• Federalberghi

    Federalberghi è la principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia.

     

    L'associazione rappresenta le istanze e gli interessi degli albergatori nei confronti delle istituzioni e delle organizzazioni politiche, economiche e sindacali.

     

    Aderiscono a Federalberghi più di 27.000 alberghi su un totale di circa 33.000, attraverso 126 Associazioni territoriali.

     

    È socio fondatore di Hotrec, la Confederazione europea degli hotel, dei ristoranti e dei bar ed aderisce a Confcommercio, ove ha dato vita a Confturismo.

     

    Il Presidente è Bernabò Bocca, il Direttore Generale è Alessandro Massimo Nucara.

  • La partnership con Intesa Sanpaolo

    Il settore audiovisivo italiano è stato protagonista a Las Vegas dell’American Film Market, grazie alla partecipazione dell’Associazione Produttori Esecutivi italiani (APE) a un incontro volto a presentare agli operatori del settore le agevolazioni fiscali attualmente in vigore in Italia e le opportunità offerte dagli Studios di Cinecittà.

    Durante l’evento, APE ha presentato l’accordo siglato con Intesa Sanpaolo a sostegno delle produzioni esecutive estere sul territorio nazionale. Un impegno concreto per l’industria cinematografica e per l’intero settore audiovisivo, comparto con importanti impatti economici, culturali e sociali capace di favorire al contempo la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo, grazie anche alle produzioni internazionali che realizzano i propri film nel nostro Paese.

    Attraverso l’accordo, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese associate APE il supporto specialistico del proprio Desk Media & Cultura per operazioni di finanza ordinaria e straordinaria – come finanziamenti, smobilizzo credito d’imposta, anticipo credito IVA – oltre a soluzioni specifiche per le produzioni estere e quelle esecutive italiane.

    Negli ultimi anni, lo sviluppo delle produzioni nazionali e internazionali ha sollecitato nuovi investimenti per la valorizzazione delle location, diventando così un importante driver per la promozione turistica, oltre che a farsi leva occupazionale per la filiera degli operatori del settore a cui si sono affiancati gli interventi di riqualificazione di strutture e studi, primo fra tutti Cinecittà che, grazie anche ai fondi del PNRR, è tornata ad attrarre le migliori progettualità cinematografiche internazionali.

    Secondo un’analisi di APE, negli ultimi cinque anni 395 produzioni estere hanno beneficiato delle misure italiane sul tax credit, il credito concesso è stato pari a un valore complessivo di 380 milioni di euro e gli investimenti sono stati pari a un valore totale di 950 milioni di euro. Numeri importanti che posizionano l’Italia tra le destinazioni più convenienti al mondo da un punto di vista fiscale dove realizzare film, serie tv e in generale produzioni audiovisive di qualità.

    In questo contesto, il supporto di Intesa Sanpaolo si è tradotto, a oggi, in circa 3 miliardi di euro di erogazioni al comparto, a cui si è recentemente aggiunta la disponibilità di ulteriori 5 miliardi di euro fino al 2026 per finanziare le produzioni audiovisive nel solco dei 410 miliardi complessivi previsti dal Gruppo bancario a favore della realizzazione degli obiettivi del PNRR, tra cui Cultura 4.0.

    Dal 2009 a oggi, Intesa Sanpaolo ha supportato le produzioni di circa 670 opere tra film e serie tv nazionali e internazionali, oltre a 190 tra spot pubblicitari, factual e format tv, diventando un interlocutore bancario fondamentale per gli operatori nazionali e internazionali, capace anche di un approccio specialistico sia in fase di strutturazione del progetto – con un servizio consulenziale sui diversi aspetti finanziari – che in fase realizzativa.

    “Facendo leva sui modelli operativi sinergici del nostro Gruppo – ha commentato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo – da anni ci stiamo posizionando come banca di riferimento per il settore e sviluppiamo collaborazioni a sostegno del comparto audiovisivo.  L’accordo con APE punta ad attrarre produzioni straniere nel nostro Paese, favorendo il ruolo del cinema quale catalizzatore economico per numerosi settori produttivi, con benefici sull’intero indotto sia in termini occupazionali che di promozione dell’Italia e del Made in Italy”.

    “Grazie al tax credit internazionale e all’accordo appena siglato con Intesa Sanpaolo – ha spiegato Marco Valerio Pugini, Presidente APE –  il settore prosegue il suo cammino e la sua evoluzione, passando dalla realizzazione di prodotti di “location” a quelli che fanno “base” in Italia. Ciò equivale a una crescita esponenziale del nostro settore industriale, che ha triplicato i fatturati negli ultimi tre anni, con ricadute importanti sul nostro Paese”.

  • norme, tributi e incentivi

    Le Online Travel Agencies sono impegnate a raccogliere i dati delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve presenti sulle loro piattaforme

     

    I portali che intermediano le prenotazioni di servizi ricettivi e le locazioni brevi stanno procedendo a raccogliere e verificare alcune informazioni essenziali sulle strutture ricettive e sugli immobili presenti sulle loro piattaforme, come previsto dalla direttiva dell’UE sulla cooperazione amministrativa (DAC 7) e dal Digital Services Act (DSA).

     

    La direttiva europea DAC 7 è stata emanata al fine di rafforzare la trasparenza fiscale, considerata il principale strumento per contrastare le pratiche elusive internazionali. Un numero elevato e in costante aumento di privati e imprese utilizza infatti le piattaforme digitali per vendere beni o fornire servizi. Spesso però i redditi percepiti attraverso le piattaforme digitali non sono dichiarati e le relative imposte non vengono versate, in particolare quando tali piattaforme digitali operano in diversi Paesi. Ne consegue che gli Stati membri perdono gettito fiscale e alcuni operatori attivi sulle piattaforme digitali godono di un indebito vantaggio rispetto alle imprese tradizionali.

     

    In adempimento a quanto previsto dalla DAC 7, i gestori delle piattaforme sono obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio di ogni anno una serie di informazioni.

     

    Tra le informazioni da inviare, relativamente ai servizi ricettivi e alle locazioni brevi di immobili, sono ricomprese le seguenti:

    - i dati identificativi dei fornitori di servizi e dei locatori;

    - l’indirizzo di ciascuna proprietà inserzionata, e il relativo numero di iscrizione al registro catastale;

    - il corrispettivo totale versato o accreditato nel corso di ogni trimestre dell’anno e il numero di transazioni in riferimento a ciascuna proprietà inserzionata;

    - eventuali diritti, commissioni o imposte trattenuti o addebitati dal gestore di piattaforma per ogni trimestre dell’anno;

    - se disponibile, il numero di giorni di locazione e il tipo di ogni singola proprietà inserzionata durante l’anno.

     

    Con l’entrata in vigore del regolamento europeo sui servizi digitali, cosiddetto DSA, le piattaforme di intermediazione e di vendita di beni e servizi sono inoltre tenute a rafforzare i loro sistemi di sicurezza per prevenire situazioni di illegalità, compiendo controlli a campione sui prodotti e servizi venduti sulla propria piattaforma, e garantendo che la pubblicità online non sia ingannevole o dannosa.

     

    Il regolamento europeo è infatti finalizzato a creare un ambiente digitale sicuro e affidabile, tutelando i diritti dei consumatori e contrastando la diffusione di contenuti illegali e la manipolazione delle informazioni.

     

    In adempimento a tale normativa, potrà quindi essere richiesto ai gestori di attività ricettive o di locazione breve presenti sulle piattaforme di fornire il proprio indirizzo e codice fiscale, e, se si dichiarano host professionali, anche la partita IVA e il numero di iscrizione al Registro delle imprese.

     

    Il mancato inserimento dei dati richiesti nell’area riservata della piattaforma comporterà l’adozione di alcune misure, tra cui l’impossibilità di ricevere prenotazioni da parte di viaggiatori all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE) e la disattivazione delle proprietà presenti sulla piattaforma stessa.

  • numeri del turismo

    CORSA AI PONTI DI PRIMAVERA: OLTRE 14 MLN IN VIAGGIO

    VACANZA PIU’ LUNGA E VOGLIA DI MARE.

