Al via la VI edizione: focus su innovazione e valore delle persone
Anna Roscio (Intesa Sanpaolo): “Accompagniamo le imprese in una crescita stabile e inclusiva, facendo leva sul network e sugli investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione”
Forte delle migliaia di candidature delle scorse edizioni e, soprattutto, delle oltre 650 aziende accompagnate lungo il loro percorso di crescita, Intesa Sanpaolo ha lanciato a inizio agosto la sesta edizione di “Imprese Vincenti”, il programma che la Divisione Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese, dedica alle eccellenze imprenditoriali del Paese.
In autunno partirà il tour nazionale in 15 tappe che toccherà tutto il territorio. Tra le principali novità una particolare attenzione all’innovazione dei processi produttivi, un forte impulso all’internazionalizzazione e, grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Assicurazioni, al valore della protezione delle persone e dei processi: non più solo strumento difensivo, ma scelta strategica aziendale e asset competitivo indispensabile per la resilienza e la continuità operativa.
Confermata la collaborazione con la Divisione International Banks di Intesa Sanpaolo, grazie alla quale le aziende estere selezionate verranno invitate a partecipare a una tappa loro dedicata. Spazio anche alle imprese sociali e del terzo settore e alle PMI del comparto agroalimentare.
“L’Italia – spiega Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – esprime un tessuto di PMI che sono un vero e proprio motore economico per i territori in cui operano, oltre a rappresentare il Made in Italy all’estero. Con Imprese Vincenti ne abbiamo scoperte e valorizzate oltre 650, eleggendole ad esempio per l’intero tessuto produttivo grazie alle loro caratteristiche di qualità, innovazione, velocità e adattamento al cambiamento come pochi altri sistemi industriali possono vantare. Il nostro impegno è di accompagnarle nel cogliere ulteriori opportunità per conquistare una crescita stabile e inclusiva, facendo leva sul network e investendo in digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione”.
Nel periodo 2019-2024, rispetto alla media del Paese, le Imprese Vincenti hanno registrato un aumento del 7% del fatturato e dell’8% degli investimenti. Tra i loro fattori di successo risaltano l’innovazione e la ricerca per favorire la crescita della competitività, l’attenzione al digitale e a obiettivi di sostenibilità, la focalizzazione su mercati esteri e l’investimento sulle persone.
Per la sesta edizione saranno selezionate 140 aziende (oltre a 10 PMI straniere) che avranno raggiunto risultati positivi nella contribuzione al Pil e all’impatto sociale, in innovazione e ricerca, nella transizione digitale ed ecologica, in percorsi di internazionalizzazione, nel passaggio generazionale e in investimenti per la continuità aziendale in caso di crisi.
Il team di partner della sesta edizione di Imprese Vincenti è composto da: Bain & Company, ELITE-Gruppo Euronext e Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, Coldiretti, NATIVA e Circularity, insieme a Digit’Ed, Tinexta e AICCON. Coinvolte anche le funzioni specialistiche di Intesa Sanpaolo, International Banks Division, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Intesa Sanpaolo Assicurazioni.
Le Olimpiadi invernali Milano Cortina, in programma nel febbraio 2026, possono essere una grande opportunità da cogliere al meglio. Ma, nel caso che le aspettative siano sopravvalutate, potrebbero rivelarsi un boomerang.
Le Olimpiadi, infatti, consentiranno a otto destinazioni in tre regioni di far conoscere le eccellenze del proprio territorio, dalle naturalistiche alle enogastronomiche.
“Non vediamo l’ora che si cominci. E’ già stato venduto il 60% circa dei biglietti per assistere alle gare e, tenuto conto che a volte a un biglietto possono corrispondere più persone, il numero dei visitatori in arrivo nel nostro Paese è stimato dai 3,5 ai 4,5 milioni di persone.
Al sold out di alcune destinazioni come Livigno o Bormio, corrisponde invece un andamento diverso in altre zone. Milano sta ad esempio andando bene, ma non prevedo il tutto esaurito. Comunque, a tutti noi interessa un turismo di qualità, fondamentale per scoprire i territori e creare repeater disposti a tornare post evento.
Inoltre, l’impatto mediatico sarà enorme e turisti provenienti da mercati chiave come quelli nordamericano o nordeuropeo potrebbero mettere in calendario un viaggio nei prossimi anni”, afferma il presidente di Federalberghi Lombardia Fabio Primerano, che poi commenta l’impennata delle tariffe alberghiere.
“Non bisogna guardare al prezzo medio per camera registrato nel periodo delle Olimpiadi, bensì alla curva della distribuzione delle tariffe. Solo su Milano, il 50% delle offerte presenta quote sotto i 500 euro. I prezzi si stanno ulteriormente assestando e prevedo che entro fine ottobre si assisterà alla loro “normalizzazione”, la conclusione di Primerano.
Politiche attive del lavoro
Il fondo For.Te. finanzia percorsi formativi rivolti a disoccupati, inoccupati e neoassunti
Il Consiglio di amministrazione del fondo For.Te. ha approvato l’avviso n. 2 del 2025, che finanzia piani formativi volti a sostenere politiche attive del lavoro.
