• Federalberghi

    Federalberghi è la principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia.

     

    L'associazione rappresenta le istanze e gli interessi degli albergatori nei confronti delle istituzioni e delle organizzazioni politiche, economiche e sindacali.

     

    Aderiscono a Federalberghi più di 27.000 alberghi su un totale di circa 33.000, attraverso 126 Associazioni territoriali.

     

    È socio fondatore di Hotrec, la Confederazione europea degli hotel, dei ristoranti e dei bar ed aderisce a Confcommercio, ove ha dato vita a Confturismo.

     

    Il Presidente è Bernabò Bocca, il Direttore Generale è Alessandro Massimo Nucara.

  • La partnership con Intesa Sanpaolo

    Il settore audiovisivo italiano è stato protagonista a Las Vegas dell’American Film Market, grazie alla partecipazione dell’Associazione Produttori Esecutivi italiani (APE) a un incontro volto a presentare agli operatori del settore le agevolazioni fiscali attualmente in vigore in Italia e le opportunità offerte dagli Studios di Cinecittà.

    Durante l’evento, APE ha presentato l’accordo siglato con Intesa Sanpaolo a sostegno delle produzioni esecutive estere sul territorio nazionale. Un impegno concreto per l’industria cinematografica e per l’intero settore audiovisivo, comparto con importanti impatti economici, culturali e sociali capace di favorire al contempo la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo, grazie anche alle produzioni internazionali che realizzano i propri film nel nostro Paese.

    Attraverso l’accordo, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese associate APE il supporto specialistico del proprio Desk Media & Cultura per operazioni di finanza ordinaria e straordinaria – come finanziamenti, smobilizzo credito d’imposta, anticipo credito IVA – oltre a soluzioni specifiche per le produzioni estere e quelle esecutive italiane.

    Negli ultimi anni, lo sviluppo delle produzioni nazionali e internazionali ha sollecitato nuovi investimenti per la valorizzazione delle location, diventando così un importante driver per la promozione turistica, oltre che a farsi leva occupazionale per la filiera degli operatori del settore a cui si sono affiancati gli interventi di riqualificazione di strutture e studi, primo fra tutti Cinecittà che, grazie anche ai fondi del PNRR, è tornata ad attrarre le migliori progettualità cinematografiche internazionali.

    Secondo un’analisi di APE, negli ultimi cinque anni 395 produzioni estere hanno beneficiato delle misure italiane sul tax credit, il credito concesso è stato pari a un valore complessivo di 380 milioni di euro e gli investimenti sono stati pari a un valore totale di 950 milioni di euro. Numeri importanti che posizionano l’Italia tra le destinazioni più convenienti al mondo da un punto di vista fiscale dove realizzare film, serie tv e in generale produzioni audiovisive di qualità.

    In questo contesto, il supporto di Intesa Sanpaolo si è tradotto, a oggi, in circa 3 miliardi di euro di erogazioni al comparto, a cui si è recentemente aggiunta la disponibilità di ulteriori 5 miliardi di euro fino al 2026 per finanziare le produzioni audiovisive nel solco dei 410 miliardi complessivi previsti dal Gruppo bancario a favore della realizzazione degli obiettivi del PNRR, tra cui Cultura 4.0.

    Dal 2009 a oggi, Intesa Sanpaolo ha supportato le produzioni di circa 670 opere tra film e serie tv nazionali e internazionali, oltre a 190 tra spot pubblicitari, factual e format tv, diventando un interlocutore bancario fondamentale per gli operatori nazionali e internazionali, capace anche di un approccio specialistico sia in fase di strutturazione del progetto – con un servizio consulenziale sui diversi aspetti finanziari – che in fase realizzativa.

    “Facendo leva sui modelli operativi sinergici del nostro Gruppo – ha commentato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo – da anni ci stiamo posizionando come banca di riferimento per il settore e sviluppiamo collaborazioni a sostegno del comparto audiovisivo.  L’accordo con APE punta ad attrarre produzioni straniere nel nostro Paese, favorendo il ruolo del cinema quale catalizzatore economico per numerosi settori produttivi, con benefici sull’intero indotto sia in termini occupazionali che di promozione dell’Italia e del Made in Italy”.

    “Grazie al tax credit internazionale e all’accordo appena siglato con Intesa Sanpaolo – ha spiegato Marco Valerio Pugini, Presidente APE –  il settore prosegue il suo cammino e la sua evoluzione, passando dalla realizzazione di prodotti di “location” a quelli che fanno “base” in Italia. Ciò equivale a una crescita esponenziale del nostro settore industriale, che ha triplicato i fatturati negli ultimi tre anni, con ricadute importanti sul nostro Paese”.

  • norme, tributi e incentivi

    Le Online Travel Agencies sono impegnate a raccogliere i dati delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve presenti sulle loro piattaforme

     

    I portali che intermediano le prenotazioni di servizi ricettivi e le locazioni brevi stanno procedendo a raccogliere e verificare alcune informazioni essenziali sulle strutture ricettive e sugli immobili presenti sulle loro piattaforme, come previsto dalla direttiva dell’UE sulla cooperazione amministrativa (DAC 7) e dal Digital Services Act (DSA).

     

    La direttiva europea DAC 7 è stata emanata al fine di rafforzare la trasparenza fiscale, considerata il principale strumento per contrastare le pratiche elusive internazionali. Un numero elevato e in costante aumento di privati e imprese utilizza infatti le piattaforme digitali per vendere beni o fornire servizi. Spesso però i redditi percepiti attraverso le piattaforme digitali non sono dichiarati e le relative imposte non vengono versate, in particolare quando tali piattaforme digitali operano in diversi Paesi. Ne consegue che gli Stati membri perdono gettito fiscale e alcuni operatori attivi sulle piattaforme digitali godono di un indebito vantaggio rispetto alle imprese tradizionali.

     

    In adempimento a quanto previsto dalla DAC 7, i gestori delle piattaforme sono obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio di ogni anno una serie di informazioni.

     

    Tra le informazioni da inviare, relativamente ai servizi ricettivi e alle locazioni brevi di immobili, sono ricomprese le seguenti:

    - i dati identificativi dei fornitori di servizi e dei locatori;

    - l’indirizzo di ciascuna proprietà inserzionata, e il relativo numero di iscrizione al registro catastale;

    - il corrispettivo totale versato o accreditato nel corso di ogni trimestre dell’anno e il numero di transazioni in riferimento a ciascuna proprietà inserzionata;

    - eventuali diritti, commissioni o imposte trattenuti o addebitati dal gestore di piattaforma per ogni trimestre dell’anno;

    - se disponibile, il numero di giorni di locazione e il tipo di ogni singola proprietà inserzionata durante l’anno.

     

    Con l’entrata in vigore del regolamento europeo sui servizi digitali, cosiddetto DSA, le piattaforme di intermediazione e di vendita di beni e servizi sono inoltre tenute a rafforzare i loro sistemi di sicurezza per prevenire situazioni di illegalità, compiendo controlli a campione sui prodotti e servizi venduti sulla propria piattaforma, e garantendo che la pubblicità online non sia ingannevole o dannosa.

     

    Il regolamento europeo è infatti finalizzato a creare un ambiente digitale sicuro e affidabile, tutelando i diritti dei consumatori e contrastando la diffusione di contenuti illegali e la manipolazione delle informazioni.

     

    In adempimento a tale normativa, potrà quindi essere richiesto ai gestori di attività ricettive o di locazione breve presenti sulle piattaforme di fornire il proprio indirizzo e codice fiscale, e, se si dichiarano host professionali, anche la partita IVA e il numero di iscrizione al Registro delle imprese.

