pagamenti cashless rispetto all’anno precedente, uno su due intende ridurre l’uso del contante. Quattro italiani su cinque ritengono che i pagamenti cashless siano anche più sicuri del contante, oltre che più comodi e veloci.
Per gli esercenti, il costo medio delle commissioni è inferiore a quello del contante e, grazie al credito di imposta del 30%, anche i piccoli negozi possono accedere alle soluzioni digitali con costi più sostenibili.
«Diminuire la circolazione del contante è importante – aggiunge Claudia Vassena – anche al fine di un futuro più green. Nelle nostre giornate, un gesto semplice come il pagamento digitale può abbattere in modo significativo le emissioni di CO2. Secondo il case study della Community Cashless Society, il 21% in meno per singola transazione: questo vuol dire che se in Italia tutte le transazioni in contante venissero sostituite da transazioni cashless, si potrebbe abilitare un risparmio di emissioni pari a 28 milioni di kg di CO2».
Pagare con stile:
l’anello Tapster
La soluzione di pagamento digitale più recente e dirompente è il payment ring, che Intesa Sanpaolo ha lanciato per prima in Italia. Sviluppato dalla svedese Tapster, è un vero e proprio anello indossabile al quale il cliente può collegare la propria carta Intesa Sanpaolo sul circuito Mastercard per effettuare pagamenti contactless.
Oltre a essere un oggetto di design unico e originale, l’anello è realizzato in materiali resistenti, impermeabili e a prova d’urto. Non richiede ricarica della batteria o connessione internet per funzionare, sfruttando un chip NFC integrato. «L’anello rappresenta un’innovazione straordinaria – commenta Claudia Vassena – un’idea innovativa che sta facendo tendenza e che combina sicurezza e comodità in un unico accessorio. Anche grazie a strumenti come questo, che offrono un’esperienza di utilizzo semplice e distintiva con in più quel tocco di stile, il pagamento digitale sarà sempre più un’abitudine quotidiana».
“no hardware” anche
per l’accettazione
Insieme a Nexi, Intesa Sanpaolo ha introdotto in Italia SoftPOS, un’app che l’esercente può associare al proprio smartphone (Android e iOS) o tablet in pochi passaggi nella massima semplicità e sicurezza: una soluzione innovativa, ideale per attività in mobilità, liberi professionisti, esercizi commerciali con consegne a domicilio, che porta vantaggi e benefici anche in termini di esperienza dei clienti, migliorando la percezione della qualità del servizio. «La nostra intenzione è eliminare la complessità a favore di un utilizzo della tecnologia sempre più semplice e sicura – spiega Vassena – crediamo molto nel valore che la nuova soluzione “no hardware” può offrire ai nostri clienti, non richiedendo terminali aggiuntivi e offrendo un processo di pagamento rapido e digitale con il proprio device. È uno strumento di accettazione flessibile e dinamico, che può essere usato come POS principale o aggiuntivo, ideale in termini di facilità di accesso e sicurezza».
Nel catalogo di Intesa Sanpaolo anche soluzioni di ultima generazione come Nexi SmartPOS, con schermo touch e connessione wifi e SIM 4G.
Per incentivare il canale e-commerce, per i clienti è attiva la nuova campagna sconto con canone zero “per sempre”, per le nuove sottoscrizioni del pos virtuale XPay Web effettuate entro l’anno. Per tutto il 2024, inoltre, per supportare i pagamenti POS, la Banca rimborsa ai piccoli esercenti le commissioni sull’incasso dei micropagamenti con importo fino a 10 euro.
Open banking, partnership
e formazione finanziaria
L’open banking è un’opportunità senza precedenti, che Intesa Sanpaolo ha fatto propria per proporre soluzioni flessibili e su misura per la clientela, in particolare nei settori Smart Cities, Mobility e Smart Data. Attenzione puntata anche su nuove funzionalità integrate all’interno dell’app di mobile banking: ne è un esempio Switcho, che supporta le famiglie italiane a contrastare il caro bollette, semplificando il confronto delle offerte e gli aspetti burocratici legati al cambio utenze.
Nel panorama delle partnership, una valenza strategica particolare spetta a quelle con i circuiti, in particolare con il circuito domestico BANCOMAT per la proposizione di BANCOMAT Pay®: utilizzando il proprio numero di cellulare, il servizio consente di scambiare denaro in sicurezza e in tempo reale tra privati, pagare nei negozi convenzionati online e fisici con QR code, effettuare pagamenti verso enti pubblici tramite PagoPA.