    GIRO D’AFFARI DI 7,2MLD

    BOCCA: TREND POSITIVO.  ITALIANI ATTRATTI DALLA SOSTENIBILITA’

    L’occasione dei Ponti di Primavera non ha lasciato indifferenti gli italiani: a mettersi in viaggio nella giornata della Liberazione del 25 aprile e per il Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, saranno 14,2 milioni di concittadini che, per l’occasione, hanno programmato una pausa più lunga del solito facendo mediamente 5,1 giorni di vacanza (contro i 3,8 dello scorso anno). Una tendenza agevolata probabilmente dalla collocazione favorevole dei giorni di festa nel calendario 2025.

    Secondo l’indagine realizzata da Tecnè per la Federalberghi, il movimento turistico interno per questi ponti di Primavera produrrà un giro di affari di 7,2 miliardi.

    I picchi di partenze si concentreranno su giovedì 24 aprile (7,4mln) e tra sabato 26 e mercoledì 30 aprile (3,5 mln).

    Ancora una volta, saranno le località di mare a conquistare il podio tra le destinazioni privilegiate dai viaggiatori che sceglieranno di restare in Italia (87,2%), subito seguite dalle città d’arte. Per il rimanente 12,8% l’opzione si orienterà invece su mete estere, dalle grandi capitali europee a quelle extra-europee.

    Ci si sposterà soprattutto con l’auto di proprietà e si opterà tendenzialmente per destinazioni facilmente raggiungibili. Tra le scelte dei viaggiatori si è rilevato un desiderio di novità: gli italiani hanno voglia di scoprire luoghi mai visitati, osando un po’ di più rispetto alle abitudini più consuete, a favore della ricerca del nuovo e di bellezze naturali ancora sconosciute.

    “La nostra indagine consente di constatare che siamo di fronte ad una tendenza positiva che ha avuto il suo avvio con le festività pasquali – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Questi Ponti di Primavera sembrano rappresentare un’occasione imperdibile per molti dei nostri concittadini. La maggior parte di essi ha prenotato con largo anticipo, segno di una certezza in merito alla fruizione del viaggio. Ma si è evidenziata anche una particolare predilezione verso strutture con pratiche sostenibili, scelte da circa il 40 per cento degli intervistati”.

    “L’aumento del costo della vita non lascia comunque tregua alle tasche degli italiani, il 38% dei quali ha infatti ridotto le spese. Sotto questo profilo, considero doveroso sottolineare che, sui costi complessivi da attribuire alla vacanza, le spese relative al pernottamento incidono per il 18%”.

    “A fronte di questi dati – ha concluso Bocca – auspichiamo che il trend positivo prosegua il suo corso, non soltanto in riferimento alla prossima stagione estiva, ma anche in previsione delle grandi sfide che ci attendono nel corso dell’intero anno”.

     

    I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

    Saranno circa 14,2 milioni gli italiani in viaggio per i ponti di primavera di cui 9,3 maggiorenni e 4,9 minorenni.

    DESTINAZIONI PREFERITE – L’87,2% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 12,8% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (43,8%), le località d’arte (25,2%), i laghi (10,3%) e, a seguire, la montagna (8,2%) e le località termali (2,1%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con la Pasqua, vincono le grandi capitali europee (83,2%), seguite da quelle extraeuropee (6,6%), dalle località marine (6%) e dal viaggio in crociera (2,9%).

    L’ALLOGGIO – L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (30,9%); seguono i bed & breakfast (26,9%), l’albergo, il residence e il villaggio turistico con un 18% e le locazioni brevi (9,2%).

    LA DURATA – Complice un calendario particolarmente favorevole, la vacanza avrà una durata media di 5,1 giorni, oltre un giorno in più rispetto all’anno passato. Infatti, l’84,4% di chi farà vacanza rimarrà fuori per più di 4 notti. Oltre la metà dei vacanzieri (52,6%) partirà giovedì 24 aprile, mentre il 18,6% era già in vacanza da Pasqua.

    LA SPESA MEDIA – La spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 504 euro.

    IL GIRO D’AFFARI - Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 7,2 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 68% dei vacanzieri è stato influenzato nelle sue scelte per questa vacanza proprio dall’inflazione. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (34,4%) e al viaggio (21,5%). L’alloggio assorbe il 18% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 10,4%.

    LA PRENOTAZIONE – La vacanza è stata prenotata con grande anticipo: l’84,5% lo ha fatto fino ad un mese prima.

    I MOTIVI - Le motivazioni principali per la scelta della destinazione sono il desiderio di vedere un posto nuovo (38,6%) e le bellezze naturali del luogo (35,2%). Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la facilità di raggiungimento (24,4%) e per la ricchezza del patrimonio artistico (23%).

    LE ATTIVITA’ - Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (85,9%), la scoperta dell’enogastronomia locale (60,2%), il relax (47,4%) e le attività sportive (13,6%).

    GLI SPOSTAMENTI – Oltre il 40% dei vacanzieri utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 34% viaggerà in aereo e il 15,2% in treno.

    I MOTIVI DI NON VACANZA – Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 46,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 35,3% per motivi familiari e un altro 12% per impegni lavorativi.

     

    L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 14 aprile intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (55%), c.a.m.i (14%) e c.a.w.i (31%) un campione di 4.223 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.

  • organizzazione

    Filippo Pilati, figlio dell’indimenticabile Americo, è stato eletto all’unanimità, lunedì 7 aprile, presidente provinciale dei Giovani albergatori di Federalberghi Confcommercio.

     Presenti all’elezione, oltre al presidente provinciale della Confcommercio Enrico Lupi, anche il presidente regionale dei Giovani albergatori Fabio Raimondo e il presidente provinciale diFederalberghi Confcommercio Davide Trevia.

     “Per me è un onore essere stato eletto presidente dei giovani albergatori, in particolare in quanto nel nostro territorio l’ospitalità alberghiera rappresenta un punto fondamentale del turismo e dell’economia. Mio padre mi ha trasmesso la passione per il lavoro e l’importanza del sistema associativo. Mi metterò a disposizione dei colleghi per contribuire alla crescita e alla costruzione di un turismo sempre più qualificato e radicato nel territorio, soprattutto in un momento storico come questo in cui l’ospitalità richiede visione, innovazione e radicamento al territorio”, il commento del neo eletto Pilati

    “Sicuramente Filippo è una persona con una storia importante e ritengo sia ottimo che sia diventato presidente provinciale dei Giovani di Imperia, per il rilancio che si deve portare nel territorio, dando spinta e supporto anche alle iniziative che il comitato regionale sta portando avanti”, ha affermato il presidente regionale Fabio Raimondo.

    Il presidente provinciale di Federalberghi Confcommercio Davide Trevia ha invece sottolineato che “un’elezione non è mai stata così semplice. Filippo ha un cognome importante e penso che Americo da lassù sarà felice, ma Filippo, prima di tutto, è un ragazzo molto bravo e preparato. Sono convinto che farà un ottimo lavoro e che sia la persona che serve per la Federalberghi”.

  • risorse umane

    Nella mattinata di martedì 11 marzo 2025, durante il Comitato Direttivo di Adava, è stato presentato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Turismo Federalberghi.

     L'incontro ha avuto luogo ad Aosta, presso la sede dell’associazione ed ha visto la partecipazione attiva dei delegati di Adava, provenienti dai diversi comprensori turistici della regione, sia in presenza che a distanza, oltre che dei rappresentanti delle varie categorie del settore turistico ricettivo.

     Il seminario è iniziato con i saluti introduttivi del presidente di Adava, Luigi Fosson, seguiti dagli interventi di Angelo Candido, Capo Servizio Sindacale di Federalberghi, e diAndrea Serra, Responsabile tecnico dell’area lavoro di Federalberghi, che hanno illustrato in dettaglio le principali novità contenute nel nuovo CCNL.

     Gli interventi si sono concentrati sui temi cruciali per il settore, tra cui la nuova classificazione del personale, le politiche di attrazione e mantenimento della manodopera, i contratti a termine e le iniziative di welfare, con un particolare focus sull’assistenza sanitaria integrativa destinata ai dipendenti del settore turistico ricettivo, tramite il fondo FAST.

     Al termine delle relazioni, qualificati interventi hanno testimoniato l’interesse dell’uditorio per le tematiche relative alla gestione delle risorse umane, che rappresentano uno dei fattori più importanti per il successo delle imprese dell’ospitalità.

