Il 14 luglio è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra l’Arma dei Carabinieri e Intesa Sanpaolo, sottoscritto dal Comandante generale gen. c.a. Salvatore Luongo e dal gen. Antonio De Vita, Chief Security Officer di Intesa Sanpaolo, con lo scopo di favorire la prevenzione ed il contrasto delle truffe finanziarie.
La collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e Intesa Sanpaolo si pone come obiettivo la realizzazione di iniziative volte ad aumentare la sicurezza degli operatori in filiale, oltre che a prevenire e contrastare il fenomeno delle truffe finanziarie a danno degli anziani e delle persone in condizione di disagio, fragilità e vulnerabilità e ad organizzare mirate attività formative e informative (conferenze, convegni, seminari, interviste, podcast, video, locandine ed eventi promozionali).
L’accordo rientra nel complesso di azioni dell’Arma dei Carabinieri finalizzate alla:
- diffusione della “cultura della legalità e della sicurezza” attraverso interventi formativi ed educativi idonei ad accrescere la sensibilità e l’attenzione verso temi e fenomeni socio-criminali che inibiscono la crescita sociale, economica e democratica del Paese;
- promozione di strategie di prevenzione e contrasto ai reati a danno degli anziani e delle altre vittime vulnerabili, con particolare riguardo alle “truffe” di tipo finanziario.
La sinergia con l’Arma rafforza ulteriormente l’impegno di Intesa Sanpaolo per la sicurezza della propria clientela nei canali on-line e in quelli fisici, presenti in modo diffuso sul territorio italiano, garantita con l’implementazione di soluzioni tecnologiche innovative e tramite costante formazione del proprio personale.
Il Protocollo si inserisce nella consolidata collaborazione tra Istituzioni e Banche, sancita, tra l’altro, dal “Protocollo d’intesa tra l’Associazione Bancaria Italiana e il ministero dell’Interno” per la prevenzione delle truffe, in particolare di natura finanziaria, a danno degli anziani e dei soggetti più deboli e dal “Protocollo d’Intesa per la prevenzione della criminalità ai danni della clientela e delle banche”, promosso dall’Associazione bancaria italiana (ABI) presso tutte le prefetture.
Il sito internet dell’Arma dei Carabinieri - da sempre impegnata nel contrasto al fenomeno delle truffe a danno dei soggetti più vulnerabili - ospita una sezione dedicata ai consigli utili a prevenirle e riconoscerle, raggiungibile al link:
https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/contro-le-truffe
Tra cinque mesi inizieranno le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e cresce la preoccupazione degli albergatori bellunesi per l’assenza di certezze sugli aspetti logistici.
Per questo il presidente di Federalberghi Belluno Walter De Cassan segnala già una serie di disdette nelle prenotazioni in Agordino.
La preoccupazione maggiore riguarda la transitabilità dei passi dolomitici, soprattutto Giau e Falzarego, per i quali ancora oggi non è chiaro se durante i Giochi sarà possibile raggiungere Cortina passando per questi collegamenti fondamentali oppure se la circolazione verrà invece interdetta.
"Non possiamo arrivare a ridosso delle Olimpiadi senza risposte chiare. Se gli spettatori non avranno certezze sulla viabilità, sceglieranno altre località per pernottare, con danni pesanti per l’economia turistica del territorio", l’osservazione di De Cassan che auspica, a nome di tutta Federalberghi, “che le decisioni sulla mobilità vengano definite entro settembre, per consentire al settore di organizzarsi e offrire ai visitatori un’accoglienza all’altezza di un evento mondiale”.
Nell’ambito del Virtuoso Global Awards Claudio Meli, direttore generale di The Place Firenze, è stato nuovamente designato l’Albergatore dell'Anno per il 2025.
Si tratta di un prestigioso riconoscimento, conferito a soli 5 albergatori in tutto il mondo.
Ecobonus 2025: come funziona, come è cambiato
Lo scopo principale dell’Ecobonus è quello di promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di combustibili fossili a favore delle fonti energetiche rinnovabili
L’Ecobonus è una detrazione fiscale (IRPEF o IRES) per gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo.
