Al via la VI edizione: focus su innovazione e valore delle persone
Anna Roscio (Intesa Sanpaolo): “Accompagniamo le imprese in una crescita stabile e inclusiva, facendo leva sul network e sugli investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione”
Forte delle migliaia di candidature delle scorse edizioni e, soprattutto, delle oltre 650 aziende accompagnate lungo il loro percorso di crescita, Intesa Sanpaolo ha lanciato a inizio agosto la sesta edizione di “Imprese Vincenti”, il programma che la Divisione Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese, dedica alle eccellenze imprenditoriali del Paese.
In autunno partirà il tour nazionale in 15 tappe che toccherà tutto il territorio. Tra le principali novità una particolare attenzione all’innovazione dei processi produttivi, un forte impulso all’internazionalizzazione e, grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Assicurazioni, al valore della protezione delle persone e dei processi: non più solo strumento difensivo, ma scelta strategica aziendale e asset competitivo indispensabile per la resilienza e la continuità operativa.
Confermata la collaborazione con la Divisione International Banks di Intesa Sanpaolo, grazie alla quale le aziende estere selezionate verranno invitate a partecipare a una tappa loro dedicata. Spazio anche alle imprese sociali e del terzo settore e alle PMI del comparto agroalimentare.
“L’Italia – spiega Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – esprime un tessuto di PMI che sono un vero e proprio motore economico per i territori in cui operano, oltre a rappresentare il Made in Italy all’estero. Con Imprese Vincenti ne abbiamo scoperte e valorizzate oltre 650, eleggendole ad esempio per l’intero tessuto produttivo grazie alle loro caratteristiche di qualità, innovazione, velocità e adattamento al cambiamento come pochi altri sistemi industriali possono vantare. Il nostro impegno è di accompagnarle nel cogliere ulteriori opportunità per conquistare una crescita stabile e inclusiva, facendo leva sul network e investendo in digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione”.
Nel periodo 2019-2024, rispetto alla media del Paese, le Imprese Vincenti hanno registrato un aumento del 7% del fatturato e dell’8% degli investimenti. Tra i loro fattori di successo risaltano l’innovazione e la ricerca per favorire la crescita della competitività, l’attenzione al digitale e a obiettivi di sostenibilità, la focalizzazione su mercati esteri e l’investimento sulle persone.
Per la sesta edizione saranno selezionate 140 aziende (oltre a 10 PMI straniere) che avranno raggiunto risultati positivi nella contribuzione al Pil e all’impatto sociale, in innovazione e ricerca, nella transizione digitale ed ecologica, in percorsi di internazionalizzazione, nel passaggio generazionale e in investimenti per la continuità aziendale in caso di crisi.
Il team di partner della sesta edizione di Imprese Vincenti è composto da: Bain & Company, ELITE-Gruppo Euronext e Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, Coldiretti, NATIVA e Circularity, insieme a Digit’Ed, Tinexta e AICCON. Coinvolte anche le funzioni specialistiche di Intesa Sanpaolo, International Banks Division, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Intesa Sanpaolo Assicurazioni.
Sabato 6 dicembre a San Vito dei Normanni avverrà la presentazione ufficiale della Pro loco “Porta del Salento”, l’associazione dedicata alla promozione del territorio e delle eccellenze locali.
L’incontro sarà introdotto dal presidente della Pro loco Dario Romano. A seguire, il presidente di Federalberghi Brindisi, Pierangelo Romano parlerà su “Quale ruolo per la terra di Brindisi nel sistema turistico-culturale della Puglia?”, sottolineando l’importanza strategica della promozione turistica locale e delle opportunità legate al patrimonio culturale del territorio.
La presentazione si concluderà con gli interventi di Silvana Errico, sindaco di San Vito dei Normanni, che ribadirà il sostegno dell’amministrazione comunale alle iniziative culturali e turistiche della città.
Al termine della presentazione, lungo corso Leonardo Leo, avrà luogo l’inaugurazione dei “Presepi in vetrina”, con momenti di musica e poesia dedicati ai bambini, per poi proseguire in piazza Leonardo Leo con l’attesa accensione dell’albero di Natale, che segnerà l’inizio ufficiale delle festività natalizie in città.
L’evento rientra nel calendario delle iniziative natalizie organizzate dall’amministrazione comunale di San Vito dei Normanni per la promozione della cultura, della tradizione e della partecipazione comunitaria.
Mano tesa ai vulnerabili
La rete degli Enti bilaterali territoriali offrirà percorsi formativi ai titolari di protezione internazionale
e favorirà l’inserimento nelle aziende del settore
L’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo (EBNT), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Interno e il Ministero del Turismo hanno siglato un protocollo per favorire l’inserimento socio-lavorativo di persone titolari di protezione internazionale e temporanea e di altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.
La rete degli Enti bilaterali del turismo, in sinergia con i tre Ministeri, offrirà percorsi formativi dedicati e altre misure di politica attiva del lavoro e promuoverà esperienze nelle aziende del settore, con l’obiettivo di un successivo inserimento lavorativo.
“Abbiamo promosso quest’intesa – ha dichiarato Alessandro Massimo Nucara, presidente di EBNT – con l’obiettivo di coniugare le esigenze del mercato del lavoro con l’esercizio di una responsabilità volta a facilitare e sostenere processi di inclusione sociale e lavorativa”.
“Siamo fortemente convinti – ha detto Stefano Franzoni, vicepresidente di EBNT – che un mercato del lavoro più equo e inclusivo non solo favorisca la crescita economica, ma contribuisca anche a costruire comunità più coese e resilienti”.
I beneficiari
Sono le persone individuate tra titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità, con permessi di soggiorno che consentono l’attività lavorativa, come titolari di protezione speciale, richiedenti protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati in transizione verso l’età adulta o cittadini stranieri maggiorenni entrati in Italia come minori stranieri non accompagnati.