     

    Il mancato inserimento dei dati richiesti nell’area riservata della piattaforma comporterà l’adozione di alcune misure, tra cui l’impossibilità di ricevere prenotazioni da parte di viaggiatori all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE) e la disattivazione delle proprietà presenti sulla piattaforma stessa.

  • numeri del turismo

    Banca d’Italia ha pubblicato i dati relativi alla bilancia dei pagamenti turistica, aggiornati al mese di giugno 2024.

     

    Nei primi sei mesi del 2024, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 23,6 miliardi di euro. Il dato è in aumento sia rispetto ai valori pre-pandemici, con un +25,8%, sia rispetto al 2023, +12,5%.

     

    In parallelo, Banca d’Italia rileva un numero di viaggiatori stranieri alla frontiera inferiore del -6% rispetto ai dati del 2019: il risultato deriva da un calo del -6,2% dei viaggiatori che non pernottano e del -5,8% di quelli che si fermano a dormire.

     

    I pernottamenti totali sono in aumento del 2,1% rispetto al periodo pre-pandemico, con un +4,5% rispetto al 2023, mentre la permanenza media è passata da 5,8 nel 2019 a 6,3 notti, con un aumento del +8,4%.

  • organizzazione

    Mercoledì 26 marzo 2025 si è insediato il rinnovato Consiglio Direttivo delle strutture ricettive aderenti a Federalberghi VCO.

    Dopo gli interventi di rito, con un pensiero riservato al compianto Gian Maria Vincenzi, un ringraziamento al Consiglio uscente e le congratulazioni ai nuovi Consiglieri eletti, l'Assemblea ha riconfermato per acclamazione alla guida dell’Associazione:

    Presidente Andrea Padulazzi; Vice Presidente Renzo Rabaioli; Consiglieri Federico Bolongaro, Ugo Facciola, Alessandra Maya Ferrari, Franco Mariani, Claudio Meynet, Elena Petrulli, Marco Sabatella, Alessandra Scilligo, Thomas Schmidt.

    Organo di Controll, Maurizio Zigiotti. Probiviri Giancesare Sonzogni e Massimo Albertella.

    Tutti gli organi sociali rimarranno in carica per 5 anni.

    Le votazioni hanno ribadito la volontà del Consiglio di garantire a tutte le località del VCO "un ruolo centrale nelle scelte strategiche del turismo, rispettando l'importanza dei Comuni con maggiori presenze turistiche, ma anche riconoscendo la necessità di innovazione e sviluppo dell'intero territorio provinciale”.

    Sono stati già definiti i punti principali del programma quinquennale, come rafforzare il ruolo di interlocutore con l’Amministrazione pubblica sulle tematiche turistiche, individuando criticità e soluzioni con il supporto del Consorzio Maggiore per consolidare e migliorare l'offerta turistica. 

    L’altro obiettivo è definire strategie promozionali mirate, quali ad esempio l’organizzazione di viaggi educational per tour operator e giornalisti, in collaborazione con istituzioni ed enti preposti. E, anche, la ricerca di eventi di impatto che favoriscano visibilità e affluenza turistica, utilizzando strumenti per misurare trend e flussi turistici. In più, un focus sulla formazione, tema di primaria importanza per il settore.

    Ancora, l’ascolto delle esigenze degli iscritti nell'ottica del rinnovo del Contratto di secondo livello provinciale, con l'obiettivo di rafforzare la rappresentanza e il sostegno alle strutture ricettive e il superamento della stagionalità dei flussi turistici, promuovendo politiche di destagionalizzazione per distribuire l'afflusso in periodi più lunghi e diversificati, investendo su segmenti di mercato alternativi alla stagione principale.

    L'Associazione ribadisce “il proprio impegno per la crescita e l'innovazione del comparto turistico del VCO, con una visione strategica orientata al futuro e al consolidamento del settore ricettivo locale”.

  • risorse umane

    Nella mattinata di martedì 11 marzo 2025, durante il Comitato Direttivo di Adava, è stato presentato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Turismo Federalberghi.

     L'incontro ha avuto luogo ad Aosta, presso la sede dell’associazione ed ha visto la partecipazione attiva dei delegati di Adava, provenienti dai diversi comprensori turistici della regione, sia in presenza che a distanza, oltre che dei rappresentanti delle varie categorie del settore turistico ricettivo.

     Il seminario è iniziato con i saluti introduttivi del presidente di Adava, Luigi Fosson, seguiti dagli interventi di Angelo Candido, Capo Servizio Sindacale di Federalberghi, e diAndrea Serra, Responsabile tecnico dell’area lavoro di Federalberghi, che hanno illustrato in dettaglio le principali novità contenute nel nuovo CCNL.

     Gli interventi si sono concentrati sui temi cruciali per il settore, tra cui la nuova classificazione del personale, le politiche di attrazione e mantenimento della manodopera, i contratti a termine e le iniziative di welfare, con un particolare focus sull’assistenza sanitaria integrativa destinata ai dipendenti del settore turistico ricettivo, tramite il fondo FAST.

     Al termine delle relazioni, qualificati interventi hanno testimoniato l’interesse dell’uditorio per le tematiche relative alla gestione delle risorse umane, che rappresentano uno dei fattori più importanti per il successo delle imprese dell’ospitalità.

     In chiusura dei lavori è intervento il presidente di Adava, Luigi Fosson: “La presentazione del contratto si è rivelata un'opportunità per fare il punto sulle sfide e le opportunità del settore turistico, in un contesto sempre più orientato a garantire un ambiente di lavoro stimolante e sostenibile.

    La carenza di forza lavoro è una delle principali sfide che affrontano le nostre imprese turistiche. Dobbiamo intensificare gli sforzi per rendere il nostro settore più attrattivo, attraverso iniziative che contribuiscano a migliorare ulteriormente il benessere lavorativo dei nostri collaboratori. Insieme agli strumenti forniti dal CCNL Turismo, che vanno nella giusta direzione, stiamo continuando a lavorare in sinergia con l’amministrazione regionale e le altre parti sociali per individuare iniziative incentivanti per chi sceglie la nostra regione come comunità in cui vivere e lavorare.”

  • interviste

    Albergo intelligente, ma senza robot

    Tante sono le possibilità offerte dall’AI, ma l’interazione umana resterà insostituibile per garantire esperienze indimenticabili

     di Luca Bassi

    Un tempo erano gli àuguri, l’ordine sacerdotale dell’antica Roma, fondato da Romolo, il cui compito era quello di interpretare il volo degli uccelli. In Grecia, la Pizia di Delfi e poi Cassandra con le sue previsioni troppo spesso nefaste. Poi, San Malachia e Zarathustra, passando per Nostradamus: la storia è costellata di indovini e profeti, perché interrogarsi sul domani è sempre importante, per non dire fondamentale.

    Il futuro è un tema ricorrente e oggi la capacità di anticiparlo è una professione ricercata da molte aziende. L’avvento dell’intelligenza artificiale, la cosiddetta IA, non ha fatto altro che aumentare le domande su come sarà il domani, soprattutto in ambito lavorativo.

    È anche per questo che Federalberghi e il Centro di formazione management del terziario, con l’aiuto del futurologo Thomas Bialas, hanno proposto un percorso di riflessione sull’impatto dell’intelligenza artificiale all’interno degli hotel attraverso un volume: Io e l’IA. Il mio futuro è intelligente?

    Il manuale, che è stato presentato durante il TTG di Rimini nel corso di un seminario organizzato dal Comitato Nazionale Giovani Albergatori di Federalberghi, contiene, oltre all’analisi di scenario, anche una rassegna concreta di applicazioni che possono aiutare le imprese a migliorare le proprie performance. Come?

