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18 January 2025
Il 2025 inizia con Sigep World e Beer E Food Attraction

Spazi espositivi ampliati per includre anche il mondo della pizza, oltre a un’internazionalità sempre più marcata nel caso di Sigep World: eccellenze birrarie, mixology, soft drink e il settore food per quello che riguarda il punto di riferimento del mondo dell’eating-out, ovvero Beer&Food Attraction.

Sarà un inizio dell’anno da ricordare per Italian Exhibition Group (IEG), che nel giro di un mese organizzerà tra i padiglioni della Fiera di Rimini due eventi di grande rilievo internazionale: Sigep World – The World Expo for Foodservice Excellence, in programma dal 18 al 22 gennaio, e Beer&Food Attraction - The Eating Out Experience Show, previsto dal 16 al 18 febbraio.

Si parte quindi da Sigep World, con una veste rinnovata a partire dal pay-off, dove World rimarca la centralità globale dell’evento riminese affiancato recentemente da due nuovi show satellite in mercati di grande potenzialità come la Cina meridionale e l’area di Singapore.

Un nuovo capitolo del progetto di espansione internazionale, che in fiera andrà a concretizzarsi attraverso i programmi strategici di business matching. Al Top Buyer Program hanno già aderito 520 top buyer da 91 Paesi con presenze, oltre che dai principali paesi europei, da Stati Uniti, Sud America, Sud Est Asiatico e Paesi del Golfo. Un processo che passa dal coinvolgimento diretto dei principali decision makers del settore aderenti anche al Premium Program, riservato principalmente a buyer europei e che quest’anno prevede anche la partecipazione di circa 3mila buyer da tutto il mondo.

La 46a edizione punterà i riflettori su cinque grandi filiere. Ci sarà il gelato, ovviamente: Sigep World del resto è la fiera di riferimento globale per questo settore, con l’offerta più completa e la partecipazione di tutti i produttori, dalle tecnologie agli ingredienti. E al fianco del gelato ecco pasticceria, panificazione, cioccolato e caffè. Ma tra le principali novità del 2025 ci sarà indubbiamente il grande spazio dedicato alla pizza: Sigep World sarà quindi la vetrina più importante per il prodotto e le sue tecnologie, diventando un vero e proprio punto di riferimento. Motivo per cui Italian Exhibition Group amplierà l’area fieristica, potenziando il settore espositivo con due nuovi padiglioni nella zona est, fino a toccare i 138mila metri quadrati.

Inoltre, grande spazio sarà dedicato come sempre ai più importanti talk di tutte le communities presenti, oltre alle principali competizioni nazionali e internazionali conosciute in tutto il mondo.

Per quanto riguarda Beer&Food Attraction, il 2025 celebra la decima edizione dell’appuntamento di riferimento per la bar industry e l’eating-out che si affermerà anche come il palcoscenico dell’universo SuperHoreca, grazie al potenziamento dell’offerta che ruota attorno al rito dell’aperitivo. Così l’arte della miscelazione troverà la sua massima espressione nel Mixology Village, che valorizzerà le aziende produttrici di distillati e le piccole attrezzature per bartending, inglobando inoltre la terza edizione di Mixology Circus, evento di riferimento per il mondo spirits. Altra novità di punta sarà la Sparkling&Mix, l’area espositiva in cui emergeranno gli sparkling wine per il mondo cocktail.

La manifestazione accoglierà naturalmente un ricco palinsesto di eventi: nella BEER&TECH Arena si terranno, ad esempio, meeting di formazione su birra e tecnologie e torneranno anche le grandi competizioni, come il Concorso Birra dell’Anno e Italian Craft Beer Conference a cura di Unionbirrai.

Le arene del Food saranno invece animate dai Campionati di Cucina Italiana a cura di Federazione Italiana Cuochi e dal Global Chefs Challenge European Gran Prix 2025, l’evento di selezione europea di alta cucina, propedeutico al campionato mondiale del circuito Worldchefs.

In contemporanea con Beer&Food Attraction si svolgerà poi la 7ª edizione di BBTech Expo - The Beer & Beverage Technologies Show, la manifestazione dedicata alle tecnologie, alle attrezzature e agli accessori per la produzione e il confezionamento di birre e bevande.



10 January 2025
Torna WineSiena dal 25 al 27 gennaio, Federalberghi tra i partner

A Siena dal 25 al 27 gennaio torna  Wine&Siena, la rassegna voluta dal patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini. Tra i partner anche Federalberghi Siena.

Un appuntamento che da dieci anni segna il connubio tra la cultura enogastronomica e quella artistica della città, nel complesso di Santa Maria della Scala. 