I destinatari degli interventi sono i soggetti disoccupati e inoccupati, con l’obiettivo del loro inserimento in azienda al termine del percorso formativo, nonché i lavoratori assunti nei sei mesi antecedenti la formazione che al momento dell’assunzione risultavano disoccupati o inoccupati.
Il finanziamento dei piani formativi è subordinato all’assunzione di almeno l’80% dei partecipanti effettivi e formati, di cui almeno il 40% con contratto a tempo indeterminato. è importante evidenziare che, a tali fini, rientrano nella percentuale del 40% anche i lavoratori stagionali previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva, con contratti della durata di almeno tre mesi, per i quali è conferita al lavoratore la facoltà di richiedere la precedenza nella riassunzione.
Tra gli aspetti che caratterizzano l’avviso, merita segnalare:
- il finanziamento massimo erogabile è compreso in un range tra euro 20mila (per le aziende che occupano sino a 25 dipendenti) ed euro 100mila (per le aziende che occupano tra 150 e 249 dipendenti); per le aziende che occupano più di 249 dipendenti, la misura del finanziamento è commisurata alla consistenza del conto individuale aziendale;
- possono partecipare alla formazione anche i lavoratori assunti nei sei mesi antecedenti, che in precedenza prestavano servizio alle dipendenze di un’impresa appaltatrice e che vengano assunti dall’impresa appaltante nell’ambito dei processi di internalizzazione, nel rispetto delle procedure eventualmente previste dalla contrattazione collettiva;
- è finanziabile la formazione obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro, ai sensi dell’articolo 37 del Decreto Legislativo n. 81 del 2008, dei soggetti disoccupati e inoccupati (sono esclusi quindi i lavoratori assunti nei sei mesi antecedenti la formazione); tale possibilità è riservata alle aziende che abbiano optato per il Regolamento (UE) n. 2831/2023 (cosiddetto “de minimis”), nella misura massima del 50% delle ore totali di formazione previste nel piano per la singola azienda beneficiaria;
- sono inclusi tra i destinatari degli interventi i titolari di protezione internazionale o temporanea e altri cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità ai sensi del “Protocollo di Intesa per favorire l’inserimento socio lavorativo di titolari di protezione internazionale e temporanea e di altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità” sottoscritto tra Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero dell’Interno, Ministero del Turismo;
- è possibile presentare richieste di finanziamenti anche per i piani formativi pluriaziendali, che coinvolgano al massimo cinque aziende;
- i piani possono essere presentati non solo dalle aziende direttamente interessate, ma anche dai soggetti qualificati dal fondo For.Te.
I piani dovranno essere presentati esclusivamente attraverso la piattaforma del fondo, a decorrere dal 22 ottobre 2025 fino a esaurimento delle risorse e comunque non oltre le ore 18:00 del 22 settembre 2026.
L’energia dell’accoglienza: le soluzioni di Enel per un’ospitalità più competitiva
Un hotel è un luogo di incontri e ricordi, dove l’accoglienza si costruisce attraverso dettagli, comfort e attenzioni che si completano con la ristorazione, punto d’incontro tra tradizione e innovazione. L’ospitalità italiana, apprezzata in tutto il mondo, nasce proprio da questa capacità di far sentire ogni ospite unico.
Oggi, però, le strutture ricettive devono affrontare nuove sfide: ospiti sempre più attenti a servizi, ambienti sostenibili e scelte responsabili. Per rispondere a queste esigenze occorrono soluzioni capaci di coniugare qualità, efficienza e competitività.
In questo scenario l’energia diventa un alleato strategico: migliora il comfort delle stanze, assicura continuità ai servizi di ristorazione, abilita nuove opportunità e comunica un impegno concreto verso la sostenibilità. È qui che Enel si affianca al mondo HoReCa, con una serie di soluzioni integrate e offerte di fornitura energetica pensate per rendere le strutture più efficienti, vicine ai bisogni degli ospiti e protagoniste della transizione energetica, e attraverso una rete di consulenti specializzati presenti in tutto il territorio italiano.
Enel Fidelity: stabilità e convenienza per la spesa energetica
In un settore in cui i margini sono spesso messi alla prova dalla stagionalità e da un mercato imprevedibile, poter contare su una spesa energetica stabile e in calo progressivo significa avere un vero alleato per mantenersi competitivi e continuare a investire sulla qualità dell’accoglienza.
Enel Fidelity è l’offerta dedicata alle piccole e medie imprese pensata per le realtà del mondo HoReCa, che garantisce stabilità dei costi energetici e premia la fedeltà dei clienti. Con Enel Fidelity il prezzo resta fisso e garantito per 24 mesi, senza sorprese. Ma c’è di più: la fedeltà viene premiata con sconti crescenti nel tempo, così pianificare la spesa energetica diventa più semplice e la gestione più serena.