     In chiusura dei lavori è intervento il presidente di Adava, Luigi Fosson: “La presentazione del contratto si è rivelata un'opportunità per fare il punto sulle sfide e le opportunità del settore turistico, in un contesto sempre più orientato a garantire un ambiente di lavoro stimolante e sostenibile.

    La carenza di forza lavoro è una delle principali sfide che affrontano le nostre imprese turistiche. Dobbiamo intensificare gli sforzi per rendere il nostro settore più attrattivo, attraverso iniziative che contribuiscano a migliorare ulteriormente il benessere lavorativo dei nostri collaboratori. Insieme agli strumenti forniti dal CCNL Turismo, che vanno nella giusta direzione, stiamo continuando a lavorare in sinergia con l’amministrazione regionale e le altre parti sociali per individuare iniziative incentivanti per chi sceglie la nostra regione come comunità in cui vivere e lavorare.”

  • interviste

    Albergo intelligente, ma senza robot

    Tante sono le possibilità offerte dall’AI, ma l’interazione umana resterà insostituibile per garantire esperienze indimenticabili

     di Luca Bassi

    Un tempo erano gli àuguri, l’ordine sacerdotale dell’antica Roma, fondato da Romolo, il cui compito era quello di interpretare il volo degli uccelli. In Grecia, la Pizia di Delfi e poi Cassandra con le sue previsioni troppo spesso nefaste. Poi, San Malachia e Zarathustra, passando per Nostradamus: la storia è costellata di indovini e profeti, perché interrogarsi sul domani è sempre importante, per non dire fondamentale.

    Il futuro è un tema ricorrente e oggi la capacità di anticiparlo è una professione ricercata da molte aziende. L’avvento dell’intelligenza artificiale, la cosiddetta IA, non ha fatto altro che aumentare le domande su come sarà il domani, soprattutto in ambito lavorativo.

    È anche per questo che Federalberghi e il Centro di formazione management del terziario, con l’aiuto del futurologo Thomas Bialas, hanno proposto un percorso di riflessione sull’impatto dell’intelligenza artificiale all’interno degli hotel attraverso un volume: Io e l’IA. Il mio futuro è intelligente?

    Il manuale, che è stato presentato durante il TTG di Rimini nel corso di un seminario organizzato dal Comitato Nazionale Giovani Albergatori di Federalberghi, contiene, oltre all’analisi di scenario, anche una rassegna concreta di applicazioni che possono aiutare le imprese a migliorare le proprie performance. Come?

    Lo abbiamo chiesto all’autore del volume.

     L’intelligenza artificiale è un alleato formidabile?

    Nel manuale abbiamo messo le principali novità che l’intelligenza artificiale può portare. Cose semplici e quasi scontate, forse anche per questo importantissime, fondamentali, come la traduzione delle lingue: in pochi istanti, oggi, grazie all’intelligenza artificiale, posso dare informazioni in cinese, in arabo, in inglese e in tedesco, con una semplice app che costa qualche decina di euro al mese. Anni fa un servizio del genere, svolto da un professionista, sarebbe costato molto, molto di più in termini di studio e impegno. Pensiamo a quanto deve lavorare sulla preparazione professionale un interprete. Per fotografare in modo chiaro la situazione di oggi, possiamo dire che l’intelligenza artificiale sta vivendo i passaggi vissuti anni fa da internet, che un tempo era appannaggio di pochi informatici e poi, a lungo andare, è diventato uno strumento di lavoro e di svago alla portata di tutti a prezzi accessibilissimi. L’intelligenza artificiale sta facendo proprio questo: oggi spaventa un po’, domani sarà nelle mani di molti, per non dire di tutti.

    Ma quindi, l’albergatore inteso come persona fisica verrà presto sostituito dalla tecnologia?

    Il robot al posto del receptionist è un giochetto che lascia il tempo che trova, un’attrazione buona solo per avere spazio sui giornali, ma poi nella pratica non così performante. lo penso che, oggi come domani, quando si arriva come ospiti in un albergo, sarà sempre meglio trovarsi di fronte una persona vera, che sia professionale e gentile. Credo che questa professione anche in futuro resterà umana. L’automazione porterebbe solo un’omologazione dei servizi che appiattirebbe l’offerta, creando un danno per tutti. Sì, perché il cliente cerca l’esperienza anche umana: quando arriverò in un hotel dopo un viaggio che potrà essere stato lungo e stancante vorrò sempre avere a che fare con una persona fisica, col suo sorriso, col suo saluto, magari con un suo consiglio o una sua indicazione su dove consumare una buona cena in zona. Inoltre, la disconnessione un giorno sarà ancora più difficile da trovare rispetto a oggi e in albergo un professionista in carne e ossa che mi parlerà sarà un vero e proprio plus. Sono convinto che il Turismo e l’ospitalità saranno sempre un’isola felice in questo senso.

     Il futurologo: uno sguardo al domani delle imprese...

    Il compito del sociologo è di studiare la società, quello dello psicologo di studiare la psiche umana, mentre quello del futurologo è di studiare il futuro. Osservare il futuro significa guardare al passato, cogliere i segnali e le tendenze per proiettarle in avanti. In sostanza, il nostro lavoro sta nel raccontare storie, fare una narrazione di come potrebbero, o meglio dovrebbero, andare le cose. È sempre una proiezione in avanti. Per le imprese l’obiettivo è quello di anticipare le tendenze. La fortuna, nel settore degli alberghi, è che, essendo un ambito diverso dal commercio digitale così come tutto il Turismo, sarà sempre collegato all’essere umano, perché vende un’esperienza che un robot non potrà mai fare: la tecnologia è importante, ma non così rilevante perché si tratta di lavori di relazione, emozionali.

    Queste cose non le dico solo da professionista, ma anche e soprattutto da ospite: pochi giorni fa ho chiesto la sveglia in albergo spiegando alla persona che curava la hall che l’indomani avrei avuto un appuntamento importante, che non avrei potuto permettermi di arrivare in ritardo. La mattina successiva, dopo la sveglia automatizzata, ho ricevuto la chiamata della receptionist che si è assicurata che fossi sveglio. Per me è stato un servizio fondamentale: ben venga la sveglia automatizzata, che serve sempre, ma poi quello che per me ha fatto la differenza è stata la chiamata dalla hall.

     Come sarebbe il Turismo in mano agli algoritmi?

    Gli algoritmi oggi appiattiscono l’emozione dell’esperienza. Pensate alle tendenze della cucina: l’avocado ormai è in tutti i toast. Ci piace questa cosa? Ormai tutto si assomiglia, manca sempre di più l’originalità che solo la mente umana può portare, ogni volta. Se tutti usassero gli stessi servizi, ci sarebbe un’omologazione dell’esperienza. E no, non è un vantaggio. Quando nacque internet avere un sito era un vantaggio commerciale. Oggi tutti hanno il sito ed è uno standard. È un bene? è un male? Non è né una né l’altra cosa.

    L’albergatore deve essere diverso e farsi aiutare a distinguersi dall’intelligenza artificiale. L’esempio che faccio spesso è che con Chat GPT mi posso far creare dieci quadri standardizzati da appendere nelle camere oppure posso farmi aiutare a trovare un artista locale che disegni un quadro unico, solo per me. Secondo voi quale sarebbe poi la camera più bella, quella con i quadri creati e stampati da un computer o quelli realizzati dall’artista? Sinceramente, ho pochi dubbi.

     L’AI è già entrata nelle vite degli albergatori?

    Oggi chiamiamo “intelligenza artificiale” tanti software che in realtà stiamo usando da anni, senza sapere che si trattava già allora di intelligenza artificiale. È buffo, vero? Pensiamo ad esempio ai chatbot che rispondono automaticamente alle domande che facciamo al servizio assistenza: esistono e sono in funzione da più di dieci anni. Oppure agli algoritmi che da tantissimo tempo aiutano gli albergatori a stabilire il prezzo concorrenziale delle camere. Diciamo che in questa nostra era stiamo abbattendo la complessità informatica portando questi strumenti a tutti. La differenza sostanziale è che con una manciata di euro oggi ci si può abbonare a Chat GPT e vivere a stretto contatto con l’intelligenza artificiale, mentre anni fa queste cose erano appannaggio solo di grosse realtà che si appoggiavano ad altre grandi realtà del settore. Come dicevamo prima, lo stesso percorso che ha fatto internet dagli anni ’90 in poi: prima era di pochissimi, oggi è di tutti.