    Lo abbiamo chiesto all’autore del volume.

     L’intelligenza artificiale è un alleato formidabile?

    Nel manuale abbiamo messo le principali novità che l’intelligenza artificiale può portare. Cose semplici e quasi scontate, forse anche per questo importantissime, fondamentali, come la traduzione delle lingue: in pochi istanti, oggi, grazie all’intelligenza artificiale, posso dare informazioni in cinese, in arabo, in inglese e in tedesco, con una semplice app che costa qualche decina di euro al mese. Anni fa un servizio del genere, svolto da un professionista, sarebbe costato molto, molto di più in termini di studio e impegno. Pensiamo a quanto deve lavorare sulla preparazione professionale un interprete. Per fotografare in modo chiaro la situazione di oggi, possiamo dire che l’intelligenza artificiale sta vivendo i passaggi vissuti anni fa da internet, che un tempo era appannaggio di pochi informatici e poi, a lungo andare, è diventato uno strumento di lavoro e di svago alla portata di tutti a prezzi accessibilissimi. L’intelligenza artificiale sta facendo proprio questo: oggi spaventa un po’, domani sarà nelle mani di molti, per non dire di tutti.

    Ma quindi, l’albergatore inteso come persona fisica verrà presto sostituito dalla tecnologia?

    Il robot al posto del receptionist è un giochetto che lascia il tempo che trova, un’attrazione buona solo per avere spazio sui giornali, ma poi nella pratica non così performante. lo penso che, oggi come domani, quando si arriva come ospiti in un albergo, sarà sempre meglio trovarsi di fronte una persona vera, che sia professionale e gentile. Credo che questa professione anche in futuro resterà umana. L’automazione porterebbe solo un’omologazione dei servizi che appiattirebbe l’offerta, creando un danno per tutti. Sì, perché il cliente cerca l’esperienza anche umana: quando arriverò in un hotel dopo un viaggio che potrà essere stato lungo e stancante vorrò sempre avere a che fare con una persona fisica, col suo sorriso, col suo saluto, magari con un suo consiglio o una sua indicazione su dove consumare una buona cena in zona. Inoltre, la disconnessione un giorno sarà ancora più difficile da trovare rispetto a oggi e in albergo un professionista in carne e ossa che mi parlerà sarà un vero e proprio plus. Sono convinto che il Turismo e l’ospitalità saranno sempre un’isola felice in questo senso.

     Il futurologo: uno sguardo al domani delle imprese...

    Il compito del sociologo è di studiare la società, quello dello psicologo di studiare la psiche umana, mentre quello del futurologo è di studiare il futuro. Osservare il futuro significa guardare al passato, cogliere i segnali e le tendenze per proiettarle in avanti. In sostanza, il nostro lavoro sta nel raccontare storie, fare una narrazione di come potrebbero, o meglio dovrebbero, andare le cose. È sempre una proiezione in avanti. Per le imprese l’obiettivo è quello di anticipare le tendenze. La fortuna, nel settore degli alberghi, è che, essendo un ambito diverso dal commercio digitale così come tutto il Turismo, sarà sempre collegato all’essere umano, perché vende un’esperienza che un robot non potrà mai fare: la tecnologia è importante, ma non così rilevante perché si tratta di lavori di relazione, emozionali.

    Queste cose non le dico solo da professionista, ma anche e soprattutto da ospite: pochi giorni fa ho chiesto la sveglia in albergo spiegando alla persona che curava la hall che l’indomani avrei avuto un appuntamento importante, che non avrei potuto permettermi di arrivare in ritardo. La mattina successiva, dopo la sveglia automatizzata, ho ricevuto la chiamata della receptionist che si è assicurata che fossi sveglio. Per me è stato un servizio fondamentale: ben venga la sveglia automatizzata, che serve sempre, ma poi quello che per me ha fatto la differenza è stata la chiamata dalla hall.

     Come sarebbe il Turismo in mano agli algoritmi?

    Gli algoritmi oggi appiattiscono l’emozione dell’esperienza. Pensate alle tendenze della cucina: l’avocado ormai è in tutti i toast. Ci piace questa cosa? Ormai tutto si assomiglia, manca sempre di più l’originalità che solo la mente umana può portare, ogni volta. Se tutti usassero gli stessi servizi, ci sarebbe un’omologazione dell’esperienza. E no, non è un vantaggio. Quando nacque internet avere un sito era un vantaggio commerciale. Oggi tutti hanno il sito ed è uno standard. È un bene? è un male? Non è né una né l’altra cosa.

    L’albergatore deve essere diverso e farsi aiutare a distinguersi dall’intelligenza artificiale. L’esempio che faccio spesso è che con Chat GPT mi posso far creare dieci quadri standardizzati da appendere nelle camere oppure posso farmi aiutare a trovare un artista locale che disegni un quadro unico, solo per me. Secondo voi quale sarebbe poi la camera più bella, quella con i quadri creati e stampati da un computer o quelli realizzati dall’artista? Sinceramente, ho pochi dubbi.

     L’AI è già entrata nelle vite degli albergatori?

    Oggi chiamiamo “intelligenza artificiale” tanti software che in realtà stiamo usando da anni, senza sapere che si trattava già allora di intelligenza artificiale. È buffo, vero? Pensiamo ad esempio ai chatbot che rispondono automaticamente alle domande che facciamo al servizio assistenza: esistono e sono in funzione da più di dieci anni. Oppure agli algoritmi che da tantissimo tempo aiutano gli albergatori a stabilire il prezzo concorrenziale delle camere. Diciamo che in questa nostra era stiamo abbattendo la complessità informatica portando questi strumenti a tutti. La differenza sostanziale è che con una manciata di euro oggi ci si può abbonare a Chat GPT e vivere a stretto contatto con l’intelligenza artificiale, mentre anni fa queste cose erano appannaggio solo di grosse realtà che si appoggiavano ad altre grandi realtà del settore. Come dicevamo prima, lo stesso percorso che ha fatto internet dagli anni ’90 in poi: prima era di pochissimi, oggi è di tutti.

     Qualche app da consigliare agli albergatori più curiosi e innovativi?

    La prima che mi viene in mente è Antropic, finanziata anche da Amazon. Si tratta di una realtà molto interessante che mira a creare modelli di intelligenza artificiale di alta qualità e affidabilità. Ma poi ci sono centinaia, se non migliaia di applicazioni di intelligenza artificiale già a disposizione degli hotel. Molte delle quali ancora in fase di perfezionamento (alcune spariranno e saranno sostituite), ma già molto utili, come Sintesia: costa pochissimo e può aiutare gli operatori del mondo del Turismo a creare cose spettacolari. Per farla breve, basta richiedere con un testo quello che abbiamo in mente e l’intelligenza artificiale genera per noi un video con degli avatar che possono parlare anche in 160 lingue. Si possono addirittura creare degli avatar con dei volti umani e personalizzare anche gli sfondi. Immaginatevi un albergo che dà le informazioni di un soggiorno a un potenziale ospite, aiutato da questa intelligenza artificiale.

     In conclusione, come sarà il settore del Turismo tra dieci anni?

    La tecnologia sarà sicuramente un aiuto per chi lavora e per chi ne usufruisce. Nuove generazioni? Non vedo scenari alla Matrix con tutte le persone connesse e universi paralleli. Penso piuttosto che certe esperienze, come quelle legate al Turismo appunto, non saranno poi così diverse. Chat GPT sarà inserito su ogni device: tra poco basterà acquistare uno smartphone per poterlo usare ogni giorno, più volte al giorno. E in questo vedo un pericolo perché, come dicevamo prima, tutta l’esperienza potrebbe standardizzarsi. Il rischio è che qualcuno intervenga, magari con dei pagamenti che condizionino l’intelligenza artificiale che mi deve dare un consiglio, indirizzando poi la mia esperienza. Tutto questo, quasi inutile dirlo, rappresenterà una bella sfida per gli albergatori, perché cambierà l’approccio alla comunicazione.  

