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Un ticket sia pure simbolico di un euro per i non residenti, perché per i romani sarebbe gratis, per visitare Fontana di Trevi? È una delle ipotesi studiate dalla Giunta Gualtieri per regolamentare l’accesso turistico a quella che forse è la fontana storica più famosa e iconica di Roma. Un’idea che ancora sulla carta sta generando polemiche e che, per come sembra concepita, sta già scontentando tutta la filiera turistica e ricettiva. Per Federalberghi, “è un’assurdità, sono completamente contrario all’ipotesi allo studio della Giunta capitolina. Penso che sia necessaria una regolamentazione dei flussi turistici, poiché lo spazio è poco e i visitatori sono tanti, ma un “no” a un eventuale ticket, visto che abbiamo la tassa di soggiorno più alta in Europa e se continuiamo così i turisti finiranno per pagare anche l’aria che respirano”, afferma senza mezzi termini il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli. “Un ticket non ha senso, allora bisognerebbe prevederlo per altri luoghi turistici”, continua il presidente, che ricorda come non stiamo parlando di un museo, ma “di un monumento all’aperto che si trova in una piazza e le piazze di Roma devono rimanere aperte e visitabili da tutti”. Non contraria tout-court ma auspicando una proposta che non scontenti, soprattutto che regoli i flussi turistici, in modo che i residenti non soccombano, in una zona riconosciuta patrimonio Unesco, è la posizione della coordinatrice dell’Associazione Abitanti centro storico Roma, Viviana Piccirilli Di Capua.
È importante rammentare al proprio consulente del lavoro le differenze tra il CCNL degli alberghi e quello dei bar e ristoranti, per evitare di sostenere oneri impropri
L’INPS ha fornito alcuni importanti chiarimenti sul contributo aggiuntivo di malattia, pari allo 0,77% della retribuzione imponibile, che i datori di lavoro dei pubblici esercizi devono versare a favore del personale dipendente.
La questione merita di essere seguita con grande attenzione, superando la naturale ritrosia che potrebbe essere indotta dai tecnicismi che rendono la materia un po’ ostica per i non addetti ai lavori.
“È importante chiedere al proprio consulente del lavoro di verificare l’applicazione delle aliquote contributive corrette, sottolineando la necessità di non fare confusione tra il CCNL turismo applicato agli alberghi e quello della ristorazione. Le regole che disciplinano nei due settori il trattamento da applicare in caso di malattia dei dipendenti, così come la misura dei contributi da pagare all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, sono simili ma non identici”, spiega il direttore generale di Federalberghi Alessandro Massimo Nucara.
L’INPS, accogliendo le sollecitazioni di Federalberghi, ha chiarito che “i ristoranti, caffè, bar, annessi all’azienda alberghiera, quando costituiscono parte integrante della stessa e sono gestiti direttamente dall’albergatore, anche se con separata licenza, rientrano nell’ambito organizzativo del comparto alberghiero rappresentato dalla Federalberghi e sono pertanto esclusi dal versamento del contributo aggiuntivo dello 0,77%”.
Il contributo “è invece dovuto – sempreché sia stata rilasciata autonoma licenza – dagli esercizi che, pur essendo condotti direttamente dall’albergatore, siano organizzati con gestione distinta e indipendente da quella dell’albergo e con personale esclusivamente a essi adibito; da quelli che, costituendo una gestione a sé stante dell’albergatore, abbiano una rilevanza del tutto preponderante rispetto a quella complementare alberghiera e da quelli che siano concessi dall’albergatore in gestione a terzi”.
Inoltre, l’Inps ha precisato che “qualora, indipendentemente dal numero delle stanze per alloggio (anche inferiore a nove), le piccole pensioni siano invece strutturate come aziende a carattere ricettivo, esse rientrano nell’ambito organizzativo del comparto alberghiero e sono pertanto escluse dal versamento del contributo dello 0,77%”.
“Il caso di cui ci occupiamo oggi – prosegue Nucara – riguarda il contributo dello 0,77%, ma di recente abbiamo rilevato un problema analogo anche sulle maggiorazioni per lavoro stagionale, che per chi applica il CCNL dei bar e dei ristoranti possono valere sino al 20% della retribuzione, mentre nel settore alberghiero sono affidate alla competenza della contrattazione integrativa territoriale, che solitamente stabilisce importi in cifra fissa, molto più contenuti, o – come accade in molti territori – non prevede la corresponsione di nessuna maggiorazione. Anche in questo caso, le differenze determinano oneri cospicui che, se non si presta attenzione, finiscono con il gravare impropriamente sulle imprese alberghiere”.