Nel solo 2023, l’incremento delle transazioni è stato di oltre il 65% rispetto all’anno precedente. Lo sviluppo di soluzioni digitali è particolarmente apprezzato dalle nuove generazioni, più orientate all’utilizzo di app e smartphone. «Il nostro obiettivo è instaurare con i giovani un dialogo che favorisca la diffusione della cultura finanziaria, offrendo un supporto educativo e accompagnandoli nel loro percorso di crescita e maturazione – conclude Claudia Vassena – oggi, i pagamenti si configurano come il servizio d’”ingresso” per i più giovani nel mondo dei servizi finanziari. Le nostre soluzioni sono coerenti con le loro esigenze quotidiane di spesa e di risparmio».
Intesa Sanpaolo, al fine di rispondere nel più breve tempo possibile alla situazione di emergenza dovuta agli eventi alluvionali che hanno colpito diversi territori della Regione Valle d’Aosta, ha stanziato un plafond di 500 milioni di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese che hanno subito danni a seguito del grave evento calamitoso.
Il 20% del plafond è riservato al settore Turistico, comparto trainante dell’economia della Regione, pesantemente colpito nell’avvio della stagione estiva.
I destinatari sono famiglie, imprese, piccoli artigiani e commercianti, aziende del settore turistico, agribusiness ed enti del Terzo Settore che hanno subito danni, per dare loro un sostegno finanziario immediato mediante nuovi finanziamenti a condizioni dedicate.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo prevede inoltre la possibilità di richiedere la sospensione fino a 18 mesi della quota capitale delle rate dei finanziamenti in essere per famiglie e imprese residenti nelle zone colpite dall’alluvione.
Sono infine previsti sia l’azzeramento delle commissioni sui pagamenti POS per transazioni fino a 30 euro sia la gratuità del canone di POS mobile e virtuali per la durata di un anno.
La Banca mette a disposizione la Filiale digitale (800.303.303 e dall’app Intesa Sanpaolo Mobile) per un’assistenza immediata e tutte le filiali presenti sul territorio per informazioni e consulenza.
Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo ha detto: “Desidero esprimere vicinanza e solidarietà a tutto il territorio e alle persone colpite. Con questo intervento di emergenza intendiamo dare un contributo immediato alle aziende e a tutti i clienti in difficoltà. Siamo storicamente una Banca di riferimento in Valle d’Aosta ed anche oggi vogliamo far sentire la nostra presenza”.
La partita della competitività si gioca sulla qualità dell’offerta, sulle tematiche della sostenibilità anche energetica e modelli sempre più digitali di business e di welfare aziendale, investendo su innovazione e progetti sostenibili. Questi sono i temi di riferimento per il Gruppo Intesa Sanpaolo che da tempo ripone attenzione al comparto del turismo. Tale attenzione si è concretizzata anche grazie a partnership efficaci condotte insieme con la Federalberghi. Ne è testimonianza l’evento organizzato a Firenze nel gennaio scorso, che ha in qualche modo rilanciato quanto già annunciato da Intesa Sanpaolo in riferimento ai 10 miliardi di nuovo credito messi a disposizione delle imprese turistiche, di cui 3 miliardi destinati alle aziende del Mezzogiorno.
L’evento “Missione Turismo - Come investire in innovazione e progetti sostenibili per un settore chiave del Paese”, svoltosi presso l’Innovation Center di Fondazione CR Firenze, è stato il punto di riferimento per poter presentare i nuovi sviluppi della partnership tra Intesa e la federazione degli albergatori.
In questo contesto sono state evidenziate le dinamiche fondamentali del settore e le nuove modalità di investimento a sostegno delle imprese turistiche, integrando strumenti finanziari e interventi pubblici. Alle voci di Stefano Barrese, Responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, e Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi e Fondazione CR Firenze, sono seguiti gli interventi di Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa San- paolo, Anna Roscio, Executive Director Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, e Alberto Barberis, Team Advisory Fondi Pnrr Equiter.
Il Fondo Tematico Turismo e il ruolo di Equiter
Il turismo italiano gode di ottima salute, ma non massimizza le potenzialità latenti e necessita di nuovi percorsi di crescita, valorizzazione e innovazione, anche utilizzando le risorse e gli strumenti a disposizione nella dinamica pubblico privato. Tra tutti, il Fondo Tematico Turismo, del quale il ministero del Turismo è amministratore titolare e di cui Equiter, partecipata di Intesa Sanpaolo, è aggiudicataria del massimo importo assegnabile – attualmente di un ammontare pari a 189,2 milioni di euro sui 350 milioni disponibili – per il supporto di investimenti nel settore turistico realizzabili esclusivamente sul territorio italiano.