     Intervista realizzata in collaborazione con Affari di Gola, periodico di Confcommercio Bergamo

  • Imprese del turismo

    Sul numero 6/2025 della newsletter di Federalberghi si parla della convenzione tra Federalberghi e Unicredit, di polizze a copertura dei rischi catastrofali, del decreto bollette, del CCNL turismo, della 75a Assemblea di Federalberghi e di tanto altro ancora.

  • Turismo d'Italia

    Turismo d'Italia è l'organo di stampa ufficiale di Federalberghi.

     

    La rivista, nata nel 1958, oltre a illustrare la posizione della federazione sugli argomenti di principale importanza per le imprese turistico ricettive, è ricca di articoli di design e di informazione tecnico professionale.

Il settore audiovisivo italiano è stato protagonista a Las Vegas dell’American Film Market, grazie alla partecipazione dell’Associazione Produttori Esecutivi italiani (APE) a un incontro volto a presentare agli operatori del settore le agevolazioni fiscali attualmente in vigore in Italia e le opportunità offerte dagli Studios di Cinecittà.

Durante l’evento, APE ha presentato l’accordo siglato con Intesa Sanpaolo a sostegno delle produzioni esecutive estere sul territorio nazionale. Un impegno concreto per l’industria cinematografica e per l’intero settore audiovisivo, comparto con importanti impatti economici, culturali e sociali capace di favorire al contempo la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo, grazie anche alle produzioni internazionali che realizzano i propri film nel nostro Paese.

Attraverso l’accordo, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese associate APE il supporto specialistico del proprio Desk Media & Cultura per operazioni di finanza ordinaria e straordinaria – come finanziamenti, smobilizzo credito d’imposta, anticipo credito IVA – oltre a soluzioni specifiche per le produzioni estere e quelle esecutive italiane.

Negli ultimi anni, lo sviluppo delle produzioni nazionali e internazionali ha sollecitato nuovi investimenti per la valorizzazione delle location, diventando così un importante driver per la promozione turistica, oltre che a farsi leva occupazionale per la filiera degli operatori del settore a cui si sono affiancati gli interventi di riqualificazione di strutture e studi, primo fra tutti Cinecittà che, grazie anche ai fondi del PNRR, è tornata ad attrarre le migliori progettualità cinematografiche internazionali.

Secondo un’analisi di APE, negli ultimi cinque anni 395 produzioni estere hanno beneficiato delle misure italiane sul tax credit, il credito concesso è stato pari a un valore complessivo di 380 milioni di euro e gli investimenti sono stati pari a un valore totale di 950 milioni di euro. Numeri importanti che posizionano l’Italia tra le destinazioni più convenienti al mondo da un punto di vista fiscale dove realizzare film, serie tv e in generale produzioni audiovisive di qualità.

In questo contesto, il supporto di Intesa Sanpaolo si è tradotto, a oggi, in circa 3 miliardi di euro di erogazioni al comparto, a cui si è recentemente aggiunta la disponibilità di ulteriori 5 miliardi di euro fino al 2026 per finanziare le produzioni audiovisive nel solco dei 410 miliardi complessivi previsti dal Gruppo bancario a favore della realizzazione degli obiettivi del PNRR, tra cui Cultura 4.0.

Dal 2009 a oggi, Intesa Sanpaolo ha supportato le produzioni di circa 670 opere tra film e serie tv nazionali e internazionali, oltre a 190 tra spot pubblicitari, factual e format tv, diventando un interlocutore bancario fondamentale per gli operatori nazionali e internazionali, capace anche di un approccio specialistico sia in fase di strutturazione del progetto – con un servizio consulenziale sui diversi aspetti finanziari – che in fase realizzativa.

“Facendo leva sui modelli operativi sinergici del nostro Gruppo – ha commentato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo – da anni ci stiamo posizionando come banca di riferimento per il settore e sviluppiamo collaborazioni a sostegno del comparto audiovisivo.  L’accordo con APE punta ad attrarre produzioni straniere nel nostro Paese, favorendo il ruolo del cinema quale catalizzatore economico per numerosi settori produttivi, con benefici sull’intero indotto sia in termini occupazionali che di promozione dell’Italia e del Made in Italy”.

“Grazie al tax credit internazionale e all’accordo appena siglato con Intesa Sanpaolo – ha spiegato Marco Valerio Pugini, Presidente APE –  il settore prosegue il suo cammino e la sua evoluzione, passando dalla realizzazione di prodotti di “location” a quelli che fanno “base” in Italia. Ciò equivale a una crescita esponenziale del nostro settore industriale, che ha triplicato i fatturati negli ultimi tre anni, con ricadute importanti sul nostro Paese”.

Obbligo assicurativo per rischi catastrofali

Bene la proroga, ma la norma ha bisogno di un tagliando

 Federalberghi chiede di correggere alcuni aspetti  che vanno contro il buon senso

 Il Consiglio dei ministri, accogliendo le istanze di Federalberghi e di altre organizzazioni imprenditoriali, ha approvato un decreto-legge che proroga i termini per l’entrata dell’obbligo di stipulare un’assicurazione contro i danni subiti dalle imprese a causa di calamità naturali ed eventi catastrofali.

 Federalberghi apprezza tale decisione sia perché offre una prima risposta alle imprese che – già sofferenti a causa del caro bollette – vengono assoggettate a un nuovo balzello, sia perché offre l’opportunità di fare un tagliando alla norma, che mostra evidenti segni di affaticamento prima ancora di avere iniziato il primo giro di pista.

 Pur comprendendo l’intento del legislatore (predisporre una rete di protezione che intervenga in caso di catastrofi e calamità, prendendo atto del fatto che lo Stato non riesce a farsi carico di tutto), è doveroso sottolineare che alcune delle soluzioni che vengono proposte sono a dir poco maldestre.

 E' obbligatorio assicurarsi contro le esondazioni, ma sembra che l'acqua alta a Venezia non sia un evento protetto, perché l’acqua della laguna proviene dal mare. Si paga un premio per i danni causati dai sismi, ma poi ci dicono che il bradisismo dei Campi Flegrei non è protetto, perché il sommovimento del terreno non è brusco è repentino. Abbiamo 8.300 km di costa, ma anche il maremoto (che il più delle volte non è altro che un terremoto con epicentro in mare) non è protetto. Si paga per le alluvioni, ma se queste sono causate dalle precipitazioni intense (cosiddette bombe d’acqua), l'assicurazione non paga.

Per non parlare del fatto che si interviene a gamba tesa su contratti già stipulati tra privati, chiedendo agli inquilini di pagare al posto dei locatori l'assicurazione sugli immobili, per di più lasciando intendere che l'eventuale risarcimento andrebbe al proprietario.

Parafrasando Mark Twain, potremmo dire che chi propone questo tipo di polizze è un signore che vi presta l'ombrello quando c'è il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere. Con l’aggravante causata dal fatto che, essendo obbligatorio acquistare l’ombrello, è molto difficile negoziare il prezzo.

Federalberghi chiede che il Governo e le Camere, durante l’iter parlamentare del decreto, si facciano carico della necessità di migliorare la normativa, quanto meno correggendo quegli aspetti che vanno contro il buon senso.

