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Tra bel tempo, ponte di Ognissanti e una manifestazione che è la più iconica e tra le più apprezzate nel mondo dei fumetti e da tutto il mondo, Lucca Comics ha chiuso con numeri ottimi non solo di presenze all’evento, fino a 80mila in un giorno, ma di occupazione di camere d’hotel e anche su Montecatini.
Le associazioni di riferimento delle strutture ricettive sperano che, a partire dal 2025, “con l’avvio della Fondazione Turismo possa essere organizzato un appuntamento anche a Montecatini in sinergia con Lucca Comics & Games, com’è avvenuto a Viareggio per questa edizione”.
“In termini di camere, la notte del 31 ottobre abbiamo registrato il 75% di copertura, quella del primo novembre il 95%, e quella del 2 novembre il 75%. La media complessiva si attesta intorno all’85%, davvero una bella prestazione. Le camere, comprensive di colazione, sono state vendute a circa 130 euro al giorno ciascuna, senza dubbio un buon prezzo. Possiamo ritenerci davvero soddisfatti, perché abbiamo garantito il mantenimento dei prezzi sui giusti standard. Questi visitatori hanno portato vita la sera, cenando nei ristoranti o andando a bere nei locali di Montecatini. Rispetto allo scorso anno, il tempo decisamente migliore ha favorito le presenze. Confidiamo che nel 2025, Lucca Comics & Games diventi un generatore di eventi per il nostro territorio, attraverso una sinergia con la Fondazione Turismo”, il commento del presidente di Federalberghi-Apam Carlo Bartolini.
Gli ottimi risultati sono stati confermati dal presidente di Assohotel Confesercenti Giovanni Biondi: “Sono arrivate belle persone a soggiornare nei nostri alberghi, dotate anche di una buona capacità di spesa, che hanno potuto importare in città. La collaborazione con Lucca Comics, senza dubbio, deve essere resa ancora più ampia. Per il prossimo anno, confidiamo in una stretta cooperazione tra la Fondazione Turismo e gli organizzatori di Lucca comics & games, così come appena avvenuto a Viareggio”.
Lucca Comics & Games ha sempre rappresentato un unicum, “un crocevia di contaminazioni tra arti diverse, un luogo dove fumetti, giochi, cinema, letteratura e musica si incontrano e si fondono in un'unica, straordinaria esperienza...” Quest'anno, in occasione del centenario pucciniano, il festival si è trasformato in una vera e propria opera, ispirata sia all'immortale capolavoro di Giacomo Puccini, sia al concetto della teoria del caos: The Butterfly Effect.

Secondo le stime di Federalberghi Taormina, la città ha registrato ottimi numeri per il turismo durante il ponte di Ognissanti, con un’occupazione delle camere di alberghi al 95%.
Complice il bel tempo, Taormina sta proseguendo nella positiva stagione estiva, con numeri che si avvicinano all’anno migliore in assoluto in tal senso, il 2023.
“Per il Ponte di Ognissanti risulta una percentuale di occupazione delle camere di hotel al 95%* e tutto il comparto dell’extralberghiero al 90% circa. Dal 4 novembre in poi si scenderà, come media di occupazione a novembre al 50% circa, tenendo conto che circa il 50% delle strutture alberghiere dopo questo Ponte sarà poi chiusa e che quel 50% degli alberghi aperti lavorerà, a sua volta, al 50% di occupazione. Quindi dovremmo attestarci su circa 1.700 presenze al giorno negli alberghi e probabilmente altrettanto nelle strutture extra”, ha spiegato in un’intervista a TN24 il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina Gerardo Schuler.