Le progettualità del Fondo prevedono:
• investimenti per creazione, rinnovo, ammodernamento e miglioramento di strutture ricettive e infrastrutture per il turismo, oltre a investimenti connessi alla transizione verde o in mobilità per il turismo ecosostenibile;
• finanziamenti per le attività di investimento per esigenze legate al capitale circolante, oltre che per l’assunzione di partecipazioni di minoranza qualificata con exit strategy prefissata e proiettata entro un periodo massimo di 20 anni.
Credito e servizi per il comparto turistico
Come detto, il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo agli investimenti delle imprese turistico-ricettive, che nell’ultimo triennio vale 8 miliardi di euro di erogazioni, ha accompagnato il settore nelle varie fasi dalla pandemia a oggi ed è stato recentemente incentivato con la messa a disposizione di 10 miliardi di euro di nuovo credito per una maggiore riqualificazione dell’accoglienza, transizione digitale e sostenibile.
Una logica che risponde a un piano più ampio del Gruppo, che prevede al 2026 erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle imprese italiane attraverso il programma ”Il tuo futuro è la nostra impresa”, per accompagnare gli investimenti di Transizione 5.0 e l’accesso alle nuove misure del Pnrr, grazie anche alle garanzie Sace, accelerando i processi di trasformazione necessari al rinnovamento industriale oltre che alla transizione energetica e digitale.
Intesa Sanpaolo compone la propria offerta per il settore turistico con:
• S-Loan Progetti Green, una nuova soluzione di finanziamento della durata fino a 20 anni, a condizioni agevolate, per tutte le esigenze di intervento delle imprese in chiave ambientale ed energetica;
• Suite Loan, finanziamento che premia le aziende che investono per il miglioramento delle strutture ricettive, offrendo anche soluzioni di noleggio dei beni strumentali attraverso la propria società RentForYou. Più di mille clienti della banca hanno già attivato finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro;
• sul fronte della digitalizzazione, focus sui temi inerenti la gestione dei dati e le soluzioni di Cyber Security, alla luce della rilevanza nell’ottica di servizio ai clienti e tutela delle informazioni sensibili;
• desk specialistico dedicato al turismo, che Intesa Sanpaolo mette a disposizione per consulenza dedicata nell’accedere alle misure del Pnrr. In particolare, il Fondo Rotativo per il turismo, sul quale sono state coperte da Intesa Sanpaolo circa il 25% delle richieste presentate;
• IncentNow, piattaforma gratuita in grado di fornire informative ai clienti sui bandi pubblicati del Pnrr: oltre 15mila clienti di Intesa Sanpaolo hanno avuto un’agevolazione pubblica del Pnrr.
“L’attenzione che Intesa Sanpaolo ha posto in essere nei confronti del comparto turistico si traduce in azioni efficaci e strategiche per le nostre imprese – ha commentato Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi e Fondazione Cr Firenze – l’Istituto ha sempre manifestato grande sensibilità riguardo le esigenze del settore, mettendo a disposizione nel triennio oltre 8 miliardi di euro proprio per il turismo. Grazie all’attuale collaborazione con Intesa Sanpaolo, possiamo dire che si è avviato un circuito virtuoso capace di ridare linfa alle strutture ricettive italiane attraverso investimenti per la realizzazione di progetti innovativi e sostenibili. Il nostro comparto è in questo modo posto al centro di una prospettiva di sviluppo, con strumenti nuovi, finanziamenti a condizioni agevolate e anche iniziative pubbliche. Tutto ciò rappresenta a mio avviso un grande incentivo perché le nostre imprese si sentano in grado di tornare a osare”.
“Il nostro Paese ha potenzialità enormi per la sua biodiversità e il patrimonio artistico e culturale che custodisce – ha affermato Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo – ma questo non basta per mantenere un ruolo di leader nel mercato turistico. È indispensabile accelerare piani di investimento strutturati che agiscano per elevare la qualità delle imprese ricettive e dei servizi, in ambito green e di sostenibilità, premiante soprattutto per la clientela internazionale, sempre più sensibile a questi aspetti. Il rilancio della collaborazione con Federalberghi si fonda proprio sul comune intento di ridisegnare un futuro a forte valore aggiunto per il settore turistico-alberghiero, attraverso credito e nuovi strumenti evoluti in grado di integrare le misure pubbliche”.