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Proposta Federalberghi e Lido di Chioggia, Palazzo Grassi casa della cultura
Trasformare in una casa della cultura l’eredità storica di Chioggia, ossia Palazzo Grassi.
È l’obiettivo di Federalberghi Chioggia e del Consorzio di Promozione turistica Lidi di Chioggia, che hanno proposto un progetto di ristrutturazione al sindaco e alla giunta comunale.
L’idea “è quella di dare nuova vita all’edificio settecentesco, simbolo dell’architettura veneziana e da sempre legato a famiglie nobili lagunari, conservandone il fascino originario ma restituendolo pienamente alla cittadinanza”.
“Vogliamo trasformare Palazzo Grassi in un laboratorio permanente per la promozione delle eccellenze culturali della città, uno spazio dedicato a scrittori, studiosi, pittori, ricercatori e scienziati della Serenissima, che potranno qui trovare un luogo di confronto, crescita e sviluppo”, dicono da Federalberghi .
Il progetto prevede “la creazione di un centro culturale multifunzionale, aperto e inclusivo, con spazi per lo studio, la valorizzazione della storia di Chioggia, esposizioni permanenti e temporanee di opere d’arte, documenti storici e testimonianze della tradizione locale”.
Non viene neanche esclusa la possibile gestione del museo di Biologia marina, già ospitato all’interno dell’edificio, che anzi potrà essere valorizzato ulteriormente come parte integrante dell’offerta culturale. Confermata anche “l’importanza dell’attuale presenza dell’Università di Padova, considerata un elemento imprescindibile per il futuro sviluppo del palazzo come centro culturale, scientifico ed educativo”.
Federalberghi Chioggia si dice anche “pronta a farsi carico non solo della ristrutturazione e messa a norma dell’edificio, ma anche del recupero architettonico nel pieno rispetto del valore storico del complesso”.
Federalberghi Firenze, premiare chi soggiorna e ticket d’ingresso per turisti giornalieri
Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Firenze, in occasione dell'assemblea dell'associazione di albergatori, ha proposto “un ticket d'ingresso a Firenze sul modello di Venezia per i turisti giornalieri: potrebbe essere un'ipotesi sulla quale lavorare, trovando le modalità opportune”.
“Per noi l'overtourism è una brutta parola, nessuno vuole bloccare niente e vogliamo che tutti possano visitare la nostra destinazione: ma ricordiamo sempre che questa è una destinazione che ha una sostenibilità che non può andare oltre un certo livello”, ha aggiunto.
Il presidente ha osservato che “sono i i visitatori giornalieri, che non pernottano, il vero grande problema di una destinazione come Firenze, al pari di Venezia e di Roma. E' su questo punto che dobbiamo lavorare, realizzando degli hub di arrivo dove si possa fare una bigliettazione specifica per coloro che visitano la destinazione, e non vi rilasciano valore aggiunto anche in termini di pagamento dei servizi che vengono resi, anche attraverso il trasporto pubblico locale.
Il Tpl viene sostenuto in buona parte dall'imposta di soggiorno che viene pagata da tutti coloro che pernottano a Firenze e che viene utilizzato invece da coloro che vengono dalla mattina alla sera, utilizzando sia il trasporto pubblico locale, sia evidentemente anche una città che viene consumata da un turismo sicuramente anch'esso importante, ma sicuramente non di quel livello qualitativo che questa città necessità invece di avere”. Quindi, per Francesco Bechi, si tratta di dare “delle premialità e delle priorità: ognuno può venire, ma evidentemente chi soggiorna deve essere premiato”.
Amedeo Faenza di Federalberghi, rendere Modena sempre più attrattiva
Rendere Modena sempre più attrattiva. Lo puntualizza il presidente di Federalberghi Modena Amedeo Faenza.
“Radio Bruno Estate - osserva - ha avuto un impatto positivo per il settore ricettivo, le attività ristorative e più complessivamente per l’appeal anche turistico di Modena: un altro tassello si è aggiunto al quadro di iniziative messe in campo in questi anni o che vedranno la luce nei prossimo mesi per rendere Modena sempre più attrattiva. Quello dei grandi eventi di richiamo nazionale ed internazionale è un filone che dobbiamo esplorare fino in fondo ed è da salutare con entusiasmo il fatto che Jazzopen, uno dei festival musicali più importanti d’Europa, abbia scelto Modena per la sua prima attesissima edizione italiana: la nostra città il prossimo anno sarà dunque un palcoscenico a cielo aperto, pronto ad accogliere grandi nomi della musica internazionale e migliaia di appassionati in arrivo da tutta Italia così come dall’estero".
