San Benedetto del Tronto, il porto verso un futuro anche culturale ed economico

Durante l’incontro promosso dal comune di San Benedetto del Tronto per discutere del progetto legato al terzo braccio del porto, alla presenza di Federalberghi, Confcommercio e Confesercenti, si è parlato del fatto che la struttura è chiamata a integrarsi sempre più con la città, trasformandosi in un polo non solo ittico ma anche culturale ed economico

“Una grande opportunità per la città ripensare il porto non solo come attività ittica ma come centro culturale ed economico del territorio. Lo stesso terzo braccio potrà avere una vocazione culturale e commerciale, così come potrebbe ospitare la movida visto che in questa zona non avremmo problemi di decibel. Ed è un’area che potrebbe accogliere anche attività di ricerca e formazione, grazie alle collaborazioni con gli atenei marchigiani, ospitando eventi e laboratori per proporre ai turisti un’offerta che vada oltre il tradizionale binomio sole e mare”, ha dichiarato  il presidente di Confesercenti Sandro Assenti.

 

Il progetto del terzo braccio, di cui si parla da decenni, richiederà una modifica al Piano regolatore del porto e soprattutto il reperimento di nuovi fondi. Attualmente per la seconda vasca di colmata sono disponibili 18 milioni di euro, a fronte dei 33 necessari, mentre per il terzo braccio occorreranno circa 150 milioni di euro, da intercettare anche attraverso il coinvolgimento dei ministeri.

Il summit ha visto la partecipazione del dirigente Giorgio Giantomassi, dell’ingegnere Giuseppe Fiscaletti e del consigliere Umberto Pasquali, e rientra in una serie di incontri con le associazioni di categoria per la definizione di una proposta da presentare all’autorità di sistema portuale.

 







Pubblicato il 07/06/25