L’agevolazione è stata introdotta dalla Legge di bilancio del 2007 (Legge n. 296 del 2006) e attualmente è disciplinata dall’articolo 14 del DL n. 63/2013 (detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica).
Con la legge di bilancio per l’anno 2025 l’Ecobonus ha subito – rispetto al regime in vigore fino al 31 dicembre 2024 – una drastica revisione della percentuale di detrazione ammessa (la detrazione a regime è pari al 36% delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027).
Analizziamo in dettaglio le caratteristiche dell’Ecobonus (soggetti beneficiari, interventi ammessi, detrazioni previste) e le opportunità offerte dall’agevolazione.
Chi può richiederlo?
Possono richiedere il bonus tutti i soggetti residenti e non residenti in Italia, titolari di qualsiasi tipologia di reddito.
La detrazione spetta, infatti, alle persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, agli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, alle società semplici, alle associazioni tra professionisti e ai soggetti che conseguono reddito d’impresa, vale a dire persone fisiche, società di persone, società di capitali (articolo 2 del decreto ministeriale 19 febbraio 2007).
Quali interventi sono agevolabili ?
L’incentivo si concentra sugli interventi che comportano una riduzione del consumo energetico per il riscaldamento, con l’ottenimento anche di notevoli risparmi economici conseguenti al miglioramento delle prestazioni termiche dell’edificio.
Questo potenziamento può essere conseguito mediante diversi tipi di interventi, che spaziano dalla coibentazione ai nuovi pavimenti, dalla sostituzione delle finestre o degli infissi all’installazione di pannelli solari, e all’aggiornamento degli impianti di climatizzazione invernale.
Quale documentazione è richiesta?
Per richiedere l’agevolazione sono necessari i seguenti documenti:
- asseverazione di un tecnico abilitato o dichiarazione resa dal direttore dei lavori, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti;
- l’attestato di prestazione energetica (APE), finalizzato ad acquisire i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio. Tale certificazione è prodotta dopo l’esecuzione degli interventi;
- la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.
Entro 90 giorni dal termine dei lavori, bisogna trasmettere all’Enea, con modalità telematiche, la scheda informativa degli interventi realizzati e le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica.
Presso l’Abbazia di San Pietro della Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, alla presenza dell’assessore al Turismo Simona Meloni, è stato siglato l’accordo tra l’Associazione Strada dell’Olio evo dop Umbria e Federalberghi regionale. L’intento è quello di mettere l’olio al centro dell’offerta turistica
L’olio, dunque, come marchio identitario e motore di sviluppo del turismo sostenibile.
Dietro a questo progetto turistico c’è l’idea che l’olio non venga più considerato un alimento da condimento, ma un vero e proprio testimone della vita di un territorio. L’Umbria di apre a un turismo esperienziale che unisce attività di outdoor come cammini e cicloturismo, accoglienza e produzioni locali.
Milleproroghe 2025
Le principali proroghe applicabili al settore turismo, che il Governo e il Parlamento hanno approvato accogliendo le istanze di Federalberghi
Il Decreto legge “milleproroghe” contiene diverse misure di grande importanza per le imprese turistico-ricettive e termali, che riepiloghiamo in questo articolo.
prevenzione incendi
Le attività ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del Decreto 9 aprile 1994, in possesso dei requisiti previsti dal Decreto 16 marzo 2012, potranno completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi entro il 31 dicembre 2026.
è bene sottolineare che la misura non ha carattere generalizzato, ma riguarda unicamente le strutture che hanno già implementato un insieme di misure a tutela dei propri ospiti e che sono all’opera per realizzare ulteriori migliorie.