E, continua Faenza, "sappiamo perfettamente che l’Amministrazione comunale sta lavorando anche per salvare e poter addirittura potenziare la stagione degli eventi fieristici nel 2026, scongiurando quello che appariva un declino scritto della Fiera di Modena: l’auspicio, in particolare, è che una manifestazione importante come Modenantiquaria, consolidatosi come elemento di eccellenza e ribalta anche sovranazionale della nostra città, possa aver luogo anche il prossimo anno e continuare così ad dare tanto alla riconoscibilità di Modena anche sui mercato esteri.
Allargando poi l’orizzonte, è strategico che, dopo 20 anni di abbandono e grazie all’intraprendenza di straordinari imprenditori, siano partiti i lavori per dare nuova vita all’ex cinema Principe: l’immersive theater & cinema sarà un’altra chicca per Modena capace di regalare esperienze uniche.
Modena, grazie ad un efficace gioco di squadra tra tutti gli stakeholders istituzionali e privati, diventerà sempre più bella, unica e ambita e noi saremo sempre più pronti ad accogliere chi vorrà scoprire le meraviglie del nostro territorio.
“Modena ti regala una notte”, iniziativa finanziata dalla Camera di Commercio e pensata per incentivare i turisti a prolungare la loro permanenza nei fine settimana va proprio nella direzione di potenziare sempre più Modena come meta turistica. "Tutti gli sforzi messi in campo non possono però essere vanificati dalla presenza di malintezionati e delinquenti ed in tal senso guardiamo con favore alle recenti misure adottate dalle Forze dell’Ordine e dalla Polizia municipale con cui garantire maggiore presidio”, la conclusione del presidente Faenza.
Valtellina, le previsioni turistiche da metà luglio a fine agosto
La piattaforma IODAH, sviluppata da Digital Inphinity e adottata da APF Valtellina, oltre a fornire una serie di informazioni turistiche a livello qualitativo (ad esempio il giudizio sulla Valtellina tramite l’analisi delle recensioni dei turisti) consente di disporre anche di informazioni previsionali, ad esempio su come si stanno muovendo la domanda e l’offerta turistica.
Analizzando i dati online e considerando il periodo estivo, in particolare da metà luglio e fine agosto, emerge che la pressione media provinciale della domanda è pari a 82.9, a dimostrazione dell’interesse da parte dei turisti verso la destinazione. La domanda turistica non si distribuisce in modo uniforme sul territorio: l’Alta Valtellina registra il valore più alto (92) seguita da Valchiavenna (80.9), Tirano e Media Valtellina (80.2), Sondrio e Valmalenco (76.8) e Morbegno e Bassa Valtellina (69.6).
Tutti questi valori aumentano, come prevedibile, considerando esclusivamente il mese di agosto. Occorre poi ricordare che, soprattutto in estate, l’andamento delle prenotazioni è spesso legato a quello del meteo, motivo per cui i dati di cui sopra possono subire importanti variazioni anche nel giro di pochi giorni.Sul fronte dell’offerta turistica, i numeri parlano ancora di una buona disponibilità generale. Il cosiddetto “no vacancy rate”, ovvero il tasso di occupazione delle strutture ricettive, è in media del 78.1% nel periodo 15 luglio - 31 agosto. La settimana di Ferragosto si distingue con un picco del 90% ma restano buoni margini nelle altre fasi della stagione: il “no vacany rate” è infatti pari a 71.7% da metà a fine luglio, 79.3% nei primi dieci giorni di agosto e 77% negli ultimi dieci giorni di agosto. Sul piano economico, a livello provinciale le tariffe medie alberghiere (ovvero i ricavi medi per camere occupate) nel periodo 15 luglio - 31 agosto si attestano su € 208 per i 3 stelle e € 368 per i 4 stelle (nota bene: vengono incluse tutte le tipologie di camere, suite comprese). I valori variano sensibilmente tra i diversi mandamenti: Alta Valtellina € 253 per i 3 stelle e € 421 per i 4 stelle, Tirano e Media Valtellina € 178 per i 3 stelle, € 234 per i 4 stelle, Sondrio e Valmalenco € 147 per i 3 stelle e € 251 per i 4 stelle, Morbegno e Bassa Valtellina € 132 per i 3 stelle e € 247 per i 4 stelle, Valchiavenna € 196 per i 3 stelle e € 250 per i 4 stelle.È interessante notare che, nonostante questi valori medi, circa il 65% delle offerte alberghiere rientra nella fascia di prezzo al di sotto di € 199, confermando un buon equilibrio tra qualità e accessibilità.