 Inoltre, considerando l’obiettivo solidale perseguito dalla norma, proponiamo che anche lo Stato faccia la sua parte, rinunciando all’imposta del 22% che grava su questo tipo di polizze.

All’ITS Academy Fondazione Archimede di Siracusa, di cui è socio fondatore U.R.A.S. - Federalberghi Sicilia, sta nascendo un progetto pionieristico, ossia l’introduzione sperimentale di un modulo di Lingua Italiana dei Segni, LIS, nei corsi formativi, con l’obiettivo dichiarato di “renderlo permanente nei prossimi anni”.

Dietro questa iniziativa c’è una rete di collaborazioni eccellenti, che unisce il mondo della formazione con quello dell’associazionismo e della pedagogia. Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione “Sicilia Turismo per Tutti” e docente esperta di turismo accessibile, ha portato la sua esperienza e passione nel progetto, fornendo una visione chiara di quanto l’accessibilità sia fondamentale nel settore turistico. Accanto a lei operano Andrea Burgio e Teresa Alcoraci, formatori esperti in LIS.

 E non si tratta di un semplice corso facoltativo ma, piuttosto, di  un deciso passo avanti verso un’educazione aperta a tutti, in linea con i valori di inclusività e accessibilità.

“La LIS, riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano come lingua a tutti gli effetti, non è un linguaggio “minore” né una mimica, ma una vera lingua naturale con una propria grammatica e cultura. Integrare la LIS nei programmi didattici significa dunque abbattere barriere comunicative e creare ponti: gli studenti udenti imparano a comunicare con i coetanei sordi, e questi ultimi trovano finalmente spazio e riconoscimento attivo nella vita accademica. In un Paese che solo di recente ha colmato il vuoto normativo sul riconoscimento della LIS, l’ITS Archimede si pone come apripista, dimostrando sensibilità verso la comunità sorda e impegnandosi a formare professionisti capaci di accogliere chiunque”.

Un ulteriore segno, se ce ne fosse bisogno, che l’inclusività, attraverso una sinergia tra esperti e territorio, è un progetto vincente.

Federalberghi ha rinnovato l’accordo con la società che tutela gli autori per il prossimo triennio, ottenendo il massimo dello sconto per le aziende associate.

Grazie all’adesione di Federalberghi a un nuovo piano di collaborazione, la Siae ha prorogato per il triennio 2025-2027 la validità dell’accordo vigente, che stabilisce le modalità di determinazione dei compensi dovuti agli autori di opere musicali, rappresentati da Siae, per la diffusione di musica d’ambiente nelle aziende ricettive associate.

I compensi per la musica d’ambiente sono calcolati sulla base di alcuni criteri, quali la classifica della struttura ricettiva, il tipo di apparecchio e le modalità di utilizzo, distinguendo l’impiego di apparecchi in ambienti comuni dall’utilizzo di apparecchi all’interno delle camere dei clienti.

L’accordo prevede di regola il pagamento dei compensi in abbonamento annuale, da stipulare tassativamente entro il mese di febbraio di ciascun anno.

Gli abbonamenti, oltre che annuali, possono però essere stipulati anche semestralmente (entro gennaio o luglio, o il primo mese del semestre di apertura per gli stagionali), trimestralmente (entro i primi 15 giorni di gennaio, aprile, luglio o ottobre) o mensilmente (entro i primi 10 giorni del mese). In tali ipotesi, gli importi dovuti sono ragguagliati rispettivamente al 60, 40 e 20% del costo dell’abbonamento annuale.

A decorrere dall’anno 2025, in considerazione di alcune criticità relative alla disciplina della concorrenza, la Siae ha ridotto a tutte le associazioni convenzionate gli sconti finora applicati ai rispettivi soci, riconoscendo il medesimo trattamento a tutte le associazioni a parità di condizioni. Lo sconto applicabile dall’anno 2025 varia da un minimo dell’8% a un massimo del 27%, sulla base della collaborazione prestata dall’associazione convenzionata.

Federalberghi ha aderito alla proposta di collaborazione di livello superiore, al fine di pervenire al massimo livello di sconto per le aziende associate, pari al 27% sui compensi dovuti. Tale riduzione sarà riconosciuta non solo agli alberghi associati, ma anche alle altre strutture ricettive rappresentate dalla Federazione, quali residence e case-albergo, agriturismo, affittacamere e bed & breakfast.

Come di consueto, a ridosso della scadenza dei termini per rinnovare l’abbonamento, Federalberghi, direttamente o tramite le proprie associazioni territoriali, invia alle aziende il certificato associativo, necessario per ottenere le riduzioni previste. Le aziende che non ricevessero i certificati in tempo utile per effettuare gli abbonamenti potranno ottenere una copia rivolgendosi alle associazioni di appartenenza.

Le aziende riceveranno dalla Siae, inoltre, un avviso di pagamento con allegato il MAV bancario da utilizzare presso qualsiasi banca, elaborato sulla base di dati già in suo possesso. Tale sistema non esclude la possibilità di continuare ad avvalersi per il pagamento degli sportelli Siae, a cui ci si dovrà comunque rivolgere in caso di variazioni rispetto a precedenti comunicazioni e in caso di nuovi abbonamenti.

Il pagamento tramite MAV, inoltre, non esclude l’obbligo di munirsi del certificato di Federalberghi, che dovrà essere conservato in azienda e trasmesso in copia all’ufficio territoriale della Siae, anche in formato digitale o via fax.

Si ricorda che il mancato rispetto dei termini tassativamente previsti per effettuare gli abbonamenti comporta la perdita delle riduzioni sui compensi dovuti.

A partire dal 1 dicembre 2024, la Siae ha introdotto delle nuove clausole negoziali volte a sanzionare l’inadempimento costituito dall’utilizzazione del repertorio amministrato senza la preventiva richiesta di licenza (c.d. “utilizzazioni abusive”).

Per ogni utilizzazione abusiva constatata, sia per la musica d’ambiente che per eventi di spettacolo e intrattenimento, sono dovuti i seguenti importi:

- come penale, il 30% dell’importo dovuto per diritto d’autore;

- per le spese di istruttoria, un importo fisso di € 75,00 (oltre IVA se dovuta) a parziale copertura delle attività di controllo e di recupero del credito.

Sono previste delle riduzioni applicabili solo in caso di constatazione di prima attività abusiva nell’arco di 365 giorni, a condizione che il pagamento dell’importo complessivo dovuto sia eseguito entro i seguenti termini:

- come penale, riduzione dal 30 al 15% in caso di pagamento dell’intero importo dovuto entro 15 giorni dalla data del controllo; riduzione dal 30 al 20% in caso di pagamento dell’intero importo dovuto entro 30 giorni dalla data del controllo;

- per le spese di istruttoria, riduzione da € 75,00 a € 30,00 in caso di pagamento dell’intero importo dovuto entro 15 giorni dalla data del controllo; riduzione da € 75,00 a € 50,00 entro 30 giorni dalla data del controllo.

Solo per gli eventi di spettacolo e trattenimento sono previste penali progressive in caso di più eventi abusivi constatati nell’arco di 365 giorni.

Per ogni evento abusivo successivo al primo, l’organizzatore sarà tenuto a corrispondere una penale progressiva secondo il seguente schema:

- 50% sul secondo evento abusivo, se per l’evento abusivo precedente è stata applicata una penale del 30% (o 15 o 20% a seconda della data di pagamento) e non sono trascorsi almeno 365 giorni dalla precedente violazione;

- 100% sul terzo evento abusivo, se per l’evento abusivo precedente è stata applicata una penale del 50% e se nell’arco del periodo di riferimento sono stati constatati complessivamente tre eventi abusivi;

- 200% sul quarto evento abusivo e successivi, se nell’arco del periodo di riferimento sono stati constatati complessivamente quattro o più eventi abusivi.