Infatti, è previsto che entro il 31 dicembre 2025 debba essere presentata al Comando dei Vigili del Fuoco una SCIA parziale, attestante il rispetto di almeno otto delle seguenti prescrizioni, come disciplinate dalle specifiche regole tecniche: resistenza al fuoco delle strutture; reazione al fuoco dei materiali; compartimentazioni; corridoi; scale; ascensori e montacarichi; impianti idrici antincendio; vie di uscita a uso promiscuo, con esclusione dei punti ove è prevista la reazione al fuoco dei materiali; locali adibiti a depositi; è stato inoltre prorogato al 31 dicembre 2025 l’analogo termine relativo ai rifugi alpini.
agevolazioni per le imprese turistiche
Si proroga fino al 31 ottobre 2025 il termine per la conclusione degli interventi agevolati che beneficiano del credito d’imposta e contributo a fondo perduto per le imprese turistiche (cosiddetti IFIT).
Si tratta di agevolazioni per interventi d’incremento dell’efficienza energetica delle strutture; imprese turistiche, con riferimento alle spese sostenute, incluse quelle di progettazione, per interventi d’incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica, di eliminazione delle barriere architettoniche, di interventi edilizi funzionali agli interventi precedenti, di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, nonché interventi di digitalizzazione.
semplificazioni per impianti fotovoltaici in strutture turistiche o termali
è stato rinviato di un anno, dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2025, il termine entro il quale i progetti di nuovi impianti fotovoltaici, realizzati con moduli collocati a terra o su coperture piane o falde, di potenza fino a 1 MW ubicati in aree nella disponibilità di strutture turistiche o termali, possono essere realizzati previa Dichiarazione d’Inizio Lavoro asseverata.
contratti a termine
Viene prorogato fino al 31 dicembre 2025 il termine entro il quale i datori di lavoro del settore privato possono stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, in ogni caso non superiore a 24 mesi e in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.
rottamazione quater
Limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni precedentemente effettuate, per l’adesione alla rottamazione quater, i debitori che al 31 dicembre 2024 sono decaduti dal beneficio possono essere reintegrati rendendo una richiesta di riammissione entro il 30 aprile 2025.
Il pagamento delle somme, sulle quali sono dovuti gli interessi al tasso del 2% annuo dal 1 novembre 2023, potrà essere effettuato in unica soluzione, entro il 31 luglio 2025, oppure nel numero massimo di 10 rate consecutive, di pari ammontare, con scadenza, le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025.
dorsale appenninica
I residui dei bilanci 2023 e 2024 delle Regioni della dorsale appenninica potranno essere impiegati per sostenere le imprese turistico-ricettive, termali e della ristorazione che, a causa della scarsità di neve, hanno subito perdite di almeno il 30% nel periodo dal 1 novembre 2022 al 15 gennaio 2023.
assemblee online
Sino al 31 dicembre 2025 sarà possibile svolgere a distanza le assemblee degli organi di società ed enti, anche quando la modalità non è prevista dallo statuto.
A.G.
IL TEMPO DELLE FERIE PUNTA AI 4 MESI. GIRO DI AFFARI: 41,3 MLD (+1,7%)
RE DELLE DESTINAZIONI PREFERITE RESTA IL BELPAESE (88%)
BOCCA: BENE LA CRESCITA. TESTIMONI DI UN TURISMO CHE CAMBIA
Un turismo contraddistinto dal segno più, che porta ricchezza al Paese e registra segnali di grandi cambiamenti: si rivela positivo l’exploit di questa estate 2025, che vedrà in viaggio 36,1 milioni di italiani producendo un giro di affari pari a 41,3 miliardi di euro, con una crescita dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Le cifre sono quelle rilevate dall’indagine di Tecnè realizzata per la Federalberghi. Mai come quest’anno, a colpire è proprio la diversa modalità delle scelte nel popolo dei viaggiatori. Attualmente, si muoveranno meno adulti e più bambini, caratterizzando la dimensione familiare della vacanza estiva. Inoltre, nella stagione più “alta”, il tempo delle ferie si estende da giugno a settembre, con un aumento delle partenze nei mesi cosiddetti “periferici” e una conseguente destagionalizzazione naturale della domanda turistica. In definitiva, la “vacanza tipo” si accorcia – da 10,3 a 10 giorni in media – ma si moltiplica in termini di frequenza. Ciò definisce una tipologia di turista che cambia stile di vita e ridisegna a propria misura gli spazi del tempo libero, frammentandolo secondo una strategia tutta personale e incentrata su una maggior attenzione al proprio benessere.