Tutti i dati di cui sopra, prezioso strumento a supporto strategico, sono accessibili gratuitamente anche agli albergatori tramite una specifica dashboard: chi è interessato può farne richiesta inviando una mail ad APF Valtellina info@valtellina.it“È importante poter disporre di dati aggiornati e credo che l’utilizzo della piattaforma digitale IODAH sia un valore aggiunto per noi albergatori. Aumenta le nostre potenzialità, permette di calibrare le scelte, anche quelle strategiche, di effettuare raffronti con i competitor, di gestire al meglio prenotazioni e cancellazioni", osserva il presidente di Federalberghi Sondrio Roberto Galli
Grazie alle proiezioni sulle settimane future, si possono infatti adottare con largo anticipo politiche commerciali in grado di far crescere il tasso di occupazione della propria struttura e la sua redditività. Un’opportunità da cogliere, a costo zero per gli hotel grazie ad APF Valtellina che ha sostenuto dal economicamente il progetto. “Oltre alle funzionalità sono previste quelle aggiuntive, a pagamento, che possono essere utilizzate anche dalle strutture extra alberghiere”, la conclusione di Galli.
Marche, Federalberghi consegna le targhe con codice Cin
Nella sede di Confcommercio Marche nord, Federalberghi provinciale ha consegnato le targhe con codice Cin alle strutture ricettive associate.
Le targhe con il Codice Identificativo Nazionale, Cin, per le strutture ricettive e gli affitti brevi, sono un obbligo introdotto per garantire la trasparenza e la regolarità di queste attività.
Federalberghi, allo scopo di favorire l’assolvimento degli obblighi di legge e di promuovere l’immagine coordinata del sistema associativo, ha offerto alle organizzazioni aderenti la possibilità di fornire a ogni struttura associata una targa personalizzata contenente il codice identificativo nazionale, da esporre all’esterno dell’immobile in cui è collocata la struttura.
L’occasione della consegna, alla presenza del presidente provinciale Paolo Costantini e del segretario di Federalberghi Pesaro e Urbino Agnese Trufelli, è stata anche un momento di confronto tra albergatori e un modo per sensibilizzare le amministrazioni a fare di più a tutela del settore contro gli affitti turistici abusivi.
Secondo Federalberghi, dal 2008 il numero di alberghi in Italia è calato del 5,5%, passando da 34.000 a circa 32.000 strutture. Allo stesso tempo, gli affitti brevi su Airbnb sono aumentati vertiginosamente, superando le 600mila unità da un’iniziale cinquantina.
Questo cambiamento ha rivoluzionato il modo in cui si vive il turismo, sollevando questioni critiche riguardo regolamentazione e sostenibilità. Gli affitti brevi, nati come alternativa per un pubblico giovane e desideroso di esperienze, sono ora un fenomeno globale, superando per quantità l’offerta alberghiera di quasi venti volte.
“Il sommerso degli affitti brevi – ha sottolineato Costantini – anche a Pesaro e provincia è un fenomeno in crescita, con potenziali implicazioni fiscali e legali. Esistono piattaforme online come Airbnb e Booking.com, che facilitano la locazione turistica, ma è fondamentale essere consapevoli degli obblighi normativi per evitare problemi”, ha osservato il presidente provinciale di Federalberghi Paolo Costantini.
Da un’analisi svolta da due istituti di ricerca indipendenti, 50.000 annunci di alloggi italiani pubblicati su Airbnb sono senza l’indicazione del codice identificativo. La legge prevede, in caso di mancata pubblicazione del Cin, una sanzione da euro 500 a euro 5.000 per ciascuna unità immobiliare nonché l’obbligo di rimozione dell’annuncio irregolare pubblicato.