Fotovoltaico: ridurre i costi e investire nel futuro
Sempre più clienti guardano con attenzione all’impegno “green” di hotel e ristoranti. In questo scenario, installare un impianto fotovoltaico non è soltanto un gesto responsabile verso l’ambiente, ma anche un investimento strategico che riduce i costi energetici nel lungo periodo e consente alle strutture di differenziarsi dai concorrenti e diventare più competitive.
Enel resta accanto ad albergatori e gestori di locali lungo tutto il percorso che va dall’analisi della fattibilità tecnica alla progettazione, fino alla messa in esercizio dell’impianto. Inoltre, grazie ad una consulenza mirata, Enel aiuta le strutture a identificare opportunità legate a bandi e incentivi che rendono l’investimento ancora più accessibile, trasformando il risparmio in una leva per reinvestire sulla qualità dei servizi offerti.
Un hotel o un ristorante che produce parte della propria energia dal sole non solo riduce le spese di gestione, ma racconta ai suoi ospiti un impegno concreto: quello di offrire un’accoglienza confortevole, moderna e soprattutto sostenibile.
La mobilità elettrica come servizio per gli ospiti
Il numero di viaggiatori che si muovono in auto elettrica è in costante crescita. Dare ai propri clienti la possibilità di ricaricare il veicolo durante la sosta non è più solo un servizio extra, ma una risposta concreta a un’esigenza reale, che permette alla struttura di distinguersi dalla concorrenza e di generare nuove opportunità di ricavo.
Con Set&Charge, Enel accompagna albergatori e ristoratori in questo passo verso il futuro, fornendo un pacchetto completo: infrastrutture di ricarica da installare nei parcheggi, software di gestione e fornitura di energia, tutto gestito in un’unica fattura. Il sistema consente di mettere le stazioni di ricarica a disposizione del pubblico, monitorare tutti gli aspetti delle ricariche e impostare tariffe personalizzate per i clienti, fornendo una panoramica dettagliata delle transazioni effettuate.
I gestori della struttura possono scalare gli incassi delle ricariche elettriche direttamente dalla bolletta Enel, riducendo così il costo totale dell’energia.
Grazie all’integrazione con l’app Enel On Your Way, inoltre, è possibile scegliere di rendere visibili le colonnine a milioni di utenti persone in viaggio ma anche auto aziendali. In questo modo la struttura si posiziona come un punto di riferimento per tutti quei clienti – effettivi e potenziali – che si muovono in auto elettrica.
Save Up: più efficienza con una migliore qualità dell’energia
Tra i tanti aspetti legati alla gestione di un hotel o di un locale, ce n’è uno spesso sottovalutato ma decisivo: la qualità dell’energia elettrica erogata (Power Quality). Quando la tensione è più alta del necessario, le apparecchiature consumano energia in eccesso, si surriscaldano e si usurano più velocemente. Questo non solo aumenta i costi in bolletta, ma mette anche a rischio la continuità dei servizi.
Enel propone Save Up uno stabilizzatore di tensione progettato per il risparmio energetico e capace di migliorare la qualità dell’energia elettrica. Il suo funzionamento si basa sull’ incremento o la riduzione della tensione a seconda del bisogno, permettendo così di evitare gli sprechi e ottimizzare i consumi. Elevati valori di tensione, infatti, non sono solo costosi, ma possono anche essere dannosi per le apparecchiature. Una tensione di alimentazione eccessiva produce rumore, calore e ulteriori vibrazioni che accelerano l’usura dei componenti.
Ad esempio, in caso di temporali o sbalzi di rete Save Up protegge gli impianti da picchi di tensione improvvisi, riducendo il rischio di guasti e interruzioni del servizio.
Il risultato è duplice: meno costi operativi e impianti più longevi, sempre pronti a garantire comfort e affidabilità a clienti e ospiti.
Enel: un partner unico per le realtà del settore HoReCa
Che si tratti di una struttura ricettiva o di un ristorante, come abbiamo visto, oggi il settore HoReCa è chiamato a coniugare qualità, comfort e sostenibilità. In questo percorso Enel si pone al fianco di queste realtà come partner unico, accompagnandole verso una gestione più consapevole dell’energia e verso scelte vantaggiose ed efficienti, garantendo un supporto a 360° che consente alle strutture di continuare a concentrarsi sul proprio business
Oltre a offerte di fornitura dedicate al mondo Horeca, Enel offre soluzioni integrate e su misura che permettono di acquisire il pieno controllo degli asset energetici, gestire meglio i consumi e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Interventi come l’ammodernamento dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento, insieme a sistemi avanzati di comfort management, migliorano la qualità degli spazi interni e garantiscono ambienti più confortevoli e servizi sempre affidabili.
Così, energia ed efficienza diventano leve strategiche per rafforzare la competitività e trasformare hotel, ristoranti e locali in luoghi accoglienti, sostenibili e pronti a vincere le sfide del futuro.
Bologna raccontata attraverso una mappa dei suoi ristoranti, le loro storie e tradizioni.
Il nuovo progetto, Gourmettoria, realizzato da Confcommercio Ascom e Fipe Bologna, grazie al supporto di Emil Banca, Federalberghi provinciale e Fondazione Bologna Welcome, è stato presentato in conferenza stampa.