Nel fine settimana che ha coinciso con il ponte di Ognisanti, complice il ritorno del bel tempo e le temperature sopra la media stagionale, da Rimini a Riccione, da Ravenna a Cesenatico, tutta la Riviera ha registrato un pienone di visitatori che hanno affollato città e spiagge.
Un ottimo fine settimana per il turismo. “A Rimini, in questi giorni, abbiamo oltre 400 hotel aperti: tantissimi, visto il periodo”, affermano congiuntamente la presidente di Federalberghi Rimini Patrizia Rinaldis e Antonio Carasso di Promozione alberghiera. “Le prenotazioni, fino a pochi giorni fa, andavano a rilento. Poi, grazie alle previsioni meteo, sono arrivate richieste a raffica per questo fine settimana. Siamo, in media, a oltre il 70 per cento di camere occupate”. “Molte famiglie con i figli al seguito scelgono di fare tappa nei parchi tematici della Riviera, tutti aperti con gli eventi dedicati ad Halloween. A Rimini parecchie richieste anche per visitare, al Fellini Museum, la mostra dedicata a Marcello Mastroianni”, dice Carasso.
A Riccione stesso andamento positivo. Gli hotel aperti “stanno tutti lavorando molto bene in questi giorni E si poteva fare ancora meglio, con un po’ più di attenzione alla comunicazione e agli eventi. Se vogliamo una Riccione non più solo meta balneare, è necessario lavorare più di sistema con tutte le attività e il Comune”, il commento del presidente di Federalberghi Riccione Claudio Montanari.
E non finisce qui, perché dal 5 all’8 novembre la Fiera di Rimini ospiterà Ecomondo, la kermesse dedicata all’economia green. "Quest’anno avremo più hotel stagionali che riaprono, tante sono le prenotazioni", osserva Rinaldis. Mentre “di Ecomondo beneficeranno anche diversi alberghi di Riccione”, conclude Montanari.

Da un’indagine Tecné commissionata da Federalberghi, 10 milioni di italiani saranno in viaggio per il ponte di Tutti i Santi e la maggioranza di loro, il 90%, preferirà una località italiana.
In quello che sarà l’ultimo ponte del 2024, 7 viaggiatori su 10 si muoveranno in auto, il 17% in aereo e il 4% in treno.
Città d’arte al primo posto nelle mete scelte dagli italiani, la montagna al secondo posto e il mare al terzo, intorno al 3% sia i laghi che le terme. Come già accaduto, molti soggiorneranno da parenti o amici, a seguire strutture ricettive e seconde case.
La spesa prevista per ogni persona, in media, è di 462 euro. I tre giorni di ponte produrranno un giro d'affari di oltre 4 miliardi e mezzo ma va anche rilevato che molte persone non partiranno per motivi economici, tanto che un 87,5% di connazionali rimarrà a casa propria.

Il ministero del Turismo, incrociando i dati delle amministrazioni comunali e nazionali, sta creando una grande mappa delle case vacanza in Italia, quella che sarà la banca dati delle strutture ricettive, Bdsr.
Nella Tuscia sono poco più di mille quelle censite tramite il codice identificativo regionale, Cir, a fine 2023, di cui 427 quelle a Viterbo. Oltre 2.300 quelle che già figurano nel database del ministero. Il dato si sta avvicinando sempre più a coprire le 4mila strutture disponibili sul mercato.
Per non rischiare multe salate tutte le strutture dovranno avere affisso, all’esterno, il codice univoco nazionale, Cin. Fino ad ora, tra Viterbo e provincia ne sono stati rilasciati 1.295, il 56,75% del totale e il dato è in crescita.
“L’introduzione del codice univoco nazionale è un passaggio che da subito abbiamo accolto in maniera positiva. C’era bisogno di dare delle regole a questo settore, considerato il boom registrato negli ultimi anni. L’introduzione del Cin, oltre che garantire ai Comuni la tassa di soggiorno, contrastando l’abusivismo di questi anni, mette anche più in sicurezza i locatari, che sono certi ora di approdare in strutture capaci di rispettare i criteri di legge”, commenta il presidente di Federalberghi Viterbo Pier Luca Balletti.
“Contenere all’interno di un unico recinto della legalità case vacanza, b&b, agriturismi e affittacamere, strutture che lo scorso anno, secondo gli ultimi dati forniti dal Comune, hanno dato ospitalità ad oltre 250 mila turisti, potrebbe aiutare anche ad arginare un altro fenomeno ormai dirompente, quello dello svuotamento dei centri storici, divenuti ormai in tante città, comprese quelle d’arte, dei grandi dormitori”.