Ulteriori condizioni di vulnerabilità potranno essere valutate tra le Parti per estendere di comune accordo la platea dei beneficiari. Le situazioni personali sono vagliate con riferimento alle potenzialità, caratteristiche e competenze che meglio si adattano agli interventi per l’inserimento socio-lavorativo, anche garantendo pari opportunità tra uomini e donne.
Il ruolo del ministero del Lavoro
La Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Dipartimento per le Politiche Sociali, del Terzo settore e migratorie del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali favorirà il coinvolgimento della rete degli Enti bilaterali territoriali negli interventi di inserimento socio-lavorativo per migranti vulnerabili, anche segnalando le opportunità di partecipazione e facilitando i contatti con gli enti attuatori, e sperimenterà nuovi interventi nel settore del turismo, in collaborazione con EBNT, da finanziare anche con fondi nazionali e comunitari.
Promuoverà, inoltre, la conoscenza delle iniziative avviate nell’ambito del Protocollo tra le associazioni e gli enti che operano a favore degli immigrati iscritte al Registro di cui all’articolo 42 del Testo Unico sull’Immigrazione e altri stakeholder, anche tramite il Portale Integrazione Migranti.
Il ruolo del ministero dell’Interno
Il Dipartimento per le Libertà Civili e per l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, al fine di facilitare l’individuazione dei beneficiari e il coinvolgimento degli stessi nelle iniziative definite nell’ambito del presente Protocollo, promuoverà la conoscenza delle iniziative nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) e favorirà, anche tramite il Servizio Centrale e i Consigli Territoriali per l’Immigrazione delle Prefetture, i contatti tra la rete degli enti bilaterali territoriali e gli Enti locali del SAI.
Il ruolo del ministero del Turismo
La rete degli enti bilaterali del turismo offrirà percorsi formativi dedicati e altre misure di politica attiva del lavoro ai beneficiari e promuoverà per gli stessi esperienze nelle aziende del settore, con l’obiettivo di un successivo inserimento lavorativo.
Gli Enti bilaterali informeranno le aziende del settore riguardo alle iniziative avviate nell’ambito del Protocollo e le sensibilizzeranno sul valore dell’inclusione lavorativa dei beneficiari e sulle opportunità a questa correlate.
Si sottolinea la possibilità di perseguire le finalità previste dal protocollo sia mediante la realizzazione di progetti ad hoc, sia mediante il coinvolgimento dei beneficiari nell’ambito delle iniziative svolte da ciascun ebt in via ordinaria, tanto nel campo della formazione quanto nel campo del sostegno all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Inoltre, gli interventi formativi previsti dal protocollo potranno beneficiare dei finanziamenti del Fondo interprofessionale per la formazione continua nel settore terziario (For.Te.).
Il ruolo degli enti bilaterali del turismo
La rete degli Enti bilaterali del turismo offrirà percorsi formativi dedicati e altre misure di politica attiva del lavoro ai beneficiari e promuoverà per gli stessi esperienze nelle aziende del settore, con l’obiettivo di un successivo inserimento lavorativo.
Gli Enti bilaterali informeranno le aziende del settore riguardo alle iniziative avviate nell’ambito del Protocollo e le sensibilizzeranno sul valore dell’inclusione lavorativa dei beneficiari e sulle opportunità a questa correlate.
Si sottolinea la possibilità di perseguire le finalità previste dal protocollo sia mediante la realizzazione di iniziative ad hoc, sia mediante il coinvolgimento dei beneficiari nell’ambito delle iniziative svolte da ciascun ebt in via ordinaria, tanto nel campo della formazione quanto nel campo del sostegno all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Inoltre, gli interventi formativi previsti dal protocollo potranno beneficiare dei finanziamenti del Fondo interprofessionale per la formazione continua nel settore terziario (For.Te.).
L’energia dell’accoglienza: le soluzioni di Enel per un’ospitalità più competitiva
Un hotel è un luogo di incontri e ricordi, dove l’accoglienza si costruisce attraverso dettagli, comfort e attenzioni che si completano con la ristorazione, punto d’incontro tra tradizione e innovazione. L’ospitalità italiana, apprezzata in tutto il mondo, nasce proprio da questa capacità di far sentire ogni ospite unico.
Oggi, però, le strutture ricettive devono affrontare nuove sfide: ospiti sempre più attenti a servizi, ambienti sostenibili e scelte responsabili. Per rispondere a queste esigenze occorrono soluzioni capaci di coniugare qualità, efficienza e competitività.
In questo scenario l’energia diventa un alleato strategico: migliora il comfort delle stanze, assicura continuità ai servizi di ristorazione, abilita nuove opportunità e comunica un impegno concreto verso la sostenibilità. È qui che Enel si affianca al mondo HoReCa, con una serie di soluzioni integrate e offerte di fornitura energetica pensate per rendere le strutture più efficienti, vicine ai bisogni degli ospiti e protagoniste della transizione energetica, e attraverso una rete di consulenti specializzati presenti in tutto il territorio italiano.
Enel Fidelity: stabilità e convenienza per la spesa energetica
In un settore in cui i margini sono spesso messi alla prova dalla stagionalità e da un mercato imprevedibile, poter contare su una spesa energetica stabile e in calo progressivo significa avere un vero alleato per mantenersi competitivi e continuare a investire sulla qualità dell’accoglienza.
Enel Fidelity è l’offerta dedicata alle piccole e medie imprese pensata per le realtà del mondo HoReCa, che garantisce stabilità dei costi energetici e premia la fedeltà dei clienti. Con Enel Fidelity il prezzo resta fisso e garantito per 24 mesi, senza sorprese. Ma c’è di più: la fedeltà viene premiata con sconti crescenti nel tempo, così pianificare la spesa energetica diventa più semplice e la gestione più serena.