Sul portale www.gourmettoria.it è già possibile trovare 130 locali che hanno aderito all'iniziativa, tutti con l’intento di far conoscere la gastronomia bolognese nelle sue varie sfaccettature.
Gourmettoria è l’evoluzione del portale sulla ristorazione bolognese nato nel 2016 da un'idea di Marco Salicini, “che oggi diventa una vera e propria mappa aggiornata con molti contributi suddivisi per zone della città e in categorie: cucina tradizionale, fine dining, oltre la cena, etnici, street food, pizzerie”.
Gourmettoria è per tutti, bolognesi e turisti.
“Vogliamo sfatare il falso mito negativo di Bologna come “città dei taglieri”, rimarcando invece come qua ci sia tanta qualità, sia nei ristoranti storici della tradizione, sia in attività giovani e innovative. Bologna è ancora capitale della cucina e della qualità della vita; è un messaggio che vogliamo valorizzare”, osserva il presidente di Confcommercio Ascom Enrico Postacchini,
“Non è una guida, ma una mappa senza giudizi, all'interno non si trovano locali recensiti, ma raccontiamo la loro storia dopo esserci andati di persona - aggiunge il presidente Fipe ristoranti e trattorie Confcommercio Ascom Bologna Roberto Melloni - Raccontiamo la storia dei locali, dei loro piatti, delle persone che vivono queste attività. Tra gli obiettivi, insieme alla valorizzazione del territorio bolognese attraverso il suo cibo, c'è quello di andare oltre il fenomeno "delle false recensioni, perché spesso dietro i commenti lasciati su quei portali a cui si affidano molti utenti ci sono organizzazioni che a pagamento possono decretare il successo o l'insuccesso di un'attività e non lo troviamo corretto”.
Milleproroghe 2025
Le principali proroghe applicabili al settore turismo, che il Governo e il Parlamento hanno approvato accogliendo le istanze di Federalberghi
Il Decreto legge “milleproroghe” contiene diverse misure di grande importanza per le imprese turistico-ricettive e termali, che riepiloghiamo in questo articolo.
prevenzione incendi
Le attività ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del Decreto 9 aprile 1994, in possesso dei requisiti previsti dal Decreto 16 marzo 2012, potranno completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi entro il 31 dicembre 2026.
è bene sottolineare che la misura non ha carattere generalizzato, ma riguarda unicamente le strutture che hanno già implementato un insieme di misure a tutela dei propri ospiti e che sono all’opera per realizzare ulteriori migliorie.
Infatti, è previsto che entro il 31 dicembre 2025 debba essere presentata al Comando dei Vigili del Fuoco una SCIA parziale, attestante il rispetto di almeno otto delle seguenti prescrizioni, come disciplinate dalle specifiche regole tecniche: resistenza al fuoco delle strutture; reazione al fuoco dei materiali; compartimentazioni; corridoi; scale; ascensori e montacarichi; impianti idrici antincendio; vie di uscita a uso promiscuo, con esclusione dei punti ove è prevista la reazione al fuoco dei materiali; locali adibiti a depositi; è stato inoltre prorogato al 31 dicembre 2025 l’analogo termine relativo ai rifugi alpini.
agevolazioni per le imprese turistiche
Si proroga fino al 31 ottobre 2025 il termine per la conclusione degli interventi agevolati che beneficiano del credito d’imposta e contributo a fondo perduto per le imprese turistiche (cosiddetti IFIT).
Si tratta di agevolazioni per interventi d’incremento dell’efficienza energetica delle strutture; imprese turistiche, con riferimento alle spese sostenute, incluse quelle di progettazione, per interventi d’incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica, di eliminazione delle barriere architettoniche, di interventi edilizi funzionali agli interventi precedenti, di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, nonché interventi di digitalizzazione.
semplificazioni per impianti fotovoltaici in strutture turistiche o termali
è stato rinviato di un anno, dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2025, il termine entro il quale i progetti di nuovi impianti fotovoltaici, realizzati con moduli collocati a terra o su coperture piane o falde, di potenza fino a 1 MW ubicati in aree nella disponibilità di strutture turistiche o termali, possono essere realizzati previa Dichiarazione d’Inizio Lavoro asseverata.
contratti a termine
Viene prorogato fino al 31 dicembre 2025 il termine entro il quale i datori di lavoro del settore privato possono stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, in ogni caso non superiore a 24 mesi e in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.
rottamazione quater
Limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni precedentemente effettuate, per l’adesione alla rottamazione quater, i debitori che al 31 dicembre 2024 sono decaduti dal beneficio possono essere reintegrati rendendo una richiesta di riammissione entro il 30 aprile 2025.