     Qualche app da consigliare agli albergatori più curiosi e innovativi?

    La prima che mi viene in mente è Antropic, finanziata anche da Amazon. Si tratta di una realtà molto interessante che mira a creare modelli di intelligenza artificiale di alta qualità e affidabilità. Ma poi ci sono centinaia, se non migliaia di applicazioni di intelligenza artificiale già a disposizione degli hotel. Molte delle quali ancora in fase di perfezionamento (alcune spariranno e saranno sostituite), ma già molto utili, come Sintesia: costa pochissimo e può aiutare gli operatori del mondo del Turismo a creare cose spettacolari. Per farla breve, basta richiedere con un testo quello che abbiamo in mente e l’intelligenza artificiale genera per noi un video con degli avatar che possono parlare anche in 160 lingue. Si possono addirittura creare degli avatar con dei volti umani e personalizzare anche gli sfondi. Immaginatevi un albergo che dà le informazioni di un soggiorno a un potenziale ospite, aiutato da questa intelligenza artificiale.

     In conclusione, come sarà il settore del Turismo tra dieci anni?

    La tecnologia sarà sicuramente un aiuto per chi lavora e per chi ne usufruisce. Nuove generazioni? Non vedo scenari alla Matrix con tutte le persone connesse e universi paralleli. Penso piuttosto che certe esperienze, come quelle legate al Turismo appunto, non saranno poi così diverse. Chat GPT sarà inserito su ogni device: tra poco basterà acquistare uno smartphone per poterlo usare ogni giorno, più volte al giorno. E in questo vedo un pericolo perché, come dicevamo prima, tutta l’esperienza potrebbe standardizzarsi. Il rischio è che qualcuno intervenga, magari con dei pagamenti che condizionino l’intelligenza artificiale che mi deve dare un consiglio, indirizzando poi la mia esperienza. Tutto questo, quasi inutile dirlo, rappresenterà una bella sfida per gli albergatori, perché cambierà l’approccio alla comunicazione.  

     Intervista realizzata in collaborazione con Affari di Gola, periodico di Confcommercio Bergamo

  • Imprese del turismo

    Sul numero 7/2025 della newsletter di Federalberghi si parla delle vacanze degli italiani durante le vacanze di Pasqua, di previdenza complementare, di alternanza scuola lavoro, della convenzione di Federalberghi con Urmet Solutions, dell'assemblea di Federalberghi e di tanto altro ancora.

  • Turismo d'Italia

    Turismo d'Italia è l'organo di stampa ufficiale di Federalberghi.

     

    La rivista, nata nel 1958, oltre a illustrare la posizione della federazione sugli argomenti di principale importanza per le imprese turistico ricettive, è ricca di articoli di design e di informazione tecnico professionale.

Il settore audiovisivo italiano è stato protagonista a Las Vegas dell’American Film Market, grazie alla partecipazione dell’Associazione Produttori Esecutivi italiani (APE) a un incontro volto a presentare agli operatori del settore le agevolazioni fiscali attualmente in vigore in Italia e le opportunità offerte dagli Studios di Cinecittà.

Durante l’evento, APE ha presentato l’accordo siglato con Intesa Sanpaolo a sostegno delle produzioni esecutive estere sul territorio nazionale. Un impegno concreto per l’industria cinematografica e per l’intero settore audiovisivo, comparto con importanti impatti economici, culturali e sociali capace di favorire al contempo la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo, grazie anche alle produzioni internazionali che realizzano i propri film nel nostro Paese.

Attraverso l’accordo, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese associate APE il supporto specialistico del proprio Desk Media & Cultura per operazioni di finanza ordinaria e straordinaria – come finanziamenti, smobilizzo credito d’imposta, anticipo credito IVA – oltre a soluzioni specifiche per le produzioni estere e quelle esecutive italiane.

Negli ultimi anni, lo sviluppo delle produzioni nazionali e internazionali ha sollecitato nuovi investimenti per la valorizzazione delle location, diventando così un importante driver per la promozione turistica, oltre che a farsi leva occupazionale per la filiera degli operatori del settore a cui si sono affiancati gli interventi di riqualificazione di strutture e studi, primo fra tutti Cinecittà che, grazie anche ai fondi del PNRR, è tornata ad attrarre le migliori progettualità cinematografiche internazionali.

Secondo un’analisi di APE, negli ultimi cinque anni 395 produzioni estere hanno beneficiato delle misure italiane sul tax credit, il credito concesso è stato pari a un valore complessivo di 380 milioni di euro e gli investimenti sono stati pari a un valore totale di 950 milioni di euro. Numeri importanti che posizionano l’Italia tra le destinazioni più convenienti al mondo da un punto di vista fiscale dove realizzare film, serie tv e in generale produzioni audiovisive di qualità.

In questo contesto, il supporto di Intesa Sanpaolo si è tradotto, a oggi, in circa 3 miliardi di euro di erogazioni al comparto, a cui si è recentemente aggiunta la disponibilità di ulteriori 5 miliardi di euro fino al 2026 per finanziare le produzioni audiovisive nel solco dei 410 miliardi complessivi previsti dal Gruppo bancario a favore della realizzazione degli obiettivi del PNRR, tra cui Cultura 4.0.

Dal 2009 a oggi, Intesa Sanpaolo ha supportato le produzioni di circa 670 opere tra film e serie tv nazionali e internazionali, oltre a 190 tra spot pubblicitari, factual e format tv, diventando un interlocutore bancario fondamentale per gli operatori nazionali e internazionali, capace anche di un approccio specialistico sia in fase di strutturazione del progetto – con un servizio consulenziale sui diversi aspetti finanziari – che in fase realizzativa.

“Facendo leva sui modelli operativi sinergici del nostro Gruppo – ha commentato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo – da anni ci stiamo posizionando come banca di riferimento per il settore e sviluppiamo collaborazioni a sostegno del comparto audiovisivo.  L’accordo con APE punta ad attrarre produzioni straniere nel nostro Paese, favorendo il ruolo del cinema quale catalizzatore economico per numerosi settori produttivi, con benefici sull’intero indotto sia in termini occupazionali che di promozione dell’Italia e del Made in Italy”.

“Grazie al tax credit internazionale e all’accordo appena siglato con Intesa Sanpaolo – ha spiegato Marco Valerio Pugini, Presidente APE –  il settore prosegue il suo cammino e la sua evoluzione, passando dalla realizzazione di prodotti di “location” a quelli che fanno “base” in Italia. Ciò equivale a una crescita esponenziale del nostro settore industriale, che ha triplicato i fatturati negli ultimi tre anni, con ricadute importanti sul nostro Paese”.

Federalberghi Riccione accoglie positivamente il taglio della Tari del 5,3% su tutte le utenze, sia domestiche che non domestiche, definendolo “un intervento concreto a sostegno delle famiglie e delle attività economiche del territorio.

Da sempre – continua Federalberghi - la nostra categoria richiede una riduzione di questa importante tassa che raggiunge valori economici molto alti per le metrature delle nostre attività ricettive. Un costo non corrispondente alla qualità del servizio, ai giorni di apertura e alla tipologia del rifiuto prodotto e conferito”.

“Dall’amministrazione è arrivato un segnale positivo alla nostra richiesta, un’attenzione ai costi e alla sostenibilità delle nostre aziende. Invitiamo a continuare sulla strada dei controlli e del recupero dei pagamenti per evitare concorrenza sleale che genera disparità di offerta in particolare al ribasso”.

Il nuovo calendario per il pagamento della Tari 2025,  in tre rate, “rende inoltre più flessibile la gestione della spesa: due terzi del pagamento è a stagione estiva ormai conclusa e questo, sottolineano gli albergatori, permette una maggiore puntualità del pagamento.

Ci auguriamo – conclude Federalberghi - che il percorso amministrativo intrapreso dalla giunta e tutta l’amministrazione comunale possa riguardare anche altre tasse o imposte comunali, vedi Imposta di soggiorno, Imu e Irpef”.

Anche nel 2025 Centrale District di Milano aderisce alla Giornata mondiale della consapevolezza dell’Autismo. Alcuni grandi alberghi che fanno parte del Distretto, insieme a Mercato Centrale, mercoledì 2 aprile saranno illuminati di blu, dal 2007 il colore scelto dall’Onu come simbolo di questa giornata. 