Un bel progetto di reinserimento, attuato grazie alla sinergia tra Associazione Veneziana Albergatori, Amministrazione penitenziaria e Veneto Lavoro
Il primo detenuto, proveniente dal carcere maschile di Santa Maria Maggiore a Venezia, ha iniziato da pochi mesi a lavorare nella cucina di un hotel della città. Deve scontare ancora un anno e mezzo, ma il poter avere un impiego, perché qualcuno gli ha dato fiducia, lo rende fortemente motivato a reinserirsi nella società.
Si tratta di un progetto di formazione e, cosa ancora più importante, di riscatto per chi sta dietro le sbarre, voluto dall’AVA, Associazione Veneziana Albergatori.
L’iniziativa è nata, in realtà, due anni fa, dalla collaborazione tra l’Associazione e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per il Triveneto, con il supporto di Veneto Lavoro, proprio per promuovere le opportunità di inserimento lavorativo dei detenuti.
Niente è lasciato al caso, i criteri sono molto rigidi e c’è un’attenta valutazione del comportamento del detenuto prima di rilasciare l’autorizzazione a svolgere l’attività lavorativa all’esterno. Ma una volta che il parere è favorevole, la strada è in discesa.
“Noi abbiamo questo ragazzo che la mattina esce dal carcere e va a lavorare come un comune cittadino – il commento del direttore del carcere di Santa Maria Maggiore, Enrico Farina – e attraversa quello che noi abbiamo voluto chiamare, metaforicamente, ‘un ponte di rinascita’. Si stanno avviando altre progettualità, ossia due detenuti che, da qualche settimana, stanno uscendo con una cooperativa per lavorare al Lido, nelle attività di pulizia. Inoltre, da poco tempo, un altro ragazzo è stato immesso in un percorso lavorativo di pulizia del quartiere. È Venezia, come città, come territorio, che risponde in un modo particolare”.
Per l’Associazione Veneziana Albergatori il progetto è anche di valenza sociale, perché un ex detenuto reinserito nel tessuto lavorativo, evita la tentazione di recidive ed è da esempio per gli altri.
E il prossimo step sarà coinvolgere anche le detenute della Giudecca.
“Noi intendiamo effettuare dei percorsi formativi dentro la struttura carceraria. Abbiamo visto che lì è possibile fare delle attività anche di tipo pratico, perché il carcere ha una struttura molto simile a quella di un albergo, nel senso che si può accedere alla formazione per quanto riguarda i camerieri ai piani, il facchinaggio, il ricevimento piuttosto che la sala o la ristorazione, perché all’interno ci sono le cucine”, ha osservato il vicedirettore AVA Daniele Minotto.
A Savona e provincia con le località rivierasche, è tempo di bilanci per un agosto 2024 appena concluso e che ha registrato un vero e proprio boom di presenze e aumento degli stranieri, a fronte di un maggio e un giugno con turisti in calo a causa del maltempo.
Stefania Piccardo, presidente provinciale Upa ﴾Unione provinciale albergatori﴿, ha ribadito i dati dell’ottimo agosto, con le due settimane centrali a cavallo di Ferragosto che hanno registrato quasi il tutto esaurito nelle diverse destinazioni della provincia. “Naturalmente ci sono come sempre differenze tra le località, ma il trend è quello descritto, con un bilancio finale che dovrebbe essere in linea con quello dello scorso anno. E, da rilevare, un forte aumento di stranieri francesi, svizzeri e dal nord Europa”, ha concluso Piccardo, auspicando un buon settembre se il tempo meteorologico dovesse reggere. .