“Anche a livello sono necessari più controlli, essendo sommersi da attività abusive. In questo periodo su vari siti si scoprono numerose attività che non possiedono il CIN. L’attività alberghiera è pronta ad essere in regola al 100%, in questo senso stanno lavorando in sinergia Federalberghi, APA Hotels, Alberghi Consorziati, Associazione Albergatori Gabicce Mare”, ha aggiunto il vice presidente Federalberghi marche Luciano Cecchini.
“La qualità dell’offerta ricettiva del nostro territorio passa anche per queste azioni di controllo volte alla legalità. Sempre più dobbiamo puntare sulla qualità e sulla corretta comunicazione di questa provincia e regione, noi albergatori, da sempre, siamo pronti a fare la nostra parte”, la conclusione del presidente ApaHotels Marco Filippetti.
Paolo Cevoli testimonial del progetto Welcome Everybody della regione Emilia Romagna
“Io sono figlio di una cuoca e di un albergatore. Alla pensione Cinzia Zero Stelle di Riccione ho visto da bambino cosa vuol dire volere bene a tutti, nessuno escluso”. A parlare è l’attore Paolo Cevoli, che torna a rivestire i panni del suo comico assessore e lo fa per un’ottima causa, quella del turismo inclusivo.
Cevoli è infatti il volto di “In Emilia-Romagna c'è una vacanza per me - Welcome Everybody”, l'iniziativa della regione per un turismo sempre più inclusivo. Al centro del messaggio “c'è qualcosa che va oltre, ossia l'idea che l'accoglienza sia un'eredità culturale da preservare”.
Presentato dalla sottosegretaria Manuela Rontini e dall’assessora al Turismo Roberta Frisoni, il progetto, finanziato con 3,3 milioni di euro dal ministero per le Disabilità, punta a fare dell’inclusione un vero marchio di qualità turistica.
Oltre a Cevoli, testimonial dell’iniziativa è anche la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, che ha sottolineato “l’importanza dell’autonomia per ogni viaggiatore con bisogni specifici”.
L’attore ha ricordato con emozione la sua infanzia a Riccione “Mia mamma tirava la sfoglia, mio babbo raccontava le pataccate. È da loro che ho imparato cosa significa voler bene alle persone, tutte. E oggi, questa eredità non va sprecata, va tramandata”.
Nel suo racconto, Cevoli ha unito anche i due volti della regione: “Quando mi chiedono la differenza tra Emilia e Romagna, rispondo che siamo più uniti che diversi. Il trattino che ci unisce è come il gancio dei vagoni del treno: ci tiene insieme e ci fa andare lontano”.
Cevoli ha ricordato con tenerezza gli anni del boom turistico, le famiglie che tornavano ogni estate, i clienti che lasciavano la caparra per l'anno dopo, le camere col bagno in corridoio e la numero 10 con bagno in camera, sempre richiesta dai genitori di una bimba con la sindrome di Down. “Quella bimba stava un mese da noi, ed era di casa. Questo è il senso: far sentire ogni persona al posto giusto”.
“Vogliamo promuovere un’autentica trasformazione culturale – hanno dichiarato Rontini e Frisoni – L’accessibilità non è solo un dovere, ma un’opportunità per tutta la comunità”.
E “non servono solo infrastrutture, ma servono anima e cuore. È inutile avere strutture perfette se poi nessuno ti sorride. Noi romagnoli accogliamo tutti, più bene degli altri”, il commento di Cevoli.
A Mesagne grande mostra sull’Impressionismo, con il patrocinio anche di Federalberghi
I promotori della rete Puglia Walking Art hanno annunciato sui canali social, con la frase “Le maître monsieur Monet è fra noi!”, l’arrivo delle ultime tre opere che completano la mostra “Negli anni dell’Impressionismo, da Monet a Boldini. Artisti in cerca di libertà”, aperta al pubblico dallo scorso 27 giugno negli spazi nobili del castello normanno-svevo di Mesagne.
L’esposizione, realizzata da Micexperience Rete di Imprese con regione Puglia ecComune di Mesagne e prodotta da Reinassance srl nell’ambito del protocollo d’intesa Puglia Walking Art, si arricchisce ora ufficialmente di 153 capolavori originali, tra pittura e scultura.
La mostra è patrocinata da Federalberghi, Aeroporti di Puglia e Camera di Commercio di Brindisi-Taranto. Partner per la mobilità è Ferrotranviaria Spa. Vari gli sponsor.