Saranno gli hotel Duo Milan Porta Nuova, , Best Western Hotel Madison, INNSiDE by Meliá Milano Torre GalFa, Hyatt Centric Milan Centrale, NYX Hotel Milan, Starhotels Anderson e Starhotels E.c.ho e Mercato Centrale.

 Rimanendo nel solo mondo scolastico, secondo dati Istat del 2023, sono intorno ai 338 mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane e di questi, l’Asd, il disturbo dello spettro autistico, rappresenta il 31,8% del totale, cioé 107mila ragazzi.

“Nella mia qualità di presidente anche di Federalberghi Milano, Lodi Monza/Brianza stiamo dando avvio ad un corso che mette l’inclusione al centro del rapporto tra imprese e personale dipendente. Le aziende devono diventare consapevoli che l’inclusione è un’opportunità che porta alla crescita professionale dei propri dipendenti”, il commento del presidente di Centrale District Maurizio Naro.

"I dati Istat - continua la   vice presidente di Centrale District Camilla Doni– ci richiamano a maggior ragione al dovere di includere. Chi come noi accoglie ogni giorno a Milano persone che arrivano da tutto il mondo e dalle esperienze più diverse, sa quanto le differenze siano una ricchezza da valorizzare a 360 gradi. Il Best Western Hotel Madison, socio di Centrale District, da tempo ha messo in campo una serie di accorgimenti destinati all’accoglienza specifica delle persone autistiche: dall’attenzione ai suoni e rumori, all’uso del monocromo. Stiamo inoltre ragionando come Distretto su stage e assunzioni formative mirate ai ragazzi nello spettro autistico”.

 

Una rete di professionisti in grado di soddisfare le più svariate esigenze

 L'esempio virtuoso di Marilleva 

I temi legati alla produzione e alla gestione dell’energia, sono sempre più attuali e al centro del dibattito pubblico, sia dal punto di vista ambientale sia economico. La crescente attenzione generale verso un percorso di decarbonizzazione globale, ha reso non più rinviabili le azioni volte a ridurre le emissioni, attraverso la produzione e il consumo di energia da fonte rinnovabile.

Allo stesso tempo, è fondamentale tener conto delle difficoltà generali emergenti dall’attuale scenario prezzi. In questo contesto, quindi, l’efficienza energetica e il risparmio energetico assumono un ruolo fondamentale per raggiungere il più possibile gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea. In tal senso, l’efficientamento energetico degli edifici può rappresentare una delle strade da percorrere, considerando che, in Italia, oltre il 65% del parco edilizio residenziale ha quasi mezzo secolo di storia.

In questa direzione troviamo un esempio virtuoso a Marilleva, frazione del Comune di Mezzana, in provincia di Trento, dove si è scelto di investire nella riqualificazione e nell’efficientamento energetico delle strutture ricettive costruite tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso.

I lavori di ristrutturazione hanno interessato otto condomini a quota 900 metri e a quota 1.400 metri, con circa 750 appartamenti e 150 camere d’albergo: un investimento totale che si aggirava intorno ai 50 milioni di euro per il rilancio della località sciistica della Val di Sole. Inoltre, l’intervento ha riguardato un’altra quindicina di condomini (1.200 unità abitative e 200 camere d’albergo) per un valore di altri 80 milioni.

Si tratta della più grande opera in Italia di recupero, miglioramento e sistemazione degli edifici sviluppata da Plenitude, società controllata da Eni e presente sul mercato con un modello di business distintivo che integra la produzione da fonti rinnovabili, la vendita di energia e di soluzioni energetiche e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici. Plenitude fornisce energia a oltre 10 milioni di clienti europei nel mercato retail, con l’obiettivo di superare gli 11 milioni entro il 2028 e di raggiungere i 15 milioni entro il 2030. Nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, l’azienda punta a  raggiungere 10 Gigawatt di capacità rinnovabile installata entro il  2028 e 15 Gigawatt entro il 2030.

Plenitude è una Società Benefit, che integra, all’interno del proprio Statuto, l’obiettivo di avere un impatto positivo sulle persone, sulle comunità e sull’ambiente e si inquadra nel più ampio impegno di Eni volto a creare valore attraverso la transizione energetica. All’interno di questo progetto di riqualificazione firmato Plenitude, il record nel record spetta al residence Albarè, a Marilleva 1.400, per un investimento di circa 30 milioni di euro. Una imponente ristrutturazione che ha cercato soluzioni per non snaturare l’aspetto caratteristico dei pilastri a palafitta e della struttura di cemento, vetro e acciaio che caratterizzano Marilleva e la contraddistinguono nel panorama architettonico del Novecento.

Si è voluto ridare così ulteriore slancio a una località turistica che rimane tuttora un importantissimo motore del turismo invernale, capace di attrarre in Val di Sole numerosi turisti e sciatori da tutta Europa.

Il contesto è stato reso ancora più attrattivo anche grazie all’amministrazione comunale, che ha sviluppato infrastrutture per migliorare l’offerta e l’esperienza turistica con la realizzazione dell’illuminazione di 2 chilometri della passeggiata nel bosco e la creazione di una piazzola per l’eliporto.

Marilleva può essere un esempio virtuoso di riqualificazione e di efficientamento energetico di strutture ricettive per il lavoro che è stato fatto per recuperare un patrimonio immobiliare pensato oltre cinquant’anni fa con le stazioni sciistiche integrate. Erano il fiore all’occhiello dell’edilizia turistica, cresciuta grazie alla spinta del movimento urbanistico francese dei plans neige: stazioni di nuova generazione, tecnologiche, integrate alle piste da sci per lo svago degli abitanti delle grandi città. Spazi lontani dai paesi che avevano l’obiettivo di inserirsi nel contesto montano, da un punto di vista architettonico, offrendo ai turisti un servizio completo: pista da sci e impianti di risalita sotto casa, negozi e centri commerciali con discoteche e ristoranti in loco, all’interno del complesso. Dalla Francia il modello scavallò le Alpi, con tanti nuovi villaggi che ebbero una certa fortuna in Italia ma che, a partire dal nuovo Millennio, in alcuni casi hanno visto rallentare il loro sviluppo.

Qui entra in gioco la volontà concreta di riqualificare un patrimonio importante da molti punti di vista. Per questo, proprio il complesso trentino della Val di Sole è diventato il più grande cantiere montano d’Italia, grazie a Plenitude (all’epoca dell’inizio dei lavori Eni gas e luce), Gvg Engineering e Harley & Dikkinson Consulting diventati a loro volta protagonisti delle più importanti riqualificazioni energetiche operate dalla Società in Italia. Il residence Albarè è composto da due condomini per un totale di 474 appartamenti di 42 metri quadri di superficie media, che costituiscono un unico complesso (insieme a un hotel da 120 camere, cinema, negozi, piscina, ristoranti, bar, campi da tennis, palestra).

“CappottoMio” è il nome del progetto che ha dato vita agli interventi, terminati a fine 2022: una soluzione per la riqualificazione energetica degli edifici presente nell’offerta di Plenitude, che per lo sviluppo dei propri servizi si avvale di una rete di professionisti in grado di soddisfare le più svariate esigenze, sia dal punto di vista energetico sia da quello finanziario.

Il Consorzio del Bardolino, su un territorio che si affaccia sul Lago di Garda, sta portando avanti una strategia ambiziosa “per creare valore e rispondere alle sfide del mercato del vino”.

La valorizzazione del territorio, dunque, passa anche attraverso l’enoturismo, che sta diventando una risorsa fondamentale per il Consorzio.

Grazie alla partnership con Federalberghi, il Consorzio ha rafforzato il legame con le strutture ricettive locali, incentivando il turismo legato al vino. È in corso una collaborazione con la Strada del Vino Bardolino per creare itinerari turistici che includano cantine, hotel e ristoranti, in modo da offrire ai visitatori un’esperienza completa e autentica del territorio. Questo approccio integrato ha come obiettivo l’incremento delle presenze turistiche e la promozione dei vini Bardolino e Chiaretto.

In un momento storico  in cui i consumi di vino sono in calo, la formula proposta dal Consorzio mira a migliorare il posizionamento dei suoi vini, attraverso un modello di filiera allargata che coinvolga produttori, operatori turistici, ristoratori e istituzioni locali. È un’iniziativa dal basso che vuole ascoltare, confrontarsi e fornire supporto formativo “per elevare la qualità dei prodotti e rafforzare la promozione turistica”.