Il pagamento delle somme, sulle quali sono dovuti gli interessi al tasso del 2% annuo dal 1 novembre 2023, potrà essere effettuato in unica soluzione, entro il 31 luglio 2025, oppure nel numero massimo di 10 rate consecutive, di pari ammontare, con scadenza, le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025.
dorsale appenninica
I residui dei bilanci 2023 e 2024 delle Regioni della dorsale appenninica potranno essere impiegati per sostenere le imprese turistico-ricettive, termali e della ristorazione che, a causa della scarsità di neve, hanno subito perdite di almeno il 30% nel periodo dal 1 novembre 2022 al 15 gennaio 2023.
assemblee online
Sino al 31 dicembre 2025 sarà possibile svolgere a distanza le assemblee degli organi di società ed enti, anche quando la modalità non è prevista dallo statuto.
A.G.
IL TEMPO DELLE FERIE PUNTA AI 4 MESI. GIRO DI AFFARI: 41,3 MLD (+1,7%)
RE DELLE DESTINAZIONI PREFERITE RESTA IL BELPAESE (88%)
BOCCA: BENE LA CRESCITA. TESTIMONI DI UN TURISMO CHE CAMBIA
Un turismo contraddistinto dal segno più, che porta ricchezza al Paese e registra segnali di grandi cambiamenti: si rivela positivo l’exploit di questa estate 2025, che vedrà in viaggio 36,1 milioni di italiani producendo un giro di affari pari a 41,3 miliardi di euro, con una crescita dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Le cifre sono quelle rilevate dall’indagine di Tecnè realizzata per la Federalberghi. Mai come quest’anno, a colpire è proprio la diversa modalità delle scelte nel popolo dei viaggiatori. Attualmente, si muoveranno meno adulti e più bambini, caratterizzando la dimensione familiare della vacanza estiva. Inoltre, nella stagione più “alta”, il tempo delle ferie si estende da giugno a settembre, con un aumento delle partenze nei mesi cosiddetti “periferici” e una conseguente destagionalizzazione naturale della domanda turistica. In definitiva, la “vacanza tipo” si accorcia – da 10,3 a 10 giorni in media – ma si moltiplica in termini di frequenza. Ciò definisce una tipologia di turista che cambia stile di vita e ridisegna a propria misura gli spazi del tempo libero, frammentandolo secondo una strategia tutta personale e incentrata su una maggior attenzione al proprio benessere.
Secondo l’indagine, non di solo agosto viene vissuta la vacanza, pur restando questo il mese principe delle ferie estive. La crescita rilevata rispetto al 2024 va questa volta ad accostarsi più alla qualità della spesa che non alla durata della permanenza. Le destinazioni di maggior presa saranno comunque quelle di mare, sebbene lo studio evidenzi un peso maggiore nella scelta delle destinazioni naturalistiche e meno affollate, a dimostrazione della sensibilità sempre crescente degli italiani verso bellezze naturali, ambiente e tranquillità.
In tutto ciò, l’Italia si conferma comunque la regina delle destinazioni preferite, con un 88% delle preferenze. Il restante 12% riguarda coloro che si recheranno all’estero e che, anche in questo caso, opteranno principalmente per le località di mare.
“Agosto perde centralità, mentre crescono giugno e settembre – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dell’indagine – Questo è un segnale molto positivo, si afferma un turismo distribuito, più sostenibile e più accessibile. Si tratta di una grande opportunità per rafforzare l’occupazione e la redditività del settore in tutto l’arco dell’anno.”
“Di fronte a questo scenario, credo si possa affermare che siamo testimoni di un grande cambiamento – ha proseguito Bocca – Oggi il turista non cerca solo un alloggio, ma un’emozione da custodire. La spesa non si concentra più soltanto sul pernottamento, ma si distribuisce su tutta la filiera, tra ristorazione, cultura, artigianato, benessere. Si tratta proprio di una trasformazione strutturale che rende il comparto un attivatore diffuso di valore economico e sociale”.
“Tuttavia – ha concluso il presidente degli albergatori italiani – la nostra indagine rivela che una quota di italiani non andrà in vacanza per motivi economici. È un dato che non può lasciarci indifferenti e che ci spinge a lavorare per un turismo più accessibile, ovvero capace di offrire occasione di benessere per tutti”.
QUANTI IN VACANZA – Saranno 36,1 milioni gli italiani che trascorreranno un periodo di vacanza fuori casa tra giugno e settembre, di cui 25,4 milioni di adulti e 10,7 milioni di minori.
PER QUANTO TEMPO – Un terzo dei vacanzieri (33,6%) farà più di un periodo di vacanza oltre quello principale: di questi il 41,3% farà almeno un altro periodo di svago; il 31,4% ne farà due e il 17,5% farà tre periodi di vacanza tra giugno e settembre, confermando la tendenza, già in atto da tempo, a dividere in più segmenti le ferie estive.
LE METE PREFERITE – L’Italia resta decisamente la meta preferita: 9 italiani su 10 - l’88% - sceglieranno di restare nel Belpaese mentre il 12% sceglierà mete estere, prediligendo il mare in paesi esteri vicino all’Italia (57,0%), le grandi capitali europee (16,4%) e i mari tropicali o le località esotiche (10,7%). Tra le regioni più gettonate nello Stivale vi saranno: Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Lombardia, Campania e Sardegna. Il 76,9% opterà per il mare, il 16% prediligerà montagna, laghi e località termali mentre il restante 4,2% sceglierà località d’arte e cultura.