Il Consorzio del Bardolino, su un territorio che si affaccia sul Lago di Garda, sta portando avanti una strategia ambiziosa “per creare valore e rispondere alle sfide del mercato del vino”.

La valorizzazione del territorio, dunque, passa anche attraverso l’enoturismo, che sta diventando una risorsa fondamentale per il Consorzio.

Grazie alla partnership con Federalberghi, il Consorzio ha rafforzato il legame con le strutture ricettive locali, incentivando il turismo legato al vino. È in corso una collaborazione con la Strada del Vino Bardolino per creare itinerari turistici che includano cantine, hotel e ristoranti, in modo da offrire ai visitatori un’esperienza completa e autentica del territorio. Questo approccio integrato ha come obiettivo l’incremento delle presenze turistiche e la promozione dei vini Bardolino e Chiaretto.

In un momento storico  in cui i consumi di vino sono in calo, la formula proposta dal Consorzio mira a migliorare il posizionamento dei suoi vini, attraverso un modello di filiera allargata che coinvolga produttori, operatori turistici, ristoratori e istituzioni locali. È un’iniziativa dal basso che vuole ascoltare, confrontarsi e fornire supporto formativo “per elevare la qualità dei prodotti e rafforzare la promozione turistica”.

“Il Consorzio del Bardolino è impegnato a rafforzare la collaborazione tra tutti i protagonisti della filiera. Con i suoi 2.550 ettari di vigneti, da cui nascono 21 milioni di bottiglie tra Bardolino e Chiaretto, l’obiettivo è garantire che tutti gli attori locali – dalle cantine agli operatori turistici – siano coinvolti in progetti che mirano a migliorare la qualità del prodotto e a conoscere meglio i mercati”. 

Il presidente del Consorzio Fabio Dei Micheli ha spiegato che” il successo di questo progetto si basa su una costante formazione e consulenza sui mercati, sui tecnicismi enologici e sulle tecniche vitivinicole, con un focus particolare sul mercato del Regno Unito, importante per la denominazione Bardolino e Chiaretto”.

Dal 2024, il Consorzio ha avviato una serie di iniziative formative rivolte ai produttori, con il supporto di esperti come Ray O’Connor, Master of Wine irlandese. La formazione continua a riguardare sia le tecniche di produzione che le strategie di marketing e vendita.

Oltre al lavoro di formazione e marketing, il Consorzio si avvale del supporto di esperti come Costantino Gabardi e Andrea Vantini, che si occupano di consulenza e ricerca per i produttori. Il loro compito è quello di tradurre le strategie in azioni concrete che portino valore aggiunto alla filiera. L’obiettivo è quello di costruire rapporti di fiducia e supporto reciproco, affinché ogni produttore possa beneficiare delle risorse messe a disposizione dal Consorzio per migliorare la qualità dei suoi vini e la sua competitività sul mercato.

Inoltre, sono state create tre commissioni all’interno del Consorzio: “una focalizzata sullo sviluppo sostenibile dell’agricoltura, una dedicata alla qualità enologica dei vini e una per le strategie di marketing. Recentemente, è stata anche fondata l’Associazione dei giovani produttori di Bardolino, un’iniziativa che punta a coinvolgere le nuove generazioni in modo attivo e propositivo.

Le Online Travel Agencies sono impegnate a raccogliere i dati delle strutture ricettive e delle attività di locazione breve presenti sulle loro piattaforme

 

I portali che intermediano le prenotazioni di servizi ricettivi e le locazioni brevi stanno procedendo a raccogliere e verificare alcune informazioni essenziali sulle strutture ricettive e sugli immobili presenti sulle loro piattaforme, come previsto dalla direttiva dell’UE sulla cooperazione amministrativa (DAC 7) e dal Digital Services Act (DSA).

 

La direttiva europea DAC 7 è stata emanata al fine di rafforzare la trasparenza fiscale, considerata il principale strumento per contrastare le pratiche elusive internazionali. Un numero elevato e in costante aumento di privati e imprese utilizza infatti le piattaforme digitali per vendere beni o fornire servizi. Spesso però i redditi percepiti attraverso le piattaforme digitali non sono dichiarati e le relative imposte non vengono versate, in particolare quando tali piattaforme digitali operano in diversi Paesi. Ne consegue che gli Stati membri perdono gettito fiscale e alcuni operatori attivi sulle piattaforme digitali godono di un indebito vantaggio rispetto alle imprese tradizionali.

 

In adempimento a quanto previsto dalla DAC 7, i gestori delle piattaforme sono obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio di ogni anno una serie di informazioni.

 

Tra le informazioni da inviare, relativamente ai servizi ricettivi e alle locazioni brevi di immobili, sono ricomprese le seguenti:

- i dati identificativi dei fornitori di servizi e dei locatori;

- l’indirizzo di ciascuna proprietà inserzionata, e il relativo numero di iscrizione al registro catastale;

- il corrispettivo totale versato o accreditato nel corso di ogni trimestre dell’anno e il numero di transazioni in riferimento a ciascuna proprietà inserzionata;

- eventuali diritti, commissioni o imposte trattenuti o addebitati dal gestore di piattaforma per ogni trimestre dell’anno;

- se disponibile, il numero di giorni di locazione e il tipo di ogni singola proprietà inserzionata durante l’anno.

 

Con l’entrata in vigore del regolamento europeo sui servizi digitali, cosiddetto DSA, le piattaforme di intermediazione e di vendita di beni e servizi sono inoltre tenute a rafforzare i loro sistemi di sicurezza per prevenire situazioni di illegalità, compiendo controlli a campione sui prodotti e servizi venduti sulla propria piattaforma, e garantendo che la pubblicità online non sia ingannevole o dannosa.

 

Il regolamento europeo è infatti finalizzato a creare un ambiente digitale sicuro e affidabile, tutelando i diritti dei consumatori e contrastando la diffusione di contenuti illegali e la manipolazione delle informazioni.

 

In adempimento a tale normativa, potrà quindi essere richiesto ai gestori di attività ricettive o di locazione breve presenti sulle piattaforme di fornire il proprio indirizzo e codice fiscale, e, se si dichiarano host professionali, anche la partita IVA e il numero di iscrizione al Registro delle imprese.

 

Il mancato inserimento dei dati richiesti nell’area riservata della piattaforma comporterà l’adozione di alcune misure, tra cui l’impossibilità di ricevere prenotazioni da parte di viaggiatori all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE) e la disattivazione delle proprietà presenti sulla piattaforma stessa.

Banca d’Italia ha pubblicato i dati relativi alla bilancia dei pagamenti turistica, aggiornati al mese di giugno 2024.

 

Nei primi sei mesi del 2024, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 23,6 miliardi di euro. Il dato è in aumento sia rispetto ai valori pre-pandemici, con un +25,8%, sia rispetto al 2023, +12,5%.

 

In parallelo, Banca d’Italia rileva un numero di viaggiatori stranieri alla frontiera inferiore del -6% rispetto ai dati del 2019: il risultato deriva da un calo del -6,2% dei viaggiatori che non pernottano e del -5,8% di quelli che si fermano a dormire.

 

I pernottamenti totali sono in aumento del 2,1% rispetto al periodo pre-pandemico, con un +4,5% rispetto al 2023, mentre la permanenza media è passata da 5,8 nel 2019 a 6,3 notti, con un aumento del +8,4%.

Mercoledì 26 marzo 2025 si è insediato il rinnovato Consiglio Direttivo delle strutture ricettive aderenti a Federalberghi VCO.