Secondo l’indagine, non di solo agosto viene vissuta la vacanza, pur restando questo il mese principe delle ferie estive. La crescita rilevata rispetto al 2024 va questa volta ad accostarsi più alla qualità della spesa che non alla durata della permanenza. Le destinazioni di maggior presa saranno comunque quelle di mare, sebbene lo studio evidenzi un peso maggiore nella scelta delle destinazioni naturalistiche e meno affollate, a dimostrazione della sensibilità sempre crescente degli italiani verso bellezze naturali, ambiente e tranquillità.
In tutto ciò, l’Italia si conferma comunque la regina delle destinazioni preferite, con un 88% delle preferenze. Il restante 12% riguarda coloro che si recheranno all’estero e che, anche in questo caso, opteranno principalmente per le località di mare.
“Agosto perde centralità, mentre crescono giugno e settembre – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dell’indagine – Questo è un segnale molto positivo, si afferma un turismo distribuito, più sostenibile e più accessibile. Si tratta di una grande opportunità per rafforzare l’occupazione e la redditività del settore in tutto l’arco dell’anno.”
“Di fronte a questo scenario, credo si possa affermare che siamo testimoni di un grande cambiamento – ha proseguito Bocca – Oggi il turista non cerca solo un alloggio, ma un’emozione da custodire. La spesa non si concentra più soltanto sul pernottamento, ma si distribuisce su tutta la filiera, tra ristorazione, cultura, artigianato, benessere. Si tratta proprio di una trasformazione strutturale che rende il comparto un attivatore diffuso di valore economico e sociale”.
“Tuttavia – ha concluso il presidente degli albergatori italiani – la nostra indagine rivela che una quota di italiani non andrà in vacanza per motivi economici. È un dato che non può lasciarci indifferenti e che ci spinge a lavorare per un turismo più accessibile, ovvero capace di offrire occasione di benessere per tutti”.
QUANTI IN VACANZA – Saranno 36,1 milioni gli italiani che trascorreranno un periodo di vacanza fuori casa tra giugno e settembre, di cui 25,4 milioni di adulti e 10,7 milioni di minori.
PER QUANTO TEMPO – Un terzo dei vacanzieri (33,6%) farà più di un periodo di vacanza oltre quello principale: di questi il 41,3% farà almeno un altro periodo di svago; il 31,4% ne farà due e il 17,5% farà tre periodi di vacanza tra giugno e settembre, confermando la tendenza, già in atto da tempo, a dividere in più segmenti le ferie estive.
LE METE PREFERITE – L’Italia resta decisamente la meta preferita: 9 italiani su 10 - l’88% - sceglieranno di restare nel Belpaese mentre il 12% sceglierà mete estere, prediligendo il mare in paesi esteri vicino all’Italia (57,0%), le grandi capitali europee (16,4%) e i mari tropicali o le località esotiche (10,7%). Tra le regioni più gettonate nello Stivale vi saranno: Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Lombardia, Campania e Sardegna. Il 76,9% opterà per il mare, il 16% prediligerà montagna, laghi e località termali mentre il restante 4,2% sceglierà località d’arte e cultura.
SPESA MEDIA E GIRO D’AFFARI – La vacanza principale durerà in media 10 giorni e costerà nel suo complesso (includendo viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) 888 a persona (circa 89 euro al giorno). Le ulteriori vacanze sono più contenute dal punto di vista della durata: in media 4,4 giorni per un costo complessivo di 518 euro (circa 117 euro al giorno). Il volume di affari sarà di 41,3 miliardi. Giugno contribuirà per circa 11 miliardi, luglio per 12,4 miliardi, agosto per 15,9 miliardi e settembre per 2 miliardi.