Fotovoltaico: ridurre i costi e investire nel futuro
Sempre più clienti guardano con attenzione all’impegno “green” di hotel e ristoranti. In questo scenario, installare un impianto fotovoltaico non è soltanto un gesto responsabile verso l’ambiente, ma anche un investimento strategico che riduce i costi energetici nel lungo periodo e consente alle strutture di differenziarsi dai concorrenti e diventare più competitive.
Enel resta accanto ad albergatori e gestori di locali lungo tutto il percorso che va dall’analisi della fattibilità tecnica alla progettazione, fino alla messa in esercizio dell’impianto. Inoltre, grazie ad una consulenza mirata, Enel aiuta le strutture a identificare opportunità legate a bandi e incentivi che rendono l’investimento ancora più accessibile, trasformando il risparmio in una leva per reinvestire sulla qualità dei servizi offerti.
Un hotel o un ristorante che produce parte della propria energia dal sole non solo riduce le spese di gestione, ma racconta ai suoi ospiti un impegno concreto: quello di offrire un’accoglienza confortevole, moderna e soprattutto sostenibile.
La mobilità elettrica come servizio per gli ospiti
Il numero di viaggiatori che si muovono in auto elettrica è in costante crescita. Dare ai propri clienti la possibilità di ricaricare il veicolo durante la sosta non è più solo un servizio extra, ma una risposta concreta a un’esigenza reale, che permette alla struttura di distinguersi dalla concorrenza e di generare nuove opportunità di ricavo.
Con Set&Charge, Enel accompagna albergatori e ristoratori in questo passo verso il futuro, fornendo un pacchetto completo: infrastrutture di ricarica da installare nei parcheggi, software di gestione e fornitura di energia, tutto gestito in un’unica fattura. Il sistema consente di mettere le stazioni di ricarica a disposizione del pubblico, monitorare tutti gli aspetti delle ricariche e impostare tariffe personalizzate per i clienti, fornendo una panoramica dettagliata delle transazioni effettuate.
I gestori della struttura possono scalare gli incassi delle ricariche elettriche direttamente dalla bolletta Enel, riducendo così il costo totale dell’energia.
Grazie all’integrazione con l’app Enel On Your Way, inoltre, è possibile scegliere di rendere visibili le colonnine a milioni di utenti persone in viaggio ma anche auto aziendali. In questo modo la struttura si posiziona come un punto di riferimento per tutti quei clienti – effettivi e potenziali – che si muovono in auto elettrica.
Save Up: più efficienza con una migliore qualità dell’energia
Tra i tanti aspetti legati alla gestione di un hotel o di un locale, ce n’è uno spesso sottovalutato ma decisivo: la qualità dell’energia elettrica erogata (Power Quality). Quando la tensione è più alta del necessario, le apparecchiature consumano energia in eccesso, si surriscaldano e si usurano più velocemente. Questo non solo aumenta i costi in bolletta, ma mette anche a rischio la continuità dei servizi.
Enel propone Save Up uno stabilizzatore di tensione progettato per il risparmio energetico e capace di migliorare la qualità dell’energia elettrica. Il suo funzionamento si basa sull’ incremento o la riduzione della tensione a seconda del bisogno, permettendo così di evitare gli sprechi e ottimizzare i consumi. Elevati valori di tensione, infatti, non sono solo costosi, ma possono anche essere dannosi per le apparecchiature. Una tensione di alimentazione eccessiva produce rumore, calore e ulteriori vibrazioni che accelerano l’usura dei componenti.
Ad esempio, in caso di temporali o sbalzi di rete Save Up protegge gli impianti da picchi di tensione improvvisi, riducendo il rischio di guasti e interruzioni del servizio.
Il risultato è duplice: meno costi operativi e impianti più longevi, sempre pronti a garantire comfort e affidabilità a clienti e ospiti.
Enel: un partner unico per le realtà del settore HoReCa
Che si tratti di una struttura ricettiva o di un ristorante, come abbiamo visto, oggi il settore HoReCa è chiamato a coniugare qualità, comfort e sostenibilità. In questo percorso Enel si pone al fianco di queste realtà come partner unico, accompagnandole verso una gestione più consapevole dell’energia e verso scelte vantaggiose ed efficienti, garantendo un supporto a 360° che consente alle strutture di continuare a concentrarsi sul proprio business
Oltre a offerte di fornitura dedicate al mondo Horeca, Enel offre soluzioni integrate e su misura che permettono di acquisire il pieno controllo degli asset energetici, gestire meglio i consumi e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Interventi come l’ammodernamento dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento, insieme a sistemi avanzati di comfort management, migliorano la qualità degli spazi interni e garantiscono ambienti più confortevoli e servizi sempre affidabili.
Così, energia ed efficienza diventano leve strategiche per rafforzare la competitività e trasformare hotel, ristoranti e locali in luoghi accoglienti, sostenibili e pronti a vincere le sfide del futuro.
Dal 14 al 23 novembre il centro storico di Perugia si trasformerà nella capitale del cioccolato e non solo, ospitando la 31ª edizione di Eurochocolate.
L’evento 2025, dal titolo “La festa tra le nuvole”, vuole essere un’esperienza immersiva che va ben oltre la semplice degustazione di cioccolato, “promettendo un impatto significativo sul turismo e sull’economia locale”.
Questa edizione si distingue per il connubio con la neonata “Città del Cioccolato”, un’innovativa struttura inaugurata presso l’ex mercato coperto che amplifica l’offerta di attività e prodotti.
Questa sinergia vuole consolidare Perugia come destinazione privilegiata per gli amanti del cioccolato, attirando un pubblico sempre più diversificato.
Il fulcro dell’evento sarà lo “Spazio Nuvola”, “un’installazione artistica suggestiva allestita in piazza Matteotti, che incarna lo spirito ludico e creativo della manifestazione”.
Parallelamente, al “Nuvolab”, nell’ex Borsa Merci, ci saranno laboratori interattivi e attività didattiche, pensate per coinvolgere bambini e famiglie nella scoperta dei segreti della lavorazione del cioccolato.