“Il Consorzio del Bardolino è impegnato a rafforzare la collaborazione tra tutti i protagonisti della filiera. Con i suoi 2.550 ettari di vigneti, da cui nascono 21 milioni di bottiglie tra Bardolino e Chiaretto, l’obiettivo è garantire che tutti gli attori locali – dalle cantine agli operatori turistici – siano coinvolti in progetti che mirano a migliorare la qualità del prodotto e a conoscere meglio i mercati”. 

Il presidente del Consorzio Fabio Dei Micheli ha spiegato che” il successo di questo progetto si basa su una costante formazione e consulenza sui mercati, sui tecnicismi enologici e sulle tecniche vitivinicole, con un focus particolare sul mercato del Regno Unito, importante per la denominazione Bardolino e Chiaretto”.

Dal 2024, il Consorzio ha avviato una serie di iniziative formative rivolte ai produttori, con il supporto di esperti come Ray O’Connor, Master of Wine irlandese. La formazione continua a riguardare sia le tecniche di produzione che le strategie di marketing e vendita.

Oltre al lavoro di formazione e marketing, il Consorzio si avvale del supporto di esperti come Costantino Gabardi e Andrea Vantini, che si occupano di consulenza e ricerca per i produttori. Il loro compito è quello di tradurre le strategie in azioni concrete che portino valore aggiunto alla filiera. L’obiettivo è quello di costruire rapporti di fiducia e supporto reciproco, affinché ogni produttore possa beneficiare delle risorse messe a disposizione dal Consorzio per migliorare la qualità dei suoi vini e la sua competitività sul mercato.

Inoltre, sono state create tre commissioni all’interno del Consorzio: “una focalizzata sullo sviluppo sostenibile dell’agricoltura, una dedicata alla qualità enologica dei vini e una per le strategie di marketing. Recentemente, è stata anche fondata l’Associazione dei giovani produttori di Bardolino, un’iniziativa che punta a coinvolgere le nuove generazioni in modo attivo e propositivo.

Le Online Travel Agencies sono impegnate a raccogliere i dati delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve presenti sulle loro piattaforme

 

I portali che intermediano le prenotazioni di servizi ricettivi e le locazioni brevi stanno procedendo a raccogliere e verificare alcune informazioni essenziali sulle strutture ricettive e sugli immobili presenti sulle loro piattaforme, come previsto dalla direttiva dell’UE sulla cooperazione amministrativa (DAC 7) e dal Digital Services Act (DSA).

 

La direttiva europea DAC 7 è stata emanata al fine di rafforzare la trasparenza fiscale, considerata il principale strumento per contrastare le pratiche elusive internazionali. Un numero elevato e in costante aumento di privati e imprese utilizza infatti le piattaforme digitali per vendere beni o fornire servizi. Spesso però i redditi percepiti attraverso le piattaforme digitali non sono dichiarati e le relative imposte non vengono versate, in particolare quando tali piattaforme digitali operano in diversi Paesi. Ne consegue che gli Stati membri perdono gettito fiscale e alcuni operatori attivi sulle piattaforme digitali godono di un indebito vantaggio rispetto alle imprese tradizionali.

 

In adempimento a quanto previsto dalla DAC 7, i gestori delle piattaforme sono obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio di ogni anno una serie di informazioni.

 

Tra le informazioni da inviare, relativamente ai servizi ricettivi e alle locazioni brevi di immobili, sono ricomprese le seguenti:

- i dati identificativi dei fornitori di servizi e dei locatori;

- l’indirizzo di ciascuna proprietà inserzionata, e il relativo numero di iscrizione al registro catastale;

- il corrispettivo totale versato o accreditato nel corso di ogni trimestre dell’anno e il numero di transazioni in riferimento a ciascuna proprietà inserzionata;

- eventuali diritti, commissioni o imposte trattenuti o addebitati dal gestore di piattaforma per ogni trimestre dell’anno;

- se disponibile, il numero di giorni di locazione e il tipo di ogni singola proprietà inserzionata durante l’anno.

 

Con l’entrata in vigore del regolamento europeo sui servizi digitali, cosiddetto DSA, le piattaforme di intermediazione e di vendita di beni e servizi sono inoltre tenute a rafforzare i loro sistemi di sicurezza per prevenire situazioni di illegalità, compiendo controlli a campione sui prodotti e servizi venduti sulla propria piattaforma, e garantendo che la pubblicità online non sia ingannevole o dannosa.

 

Il regolamento europeo è infatti finalizzato a creare un ambiente digitale sicuro e affidabile, tutelando i diritti dei consumatori e contrastando la diffusione di contenuti illegali e la manipolazione delle informazioni.

 

In adempimento a tale normativa, potrà quindi essere richiesto ai gestori di attività ricettive o di locazione breve presenti sulle piattaforme di fornire il proprio indirizzo e codice fiscale, e, se si dichiarano host professionali, anche la partita IVA e il numero di iscrizione al Registro delle imprese.

 

Il mancato inserimento dei dati richiesti nell’area riservata della piattaforma comporterà l’adozione di alcune misure, tra cui l’impossibilità di ricevere prenotazioni da parte di viaggiatori all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE) e la disattivazione delle proprietà presenti sulla piattaforma stessa.

CORSA AI PONTI DI PRIMAVERA: OLTRE 14 MLN IN VIAGGIO

VACANZA PIU’ LUNGA E VOGLIA DI MARE.

GIRO D’AFFARI DI 7,2MLD

BOCCA: TREND POSITIVO.  ITALIANI ATTRATTI DALLA SOSTENIBILITA’

L’occasione dei Ponti di Primavera non ha lasciato indifferenti gli italiani: a mettersi in viaggio nella giornata della Liberazione del 25 aprile e per il Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, saranno 14,2 milioni di concittadini che, per l’occasione, hanno programmato una pausa più lunga del solito facendo mediamente 5,1 giorni di vacanza (contro i 3,8 dello scorso anno). Una tendenza agevolata probabilmente dalla collocazione favorevole dei giorni di festa nel calendario 2025.

Secondo l’indagine realizzata da Tecnè per la Federalberghi, il movimento turistico interno per questi ponti di Primavera produrrà un giro di affari di 7,2 miliardi.

I picchi di partenze si concentreranno su giovedì 24 aprile (7,4mln) e tra sabato 26 e mercoledì 30 aprile (3,5 mln).

Ancora una volta, saranno le località di mare a conquistare il podio tra le destinazioni privilegiate dai viaggiatori che sceglieranno di restare in Italia (87,2%), subito seguite dalle città d’arte. Per il rimanente 12,8% l’opzione si orienterà invece su mete estere, dalle grandi capitali europee a quelle extra-europee.

Ci si sposterà soprattutto con l’auto di proprietà e si opterà tendenzialmente per destinazioni facilmente raggiungibili. Tra le scelte dei viaggiatori si è rilevato un desiderio di novità: gli italiani hanno voglia di scoprire luoghi mai visitati, osando un po’ di più rispetto alle abitudini più consuete, a favore della ricerca del nuovo e di bellezze naturali ancora sconosciute.

“La nostra indagine consente di constatare che siamo di fronte ad una tendenza positiva che ha avuto il suo avvio con le festività pasquali – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Questi Ponti di Primavera sembrano rappresentare un’occasione imperdibile per molti dei nostri concittadini. La maggior parte di essi ha prenotato con largo anticipo, segno di una certezza in merito alla fruizione del viaggio. Ma si è evidenziata anche una particolare predilezione verso strutture con pratiche sostenibili, scelte da circa il 40 per cento degli intervistati”.

“L’aumento del costo della vita non lascia comunque tregua alle tasche degli italiani, il 38% dei quali ha infatti ridotto le spese. Sotto questo profilo, considero doveroso sottolineare che, sui costi complessivi da attribuire alla vacanza, le spese relative al pernottamento incidono per il 18%”.

“A fronte di questi dati – ha concluso Bocca – auspichiamo che il trend positivo prosegua il suo corso, non soltanto in riferimento alla prossima stagione estiva, ma anche in previsione delle grandi sfide che ci attendono nel corso dell’intero anno”.

 

I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

Saranno circa 14,2 milioni gli italiani in viaggio per i ponti di primavera di cui 9,3 maggiorenni e 4,9 minorenni.