SPESA MEDIA E GIRO D’AFFARI – La vacanza principale durerà in media 10 giorni e costerà nel suo complesso (includendo viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) 888 a persona (circa 89 euro al giorno). Le ulteriori vacanze sono più contenute dal punto di vista della durata: in media 4,4 giorni per un costo complessivo di 518 euro (circa 117 euro al giorno). Il volume di affari sarà di 41,3 miliardi. Giugno contribuirà per circa 11 miliardi, luglio per 12,4 miliardi, agosto per 15,9 miliardi e settembre per 2 miliardi.
DISTRIBUZIONE DELLA SPESA – La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 28,7% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 23,6,% al pernottamento, il 21,1% alle spese di viaggio, l’11,2% allo shopping e il 15,4% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).
DOVE DORMIRE – Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, dopo la casa di parenti e amici (28,8%) vi è a stretto giro la preferenza per l’albergo (26,3%). A seguire la casa di proprietà (11,9%), i B&B (7,7%), il campeggio (7,0%), gli affitti brevi (5,3%), i residence (4,9%) e i villaggi turistici (4%).
LA PRENOTAZIONE – Il 46,3% prenoterà il proprio soggiorno contattando direttamente la struttura o utilizzando il suo sito internet. 3 italiani su 4 (75,6%) hanno prenotato con un anticipo da uno a due mesi.
MESI PIU’ GETTONATI – I flussi vedono 15,7 milioni di vacanzieri a giugno, 16,1 milioni a luglio, 17,5 milioni ad agosto e 4,7 milioni a settembre. Agosto si conferma dunque, nella visione degli italiani, il mese leader per programmare una vacanza.
SCELTA DELLA DESTINAZIONE – Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si fanno guidare principalmente dalle bellezze naturali del luogo (66,8%); a volte dalla voglia di ritrovare per abitudine gli stessi contesti (33,2%) o per la facilità di raggiungimento (26,5%). Nel 21,6% dei casi è il divertimento che la località offre a condizionare la scelta.
ATTIVITA’ IN VACANZA – Durante le proprie vacanze gli italiani si dedicheranno principalmente a passeggiate (72,3%), a serate con gli amici (51,2%), a escursioni e gite per conoscere il territorio (47,8%) e a pasteggiare al ristorante (44%).
GLI SPOSTAMENTI – Due vacanzieri su tre (il 66,6%) utilizzeranno la propria macchina per raggiungere la loro destinazione. Il 20,7% viaggerà in aereo e il 4,4% in treno.
CHI RESTA A CASA – Il 49,2% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per mancanza di liquidità (54,8%), per motivi di salute (24,5%) e per motivi familiari (23,9%). Il 7,8% andrà in vacanza in un altro periodo.
L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 14 e il 19 luglio intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (53%), c.a.m.i (12%) e c.a.w.i (35%) un campione di 4.028 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.
Il Consiglio Direttivo di Federalberghi ha designato i consiglieri Daniele Barbetti, Giammarco Giovannelli, Paolo Manca, Massimiliano Schiavon e il Direttore Generale Alessandro Massimo Nucara, quali rappresentanti della federazione in seno al Consiglio Generale di Confturismo. Farà altresì parte del Consiglio Generale, quale delegato del presidente di Federalberghi, il vicepresidente Manfred Pinzger.
Trasformare la propria passione in una professione vera.
Le iscrizioni ai corsi biennali ITS Turismo & Cultura sono ufficialmente aperte. Si parte a settembre.
La sede principale è a Martinsicuro, all’interno del centro commerciale Il Grillo: comodissima da raggiungere, con la stazione di Alba Adriatica a soli 700 metri e l’uscita autostradale Val Vibrata a 400 metri.
Inoltre, ci sono tre sedi distaccate a Castel di Sangro, Sulmona e Tagliacozzo, così da poter scegliere dove iniziare il proprio futuro.
I corsi sono aperti a studenti da tutta Italia e offrono un diploma statale, stage in azienda, esperienze Erasmus e opportunità reali nel mondo del lavoro.
I primi 5 corsi attivi per il biennio 2025–2027:
Hospitality Manager – per diventare leader nel turismo ricettivo;
Digital Marketing per il turismo – per chi ama la comunicazione e i social;
Gestione eventi culturali – per organizzare grandi emozioni;
Turismo enogastronomico – per valorizzare sapori e territori;
Tecnico di promozione del patrimonio culturale – per chi sogna di lavorare nella cultura.
Promo speciale
Se ci si iscrive entro il 31 agosto, e si proviene da fuori regione o da un comune distante, è offerto l’alloggio gratuito per il primo periodo del corso.
Iscrizioni:
https://www.itsturismoecultura .it/iscrizione/25.html
Info su come raggiunge il luogo:
https://www.itsturismoecultura .it/dove-siamo/22.html
“La tutela è il rispetto delle regole”
Questa la visione del responsabile dei NAS, Generale di Brigata Raffaele Covetti, in merito all’osservanza delle norme in ambito alimentare e sanitario
di Barbara Bonura
Un napoletano con la legge nel sangue: laureato in Giurisprudenza, un’articolata e brillante carriera nell’Arma, il Generale di Brigata Raffele Covetti è l’attuale Comandante dei NAS, i Carabinieri per la Tutela della Salute. In questa intervista abbiamo chiesto al Generale la sua esperienza sul campo.