"Oltre che di Monet parliamo di tre opere di impatto e di considerevole significato culturale rispetto alle tematiche della mostra stessa prestate dal museo Archives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia. Sono tre fra i 153 capolavori originali proposti in mostra che consentono davvero di cogliere le logiche del percorso espositivo. Attraverso di esse si percepisce il sapiente dialogo tra le diverse esperienze dell’ultimo Ottocento europeo, cogliendo tutti gli elementi di ciò che è stato l’Impressionismo”, ha spiegato Pierangelo Argentieri, ideatore del progetto Puglia Walking Art.
Il percorso espositivo, curato dalla storica dell’arte Isabella Valente, docente all’Università Federico II di Napoli, esplora “le grandi trasformazioni dell’arte europea tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, mettendo in dialogo le esperienze di pittori e scultori che hanno cercato libertà creativa, sociale ed espressiva attraverso i linguaggi dell’Impressionismo”.
Le attività di biglietteria sono gestite da Vivaticket, mentre le audioguide sono fornite da Ears Srl.
La mostra sarà visitabile fino al 26 novembre con i seguenti orari:
– Lunedì: 17.00 – 22.00
– Martedì – Venerdì: 9.00 – 13.00 / 17.00 – 22.00
– Sabato e Domenica: 9.00 – 13.00 / 17.00 – 23.00
Federalberghi Garda Veneto e Caritas, ai poveri le eccedenze di cibo degli alberghi
Federalberghi Garda Veneto e Caritas hanno sottoscritto un’iniziativa per trasformare lo spreco alimentare in una risorsa per le famiglie bisognose nei Comuni di Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Costermano sul Garda e San Zeno di Montagna
Le imprese ricettive associate a Federalberghi Garda Veneto potranno così portare le eccedenze alimentari o donare cibo all'Emporio 12 Ceste di Garda, nel cortile della parrocchia.
In Italia lo spreco alimentare vale oltre 13 miliardi di euro all’anno.
“La nostra categoria continua il proprio impegno, che ritorna al territorio e quindi a tutti noi oltre a rafforzare la reputazione come destinazione turistica etica e più sostenibile.
Sono inoltre molto contento perché dal prossimo ottobre ci sarà anche la possibilità di donare arredi ed elettrodomestici da parte delle strutture che hanno deciso di rinnovarsi”, ha dichiarato il direttore di Federalberghi Garda Veneto Mattia Boschelli.
Molto contento dell’iniziativa don Pierpaolo Battistoli, presidente di Caritas interparrocchiale Garda-Verona: “la carità, chiunque sia a farla, è qualcosa che fa stare bene tutti: non solo chi la riceve, ma anche chi la fa. La carità vera non è quella che facciamo per metterci in mostra però, bensì quella che è generata dal darsi da fare ogni giorno per il bene del prossimo. Siamo grati agli albergatori che decideranno di mettersi in gioco e aiutarci: così si costruisce una comunità più solidale, capace di affrontare insieme anche le nuove povertà”, il commento del sacerdote.
Gli obiettivi e i benefici che si vogliono raggiungere con il progetto sono molteplici, in primis economici, ossia trasformare le eccedenze alimentari in risorsa, con vantaggi diretti anche per le imprese in termini di riduzione dei costi di smaltimento e accesso ai benefici previsti dalla Legge Gadda (L. 166/2016). E naturalmente anche sociali, nel dare sostegno concreto a famiglie e singoli in difficoltà sul territorio gardesano, migliorando la qualità della loro vita e rafforzando il tessuto sociale. E poi ambientali, riducendo i costi e gli impatti dello smaltimento dei rifiuti, abbattendo le emissioni di co2 e risparmiando risorse preziose.
Per riconoscere l’impegno degli imprenditori turistici, in occasione dell’Assemblea generale dei soci, a cadenza annuale, verrà nuovamente conferito il premio Impegno Sociale all’impresa turistica associata che si è distinta maggiormente per spirito solidale e responsabilità ambientale, consegnato assieme a Caritas.