L’area “Eurochocolate World”, promossa da Sviluppumbria, accoglierà invece produttori di cacao provenienti da tutto il mondo, offrendo un’occasione unica per conoscere le diverse tradizioni e le varietà di cacao utilizzate in ogni angolo del pianeta.
L’attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio si rifletterà anche negli spazi espositivi in piazza Italia, dedicati a programmi europei che vedono l’Umbria protagonista, sottolineando l’impegno regionale verso un turismo responsabile e consapevole.
Oltre alla gola, Eurochocolate 2024 offrirà anche incontri di approfondimento.
Le istituzioni locali esprimono grande entusiasmo per l’evento, sottolineando l’impegno per la gestione dei flussi turistici attratti in città dall’evento.
E Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria, sottolinea come “l’importanza di eventi di grande richiamo possano stimolare il settore alberghiero e promuovere il territorio perugino a livello internazionale”.
Milleproroghe 2025
Le principali proroghe applicabili al settore turismo, che il Governo e il Parlamento hanno approvato accogliendo le istanze di Federalberghi
Il Decreto legge “milleproroghe” contiene diverse misure di grande importanza per le imprese turistico-ricettive e termali, che riepiloghiamo in questo articolo.
prevenzione incendi
Le attività ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del Decreto 9 aprile 1994, in possesso dei requisiti previsti dal Decreto 16 marzo 2012, potranno completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi entro il 31 dicembre 2026.
è bene sottolineare che la misura non ha carattere generalizzato, ma riguarda unicamente le strutture che hanno già implementato un insieme di misure a tutela dei propri ospiti e che sono all’opera per realizzare ulteriori migliorie.
Infatti, è previsto che entro il 31 dicembre 2025 debba essere presentata al Comando dei Vigili del Fuoco una SCIA parziale, attestante il rispetto di almeno otto delle seguenti prescrizioni, come disciplinate dalle specifiche regole tecniche: resistenza al fuoco delle strutture; reazione al fuoco dei materiali; compartimentazioni; corridoi; scale; ascensori e montacarichi; impianti idrici antincendio; vie di uscita a uso promiscuo, con esclusione dei punti ove è prevista la reazione al fuoco dei materiali; locali adibiti a depositi; è stato inoltre prorogato al 31 dicembre 2025 l’analogo termine relativo ai rifugi alpini.
agevolazioni per le imprese turistiche
Si proroga fino al 31 ottobre 2025 il termine per la conclusione degli interventi agevolati che beneficiano del credito d’imposta e contributo a fondo perduto per le imprese turistiche (cosiddetti IFIT).
Si tratta di agevolazioni per interventi d’incremento dell’efficienza energetica delle strutture; imprese turistiche, con riferimento alle spese sostenute, incluse quelle di progettazione, per interventi d’incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica, di eliminazione delle barriere architettoniche, di interventi edilizi funzionali agli interventi precedenti, di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, nonché interventi di digitalizzazione.
semplificazioni per impianti fotovoltaici in strutture turistiche o termali
è stato rinviato di un anno, dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2025, il termine entro il quale i progetti di nuovi impianti fotovoltaici, realizzati con moduli collocati a terra o su coperture piane o falde, di potenza fino a 1 MW ubicati in aree nella disponibilità di strutture turistiche o termali, possono essere realizzati previa Dichiarazione d’Inizio Lavoro asseverata.
contratti a termine
Viene prorogato fino al 31 dicembre 2025 il termine entro il quale i datori di lavoro del settore privato possono stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, in ogni caso non superiore a 24 mesi e in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.
rottamazione quater
Limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni precedentemente effettuate, per l’adesione alla rottamazione quater, i debitori che al 31 dicembre 2024 sono decaduti dal beneficio possono essere reintegrati rendendo una richiesta di riammissione entro il 30 aprile 2025.
Il pagamento delle somme, sulle quali sono dovuti gli interessi al tasso del 2% annuo dal 1 novembre 2023, potrà essere effettuato in unica soluzione, entro il 31 luglio 2025, oppure nel numero massimo di 10 rate consecutive, di pari ammontare, con scadenza, le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025.
dorsale appenninica
I residui dei bilanci 2023 e 2024 delle Regioni della dorsale appenninica potranno essere impiegati per sostenere le imprese turistico-ricettive, termali e della ristorazione che, a causa della scarsità di neve, hanno subito perdite di almeno il 30% nel periodo dal 1 novembre 2022 al 15 gennaio 2023.
assemblee online
Sino al 31 dicembre 2025 sarà possibile svolgere a distanza le assemblee degli organi di società ed enti, anche quando la modalità non è prevista dallo statuto.
A.G.
IL TEMPO DELLE FERIE PUNTA AI 4 MESI. GIRO DI AFFARI: 41,3 MLD (+1,7%)
RE DELLE DESTINAZIONI PREFERITE RESTA IL BELPAESE (88%)
BOCCA: BENE LA CRESCITA. TESTIMONI DI UN TURISMO CHE CAMBIA
Un turismo contraddistinto dal segno più, che porta ricchezza al Paese e registra segnali di grandi cambiamenti: si rivela positivo l’exploit di questa estate 2025, che vedrà in viaggio 36,1 milioni di italiani producendo un giro di affari pari a 41,3 miliardi di euro, con una crescita dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Le cifre sono quelle rilevate dall’indagine di Tecnè realizzata per la Federalberghi. Mai come quest’anno, a colpire è proprio la diversa modalità delle scelte nel popolo dei viaggiatori. Attualmente, si muoveranno meno adulti e più bambini, caratterizzando la dimensione familiare della vacanza estiva. Inoltre, nella stagione più “alta”, il tempo delle ferie si estende da giugno a settembre, con un aumento delle partenze nei mesi cosiddetti “periferici” e una conseguente destagionalizzazione naturale della domanda turistica. In definitiva, la “vacanza tipo” si accorcia – da 10,3 a 10 giorni in media – ma si moltiplica in termini di frequenza. Ciò definisce una tipologia di turista che cambia stile di vita e ridisegna a propria misura gli spazi del tempo libero, frammentandolo secondo una strategia tutta personale e incentrata su una maggior attenzione al proprio benessere.