DISTRIBUZIONE DELLA SPESA – La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 28,7% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 23,6,% al pernottamento, il 21,1% alle spese di viaggio, l’11,2% allo shopping e il 15,4% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).
DOVE DORMIRE – Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, dopo la casa di parenti e amici (28,8%) vi è a stretto giro la preferenza per l’albergo (26,3%). A seguire la casa di proprietà (11,9%), i B&B (7,7%), il campeggio (7,0%), gli affitti brevi (5,3%), i residence (4,9%) e i villaggi turistici (4%).
LA PRENOTAZIONE – Il 46,3% prenoterà il proprio soggiorno contattando direttamente la struttura o utilizzando il suo sito internet. 3 italiani su 4 (75,6%) hanno prenotato con un anticipo da uno a due mesi.
MESI PIU’ GETTONATI – I flussi vedono 15,7 milioni di vacanzieri a giugno, 16,1 milioni a luglio, 17,5 milioni ad agosto e 4,7 milioni a settembre. Agosto si conferma dunque, nella visione degli italiani, il mese leader per programmare una vacanza.
SCELTA DELLA DESTINAZIONE – Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si fanno guidare principalmente dalle bellezze naturali del luogo (66,8%); a volte dalla voglia di ritrovare per abitudine gli stessi contesti (33,2%) o per la facilità di raggiungimento (26,5%). Nel 21,6% dei casi è il divertimento che la località offre a condizionare la scelta.
ATTIVITA’ IN VACANZA – Durante le proprie vacanze gli italiani si dedicheranno principalmente a passeggiate (72,3%), a serate con gli amici (51,2%), a escursioni e gite per conoscere il territorio (47,8%) e a pasteggiare al ristorante (44%).
GLI SPOSTAMENTI – Due vacanzieri su tre (il 66,6%) utilizzeranno la propria macchina per raggiungere la loro destinazione. Il 20,7% viaggerà in aereo e il 4,4% in treno.
CHI RESTA A CASA – Il 49,2% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per mancanza di liquidità (54,8%), per motivi di salute (24,5%) e per motivi familiari (23,9%). Il 7,8% andrà in vacanza in un altro periodo.
L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 14 e il 19 luglio intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (53%), c.a.m.i (12%) e c.a.w.i (35%) un campione di 4.028 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.
Francesco Zeitler è stato eletto vicepresidente nazionale del Comitato giovani albergatori Federalberghi.
Zeitler, 30 anni, di Lazise, è stato alla guida del Comitato regionale Giovani albergatori Federalberghi Veneto e parte dalla convinzione che il turismo non debba vivere di rendita, ma debba invece focalizzarsi su formazione professionale, investimenti a lungo termine e progettazione.
Tra i principali obiettivi del nuovo mandato di Zeitler c’è “la promozione della formazione nel settore alberghiero, vista come leva strategica per garantire un turismo di qualità e un ricambio generazionale solido, perché, è essenziale trasmettere ai giovani non solo competenze tecniche, ma anche una visione del settore come ambito professionale che richiede costanza, determinazione e capacità di progettare nel tempo. In un'epoca in cui tutto si muove rapidamente, il comparto turistico necessita di figure capaci di costruire valore nel lungo periodo”.
Il nuovo vicepresidente ha voluto ringraziare i professionisti che lo hanno sostenuto nel percorso: il presidente Ivan De Beni, il direttore Mattia Boschelli e Fabio Raimondo, presidente nazionale del Comitato giovani albergatori.
Per Zeitner è importante “la continuità generazionale nel mondo dell'hotellerie e la necessità di costruire oggi le basi per i leader di domani, valorizzando il contributo dei senior che hanno saputo immaginare un futuro aperto ai giovani”.
Trasformare la propria passione in una professione vera.
Le iscrizioni ai corsi biennali ITS Turismo & Cultura sono ufficialmente aperte. Si parte a settembre.
La sede principale è a Martinsicuro, all’interno del centro commerciale Il Grillo: comodissima da raggiungere, con la stazione di Alba Adriatica a soli 700 metri e l’uscita autostradale Val Vibrata a 400 metri.