DESTINAZIONI PREFERITE – L’87,2% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 12,8% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (43,8%), le località d’arte (25,2%), i laghi (10,3%) e, a seguire, la montagna (8,2%) e le località termali (2,1%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con la Pasqua, vincono le grandi capitali europee (83,2%), seguite da quelle extraeuropee (6,6%), dalle località marine (6%) e dal viaggio in crociera (2,9%).

L’ALLOGGIO – L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (30,9%); seguono i bed & breakfast (26,9%), l’albergo, il residence e il villaggio turistico con un 18% e le locazioni brevi (9,2%).

LA DURATA – Complice un calendario particolarmente favorevole, la vacanza avrà una durata media di 5,1 giorni, oltre un giorno in più rispetto all’anno passato. Infatti, l’84,4% di chi farà vacanza rimarrà fuori per più di 4 notti. Oltre la metà dei vacanzieri (52,6%) partirà giovedì 24 aprile, mentre il 18,6% era già in vacanza da Pasqua.

LA SPESA MEDIA – La spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 504 euro.

IL GIRO D’AFFARI - Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 7,2 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 68% dei vacanzieri è stato influenzato nelle sue scelte per questa vacanza proprio dall’inflazione. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (34,4%) e al viaggio (21,5%). L’alloggio assorbe il 18% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 10,4%.

LA PRENOTAZIONE – La vacanza è stata prenotata con grande anticipo: l’84,5% lo ha fatto fino ad un mese prima.

I MOTIVI - Le motivazioni principali per la scelta della destinazione sono il desiderio di vedere un posto nuovo (38,6%) e le bellezze naturali del luogo (35,2%). Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la facilità di raggiungimento (24,4%) e per la ricchezza del patrimonio artistico (23%).

LE ATTIVITA’ - Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (85,9%), la scoperta dell’enogastronomia locale (60,2%), il relax (47,4%) e le attività sportive (13,6%).

GLI SPOSTAMENTI – Oltre il 40% dei vacanzieri utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 34% viaggerà in aereo e il 15,2% in treno.

I MOTIVI DI NON VACANZA – Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 46,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 35,3% per motivi familiari e un altro 12% per impegni lavorativi.

 

L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 14 aprile intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (55%), c.a.m.i (14%) e c.a.w.i (31%) un campione di 4.223 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.

Filippo Pilati, figlio dell’indimenticabile Americo, è stato eletto all’unanimità, lunedì 7 aprile, presidente provinciale dei Giovani albergatori di Federalberghi Confcommercio.

 Presenti all’elezione, oltre al presidente provinciale della Confcommercio Enrico Lupi, anche il presidente regionale dei Giovani albergatori Fabio Raimondo e il presidente provinciale diFederalberghi Confcommercio Davide Trevia.

 “Per me è un onore essere stato eletto presidente dei giovani albergatori, in particolare in quanto nel nostro territorio l’ospitalità alberghiera rappresenta un punto fondamentale del turismo e dell’economia. Mio padre mi ha trasmesso la passione per il lavoro e l’importanza del sistema associativo. Mi metterò a disposizione dei colleghi per contribuire alla crescita e alla costruzione di un turismo sempre più qualificato e radicato nel territorio, soprattutto in un momento storico come questo in cui l’ospitalità richiede visione, innovazione e radicamento al territorio”, il commento del neo eletto Pilati

“Sicuramente Filippo è una persona con una storia importante e ritengo sia ottimo che sia diventato presidente provinciale dei Giovani di Imperia, per il rilancio che si deve portare nel territorio, dando spinta e supporto anche alle iniziative che il comitato regionale sta portando avanti”, ha affermato il presidente regionale Fabio Raimondo.

Il presidente provinciale di Federalberghi Confcommercio Davide Trevia ha invece sottolineato che “un’elezione non è mai stata così semplice. Filippo ha un cognome importante e penso che Americo da lassù sarà felice, ma Filippo, prima di tutto, è un ragazzo molto bravo e preparato. Sono convinto che farà un ottimo lavoro e che sia la persona che serve per la Federalberghi”.

Nella mattinata di martedì 11 marzo 2025, durante il Comitato Direttivo di Adava, è stato presentato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Turismo Federalberghi.

 L'incontro ha avuto luogo ad Aosta, presso la sede dell’associazione ed ha visto la partecipazione attiva dei delegati di Adava, provenienti dai diversi comprensori turistici della regione, sia in presenza che a distanza, oltre che dei rappresentanti delle varie categorie del settore turistico ricettivo.

 Il seminario è iniziato con i saluti introduttivi del presidente di Adava, Luigi Fosson, seguiti dagli interventi di Angelo Candido, Capo Servizio Sindacale di Federalberghi, e diAndrea Serra, Responsabile tecnico dell’area lavoro di Federalberghi, che hanno illustrato in dettaglio le principali novità contenute nel nuovo CCNL.

 Gli interventi si sono concentrati sui temi cruciali per il settore, tra cui la nuova classificazione del personale, le politiche di attrazione e mantenimento della manodopera, i contratti a termine e le iniziative di welfare, con un particolare focus sull’assistenza sanitaria integrativa destinata ai dipendenti del settore turistico ricettivo, tramite il fondo FAST.

 Al termine delle relazioni, qualificati interventi hanno testimoniato l’interesse dell’uditorio per le tematiche relative alla gestione delle risorse umane, che rappresentano uno dei fattori più importanti per il successo delle imprese dell’ospitalità.

 In chiusura dei lavori è intervento il presidente di Adava, Luigi Fosson: “La presentazione del contratto si è rivelata un'opportunità per fare il punto sulle sfide e le opportunità del settore turistico, in un contesto sempre più orientato a garantire un ambiente di lavoro stimolante e sostenibile.

La carenza di forza lavoro è una delle principali sfide che affrontano le nostre imprese turistiche. Dobbiamo intensificare gli sforzi per rendere il nostro settore più attrattivo, attraverso iniziative che contribuiscano a migliorare ulteriormente il benessere lavorativo dei nostri collaboratori. Insieme agli strumenti forniti dal CCNL Turismo, che vanno nella giusta direzione, stiamo continuando a lavorare in sinergia con l’amministrazione regionale e le altre parti sociali per individuare iniziative incentivanti per chi sceglie la nostra regione come comunità in cui vivere e lavorare.”

Albergo intelligente, ma senza robot

Tante sono le possibilità offerte dall’AI, ma l’interazione umana resterà insostituibile per garantire esperienze indimenticabili

 di Luca Bassi

Un tempo erano gli àuguri, l’ordine sacerdotale dell’antica Roma, fondato da Romolo, il cui compito era quello di interpretare il volo degli uccelli. In Grecia, la Pizia di Delfi e poi Cassandra con le sue previsioni troppo spesso nefaste. Poi, San Malachia e Zarathustra, passando per Nostradamus: la storia è costellata di indovini e profeti, perché interrogarsi sul domani è sempre importante, per non dire fondamentale.

Il futuro è un tema ricorrente e oggi la capacità di anticiparlo è una professione ricercata da molte aziende. L’avvento dell’intelligenza artificiale, la cosiddetta IA, non ha fatto altro che aumentare le domande su come sarà il domani, soprattutto in ambito lavorativo.

È anche per questo che Federalberghi e il Centro di formazione management del terziario, con l’aiuto del futurologo Thomas Bialas, hanno proposto un percorso di riflessione sull’impatto dell’intelligenza artificiale all’interno degli hotel attraverso un volume: Io e l’IA. Il mio futuro è intelligente?

Il manuale, che è stato presentato durante il TTG di Rimini nel corso di un seminario organizzato dal Comitato Nazionale Giovani Albergatori di Federalberghi, contiene, oltre all’analisi di scenario, anche una rassegna concreta di applicazioni che possono aiutare le imprese a migliorare le proprie performance. Come?

Lo abbiamo chiesto all’autore del volume.

 L’intelligenza artificiale è un alleato formidabile?