Secondo l’indagine, non di solo agosto viene vissuta la vacanza, pur restando questo il mese principe delle ferie estive. La crescita rilevata rispetto al 2024 va questa volta ad accostarsi più alla qualità della spesa che non alla durata della permanenza. Le destinazioni di maggior presa saranno comunque quelle di mare, sebbene lo studio evidenzi un peso maggiore nella scelta delle destinazioni naturalistiche e meno affollate, a dimostrazione della sensibilità sempre crescente degli italiani verso bellezze naturali, ambiente e tranquillità.
In tutto ciò, l’Italia si conferma comunque la regina delle destinazioni preferite, con un 88% delle preferenze. Il restante 12% riguarda coloro che si recheranno all’estero e che, anche in questo caso, opteranno principalmente per le località di mare.
“Agosto perde centralità, mentre crescono giugno e settembre – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dell’indagine – Questo è un segnale molto positivo, si afferma un turismo distribuito, più sostenibile e più accessibile. Si tratta di una grande opportunità per rafforzare l’occupazione e la redditività del settore in tutto l’arco dell’anno.”
“Di fronte a questo scenario, credo si possa affermare che siamo testimoni di un grande cambiamento – ha proseguito Bocca – Oggi il turista non cerca solo un alloggio, ma un’emozione da custodire. La spesa non si concentra più soltanto sul pernottamento, ma si distribuisce su tutta la filiera, tra ristorazione, cultura, artigianato, benessere. Si tratta proprio di una trasformazione strutturale che rende il comparto un attivatore diffuso di valore economico e sociale”.
“Tuttavia – ha concluso il presidente degli albergatori italiani – la nostra indagine rivela che una quota di italiani non andrà in vacanza per motivi economici. È un dato che non può lasciarci indifferenti e che ci spinge a lavorare per un turismo più accessibile, ovvero capace di offrire occasione di benessere per tutti”.
QUANTI IN VACANZA – Saranno 36,1 milioni gli italiani che trascorreranno un periodo di vacanza fuori casa tra giugno e settembre, di cui 25,4 milioni di adulti e 10,7 milioni di minori.
PER QUANTO TEMPO – Un terzo dei vacanzieri (33,6%) farà più di un periodo di vacanza oltre quello principale: di questi il 41,3% farà almeno un altro periodo di svago; il 31,4% ne farà due e il 17,5% farà tre periodi di vacanza tra giugno e settembre, confermando la tendenza, già in atto da tempo, a dividere in più segmenti le ferie estive.
LE METE PREFERITE – L’Italia resta decisamente la meta preferita: 9 italiani su 10 - l’88% - sceglieranno di restare nel Belpaese mentre il 12% sceglierà mete estere, prediligendo il mare in paesi esteri vicino all’Italia (57,0%), le grandi capitali europee (16,4%) e i mari tropicali o le località esotiche (10,7%). Tra le regioni più gettonate nello Stivale vi saranno: Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Lombardia, Campania e Sardegna. Il 76,9% opterà per il mare, il 16% prediligerà montagna, laghi e località termali mentre il restante 4,2% sceglierà località d’arte e cultura.
SPESA MEDIA E GIRO D’AFFARI – La vacanza principale durerà in media 10 giorni e costerà nel suo complesso (includendo viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) 888 a persona (circa 89 euro al giorno). Le ulteriori vacanze sono più contenute dal punto di vista della durata: in media 4,4 giorni per un costo complessivo di 518 euro (circa 117 euro al giorno). Il volume di affari sarà di 41,3 miliardi. Giugno contribuirà per circa 11 miliardi, luglio per 12,4 miliardi, agosto per 15,9 miliardi e settembre per 2 miliardi.
DISTRIBUZIONE DELLA SPESA – La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 28,7% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 23,6,% al pernottamento, il 21,1% alle spese di viaggio, l’11,2% allo shopping e il 15,4% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).
DOVE DORMIRE – Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, dopo la casa di parenti e amici (28,8%) vi è a stretto giro la preferenza per l’albergo (26,3%). A seguire la casa di proprietà (11,9%), i B&B (7,7%), il campeggio (7,0%), gli affitti brevi (5,3%), i residence (4,9%) e i villaggi turistici (4%).
LA PRENOTAZIONE – Il 46,3% prenoterà il proprio soggiorno contattando direttamente la struttura o utilizzando il suo sito internet. 3 italiani su 4 (75,6%) hanno prenotato con un anticipo da uno a due mesi.
MESI PIU’ GETTONATI – I flussi vedono 15,7 milioni di vacanzieri a giugno, 16,1 milioni a luglio, 17,5 milioni ad agosto e 4,7 milioni a settembre. Agosto si conferma dunque, nella visione degli italiani, il mese leader per programmare una vacanza.
SCELTA DELLA DESTINAZIONE – Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si fanno guidare principalmente dalle bellezze naturali del luogo (66,8%); a volte dalla voglia di ritrovare per abitudine gli stessi contesti (33,2%) o per la facilità di raggiungimento (26,5%). Nel 21,6% dei casi è il divertimento che la località offre a condizionare la scelta.
ATTIVITA’ IN VACANZA – Durante le proprie vacanze gli italiani si dedicheranno principalmente a passeggiate (72,3%), a serate con gli amici (51,2%), a escursioni e gite per conoscere il territorio (47,8%) e a pasteggiare al ristorante (44%).
GLI SPOSTAMENTI – Due vacanzieri su tre (il 66,6%) utilizzeranno la propria macchina per raggiungere la loro destinazione. Il 20,7% viaggerà in aereo e il 4,4% in treno.