Inoltre, ci sono tre sedi distaccate a Castel di Sangro, Sulmona e Tagliacozzo, così da poter scegliere dove iniziare il proprio futuro.
I corsi sono aperti a studenti da tutta Italia e offrono un diploma statale, stage in azienda, esperienze Erasmus e opportunità reali nel mondo del lavoro.
I primi 5 corsi attivi per il biennio 2025–2027:
Hospitality Manager – per diventare leader nel turismo ricettivo;
Digital Marketing per il turismo – per chi ama la comunicazione e i social;
Gestione eventi culturali – per organizzare grandi emozioni;
Turismo enogastronomico – per valorizzare sapori e territori;
Tecnico di promozione del patrimonio culturale – per chi sogna di lavorare nella cultura.
Promo speciale
Se ci si iscrive entro il 31 agosto, e si proviene da fuori regione o da un comune distante, è offerto l’alloggio gratuito per il primo periodo del corso.
Iscrizioni:
https://www.itsturismoecultura .it/iscrizione/25.html
Info su come raggiunge il luogo:
https://www.itsturismoecultura .it/dove-siamo/22.html
“La tutela è il rispetto delle regole”
Questa la visione del responsabile dei NAS, Generale di Brigata Raffaele Covetti, in merito all’osservanza delle norme in ambito alimentare e sanitario
di Barbara Bonura
Un napoletano con la legge nel sangue: laureato in Giurisprudenza, un’articolata e brillante carriera nell’Arma, il Generale di Brigata Raffele Covetti è l’attuale Comandante dei NAS, i Carabinieri per la Tutela della Salute. In questa intervista abbiamo chiesto al Generale la sua esperienza sul campo.
Generale, nel suo ruolo di Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, qual è la sua valutazione riguardo l’attenzione che gli italiani riservano al rispetto delle norme antisofisticazioni, nel campo alimentare e quant’altro?
Posso asserire che negli ultimi tempi i cittadini italiani hanno cominciato a interessarsi con sempre maggiore attenzione alle problematiche riguardanti le sofisticazioni e le frodi alimentari, la corretta conservazione degli alimenti e il loro trasporto. Tale dato emerge sia con riguardo alle denunce e segnalazioni che pervengono, con sempre maggiore frequenza, ai nostri Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) dislocati sull’intero territorio nazionale, sia con riguardo alla sempre più pregnante richiesta d’informazioni e di consigli che il cittadino rivolge ai nostri Uffici. Tante sono le richieste che ci sono rivolte, ad esempio, su come leggere correttamente le etichette degli alimenti, sulle regole della loro conservazione, sull’igiene delle somministrazioni e della conservazione. Ed è proprio quest’ultimo aspetto che mi preme sottolineare, ovvero l’interazione tra il cittadino e i nostri presidi di legalità sul territorio. Insomma, è fondamentale che il cittadino onesto funga da nostra prima sentinella.
La vostra attività riguarda un ambito molto vasto, dalle sofisticazioni alle frodi alimentari, alla sanità, fino ai controlli sul rispetto del benessere degli animali. In quale settore si riscontrano le maggiori irregolarità?
Possiamo raggruppare le nostre attività in cinque macro aree d’intervento, che riguardano: la sicurezza sanitaria, la sicurezza farmaceutica, la sicurezza alimentare, la sicurezza veterinaria, i prodotti commerciali. Nel corso delle nostre campagne di controllo e monitoraggio, che effettuiamo periodicamente, abbiamo modo di rilevare un “congruo” numero di irregolarità che riguarda specificamente tutti i settori d’intervento.
A suo avviso, il post Covid ha generato una qualche disattenzione in più tra gli operatori della ristorazione?