Dopo gli interventi di rito, con un pensiero riservato al compianto Gian Maria Vincenzi, un ringraziamento al Consiglio uscente e le congratulazioni ai nuovi Consiglieri eletti, l'Assemblea ha riconfermato per acclamazione alla guida dell’Associazione:

Presidente Andrea Padulazzi; Vice Presidente Renzo Rabaioli; Consiglieri Federico Bolongaro, Ugo Facciola, Alessandra Maya Ferrari, Franco Mariani, Claudio Meynet, Elena Petrulli, Marco Sabatella, Alessandra Scilligo, Thomas Schmidt.

Organo di Controll, Maurizio Zigiotti. Probiviri Giancesare Sonzogni e Massimo Albertella.

Tutti gli organi sociali rimarranno in carica per 5 anni.

Le votazioni hanno ribadito la volontà del Consiglio di garantire a tutte le località del VCO "un ruolo centrale nelle scelte strategiche del turismo, rispettando l'importanza dei Comuni con maggiori presenze turistiche, ma anche riconoscendo la necessità di innovazione e sviluppo dell'intero territorio provinciale”.

Sono stati già definiti i punti principali del programma quinquennale, come rafforzare il ruolo di interlocutore con l’Amministrazione pubblica sulle tematiche turistiche, individuando criticità e soluzioni con il supporto del Consorzio Maggiore per consolidare e migliorare l'offerta turistica. 

L’altro obiettivo è definire strategie promozionali mirate, quali ad esempio l’organizzazione di viaggi educational per tour operator e giornalisti, in collaborazione con istituzioni ed enti preposti. E, anche, la ricerca di eventi di impatto che favoriscano visibilità e affluenza turistica, utilizzando strumenti per misurare trend e flussi turistici. In più, un focus sulla formazione, tema di primaria importanza per il settore.

Ancora, l’ascolto delle esigenze degli iscritti nell'ottica del rinnovo del Contratto di secondo livello provinciale, con l'obiettivo di rafforzare la rappresentanza e il sostegno alle strutture ricettive e il superamento della stagionalità dei flussi turistici, promuovendo politiche di destagionalizzazione per distribuire l'afflusso in periodi più lunghi e diversificati, investendo su segmenti di mercato alternativi alla stagione principale.

L'Associazione ribadisce “il proprio impegno per la crescita e l'innovazione del comparto turistico del VCO, con una visione strategica orientata al futuro e al consolidamento del settore ricettivo locale”.

Nella mattinata di martedì 11 marzo 2025, durante il Comitato Direttivo di Adava, è stato presentato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Turismo Federalberghi.

 L'incontro ha avuto luogo ad Aosta, presso la sede dell’associazione ed ha visto la partecipazione attiva dei delegati di Adava, provenienti dai diversi comprensori turistici della regione, sia in presenza che a distanza, oltre che dei rappresentanti delle varie categorie del settore turistico ricettivo.

 Il seminario è iniziato con i saluti introduttivi del presidente di Adava, Luigi Fosson, seguiti dagli interventi di Angelo Candido, Capo Servizio Sindacale di Federalberghi, e diAndrea Serra, Responsabile tecnico dell’area lavoro di Federalberghi, che hanno illustrato in dettaglio le principali novità contenute nel nuovo CCNL.

 Gli interventi si sono concentrati sui temi cruciali per il settore, tra cui la nuova classificazione del personale, le politiche di attrazione e mantenimento della manodopera, i contratti a termine e le iniziative di welfare, con un particolare focus sull’assistenza sanitaria integrativa destinata ai dipendenti del settore turistico ricettivo, tramite il fondo FAST.

 Al termine delle relazioni, qualificati interventi hanno testimoniato l’interesse dell’uditorio per le tematiche relative alla gestione delle risorse umane, che rappresentano uno dei fattori più importanti per il successo delle imprese dell’ospitalità.

 In chiusura dei lavori è intervento il presidente di Adava, Luigi Fosson: “La presentazione del contratto si è rivelata un'opportunità per fare il punto sulle sfide e le opportunità del settore turistico, in un contesto sempre più orientato a garantire un ambiente di lavoro stimolante e sostenibile.

La carenza di forza lavoro è una delle principali sfide che affrontano le nostre imprese turistiche. Dobbiamo intensificare gli sforzi per rendere il nostro settore più attrattivo, attraverso iniziative che contribuiscano a migliorare ulteriormente il benessere lavorativo dei nostri collaboratori. Insieme agli strumenti forniti dal CCNL Turismo, che vanno nella giusta direzione, stiamo continuando a lavorare in sinergia con l’amministrazione regionale e le altre parti sociali per individuare iniziative incentivanti per chi sceglie la nostra regione come comunità in cui vivere e lavorare.”

Albergo intelligente, ma senza robot

Tante sono le possibilità offerte dall’AI, ma l’interazione umana resterà insostituibile per garantire esperienze indimenticabili

 di Luca Bassi

Un tempo erano gli àuguri, l’ordine sacerdotale dell’antica Roma, fondato da Romolo, il cui compito era quello di interpretare il volo degli uccelli. In Grecia, la Pizia di Delfi e poi Cassandra con le sue previsioni troppo spesso nefaste. Poi, San Malachia e Zarathustra, passando per Nostradamus: la storia è costellata di indovini e profeti, perché interrogarsi sul domani è sempre importante, per non dire fondamentale.

Il futuro è un tema ricorrente e oggi la capacità di anticiparlo è una professione ricercata da molte aziende. L’avvento dell’intelligenza artificiale, la cosiddetta IA, non ha fatto altro che aumentare le domande su come sarà il domani, soprattutto in ambito lavorativo.

È anche per questo che Federalberghi e il Centro di formazione management del terziario, con l’aiuto del futurologo Thomas Bialas, hanno proposto un percorso di riflessione sull’impatto dell’intelligenza artificiale all’interno degli hotel attraverso un volume: Io e l’IA. Il mio futuro è intelligente?

Il manuale, che è stato presentato durante il TTG di Rimini nel corso di un seminario organizzato dal Comitato Nazionale Giovani Albergatori di Federalberghi, contiene, oltre all’analisi di scenario, anche una rassegna concreta di applicazioni che possono aiutare le imprese a migliorare le proprie performance. Come?

Lo abbiamo chiesto all’autore del volume.

 L’intelligenza artificiale è un alleato formidabile?

Nel manuale abbiamo messo le principali novità che l’intelligenza artificiale può portare. Cose semplici e quasi scontate, forse anche per questo importantissime, fondamentali, come la traduzione delle lingue: in pochi istanti, oggi, grazie all’intelligenza artificiale, posso dare informazioni in cinese, in arabo, in inglese e in tedesco, con una semplice app che costa qualche decina di euro al mese. Anni fa un servizio del genere, svolto da un professionista, sarebbe costato molto, molto di più in termini di studio e impegno. Pensiamo a quanto deve lavorare sulla preparazione professionale un interprete. Per fotografare in modo chiaro la situazione di oggi, possiamo dire che l’intelligenza artificiale sta vivendo i passaggi vissuti anni fa da internet, che un tempo era appannaggio di pochi informatici e poi, a lungo andare, è diventato uno strumento di lavoro e di svago alla portata di tutti a prezzi accessibilissimi. L’intelligenza artificiale sta facendo proprio questo: oggi spaventa un po’, domani sarà nelle mani di molti, per non dire di tutti.

Ma quindi, l’albergatore inteso come persona fisica verrà presto sostituito dalla tecnologia?