CHI RESTA A CASA – Il 49,2% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per mancanza di liquidità (54,8%), per motivi di salute (24,5%) e per motivi familiari (23,9%). Il 7,8% andrà in vacanza in un altro periodo.
L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 14 e il 19 luglio intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (53%), c.a.m.i (12%) e c.a.w.i (35%) un campione di 4.028 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.
Il 28 novembre, presso l’Hotel Excelsior Palace di Rapallo, nella riunione del Consiglio direttivo del Comitato Giovani Albergatori di Federalberghi Liguria aderente a Confcommercio, Andrea Boccardi è stato nominato nuovo presidente regionale dei giovani albergatori.
Boccardi subentra a Fabio Raimondo, che ha guidato il Comitato giovani albergatori Liguria dal 2016 ad oggi e attualmente ricopre la carica di presidente nazionale dei giovani albergatori Federalberghi.
Accanto al nuovo presidente, il Direttivo regionale potrà contare sulla collaborazione di Filippo Pilati, nominato vice presidente vicario.
l Direttivo sarà completato nelle prossime settimane, con rappresentanti designati dalle realtà territoriali Federalberghi regionali, così da garantire la piena rappresentatività del territorio ligure all’interno del comitato.
“Ringrazio il Consiglio per la fiducia – ha dichiarato il neo presidente Andrea Boccardi –. Accolgo questo incarico con entusiasmo e senso di responsabilità, consapevole del lavoro svolto negli ultimi anni e dell’importanza di proseguire lungo il percorso di crescita e collaborazione avviato dal Presidente Raimondo, oggi alla guida del Comitato nazionale”.
Il presidente uscente Fabio Raimondo ha espresso soddisfazione per il passaggio di consegne: “Il Comitato Giovani Albergatori Liguria è cresciuto molto, grazie all’impegno delle diverse realtà provinciali. Sono certo che sotto la guida di Andrea Boccardi il gruppo saprà consolidare i risultati ottenuti e sviluppare nuovi progetti a supporto della nostra categoria”.
Nel corso della riunione sono state inoltre definite le linee programmatiche per i prossimi mesi, con particolare attenzione a attività di formazione e aggiornamento professionale, progetti di coinvolgimento delle nuove generazioni nel settore turistico–alberghiero e valorizzazione del sistema ricettivo ligure attraverso iniziative condivise sul territorio.
A Boccardi è arrivato anche il saluto del presidente regionale di Federalberghi Liguria, Aldo Werdin: “Rivolgo ad Andrea Boccardi i più sinceri auguri di buon lavoro. I Giovani Albergatori rappresentano un valore fondamentale per il futuro della nostra associazione e dell’intero comparto turistico ligure. Sono certo che, grazie al suo entusiasmo e alla sua visione, il Comitato continuerà a crescere e a contribuire in modo determinante al rafforzamento del sistema ricettivo regionale”.
Il nuovo Direttivo entrerà immediatamente in funzione per coordinare le attività regionali e supportare i Comitati territoriali nelle iniziative già in programma.
“Discrezione e dedizione”
Faccia a faccia con Sofia Bortone, che ci parla della figura dell’addetta ai piani e della sua personale esperienza, ricca di sfaccettature
di Angelo Candido
Executive housekeeping manager di Mama Shelter a Roma, Sofia Bortone ci porta oltre i pregiudizi intorno a questo lavoro che è, semplicemente, fondamentale. E che va gestito come un manager.
Sofia, entrando subito nei dettagli della tua professione, puoi spiegarci qual è il tuo percorso di carriera come persona che ha lavorato ai piani?
Ho iniziato la mia carriera tanti anni fa con una scuola alberghiera e poi ho cominciato nel reparto F&B di grandi catene di hotel. Mi è stata data l’opportunità, parecchi anni fa, di entrare nel mondo dell’housekeeping, di cui non sapevo assolutamente nulla e la cosa mi dispiace. Quando vado a fare lezione ai ragazzi spiego che, oltre al mondo dei ricevimenti, di sala bar e cucina, ci siamo anche noi e non puliamo solamente, ma facciamo tanto, tanto di più. Un direttore mi ha dato l’opportunità e mi ha insegnato cosa vuol dire l’housekeeping. Da lì ho iniziato il mio percorso, prima presso un boutique hotel 5 stelle lusso e poi con altre grandi catene.
Cosa ti piace particolarmente nella quotidianità del tuo lavoro?
Quando, negli anni passati, ho lavorato presso gli alberghi, c’era qualcosa in me che non mi rendeva così felice. Ma una volta passata nell’housekeeping ho trovato la professione dei sogni, nel senso che tutte le mattine ti svegli e sei contenta di andare a lavorare. Perché l’housekeeping non è solamente prendere delle camere e pulirle, ma è tanto altro, è la relazione che hai con tutto il team dell’albergo e non solo nel reparto specifico nostro, perché noi andiamo a relazionarci con la reception, con tutti gli outlet che si trovano dentro un hotel. Io ho lavorato anche per le navi da crociera, dove la relazione è uguale. L’housekeeping è dappertutto e forse, dal mio punto di vista, è il reparto che unisce tutti gli altri settori fra loro e poi con la governante o l’executive. Ora è questo che mi appassiona, sapere tutto dell’hotel per cui lavoro.
Quali sono le attitudini e le competenze necessarie per lavorare con profitto in una struttura alberghiera?
In primis è una professione, mentre tante persone pensano che non lo sia e lo vedono solamente come un lavoro di passaggio. Ma la cameriera ai piani è una professione come tutte le altre, farla non è umiliante, né disonorevole, anzi. E i clienti, gli ospiti, riconoscono una cameriera brava che fa il suo lavoro, e non solamente perché ne ha bisogno in quel momento. Ci sono delle attitudini in cui riconoscersi: per prima cosa lavorare in un team, essere una persona discreta perché noi entriamo nella privacy delle persone. Quando gli ospiti lasciano la camera ed escono, noi entriamo nella loro vita privata. Capiamo tutto di loro; una brava cameriera sa riconoscere, anche dai giorni di permanenza, come sistemare le cose dei nostri ospiti, cosa piace loro. È un contatto indiretto ma essenziale.