I dati sono confermati da Andrea Valle, presidente provinciale Federalberghi per il quale, dai primi riscontri sul territorio, l’agosto 2024 potrebbe essere stato migliore di quello del 2023, già da record. “Abbiamo avuto criticità nei mesi di maggio e giugno. L’incremento consistente del turismo straniero ha compensato la minor capacità di spesa dei tradizionali turisti italiani, per i quali abbiamo notato una certa frammentazione nelle prenotazioni, con meno giornate di pernottamento rispetto all’estate scorsa”. “Come Federalberghi, considerando la significativa incidenza e valore aggiunto del turismo straniero, non possiamo che sottolineare, per la Liguria e il Savonese, che deve essere potenziato un aeroporto come quello di Genova, oggi con pochi collegamenti importanti e diretti dall’Europa e dal Nord Europa. Accade spesso, così, che i nostri ospiti stranieri atterrino negli aeroporti del bacino milanese e siano costretti ad affittare un’auto per venire in Riviera. Anche per questo siamo convinti che il potenziamento dello scalo genovese sia un aspetto determinante per il turismo nella nostra provincia e per attrarre più visitatori nelle località di vacanza”, la dichiarazione conclusiva di Andrea Valle
Il Consiglio di Stato, come riportato da varie testate giornalistiche, ha respinto l’appello di Ryanair sui costi extra per i posti, in aereo, per chi accompagna minori e disabili, a favore di Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), confermando così il provvedimento con cui lo stesso Ente nazionale aveva vietato la richiesta di costi aggiuntivi, da parte delle compagnie aeree, per la prenotazione del posto vicino a passeggeri disabili e minori di 12 anni da parte degli accompagnatori. La motivazione è la sicurezza. La compagnia Ryanair si era appellata contro la sentenza del Tar del Lazio del novembre 2022 che dava ragione ad Enac sul rispetto degli standard di sicurezza e dei diritti dei passeggeri. La motivazione della compagnia low cost era che la normativa europea non prevede obblighi per i quali i minori di 12 anni e i disabili debbano sedere vicino ai loro accompagnatori e né che la vicinanza debba essere gratuita, perché le tariffe sarebbero una libera scelta delle compagnie aeree, in base all’articolo 22 del regolamento CE 1008/2008. Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di Ryanair, mentre ha accolto la tesi Enac per la quale la vicinanza dell’accompagnatore è una questione di sicurezza e non un extra condizionato al pagamento di supplemento.
«Accogliamo con soddisfazione la pronuncia del Consiglio di Stato, che ha confermato un provvedimento fortemente voluto da me e dal direttore generale Alessio Quaranta a luglio 2021, con il quale abbiamo imposto alle compagnie aeree l’assegnazione gratuita dei posti a sedere a minori e a persone a mobilità ridotta vicino ai loro genitori o accompagnatori. Il diritto alla mobilità deve essere garantito a tutti, nessuno escluso», la considerazione del presidente Enac Pierluigi Di Palma.
Già attiva in alcune regioni, anche in Toscana è iniziata la fase sperimentale, tramite il ministero del Turismo, della banca dati nazionale riguardante le strutture ricettive e gli immobili destinati a soggiorni brevi (BDSR). Tra le città toscane che aderiscono alla sperimentazione c’è Pisa.
Attraverso CIE o SPID la piattaforma consente di richiedere il CIN (codice identificativo nazionale) che comunque, in questa fase sperimentale, non è obbligatorio e quindi non sono previste sanzioni, come conferma il direttore di Confcommercio provincia di Pisa Federico Pieragnoli. La fase entrerà a regime solo 60 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e solo in quel momento il CIN diventerà fondamentale per pubblicare gli annunci e pubblicizzare le strutture ricettive di vario tipo, che dovranno anche dotarsi di rilevatori di monossido di carbonio e di estintori. Tutte le realtà immobiliari che abbiano finalità turistiche o per locazioni brevi, purché senza la fornitura di servizi aggiuntivi tranne la pulizia e la biancheria, rientreranno nell’obbligo, non importa se a gestione imprenditoriale oppure no.
Federalberghi accoglie con soddisfazione una regola sollecitata da tempo. Infatti, “si tratta di una misura che costituisce senz'altro un ulteriore passo in avanti per la garanzia della qualità dell’accoglienza sul nostro territorio, oltre che uno strumento prezioso per la lotta alle attività abusive. Sono tenuti a richiedere il CIN i titolari o gestori di strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere, secondo le normative regionali vigenti, i locatori di unità immobiliari per soggiorni turistici e quelli di immobili destinati a locazioni brevi”, la dichiarazione del presidente FederAlberghi Pisa Andrea Romanelli.
Sullo Ionio e soprattutto a Taranto l’effetto G7 di Fasano si è protratto per tutta l’estate, con un boom di presenze turistiche straniere anche nei musei e per le crociere, oltre che nelle strutture ricettive. Marcello De Paola, presidente di Federalberghi Taranto, parlava di ottimi numeri già all’inizio dell’estate e la tendenza sembra essersi mantenuta . Il museo Archeologico e il castello Aragonese l’hanno fatta da padrone per il settore culturale, ma anche le crociere sono cresciute di un +28% rispetto al primo semestre dell’anno scorso e alla chiusura della stagione, il prossimo 9 ottobre, si stima che il totale dei passeggeri arrivi alla cifra record di 131mila, tra i quali anche i turisti che scelgono di visitare la città soggiornando e imbarcandosi a Taranto, anche se gli albergatori auspicano che si allunghino i tempi di permanenza. Il neo, però, rimane quello dei collegamenti insufficienti, problema la cui risoluzione gli operatori del settore chiedono ormai da tempo e che porterebbe a un maggiore sviluppo di tutta la filiera turistica e non solo.