Generale, nel suo ruolo di Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, qual è la sua valutazione riguardo l’attenzione che gli italiani riservano al rispetto delle norme antisofisticazioni, nel campo alimentare e quant’altro?
Posso asserire che negli ultimi tempi i cittadini italiani hanno cominciato a interessarsi con sempre maggiore attenzione alle problematiche riguardanti le sofisticazioni e le frodi alimentari, la corretta conservazione degli alimenti e il loro trasporto. Tale dato emerge sia con riguardo alle denunce e segnalazioni che pervengono, con sempre maggiore frequenza, ai nostri Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) dislocati sull’intero territorio nazionale, sia con riguardo alla sempre più pregnante richiesta d’informazioni e di consigli che il cittadino rivolge ai nostri Uffici. Tante sono le richieste che ci sono rivolte, ad esempio, su come leggere correttamente le etichette degli alimenti, sulle regole della loro conservazione, sull’igiene delle somministrazioni e della conservazione. Ed è proprio quest’ultimo aspetto che mi preme sottolineare, ovvero l’interazione tra il cittadino e i nostri presidi di legalità sul territorio. Insomma, è fondamentale che il cittadino onesto funga da nostra prima sentinella.
La vostra attività riguarda un ambito molto vasto, dalle sofisticazioni alle frodi alimentari, alla sanità, fino ai controlli sul rispetto del benessere degli animali. In quale settore si riscontrano le maggiori irregolarità?
Possiamo raggruppare le nostre attività in cinque macro aree d’intervento, che riguardano: la sicurezza sanitaria, la sicurezza farmaceutica, la sicurezza alimentare, la sicurezza veterinaria, i prodotti commerciali. Nel corso delle nostre campagne di controllo e monitoraggio, che effettuiamo periodicamente, abbiamo modo di rilevare un “congruo” numero di irregolarità che riguarda specificamente tutti i settori d’intervento.
A suo avviso, il post Covid ha generato una qualche disattenzione in più tra gli operatori della ristorazione?
Il periodo pandemico ha indubbiamente determinato forti difficoltà nel settore produttivo, anche in relazione alle necessarie restrizioni imposte per affrontare lo stato di emergenza derivatone. Pertanto, proprio nel momento in cui si è usciti da questa condizione si è ingenerata, anche in taluni operatori della ristorazione, la necessità di recuperare, anche in modo disonesto, il tempo e le risorse depauperate, con possibile ricaduta sulla qualità dei servizi offerti. In realtà, le risultanze dei nostri controlli effettuati nello specifico settore, nell’immediato post Covid, non hanno evidenziato particolare allarme.
Ritiene che sia utile sostenere e potenziare una collaborazione tra le imprese e i NAS, con l’obiettivo di promuovere il rispetto delle normative?
Lo ritengo fondamentale innanzitutto nell’interesse del consumatore, oltre che dell’operatore corretto. Lo scambio d’informazioni, d’impressioni e la condivisione di problematiche che possano migliorare l’esecuzione e la fruibilità dei servizi offerti, non può che determinare l’innalzamento della qualità degli stessi. In tale ottica, la costante formazione delle maestranze e degli operatori, così come le segnalazioni di situazioni a rischio da parte delle imprese virtuose, costituiscono la chiave di volta per garantire il pieno rispetto delle normative di settore e, quindi, il raggiungimento di più alti risultati a tutela delle imprese e dei cittadini.
Nel mondo alberghiero sono moltissimi gli aspetti su cui tenere alta l’attenzione: un hotel rappresenta un microcosmo in cui convivono più attività e servizi dedicati all’ospitalità. Qual è la prima regola che consiglierebbe di applicare e quali le “buone prassi” da raccomandare?
Come lei ha giustamente sottolineato, una struttura ricettiva costituisce un microcosmo di servizi destinati all’ospitalità: la preparazione e la somministrazione di alimenti e bevande, le attività di svago e relax, la sicurezza antincendio, la salubrità, l’igiene, la stabilità delle strutture, ecc. Ognuno di questi servizi è regolamentato da specifiche normative di settore il cui rispetto è categorico e imprescindibile. Pertanto, la norma primaria da osservare è quella di impiegare nell’esercizio delle attività personale serio, formato e addestrato. Insomma, professionisti del mestiere che garantiscano professionalità e dedizione.
Nel settore dell’ospitalità vi è una forte competitività. Ritiene che mantenere alto il livello dei controlli possa fare la differenza?