Protagoniste, selezionate dalla guida The WineHunter, 150 aziende enogastronomiche italiane tra vini, cibo e birra. A corollario, ci saranno  masterclass, seminari ed eventi.

L’edizione 2025 di Wine&Siena inizierà venerdì 24 gennaio con l’inaugurazione e il taglio del nastro alle 18.00 nella sala delle Lupe, presso il palazzo del Comune in Piazza del Campo, seguita alle 20.00 dalla Small Plates Dinner al Santa Maria della Scala. Il giorno dopo, la manifestazione aprirà le porte ad esperti del settore e pubblico.

Come negli scorsi anni, Wine&Siena esce dalle sale del complesso di Santa Maria della Scala per aprirsi alla città, con una serie di iniziative raccolte nel calendario “Fuori Wine&Siena”. Tra queste, i 4 appuntamenti “AsSaggi di vino”, degustazioni con interventi e curiosità legate al vino tra arte, geologia e astronomia.

Info: https://wineandsiena.com

 Accredito stampa: https://wineandsiena.com/accredito-stampa/
Accredito operatori: https://wineandsiena.com/accredito-operatori/



24 December 2024
Nuovo Cda Strada dei Vini Etrusco Romana, Pietrangeli di Federalberghi rieletto presidente

Il 18 dicembre 2024 all’hotel Villa Ciconia di Orvieto si è insediato il nuovo CdA della Strada dei Vini Etrusco Romana, composto da 12 membri:

Luigi Petrangeli, Consigliere direttivo FederAlberghi – ConfCommercio Terni – Comprensorio di Orvieto è stato rieletto presidente.

Gli altri componenti sono Gianni di Mattia, Imprenditore – comune di Narni; Chiara Custodi, Cantine Custodi; Bernardo Barberani, Azienda agricola Barberani; Stefano Grilli, Azienda La Palazzola; Maurizio Mazzocchi, Tenuta Cavalier Mazzocchi 1919; Francesco Nardelli, rappresentante Coldiretti; Giorgio Giuliani, Cantina Monrubio; Annamaria Francillo, Cantina Zanchi; Gian Luigi Maravalle, comune di Ficulle; Simone Baccelloni, comune di Castelviscardo; Nicola Zappitello, Azienda agricola Zappitello.

Il presidente Luigi Petrangeli e il  vice presidente Gianni Di Mattia sono stati eletti all’unanimità

Sono stati confermati Danca Caccavello come segretario e tesoriere con contratto di consulenza la manager Maria Rosa Borsetti.

Il percorso della Strada dei Vini Etrusco Romana è articolato tra le zone di produzione dei vini a Denominazione di origine controllata di Orvieto e Amelia. La Strada dei Vini Etrusco Romana è parte de Le Strade del Vino dell’Umbria, un progetto regionale che vuole promuovere forme di turismo che abbinano un percorso sul territorio ad alta vocazione vitivinicola con la conoscenza dei valori ambientali, culturali e artistici.



18 November 2024
Festival agroalimentare a Samugheo per valorizzare il territorio

“Mojos e Marigas - Festival dell’Agroalimentare del Mandrolisai”, è un evento organizzato dal comune sardo di Samugheo, il 16 e 17 novembre, per dare un supporto diretto alle aziende del territorio e all’interno del quale si è svolto un convegno al Murats, “Contrastare lo spopolamento: comunicazione empatica, lavoro di squadra, supporto commerciale alle aziende e valorizzazione del territorio”, con l’obiettivo di valorizzare le imprese locali per creare opportunità di incontro e sviluppo verso nuovi mercati. 

 L’evento è stato organizzato in collaborazione con la regione Sardegna e cofinanziato dal ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, creato dalla Pro Loco di Samugheo e da Brand Sardinia di Ramona Cherchi, esperta di country branding, sales & marketing, general e project management e comunicazione.
Il comune di Samugheo, con il sindaco Basilio Patta e il vicesindaco e assessore alle Attività produttive, Massimiliano Urru, promotore dell’evento, è al centro del progetto che si basa sulla visione e l’obiettivo di proporre al mercato i prodotti locali, la grande tradizione artigiana ma anche l’innovazione di processo alimentata da imprenditori giovani e capaci di creare eccellenze assolute. 

 Molte le istituzioni presenti a Samugheo, tra i quali l vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio e Programmazione Giuseppe Meloni e il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Mura, su delega del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. L’assessorato regionale al Turismo, invece, era rappresentato da Sara Olla, dell’ufficio di gabinetto di Franco Cuccureddu. Tanti anche i consiglieri regionali, oltre a una folta rappresentanza di imprenditori locali e Paolo Manca, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Federalberghi.