Federalberghi Confcommercio Sassari ha analizzato i dati relativi all’andamento stagionale del borsino delle camere d'albergo, compreso settembre.
I dati delle occupazioni delle camere sono decisamente positivi, in netta ascesa rispetto allo stesso periodo, maggio-settembre, del 2023, 75.37% contro il 69.05% del 2023 e il 75.09% del 2022, con 428.712 presenze di cui 143.172 italiani e 285.540 stranieri.
Su Alghero, l'indice di occupazione è come sempre sopra la media provinciale, 78.98% contro il 73.18% del 2023. Sassari e Golfo dell'Asinara si fermano al 67.59%, ma in crescita rispetto al 61,19% del 2023.
“La rilevazione, estesa alle strutture ricettive alberghiere di Sassari, Stintino, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Valledoria, Sorso ed aree interne sottese al Golfo dell'Asinara confortano gli operatori di settore e mettono in luce una performance ragguardevole, in miglioramento di sei punti percentuali rispetto al 2023 e in linea con il 2022, se si considera l'intero periodo maggio -settembre. Un patrimonio importantissimo per la nostra destinazione, quello costituito dai turisti che scelgono la nostra isola per investire il proprio tempo libero, specialmente eleggendo il proprio temporaneo domicilio non ad agosto, che resta ancora appannaggio della clientela connazionale, azionista di maggioranza relativa in quel periodo dell'anno”, osserva il Presidente FederalberghiConfcommercio della provincia di Sassari Stefano Visconti.
Quello che gli imprenditori del settore si augurano è di vedere potenziati i collegamenti aeroportuali con il nord e il centro Europa, ancora troppo pochi per il nord ovest della Sardegna. “Crediamo che lo scalo Riviera del Corallo possa risultare attrattivo per le compagnie aeree che volessero pensare all'introduzione anche graduale di ulteriori collegamenti da Germania, il nostro primo mercato e nord Europa, visto che si tratta di mercati maturi e ciò potrebbe favorire il load factor delle macchine in servizio”, conclude Visconti

Il Comune di Grosseto avrà presto una Consulta comunale del turismo, organo consultivo e di confronto tra l’Ente e le realtà operanti sul territorio comunale.
Alla stesura del disciplinare hanno contribuito Federalberghi, Confcommercio, Confartigianato; Confindustria Toscana sud; Agriturist – Confagricoltura; Cna; Cia; Coldiretti – Terranostra; Confesercenti.
La proposta è stata presentata dall’assessore Riccardo Megale ed è stata discussa e approvata in consiglio comunale. “La Consulta nasce in risposta a sollecitazioni e richieste espresse dai rappresentanti delle associazioni di categoria –hanno dichiarato congiuntamente il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore Megale –.
L’obiettivo è quello di dar vita a uno strumento di dialogo tra l’amministrazione e le realtà operanti nel settore, allo scopo di favorire una collaborazione proficua e continua. Vogliamo creare un collegamento diretto con chi lavora nel turismo ogni giorno, per ascoltare le loro esigenze e contribuire attivamente allo sviluppo del settore. L’approvazione del disciplinare segna un passo importante verso un turismo più integrato e sostenibile, capace di affrontare le sfide del futuro. Siamo certi che insieme contribuiremo a rafforzare l’attrattività di Grosseto come meta turistica e a stimolare l’economia locale. Un ringraziamento ai rappresentanti delle associazioni di categoria che si sono fatti parte attiva di questo percorso”.
La Consulta “avrà il compito di definire obiettivi, strategie e programmi turistici, assicurando che le iniziative siano in linea con le esigenze del territorio. Sarà anche responsabile della programmazione di eventi e attività di promozione turistica, mirati a valorizzare le peculiarità locali e attrarre visitatori. Composta da un presidente, che coordinerà le attività e le riunioni, e da rappresentanti delle associazioni di categoria, la Consulta garantirà una rappresentanza adeguata delle diverse realtà del settore. Le riunioni si svolgeranno ogni quattro mesi o su richiesta dei membri, per assicurare un dialogo costante e dinamico”.

Il turismo d'autunno a Milano, spinto anche da congressi scientifici o di categoria, è positivo per le presenze turistiche in città.
“Fattori di successo sono non solo le fiere ma anche gli appuntamenti artistici, che danno una spinta considerevole. Senza contare i vari congressi internazionali tra i quali il convegno sull'emergenza medica e la Conferenza aerospaziale, che hanno determinato, ad esempio, un incremento delle presenze turistiche nella città di Milano del 6% rispetto al 2023”, osserva Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio Milano.
E poi la cultura, declinata in vari modi, tra visite a musei e monumenti e tutto quello che rende attrattiva la città in tal senso, con le sue offerte, “che porta molti delegati a tornare con le famiglie”.
La tendenza è confermata dal presidente di Federalberghi Milano Maurizio Naro: “a Milano gli ospiti dei convegni spesso tornano, affascinati da quello che hanno vissuto durante l'evento scientifico. Oltre alla disponibilità di camere negli hotel, Milano offre un'ampia opportunità con le case per gli affitti brevi, una realtà che però è più difficile da monitorare, ma la cui tendenza, secondo l'Osservatorio del Politecnico, è in crescita costante”.