Il periodo pandemico ha indubbiamente determinato forti difficoltà nel settore produttivo, anche in relazione alle necessarie restrizioni imposte per affrontare lo stato di emergenza derivatone. Pertanto, proprio nel momento in cui si è usciti da questa condizione si è ingenerata, anche in taluni operatori della ristorazione, la necessità di recuperare, anche in modo disonesto, il tempo e le risorse depauperate, con possibile ricaduta sulla qualità dei servizi offerti. In realtà, le risultanze dei nostri controlli effettuati nello specifico settore, nell’immediato post Covid, non hanno evidenziato particolare allarme.
Ritiene che sia utile sostenere e potenziare una collaborazione tra le imprese e i NAS, con l’obiettivo di promuovere il rispetto delle normative?
Lo ritengo fondamentale innanzitutto nell’interesse del consumatore, oltre che dell’operatore corretto. Lo scambio d’informazioni, d’impressioni e la condivisione di problematiche che possano migliorare l’esecuzione e la fruibilità dei servizi offerti, non può che determinare l’innalzamento della qualità degli stessi. In tale ottica, la costante formazione delle maestranze e degli operatori, così come le segnalazioni di situazioni a rischio da parte delle imprese virtuose, costituiscono la chiave di volta per garantire il pieno rispetto delle normative di settore e, quindi, il raggiungimento di più alti risultati a tutela delle imprese e dei cittadini.
Nel mondo alberghiero sono moltissimi gli aspetti su cui tenere alta l’attenzione: un hotel rappresenta un microcosmo in cui convivono più attività e servizi dedicati all’ospitalità. Qual è la prima regola che consiglierebbe di applicare e quali le “buone prassi” da raccomandare?
Come lei ha giustamente sottolineato, una struttura ricettiva costituisce un microcosmo di servizi destinati all’ospitalità: la preparazione e la somministrazione di alimenti e bevande, le attività di svago e relax, la sicurezza antincendio, la salubrità, l’igiene, la stabilità delle strutture, ecc. Ognuno di questi servizi è regolamentato da specifiche normative di settore il cui rispetto è categorico e imprescindibile. Pertanto, la norma primaria da osservare è quella di impiegare nell’esercizio delle attività personale serio, formato e addestrato. Insomma, professionisti del mestiere che garantiscano professionalità e dedizione.
Nel settore dell’ospitalità vi è una forte competitività. Ritiene che mantenere alto il livello dei controlli possa fare la differenza?
Le nostre attività di controllo hanno il primario obiettivo della tutela della salute del cittadino. Esse si sviluppano secondo un’ottica di prevenzione e repressione delle pratiche illecite, ma hanno anche uno scopo didascalico e di indirizzo degli operatori, gran parte dei quali trae anche dalle nostre verifiche tantissimi spunti per migliorare la qualità dei servizi offerti. È indubbio, quindi, che mantenere alta la soglia dei controlli, anche per l’effetto di deterrenza che ne deriva, contribuisca in modo significativo sia all’innalzamento dei livelli qualitativi delle prestazioni, sia a contrastare fenomeni di pressapochismo o, ancora peggio, di abusivismo che pure nello specifico settore hanno la loro incidenza. Il tutto a sicuro vantaggio degli operatori onesti e scrupolosi che hanno veramente a cuore la loro professione e, con essa, il rispetto del consumatore.
Di fronte a eventi come il Giubileo per il vostro Comando diventa più complicato intervenire?
L’anno giubilare in corso vedrà certamente l’afflusso di milioni di fedeli, soprattutto nella Capitale. Un evento così straordinario determina un aumento esponenziale della richiesta ricettiva, con conseguente risposta nell’offerta. Una condizione veramente eccezionale che richiede uno sforzo corale da parte di tutti gli attori preposti alla vigilanza e alla tutela della collettività. In tale contesto, su indicazione del Comando Generale dell’Arma i NAS, unitamente ai Reparti dell’Arma della linea territoriale, stanno facendo energicamente la propria parte, avendo già da tempo avviato una serie di campagne, che continueranno per tutto l’anno, volte a monitorare sia la sicurezza alimentare sia il rispetto delle regole nell’attività ricettiva.