 “Samugheo brilla per l’artigianato, è un passo avanti rispetto agli altri e deve creare uno schema che prevede anche l’ospitalità, per acquistare i prodotti ma con la capacità di ospitare il turista, che diventa un ambasciatore di questo territorio e quindi di tutta la Sardegna, che è l’unico brand che possiamo raccontare al mondo – ha osservato Paolo Manca, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Federalberghi - Iniziative che partono dal basso e raccontano un territorio ricco di esperienze devono connettersi con buyer e produttori e superare la paura del confronto per affrontare la competizione”.



7 November 2024
A Diano Marina dal 9 all’11 maggio 2025 torna Aromatica, Profumi e Sapori della Riviera ligure

Dal 9 all’11 maggio 2025 torna, A Diano Marina, la dodicesima edizione di Aromatica – Profumi e Sapori della Riviera ligure.

L’evento è dedicato ai sapori liguri e alle eccellenze enogastronomiche ed è ormai diventato un appuntamento capace di attrarre migliaia di visitatori e, quindi, di promuovere l’immagine turistica e culturale del Golfo dianese della Riviera ligure. 

Fino a maggio ci saranno eventi eventi collaterali con il progetto Aromatica Off, una serie di iniziative di promozione che anticiperanno e valorizzeranno l’edizione del 2025, come la partecipazione a eventi come OliOliva a Imperia dal 8 al 10 novembre e il Villaggio dei Comuni a Torino dal 22 al 24 novembre.

“Con il supporto di Gestioni Municipali Spa confermiamo il nostro impegno nella valorizzazione del territorio e nella promozione delle eccellenze liguri. Diamo appuntamento ad Aromatica 2025 con tutte le iniziative di Aromatica Off che ci accompagneranno sino a maggio”, il commento del sindaco Cristiano Za Garibaldi.


 



7 November 2024
A Venezia Fiet 2024, tra eccellenze enogastronomiche e turistiche

La storica sede di Ca’ Vendramin Calergi a Venezia ospiterà l’edizione 2024 dell‘Italian Food and Tourism Exhibition, Fiet, dal 9 al 12 novembre.

L’evento celebra l’eccellenza italiana nell’enogastronomia e nel turismo. Organizzato da Solutiongroups srl, il Fiet offrirà quattro giorni ricchi di convegni, tavole rotonde, masterclass con chef stellati e il Festival del Pane da Leggere, proponendo un viaggio attraverso sapori, tradizioni e innovazione.

L’inaugurazione ufficiale del Fiet avverrà il 9 novembre alle 12,15 con il taglio del nastro e i saluti istituzionali tra i quali la presidente di Enit Alessandra Priante, il prefetto Darco Pellos, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, oltre a vari parlamentari e rappresentanti del mondo turistico e alberghiero.

La giornata conclusiva del 12 novembre vedrà una convention sul turismo di lusso, con ospiti come l’assessore all’Agricoltura e Turismo Veneto Federico Caner e il presidente Federalberghi Veneto Massimiliano Schiavon.



25 October 2024
Val D’Agri, turismo enogastronomico con la Munnaredda di Tramutola

In questo fine settimana, 26 e 27 ottobre, albergatori e ristoratori della Val d’Agri sono impegnati a curare l’accoglienza e i servizi eno-gastronomici per i turisti che si prevede accorreranno numerosi per degustare le castagne e non solo nella XIII Sagra della Munnaredda di Tramutola.

 Il presidente di Federalberghi Potenza - Confcommercio Michele Tropiano parla di “tradizionale appuntamento di formidabile attrazione turistica”, in quanto “l’itinerario enogastronomico, opportunamente organizzato, segnalato e promosso, diviene una vera e propria componente del turismo tanto più significativa in cosiddetta bassa stagione, quando alberghi e ristoranti fanno fatica ad avere ospiti in camera e a garantirsi coperti al tavolo. E poi i sapori d’autunno sono un forte richiamo per i gourmet. Proprio come faremo con piatti a base di castagne e promuovendo escursioni e passeggiate nei castagneti, visite ai centri storici di Tramutola e degli altri comuni, partecipando con nostri chef ai laboratori di cucina e pasticceria”.

Il segreto del successo di un evento del genere è quello di legare un prodotto simbolo di un territorio con la promozione di tutte le altre risorse (alimentari, ambientali-naturalistiche, culturali, storico-monumentali, artigianali, etc) dell’intero comprensorio Val d’Agri. La Sagra è resa possibile grazie all’impegno dei numerosi volontari coordinati dalla Pro Loco, dall’Amministrazione comunale, da regione Basilicata, Apt Basilicata, UNPLI Basilicata e Parco nazionale dell’Appennino lucano.