Hai qualche aneddoto da raccontare sulla tua professione alberghiera?
Sicuramente ho dato un significato alla parola “discrezione”, cosa che è difficilissima nel nostro lavoro. Il team ti vede sempre come una guida, che vuol dire che per qualsiasi problema ti guarda come se tu potessi dare risposte a tutto. Forse è quella la cosa più difficile. Ignoravo che sarei diventata anche psicologa, non solo governante e nelle prime ore della giornata, dove tutti – di tutto l’hotel, non solo housekeeping – vengono a parlarti. Quasi come se fossi la “mamma” dell’hotel.
Allora, come psicologa e come mamma dell’hotel, ai tuoi giovani colleghi quali consigli potresti dare per lavorare sempre meglio in una struttura alberghiera?
Come già detto, devono capire che non è un lavoro disonorevole. Questa forse è la cosa in cui fatico di più, perché ci si sente umiliati ad andare a pulire una stanza, ma non è assolutamente così. La cameriera ai piani è essenziale per l’hotel, perciò parliamo di figure che non se ne trovano molte: pochi gli italiani e le italiane che vogliono farlo in questo momento e per il motivo che ho detto, ma è un lavoro bellissimo, si crea un’atmosfera e un team molto affiatato. E ha tantissimi sbocchi lavorativi, se si vuole crescere. Logicamente, dipende dalla persona e da dove vuole arrivare.
Dovendo dare un consiglio quali sono, secondo te, le prospettive di carriera per una persona che comincia a lavorare ai piani?
Io consiglio a tutti di studiare, tanto. Studiare, perché la cameriera ai piani non significa non doversi preparare, anzi: se si vuole andare avanti bisogna acquisire competenze tecniche anche sulla composizione chimica dei tessuti o quando si va a fare un budget o come si va ad affrontare tante richieste con i fornitori. Bisogna avere competenze anche aziendali. Perciò devono vedere il futuro come un manager. Se si vuole diventare manager, prima si diventerà advisor, poi superadvisor, coordinator, ecc. Dipende. Parlando della massima carica che si può avere per housekeeping, secondo me un percorso universitario aiuta moltissimo nella carriera manageriale, perché dopo un executive potresti diventare housekeeping director, room division manager, ecc. Queste competenze sono essenziali. Come anche la conoscenza della lingua inglese, che è importantissima quando vai a relazionarti con gli ospiti.
Come vedi il futuro della tua professione, cosa deve aspettarsi un giovane che inizia a lavorare adesso ai piani in una struttura alberghiera?
Sicuramente questo lavoro non è uguale a prima. Bisogna saper usare il computer, ci sono molti PMS che aiutano le governanti a gestire il servizio. Non si tratta più di persone che nascono cameriere e arrivano a essere governanti o executive, oggi fanno un percorso diverso rispetto a ieri, devono avere delle preparazioni tecniche molto importanti. Forse è quello che sta cambiando di più: come l’hospitality in generale cerca i suoi manager, l’housekeeping cerca un manager e un team che sia competente, perché ci sono tante aperture; i nostri clienti dopo il covid sono molto più tecnologici e perciò sanno relazionarsi e i loro complain sono molto più minuziosi, quindi bisogna avere risposte un po’ più dettagliate.
La cultura del rispetto
Giorgio Marchegiani, AD di UNA Italian Hospitality, ci racconta la sua visione. Il “patto di fiducia” con i propri dipendenti e la crescente sensibilità verso il rispetto delle pari opportunità
di Barbara Bonura
A capo del brand di Gruppo UNA S.p.A., la più grande catena alberghiera italiana, che vanta un portfolio di oltre 5.900 camere distribuite in 58 tra hotel, resort e residence in tutto il Belpaese, Giorgio Marchegiani punta a dare un nuovo volto all’ospitalità italiana, tenendo ben saldi i principi di rispetto tra i colleghi e l’impegno a tutelare i collaboratori del Gruppo da ogni forma di violenza nei luoghi di lavoro.
Dottor Marchegiani, lei si trova alla guida del gruppo alberghiero UNA Italian Hospitality, ovvero una realtà che sta vivendo una trasformazione significativa su diversi fronti legati all’hospitality. Che strategia c’è dietro questo cambiamento, che peraltro ha portato ottimi risultati?
In un mercato sempre più competitivo, dove i grandi player internazionali aumentano la loro presenza in Italia, abbiamo scelto di rafforzare il nostro posizionamento valorizzando ciò che ci rende unici: l’autenticità dell’ospitalità italiana. La strategia si è sviluppata su tre direttrici principali: primo, l’adozione di UNA Italian Hospitality come brand ombrello solido e riconoscibile, capace di esprimere con coerenza le nostre diverse anime, ovvero UNA Esperienze, dedicata all’upper-upscale, e UNA Hotels, orientata all’upscale. Secondo, un forte investimento nella digitalizzazione, con una nuova piattaforma web e di prenotazione che accompagna l’ospite fin dal primo click in un percorso facile e personalizzato. Terzo, l’adozione di un modello di ospitalità dedicata, capace di mettere al centro la persona, la qualità del servizio, il legame con i territori e una costante spinta all’innovazione. I risultati ottenuti già dai primi mesi – in termini di crescita dei ricavi e aumento dell’occupazione media – confermano la validità di questa visione. Stiamo costruendo un modello distintivo di hôtellerie italiana, capace di attrarre una clientela globale, restando fedeli alla nostra identità e al calore tipico dell’ospitalità del nostro Paese.
Recentemente avete chiuso con le organizzazioni sindacali il primo Contratto Integrativo Aziendale Nazionale proprio per il personale dipendente del vostro Gruppo. Sembra un bel traguardo.