Il robot al posto del receptionist è un giochetto che lascia il tempo che trova, un’attrazione buona solo per avere spazio sui giornali, ma poi nella pratica non così performante. lo penso che, oggi come domani, quando si arriva come ospiti in un albergo, sarà sempre meglio trovarsi di fronte una persona vera, che sia professionale e gentile. Credo che questa professione anche in futuro resterà umana. L’automazione porterebbe solo un’omologazione dei servizi che appiattirebbe l’offerta, creando un danno per tutti. Sì, perché il cliente cerca l’esperienza anche umana: quando arriverò in un hotel dopo un viaggio che potrà essere stato lungo e stancante vorrò sempre avere a che fare con una persona fisica, col suo sorriso, col suo saluto, magari con un suo consiglio o una sua indicazione su dove consumare una buona cena in zona. Inoltre, la disconnessione un giorno sarà ancora più difficile da trovare rispetto a oggi e in albergo un professionista in carne e ossa che mi parlerà sarà un vero e proprio plus. Sono convinto che il Turismo e l’ospitalità saranno sempre un’isola felice in questo senso.

 Il futurologo: uno sguardo al domani delle imprese...

Il compito del sociologo è di studiare la società, quello dello psicologo di studiare la psiche umana, mentre quello del futurologo è di studiare il futuro. Osservare il futuro significa guardare al passato, cogliere i segnali e le tendenze per proiettarle in avanti. In sostanza, il nostro lavoro sta nel raccontare storie, fare una narrazione di come potrebbero, o meglio dovrebbero, andare le cose. È sempre una proiezione in avanti. Per le imprese l’obiettivo è quello di anticipare le tendenze. La fortuna, nel settore degli alberghi, è che, essendo un ambito diverso dal commercio digitale così come tutto il Turismo, sarà sempre collegato all’essere umano, perché vende un’esperienza che un robot non potrà mai fare: la tecnologia è importante, ma non così rilevante perché si tratta di lavori di relazione, emozionali.

Queste cose non le dico solo da professionista, ma anche e soprattutto da ospite: pochi giorni fa ho chiesto la sveglia in albergo spiegando alla persona che curava la hall che l’indomani avrei avuto un appuntamento importante, che non avrei potuto permettermi di arrivare in ritardo. La mattina successiva, dopo la sveglia automatizzata, ho ricevuto la chiamata della receptionist che si è assicurata che fossi sveglio. Per me è stato un servizio fondamentale: ben venga la sveglia automatizzata, che serve sempre, ma poi quello che per me ha fatto la differenza è stata la chiamata dalla hall.

 Come sarebbe il Turismo in mano agli algoritmi?

Gli algoritmi oggi appiattiscono l’emozione dell’esperienza. Pensate alle tendenze della cucina: l’avocado ormai è in tutti i toast. Ci piace questa cosa? Ormai tutto si assomiglia, manca sempre di più l’originalità che solo la mente umana può portare, ogni volta. Se tutti usassero gli stessi servizi, ci sarebbe un’omologazione dell’esperienza. E no, non è un vantaggio. Quando nacque internet avere un sito era un vantaggio commerciale. Oggi tutti hanno il sito ed è uno standard. È un bene? è un male? Non è né una né l’altra cosa.

L’albergatore deve essere diverso e farsi aiutare a distinguersi dall’intelligenza artificiale. L’esempio che faccio spesso è che con Chat GPT mi posso far creare dieci quadri standardizzati da appendere nelle camere oppure posso farmi aiutare a trovare un artista locale che disegni un quadro unico, solo per me. Secondo voi quale sarebbe poi la camera più bella, quella con i quadri creati e stampati da un computer o quelli realizzati dall’artista? Sinceramente, ho pochi dubbi.

 L’AI è già entrata nelle vite degli albergatori?

Oggi chiamiamo “intelligenza artificiale” tanti software che in realtà stiamo usando da anni, senza sapere che si trattava già allora di intelligenza artificiale. È buffo, vero? Pensiamo ad esempio ai chatbot che rispondono automaticamente alle domande che facciamo al servizio assistenza: esistono e sono in funzione da più di dieci anni. Oppure agli algoritmi che da tantissimo tempo aiutano gli albergatori a stabilire il prezzo concorrenziale delle camere. Diciamo che in questa nostra era stiamo abbattendo la complessità informatica portando questi strumenti a tutti. La differenza sostanziale è che con una manciata di euro oggi ci si può abbonare a Chat GPT e vivere a stretto contatto con l’intelligenza artificiale, mentre anni fa queste cose erano appannaggio solo di grosse realtà che si appoggiavano ad altre grandi realtà del settore. Come dicevamo prima, lo stesso percorso che ha fatto internet dagli anni ’90 in poi: prima era di pochissimi, oggi è di tutti.

 Qualche app da consigliare agli albergatori più curiosi e innovativi?

La prima che mi viene in mente è Antropic, finanziata anche da Amazon. Si tratta di una realtà molto interessante che mira a creare modelli di intelligenza artificiale di alta qualità e affidabilità. Ma poi ci sono centinaia, se non migliaia di applicazioni di intelligenza artificiale già a disposizione degli hotel. Molte delle quali ancora in fase di perfezionamento (alcune spariranno e saranno sostituite), ma già molto utili, come Sintesia: costa pochissimo e può aiutare gli operatori del mondo del Turismo a creare cose spettacolari. Per farla breve, basta richiedere con un testo quello che abbiamo in mente e l’intelligenza artificiale genera per noi un video con degli avatar che possono parlare anche in 160 lingue. Si possono addirittura creare degli avatar con dei volti umani e personalizzare anche gli sfondi. Immaginatevi un albergo che dà le informazioni di un soggiorno a un potenziale ospite, aiutato da questa intelligenza artificiale.

 In conclusione, come sarà il settore del Turismo tra dieci anni?

La tecnologia sarà sicuramente un aiuto per chi lavora e per chi ne usufruisce. Nuove generazioni? Non vedo scenari alla Matrix con tutte le persone connesse e universi paralleli. Penso piuttosto che certe esperienze, come quelle legate al Turismo appunto, non saranno poi così diverse. Chat GPT sarà inserito su ogni device: tra poco basterà acquistare uno smartphone per poterlo usare ogni giorno, più volte al giorno. E in questo vedo un pericolo perché, come dicevamo prima, tutta l’esperienza potrebbe standardizzarsi. Il rischio è che qualcuno intervenga, magari con dei pagamenti che condizionino l’intelligenza artificiale che mi deve dare un consiglio, indirizzando poi la mia esperienza. Tutto questo, quasi inutile dirlo, rappresenterà una bella sfida per gli albergatori, perché cambierà l’approccio alla comunicazione.  

 Intervista realizzata in collaborazione con Affari di Gola, periodico di Confcommercio Bergamo

Sul numero 6/2025 della newsletter di Federalberghi si parla della convenzione tra Federalberghi e Unicredit, di polizze a copertura dei rischi catastrofali, del decreto bollette, del CCNL turismo, della 75a Assemblea di Federalberghi e di tanto altro ancora.

Datatur, realizzato da Federalberghi e dall’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo con il supporto tecnico scientifico di Incipit consulting, illustra le dinamiche dell’economia turistica, con particolare attenzione a quelle del comparto alberghiero, descrivendone, in modo semplice e sintetico, i principali indicatori. L'aggiornamento di marzo riguarda il capitolo 2 che illustra il posizionamento dell’Italia nel contesto turistico mondiale ed europeo.

Turismo d'Italia è l'organo di stampa ufficiale di Federalberghi.

 

La rivista, nata nel 1958, oltre a illustrare la posizione della federazione sugli argomenti di principale importanza per le imprese turistico ricettive, è ricca di articoli di design e di informazione tecnico professionale.