Potremo immaginare una società in cui la vostra struttura venga più a contatto con i territori e con le scuole, per generare una maggiore sensibilità sui temi delle contraffazioni?
Sono diversi anni, ormai, che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha adottato una “politica di contatto” con il territorio, con le associazioni di categoria e dei consumatori, organizzando o partecipando a giornate di studio, seminari e consessi didattici, anche universitari, in Italia e all’estero. Un’attenzione particolare meritano le analoghe attività divulgative svolte dal nostro Comando presso le scuole. Qui, sotto l’egida del Comando Generale dell’Arma e nell’ambito del programma definito “Contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della Cultura della Legalità”, oramai da diverso tempo, affrontiamo il problema delle contraffazioni alimentari secondo un approccio caratterizzato da maggiore empatia. In particolare, presso gli Istituti professionali (alberghieri, agrari, ecc.) tali problematiche sono affrontate interagendo con i ragazzi, prendendo a riferimento i loro piani di studio, rispondendo a domande e curiosità e fornendo utilissimi consigli che potranno poi essere loro utili allorquando entreranno a far parte del mondo del lavoro.
Generale, di recente sono stati sanzionati dal vostro Comando diversi B&B tra l’Abruzzo e la Sardegna. Pensa che la situazione dei B&B sia particolarmente esposta a irregolarità in merito all’osservanza delle regole sulla sicurezza?
Le attività di controllo ai B&B, attualmente in corso, rientrano in una specifica strategia avviata in campo nazionale, già dal novembre 2024, nell’ambito dei monitoraggi afferenti al Giubileo 2025, di cui abbiamo parlato pocanzi.
Certamente, in periodi in cui la richiesta alloggiativa aumenta rapidamente è plausibile che proprio nel settore dei B&B possano aumentare i pericoli dovuti all’avvio di attività irregolari. Essi riguardano essenzialmente l’avvio di attività abusive o, comunque, non censite, non sempre facili da individuare, altre prive dei requisiti strutturali e igienico-sanitari, altre risultano prive dei requisiti antincendio. In molti casi sono ospitate persone in esubero rispetto a quelle consentite e autorizzate, con grave ricaduta sulla sicurezza interna delle strutture (piano antincendio, vie di fuga). Altra criticità che ha importanti ricadute sulla tutela della sicurezza pubblica è quella connessa all’identificazione certa degli alloggiati. Le norme in vigore, che hanno la finalità di impedire che persone pericolose, sospette o ricercate possano “rifugiarsi” in strutture ricettive, impongono ai gestori d’identificare gli ospiti e comunicarne la presenza agli organi di Pubblica Sicurezza. Di recente, con una specifica circolare, il Ministero dell’Interno ha chiarito che l’assolvimento degli obblighi d’identificazione degli ospiti possa essere garantito solo de visu, ossia mediante verifica della corrispondenza tra la persona alloggiata e il documento di identità di quest’ultima, effettuata in presenza dai gestori delle strutture. Ogni gestore deve quindi effettuare l’identificazione di ciascun ospite in presenza, senza poter ricorrere a strumenti o prassi alternativi.
Sul numero 15/2025 della newsletter di Federalberghi si parla di finanziamenti per la formazione, della nuova edizione del Datatur, del rilancio del settore termale e di tanto altro ancora.
Datatur, realizzato da Federalberghi e dall’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo con il supporto tecnico scientifico di Incipit consulting, illustra le dinamiche dell’economia turistica, con particolare attenzione a quelle del comparto alberghiero, descrivendone, in modo semplice e sintetico, i principali indicatori. L'aggiornamento di luglio riguarda i capitoli 3 e 4, che mostrano i dati Istat sulla capacità degli esercizi ricettivi e il movimento dei turisti in Italia nel 2024.
Turismo d'Italia è l'organo di stampa ufficiale di Federalberghi.
La rivista, nata nel 1958, oltre a illustrare la posizione della federazione sugli argomenti di principale importanza per le imprese turistico ricettive, è ricca di articoli di design e di informazione tecnico professionale.