È scomparso prematuramente Nicola Farruggio. Il presidente di Federalberghi Palermo è stato stroncato da un infarto. Inutile la corsa in ospedale. Aveva 59 anni.
Farruggio era anche vicepresidente vicario di Federalberghi Sicilia e in passato aveva ricoperto la carica di vicepresidente vicario di Confcommercio Palermo, di cui ora era componente della giunta. Era anche presidente dell’Ente bilaterale per il Turismo siciliano.
Qualche settimana fa aveva aperto un altro albergo, il Mondello Glam Hotel Spa Resort & Terrace. Il suo primo hotel nel capoluogo fu l’Hotel Posta.
Quando è stato eletto alla guida della maggiore associazione rappresentante del sistema ricettivo aveva detto: “La conferma mi riempie di orgoglio e testimonia anche l’impegno continuo che in questi anni abbiamo profuso. Continuerò a lavorare, con l’obiettivo di far crescere ulteriormente l’influenza della nostra associazione nella considerazione del fatto che sono molte ancore le cose da fare per far raggiungere risultati concreti al nostro settore”.
Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, ha usato parole di stima e affetto, espresse anche a nome del direttore Vincenzo Costa e dei colleghi della federazione, insieme al dolore per la perdita di un amico. “E' stato mio vicepresidente vicario per 5 anni: con lui abbiamo condiviso impegno e visione di città, responsabilità e lealtà. Figura di grande rilievo nel settore turistico e alberghiero siciliano, Nicola Farruggio era un uomo animato da una forte passione per il lavoro, sempre in prima linea nel promuovere l'eccellenza del turismo e nel difendere gli interessi degli operatori di settore.
La sua visione lungimirante e il suo impegno quotidiano sono stati un punto di riferimento per molti. La sua mancanza lascia un vuoto incolmabile non solo nella comunità degli albergatori ma anche in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di collaborare con lui. Nicola era un amico e un collega straordinario, un leader capace di ascoltare e comprendere le esigenze di tutti, sempre pronto a sostenere il nostro territorio con passione. La sua dedizione al settore alberghiero e il suo impegno instancabile per la crescita del turismo in Sicilia lo hanno reso un protagonista instancabilmente presente.
Oggi perdiamo un uomo di grande valore, una persona dal tratto umano gentile e professionale, con cui abbiamo condiviso innanzitutto i nostri valori di vita prima che di impresa e di associazione. Siamo vicini alla moglie Rosa, che con Nicola ha condiviso con grande entusiasmo la gestione delle loro strutture, agli adorati figli, alla sua famiglia, ai suoi amici e ai colleghi, certi che il suo esempio continuerà a ispirare tutti coloro che lavorano per il turismo e lo sviluppo del nostro territorio”.
Il presidente regionale Renato Schifani, tanti sindaci e tante associazioni, di categoria e non solo, si stringono intorno alla famiglia nel rendere omaggio a uno stimato imprenditore.

“Leggo ancora oggi proposte per allungare la denominazione dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano, aggiungendo il nome Cilento. Ascolto fantomatiche idee per collegare l’aeroporto al Cilento via mare, tramite un porto da realizzare a Magazzeno. Io resto sempre più sorpreso”.
È quanto ha scritto, in un polemico commento sulla propria pagina personale di Facebook, il presidente di Federalberghi Salerno Antonio Ilardi.
“Al Cilento servono i collegamenti, non i riconoscimenti verbali. E soluzioni vere, non suggestioni inutili. Perché i sindaci del Cilento non chiedono, insieme a noi, la rapida realizzazione della stazione ferroviaria di interscambio tra scalo aeroportuale e linea tirrenica meridionale (che esiste già ed è a pochi passi dall’aerostazione)?
I tempi di percorrenza via ferrovia sono 1/3 di quelli via mare, il trasporto non risentirebbe di stop per avverse condizioni meteomarine, ci sono almeno 20 treni al giorno già oggi verso il Cilento a fronte di 1 corsa del metrò del mare per pochi giorni all’anno, i flussi trasportabili sarebbero enormemente maggiori.
Si potrebbe arrivare ad Agropoli in trenta minuti e a Pisciotta in un’ora. Resto speranzoso”, la conclusione del post di Antonio Ilardi.