Le nostre attività di controllo hanno il primario obiettivo della tutela della salute del cittadino. Esse si sviluppano secondo un’ottica di prevenzione e repressione delle pratiche illecite, ma hanno anche uno scopo didascalico e di indirizzo degli operatori, gran parte dei quali trae anche dalle nostre verifiche tantissimi spunti per migliorare la qualità dei servizi offerti. È indubbio, quindi, che mantenere alta la soglia dei controlli, anche per l’effetto di deterrenza che ne deriva, contribuisca in modo significativo sia all’innalzamento dei livelli qualitativi delle prestazioni, sia a contrastare fenomeni di pressapochismo o, ancora peggio, di abusivismo che pure nello specifico settore hanno la loro incidenza. Il tutto a sicuro vantaggio degli operatori onesti e scrupolosi che hanno veramente a cuore la loro professione e, con essa, il rispetto del consumatore.
Di fronte a eventi come il Giubileo per il vostro Comando diventa più complicato intervenire?
L’anno giubilare in corso vedrà certamente l’afflusso di milioni di fedeli, soprattutto nella Capitale. Un evento così straordinario determina un aumento esponenziale della richiesta ricettiva, con conseguente risposta nell’offerta. Una condizione veramente eccezionale che richiede uno sforzo corale da parte di tutti gli attori preposti alla vigilanza e alla tutela della collettività. In tale contesto, su indicazione del Comando Generale dell’Arma i NAS, unitamente ai Reparti dell’Arma della linea territoriale, stanno facendo energicamente la propria parte, avendo già da tempo avviato una serie di campagne, che continueranno per tutto l’anno, volte a monitorare sia la sicurezza alimentare sia il rispetto delle regole nell’attività ricettiva.
Potremo immaginare una società in cui la vostra struttura venga più a contatto con i territori e con le scuole, per generare una maggiore sensibilità sui temi delle contraffazioni?
Sono diversi anni, ormai, che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha adottato una “politica di contatto” con il territorio, con le associazioni di categoria e dei consumatori, organizzando o partecipando a giornate di studio, seminari e consessi didattici, anche universitari, in Italia e all’estero. Un’attenzione particolare meritano le analoghe attività divulgative svolte dal nostro Comando presso le scuole. Qui, sotto l’egida del Comando Generale dell’Arma e nell’ambito del programma definito “Contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della Cultura della Legalità”, oramai da diverso tempo, affrontiamo il problema delle contraffazioni alimentari secondo un approccio caratterizzato da maggiore empatia. In particolare, presso gli Istituti professionali (alberghieri, agrari, ecc.) tali problematiche sono affrontate interagendo con i ragazzi, prendendo a riferimento i loro piani di studio, rispondendo a domande e curiosità e fornendo utilissimi consigli che potranno poi essere loro utili allorquando entreranno a far parte del mondo del lavoro.
Generale, di recente sono stati sanzionati dal vostro Comando diversi B&B tra l’Abruzzo e la Sardegna. Pensa che la situazione dei B&B sia particolarmente esposta a irregolarità in merito all’osservanza delle regole sulla sicurezza?
Le attività di controllo ai B&B, attualmente in corso, rientrano in una specifica strategia avviata in campo nazionale, già dal novembre 2024, nell’ambito dei monitoraggi afferenti al Giubileo 2025, di cui abbiamo parlato pocanzi.
Certamente, in periodi in cui la richiesta alloggiativa aumenta rapidamente è plausibile che proprio nel settore dei B&B possano aumentare i pericoli dovuti all’avvio di attività irregolari. Essi riguardano essenzialmente l’avvio di attività abusive o, comunque, non censite, non sempre facili da individuare, altre prive dei requisiti strutturali e igienico-sanitari, altre risultano prive dei requisiti antincendio. In molti casi sono ospitate persone in esubero rispetto a quelle consentite e autorizzate, con grave ricaduta sulla sicurezza interna delle strutture (piano antincendio, vie di fuga). Altra criticità che ha importanti ricadute sulla tutela della sicurezza pubblica è quella connessa all’identificazione certa degli alloggiati. Le norme in vigore, che hanno la finalità di impedire che persone pericolose, sospette o ricercate possano “rifugiarsi” in strutture ricettive, impongono ai gestori d’identificare gli ospiti e comunicarne la presenza agli organi di Pubblica Sicurezza. Di recente, con una specifica circolare, il Ministero dell’Interno ha chiarito che l’assolvimento degli obblighi d’identificazione degli ospiti possa essere garantito solo de visu, ossia mediante verifica della corrispondenza tra la persona alloggiata e il documento di identità di quest’ultima, effettuata in presenza dai gestori delle strutture. Ogni gestore deve quindi effettuare l’identificazione di ciascun ospite in presenza, senza poter ricorrere a strumenti o prassi alternativi.
Sul numero 18/2025 della newsletter di Federalberghi si parla di riqualificazione delle imprese turistiche, di mance nel settore turismo, di formazione continua per i dirigenti e di tanto altro ancora.
L’Osservatorio sul mercato del lavoro nel settore turismo, realizzato da Federalberghi in collaborazione con Fipe e con l’Ente bilaterale nazionale del turismo sulla base di dati forniti dall’INPS, fornisce un quadro completo e aggiornato dell’occupazione dipendente nel settore, articolata a livello territoriale e di comparto.
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