Con il Contratto integrativo abbiamo cercato di sancire un patto di fiducia con tutti i nostri dipendenti per aumentare l’orgoglio di appartenenza e la partecipazione ai risultati aziendali. Inoltre, abbiamo definito “un governo armonico” dei contratti di lavoro su temi identificati e condivisi in tutte le strutture a gestione diretta.
Credo si possa parlare di un atto di maturità aziendale che siamo sicuri ci genererà anche vantaggi in temini di performance e conseguente sviluppo aziendale. Si tratta di un passaggio non solo tecnico normativo, ma culturale e strategico, destinato ad accompagnare la crescita della nostra azienda.
Tra le clausole del vostro contratto, dedicate attenzione specifica al tema delle pari opportunità e del contrasto alla violenza di genere. Che cosa vi ha guidato nel soffermarvi su questo punto?
Un percorso di confronto con le rappresentanze sindacali del settore, volto anche a definire i temi prioritari da formalizzare nel nostro primo Contratto Integrativo Aziendale. Da questo confronto costruttivo abbiamo messo a fuoco come il tema culturale del rispetto sia ancora troppo poco affrontato. Una volta definito l’accordo, al di là degli aspetti tecnici che abbiamo formalizzato nell’intesa, abbiamo davanti alcune tappe realizzative: la nomina della Commissione di pari opportunità e un altro percorso di confronto e ascolto, che dovrà coinvolgere i nostri dipendenti e la nuova figura del Garante della Parità. Insomma, abbiamo definito un percorso identificando degli attori e dotandoli di risorse e formazione, ma ci consideriamo anche noi all’inizio.
Questo aspetto del vostro accordo ha richiamato anche l’attenzione e l’apprezzamento di Hotrec ed Effat, le due organizzazioni che rappresentano a livello europeo i lavoratori del settore. Siete soddisfatti di questo riscontro internazionale?
Noi ci siamo dedicati a concludere un CIA per migliorare la nostra azienda e, essendo leader di mercato, per creare condizioni migliori nel settore dell’hospitality italiano; naturalmente ci fa piacere che il nostro sforzo sia stato notato a livello europeo. Inoltre, indirettamente, questa attenzione di un organismo sovranazionale ci conferma quanto il tema sia attuale e sempre da considerare con attenzione per identificare iniziative più efficaci a contrastare forme di molestie e violenze di genere sui luoghi di lavoro; infine, ma non ultimo, valorizza l’impatto che un’impresa può avere su temi sociali.
Pensate che questa possa essere un’iniziativa virtuosa, in grado di aprire la strada verso una maggiore sensibilità al tema anche per imprese di diversi settori?
Non abbiamo sottoscritto il primo Contratto Integrativo Aziendale Nazionale con l’intento di aprire strade per altre imprese, ma se questo potesse aiutare a incoraggiare altri ad approfondire la tematica, noi siamo aperti a condividere la nostra esperienza, ricevere stimoli e prenderli come spunto di miglioramento delle nostre attuali iniziative.
Nel passaggio dedicato alle pari opportunità, il vostro accordo definisce l’impegno a promuovere la cultura del rispetto e a contrastare qualsiasi forma di molestia sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento alla violenza di genere. Si tratta di un aspetto molto sentito nel vostro comparto?
Va ricordato che oltre all’impegno nel promuovere una cultura del rispetto reciproco tra colleghi, è fondamentale considerare le specificità del settore dell’hospitality, dove il contatto con gli ospiti è quotidiano, continuo e spesso avviene in contesti di informalità. Questo potrebbe esporre i lavoratori a situazioni potenzialmente più delicate rispetto ad altri ambiti professionali con dinamiche di interazione differenti. Inoltre, le strutture alberghiere generalmente sono aperte h24, 365 giorni all’anno, quindi con turni notturni a presidio di personale più limitato. Anche la natura multiculturale del settore, che coinvolge persone di diversa provenienza, lingua e religione, richiede una gestione attenta e consapevole delle relazioni, in modo da favorire sempre un ambiente di lavoro inclusivo ed equilibrato.
Al di là degli aspetti tecnici previsti dall’accordo, risulta chiara la forte valenza della materia. Pensa che ciò possa mettere in evidenza il ruolo e la responsabilità sociale dell’impresa?
A proposito della scelta dei temi prioritari da sviluppare nell’agenda del nostro primo Contratto Integrativo Aziendale, l’avere inserito l’impegno contro ogni forma di violenza o molestia nei luoghi di lavoro significa assumerci una responsabilità reale e diffusa, insieme a tutti i nostri collaboratori, al di là di obblighi normativi, nel rispetto delle differenze e anzi nella valorizzazione degli arricchimenti che queste possano darci. L’allineamento poi con gli obiettivi della sostenibilità ESG ci può portare anche vantaggi sia agli occhi del settore sia, più nello specifico, agli occhi delle giovani generazioni che sono molto attente a questi temi, migliorando così anche la nostra attrattività verso questa fascia di clientela.
Sul numero 21/2025 della newsletter di Federalberghi si parla del riconoscimento de visu degli alloggiati, della riunione dei direttori a Brescia, del barometro del Turismo, del premio Giovanni Colombo, di borsino immobiliare e di tanto altro ancora.
L’Italia raggiunge ancora un suo primato, conquistando il podio come primo paese in Europa in termini di capacità alberghiera ricettiva: parte da questo elemento di grande impatto il X Rapporto sul sistema alberghiero e turistico ricettivo italiano, realizzato dalla Federalberghi che ne ha pubblicato una breve anteprima.
Turismo d'Italia è l'organo di stampa ufficiale di Federalberghi.
La rivista, nata nel 1958, oltre a illustrare la posizione della federazione sugli argomenti di principale importanza per le imprese turistico ricettive, è ricca di articoli di design e di informazione tecnico professionale.