Da un’indagine Federalberghi Terme Abano Montegrotto e dai turisti italiani e stranieri negli hotel del territorio interpellati, le Terme euganee sono considerate un territorio sicuro. Agli ospiti, di diverse fasce di età, è stato proposto un questionario su cui esprimere vari giudizi, dalla mobilità all’offerta culturale dei luoghi allo spiegare i motivi della scelta di soggiornare alle Terme.
Tra le domande rivolte ai turisti, una riguardava la percezione della sicurezza, buona per il 35% del campione, ottima per il 28%, discreta per il 17%, sufficiente per il 15% e insufficiente soltanto per il 5% degli interpellati. “L’indagine ci ha restituito un risultato incoraggiante. Il dato positivo sulla sicurezza percepita è molto importante perché si tratta di un fattore che incide sul giudizio complessivo della vacanza e nella scelta dei turisti di tornare nel nostro territorio. L’attenzione su questo tema vanno tenute comunque sempre molto alte e gli episodi di furti ripetuti ai danni delle abitazioni private che si sono verificati nell’ultimo periodo non vanno sottovalutati. Questi dati ci confermano il valore dell’attività di presidio delle forze dell’ordine, con cui abbiamo attivato un dialogo e una collaborazione costante”, il commento del presidente Federalberghi Terme Abano e Montegrotto Walter Poli.
Poli, che ha ricordato come i turisti si sentano sicuri anche in orario serale nell’attraversare le vie del centro di Abano e Montegrotto, ha poi rimarcato che investire sulla sicurezza significa anche “investire, oltre che nel presidio del territorio, sul recupero delle situazioni di degrado urbano: penso, ad esempio, al Kursaal di Abano o al Palaturismo a Montegrotto o agli hotel abbandonati e, anche, investire sull’animazione del territorio con eventi e aperture prolungate delle attività commerciali”.
Musica, danza, spadaccini, saltimbanchi e mangiafuoco, giocolieri e falconieri. Sono alcune delle attività proposte dal Festival delle Arti del Medioevo, a Narni dal 31agosto al 3 settembre. Il festival medievale nel cuore dell’Umbria farà rivivere le atmosfere di un periodo storico erroneamente considerato buio ma, in realtà, pieno di fermento culturale e umano. Un evento che nel corso degli anni ha attratto ed attrae sempre più turisti, italiani e stranieri. Molte le attività in calendario, compresi quattro workshop tra sartoria, teatro, musica e danza.
Il filo conduttore sarà “Storie dall’acqua e dalla terra”, con un ricco programma che permetterà al visitatore di calarsi nel Medioevo tra conferenze, mercato di arti e mestieri, musica, workshop di sartoria storica, teatro medievale, danza medievale, cornamusa e quadri scenici trecenteschi. Un vero tuffo nel passato, anche attraverso i banchetti medievali, le degustazioni a tema e le tipiche osterie dei Terzieri, aperte per l’occasione.
L’estate romana è stata caratterizzata da un record di presenze sia per quanto riguarda i servizi di ospitalità, sia per gli ingressi ai musei, che nella sola giornata di Ferragosto hanno registrato un +4% di visitatori rispetto al 2023. Sono i dati forniti dal presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli. Un po’ meno bene per il litorale di Ostia. Per quanto riguarda la città eterna, in autunno ci si attende una diminuzione delle presenze dei turisti americani, soprattutto per via delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, però aumentano visitatori da Cina e Sud Est asiatico. Un dato interessante, che ha visto un incremento turistico nonostante i tanti cantieri aperti ma che gli operatori sperano possano portare a riqualificare la città e, quindi, a un miglioramento dei flussi anche dopo il Giubileo 2025. La capitale d’Italia ha come sempre moltissimo da offrire a livello turistico, storico, archeologico: dai dati forniti dal Comune di Roma, oltre mezzo milione sono stati biglietti venduti per i soli musei Capitolini e un grandissimo afflusso di persone, da record, per la villa di Massenzio sull’Appia antica, da poco diventata patrimonio culturale dell’Umanità da parte dell’Unesco.