“Gli imprenditori turistici del nostro Lago hanno sempre fatto tanto, spesso lontano dai riflettori. Con questo progetto vogliamo dare maggiore continuità e struttura a questo impegno verso la nostra comunità”, ha osservato Luigi Zermini, volontario Caritas e presidente dell’Associazione albergatori di Garda e Costermano sul Garda
L'Emporio
L'Emporio 12 Ceste è aperto il lunedì 8.30-11, mercoledì 14.30-17.30, venerdì 14.30-17.30. In agosto aperti fino al giorno 6 e poi riapertura a settembre. Contatti Caritas Interparrocchiale Garda-Verona Tel. 345 4268687, ascoltocaritas@parrocchiagarda.com. Per eventuali erogazioni liberali: IBAN IT24 Z083 1559 4600 0000 0230 724
Commissariamento comune di Prato, Federalberghi lancia l’allarme per il turismo a rischio. E chiede elezioni subito
Il commissariamento del comune di Prato e la prospettiva delle elezioni del nuovo sindaco solo nella prossima primavera, quindi tra quasi un anno, preoccupa gli operatori del settore turistico.
A lanciare l’allarme è Federalberghi Prato e provincia, che teme una brusca battuta d’arresto per i progetti già avviati e una fase di stallo che potrebbe avere gravi ripercussioni su un comparto in crescita.
“Non possiamo che esprimere grande preoccupazione per l’impatto che un anno intero di commissariamento potrebbe avere sul turismo locale. In particolare, ci chiediamo quale sarà il destino dei progetti avviati dall’assessore Chiara Bartalini, come il Capodanno cinese, il festival Seminare Idee, Epic (Experience Prato Industrial Culture), con cui si puntava ad aumentare le presenze di turisti del 25%, i progetti legati al turismo sportivo ma anche quelli già consolidati come Eat Prato e Tipo”, dice il presidente Sauro Venturi.
Tra i timori espressi, anche lo stop alla Dmo (Destination management organization), risultato di un percorso condiviso con l’amministrazione e atteso per l’autunno, che avrebbe segnato un punto di svolta nella strategia di promozione turistica della città.
Federalberghi rinnova quindi l’appello per un ritorno al voto il prima possibile, auspicando l’anticipo delle elezioni per scongiurare un anno di paralisi. Allo stesso tempo, prosegue l’attività di rappresentanza a livello locale e nazionale, partecipando a fiere e incontri istituzionali attraverso il vicepresidente Davide Bonari, anche con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sul valore strategico del turismo per l’economia pratese. “Questo momento difficile deve diventare un’occasione di riflessione collettiva: Prato ha bisogno di una visione turistica chiara e condivisa, non può permettersi di perdere tempo”, osserva Venturi.
Intanto i primi dati relativi al primo semestre registrano un calo di presenze rispetto all’anno scorso a causa delle crisi geopolitiche in Ucraina e Medio Oriente. A trainare le presenze è stato il MotoGP, mentre altri eventi come il Pride e Pitti Filati hanno registrato un’affluenza deludente, anche per via di una programmazione considerata poco favorevole.
San Benedetto del Tronto, il porto verso un futuro anche culturale ed economico
Durante l’incontro promosso dal comune di San Benedetto del Tronto per discutere del progetto legato al terzo braccio del porto, alla presenza di Federalberghi, Confcommercio e Confesercenti, si è parlato del fatto che la struttura è chiamata a integrarsi sempre più con la città, trasformandosi in un polo non solo ittico ma anche culturale ed economico
“Una grande opportunità per la città ripensare il porto non solo come attività ittica ma come centro culturale ed economico del territorio. Lo stesso terzo braccio potrà avere una vocazione culturale e commerciale, così come potrebbe ospitare la movida visto che in questa zona non avremmo problemi di decibel. Ed è un’area che potrebbe accogliere anche attività di ricerca e formazione, grazie alle collaborazioni con gli atenei marchigiani, ospitando eventi e laboratori per proporre ai turisti un’offerta che vada oltre il tradizionale binomio sole e mare”, ha dichiarato il presidente di Confesercenti Sandro Assenti.
Il progetto del terzo braccio, di cui si parla da decenni, richiederà una modifica al Piano regolatore del porto e soprattutto il reperimento di nuovi fondi. Attualmente per la seconda vasca di colmata sono disponibili 18 milioni di euro, a fronte dei 33 necessari, mentre per il terzo braccio occorreranno circa 150 milioni di euro, da intercettare anche attraverso il coinvolgimento dei ministeri.
Il summit ha visto la partecipazione del dirigente Giorgio Giantomassi, dell’ingegnere Giuseppe Fiscaletti e del consigliere Umberto Pasquali, e rientra in una serie di incontri con le associazioni di categoria per la definizione di una proposta da presentare all’autorità di sistema portuale.