Nel manuale abbiamo messo le principali novità che l’intelligenza artificiale può portare. Cose semplici e quasi scontate, forse anche per questo importantissime, fondamentali, come la traduzione delle lingue: in pochi istanti, oggi, grazie all’intelligenza artificiale, posso dare informazioni in cinese, in arabo, in inglese e in tedesco, con una semplice app che costa qualche decina di euro al mese. Anni fa un servizio del genere, svolto da un professionista, sarebbe costato molto, molto di più in termini di studio e impegno. Pensiamo a quanto deve lavorare sulla preparazione professionale un interprete. Per fotografare in modo chiaro la situazione di oggi, possiamo dire che l’intelligenza artificiale sta vivendo i passaggi vissuti anni fa da internet, che un tempo era appannaggio di pochi informatici e poi, a lungo andare, è diventato uno strumento di lavoro e di svago alla portata di tutti a prezzi accessibilissimi. L’intelligenza artificiale sta facendo proprio questo: oggi spaventa un po’, domani sarà nelle mani di molti, per non dire di tutti.

Ma quindi, l’albergatore inteso come persona fisica verrà presto sostituito dalla tecnologia?

Il robot al posto del receptionist è un giochetto che lascia il tempo che trova, un’attrazione buona solo per avere spazio sui giornali, ma poi nella pratica non così performante. lo penso che, oggi come domani, quando si arriva come ospiti in un albergo, sarà sempre meglio trovarsi di fronte una persona vera, che sia professionale e gentile. Credo che questa professione anche in futuro resterà umana. L’automazione porterebbe solo un’omologazione dei servizi che appiattirebbe l’offerta, creando un danno per tutti. Sì, perché il cliente cerca l’esperienza anche umana: quando arriverò in un hotel dopo un viaggio che potrà essere stato lungo e stancante vorrò sempre avere a che fare con una persona fisica, col suo sorriso, col suo saluto, magari con un suo consiglio o una sua indicazione su dove consumare una buona cena in zona. Inoltre, la disconnessione un giorno sarà ancora più difficile da trovare rispetto a oggi e in albergo un professionista in carne e ossa che mi parlerà sarà un vero e proprio plus. Sono convinto che il Turismo e l’ospitalità saranno sempre un’isola felice in questo senso.

 Il futurologo: uno sguardo al domani delle imprese...

Il compito del sociologo è di studiare la società, quello dello psicologo di studiare la psiche umana, mentre quello del futurologo è di studiare il futuro. Osservare il futuro significa guardare al passato, cogliere i segnali e le tendenze per proiettarle in avanti. In sostanza, il nostro lavoro sta nel raccontare storie, fare una narrazione di come potrebbero, o meglio dovrebbero, andare le cose. È sempre una proiezione in avanti. Per le imprese l’obiettivo è quello di anticipare le tendenze. La fortuna, nel settore degli alberghi, è che, essendo un ambito diverso dal commercio digitale così come tutto il Turismo, sarà sempre collegato all’essere umano, perché vende un’esperienza che un robot non potrà mai fare: la tecnologia è importante, ma non così rilevante perché si tratta di lavori di relazione, emozionali.

Queste cose non le dico solo da professionista, ma anche e soprattutto da ospite: pochi giorni fa ho chiesto la sveglia in albergo spiegando alla persona che curava la hall che l’indomani avrei avuto un appuntamento importante, che non avrei potuto permettermi di arrivare in ritardo. La mattina successiva, dopo la sveglia automatizzata, ho ricevuto la chiamata della receptionist che si è assicurata che fossi sveglio. Per me è stato un servizio fondamentale: ben venga la sveglia automatizzata, che serve sempre, ma poi quello che per me ha fatto la differenza è stata la chiamata dalla hall.

 Come sarebbe il Turismo in mano agli algoritmi?

Gli algoritmi oggi appiattiscono l’emozione dell’esperienza. Pensate alle tendenze della cucina: l’avocado ormai è in tutti i toast. Ci piace questa cosa? Ormai tutto si assomiglia, manca sempre di più l’originalità che solo la mente umana può portare, ogni volta. Se tutti usassero gli stessi servizi, ci sarebbe un’omologazione dell’esperienza. E no, non è un vantaggio. Quando nacque internet avere un sito era un vantaggio commerciale. Oggi tutti hanno il sito ed è uno standard. È un bene? è un male? Non è né una né l’altra cosa.

L’albergatore deve essere diverso e farsi aiutare a distinguersi dall’intelligenza artificiale. L’esempio che faccio spesso è che con Chat GPT mi posso far creare dieci quadri standardizzati da appendere nelle camere oppure posso farmi aiutare a trovare un artista locale che disegni un quadro unico, solo per me. Secondo voi quale sarebbe poi la camera più bella, quella con i quadri creati e stampati da un computer o quelli realizzati dall’artista? Sinceramente, ho pochi dubbi.

 L’AI è già entrata nelle vite degli albergatori?

Oggi chiamiamo “intelligenza artificiale” tanti software che in realtà stiamo usando da anni, senza sapere che si trattava già allora di intelligenza artificiale. È buffo, vero? Pensiamo ad esempio ai chatbot che rispondono automaticamente alle domande che facciamo al servizio assistenza: esistono e sono in funzione da più di dieci anni. Oppure agli algoritmi che da tantissimo tempo aiutano gli albergatori a stabilire il prezzo concorrenziale delle camere. Diciamo che in questa nostra era stiamo abbattendo la complessità informatica portando questi strumenti a tutti. La differenza sostanziale è che con una manciata di euro oggi ci si può abbonare a Chat GPT e vivere a stretto contatto con l’intelligenza artificiale, mentre anni fa queste cose erano appannaggio solo di grosse realtà che si appoggiavano ad altre grandi realtà del settore. Come dicevamo prima, lo stesso percorso che ha fatto internet dagli anni ’90 in poi: prima era di pochissimi, oggi è di tutti.

 Qualche app da consigliare agli albergatori più curiosi e innovativi?

La prima che mi viene in mente è Antropic, finanziata anche da Amazon. Si tratta di una realtà molto interessante che mira a creare modelli di intelligenza artificiale di alta qualità e affidabilità. Ma poi ci sono centinaia, se non migliaia di applicazioni di intelligenza artificiale già a disposizione degli hotel. Molte delle quali ancora in fase di perfezionamento (alcune spariranno e saranno sostituite), ma già molto utili, come Sintesia: costa pochissimo e può aiutare gli operatori del mondo del Turismo a creare cose spettacolari. Per farla breve, basta richiedere con un testo quello che abbiamo in mente e l’intelligenza artificiale genera per noi un video con degli avatar che possono parlare anche in 160 lingue. Si possono addirittura creare degli avatar con dei volti umani e personalizzare anche gli sfondi. Immaginatevi un albergo che dà le informazioni di un soggiorno a un potenziale ospite, aiutato da questa intelligenza artificiale.

 In conclusione, come sarà il settore del Turismo tra dieci anni?

La tecnologia sarà sicuramente un aiuto per chi lavora e per chi ne usufruisce. Nuove generazioni? Non vedo scenari alla Matrix con tutte le persone connesse e universi paralleli. Penso piuttosto che certe esperienze, come quelle legate al Turismo appunto, non saranno poi così diverse. Chat GPT sarà inserito su ogni device: tra poco basterà acquistare uno smartphone per poterlo usare ogni giorno, più volte al giorno. E in questo vedo un pericolo perché, come dicevamo prima, tutta l’esperienza potrebbe standardizzarsi. Il rischio è che qualcuno intervenga, magari con dei pagamenti che condizionino l’intelligenza artificiale che mi deve dare un consiglio, indirizzando poi la mia esperienza. Tutto questo, quasi inutile dirlo, rappresenterà una bella sfida per gli albergatori, perché cambierà l’approccio alla comunicazione.  

 Intervista realizzata in collaborazione con Affari di Gola, periodico di Confcommercio Bergamo

Sul numero 7/2025 della newsletter di Federalberghi si parla delle vacanze degli italiani durante le vacanze di Pasqua, di previdenza complementare, di alternanza scuola lavoro, della convenzione di Federalberghi con Urmet Solutions, dell'assemblea di Federalberghi e di tanto altro ancora.

La Commissione Ambiente della Camera dei deputati, nella seduta del 9 aprile 2025, ha svolto l’audizione di Federalberghi sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 31 marzo 2025, n. 39, recante misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali.

Turismo d'Italia è l'organo di stampa ufficiale di Federalberghi.

 

La rivista, nata nel 1958, oltre a illustrare la posizione della federazione sugli argomenti di principale importanza per le imprese turistico ricettive, è ricca di articoli di design e di informazione tecnico professionale.