Il turismo enogastronomico vale 6 miliardi di euro e si conferma, anno dopo anno, il vero motore della vacanza made in Italy “che è l’unica nel mondo a poter offrire moltissimi prodotti a denominazione di origine riconosciuta a livello comunitario”.

“Il turismo enogastronomico è un nuovo modo di viaggiare che sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati, alla ricerca di sapori e di tradizioni autentiche. In questo contesto, infatti, il cibo assume un ruolo nuovo, diventando il medium di un territorio, di una cultura e dei valori legati alla terra ed alle proprie radici, soprattutto nell’anno dedicato al Turismo delle Radici. Federalberghi parteciperà alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che si terrà dal 16 al 22 novembre prossimi in gran parte delle capitali dei Paesi con maggiore presenza di comunità italiane, con tema centrale proprio il Turismo delle Radici, perché il cibo resta il migliore attrattore turistico”, la conclusione di Michele Tropiano.



6 September 2024
Trieste Cocktail Week

Degustazione dei cocktail secondo i propri gusti, ma all’insegna della convivialità.

 

A Trieste dal 9 al 15 settembre si è svolta Trieste Cocktail Week, manifestazione che abbina gusto a creatività, giunta alla terza edizione.

 

È stata organizzata da Freshmedia e Intraprendi, con la collaborazione del Comune di Trieste e di Trieste Convention and Visitors Bureau e con il sostegno di Federalberghi Trieste, Confcommercio Trieste, Fipe, Creativa, IoSonoFriuliVeneziaGiulia. Quest’anno, main sponsor è il marchio storico Nonino.

 

La Trieste Cocktail Week è stata una festa di sapori e sperimentazioni, dove il cocktail viene studiato e presentato, che sia alcolico oppure no, all’insegna della condivisione come della competizione e anche proposto come abbinamento culinario tradizionale oppure innovativo, coinvolgendo 17 bar, 4 ristoranti e 2 negozi dentro un itinerario ad ok.



23 August 2024
Valtellina, Teglio Sapori al via da settembre

Torna Teglio Sapori, la rassegna gastronomica nata negli anni Novanta e sempre più apprezzata da locali e turisti. La rassegna si muove partendo dalla tradizione dei menù tipici, in primis dei famosi pizzoccheri della Valtellina. Un viatico, quello gastronomico, per poi scoprire il territorio.  Quattro weekend con il Pizzocchero d’Oro, l’evento di apertura dal 6, 7 e 8 settembre, poi eventi dedicati ai funghi il  4, 5 e 6 ottobre, la cacciagione il 25, 26 e 27 ottobre e sapori autunnali dal 15, 16 e 17 novembre. Dai pizzoccheri cucinati secondo la ricetta originale custodita dall’Accademia del Pizzocchero di Teglio alla selvaggina, dai salumi tipici ai formaggi ai dolci.  

Promotore e coordinatore di Teglio Sapori è Fabio Valli, presidente dell’Associazione mandamentale di Tirano dell’Unione Commercio Turismo e Servizi della provincia di Sondrio e vicepresidente di Federalberghi Sondrio. “Anche quest’anno ci prepariamo all’evento che più di ogni altro rappresenta Teglio e la sua tradizione gastronomica. Siamo reduci da edizioni molto positive e l’auspicio per il 2024 è di accogliere l’affezionata clientela che ritorna ogni anno e nuovi commensali. Inizialmente c’erano soprattutto lombardi, mentre in anni recenti abbiamo ospitato anche persone provenienti da regioni del centro e del sud Italia. La soddisfazione più grande è incontrare chi non conosceva Teglio e che ne rimane conquistato tanto da tornare. Oggi si tende sempre più a prolungare il soggiorno sul territorio per il fine settimana, non più soltanto per il pranzo”, il commento di Fabio Valli.



1 August 2024
À la carte vs buffet

Da un lato le lunghe tavolate ricche di pietanze, piatti da portata e delizie per gli occhi, dall’altro una selezione attenta di referenze, capaci di soddisfare l’ospite in più momenti di consumo. In un contesto di grande rivoluzione come quello della ristorazione in hotel – che potremmo ancora dire piuttosto “silenziosa”, ma comunque certamente inarrestabile – le strutture ricettive dovrebbero sentire l’urgenza di andare di pari passo con i mutamenti degli stili di vita e delle abitudini di chi viaggia: sempre più alla ricerca di qualità, di autenticità e di una food experience unica e indimenticabile. Ovunque, e ovviamente anche in hotel. È di fronte a questa necessità che scegliere la formula più adatta per quello che è il contesto e il desiderata dell’ospite diventa essenziale, con il fine ultimo di trasformare la ristorazione alberghiera da mera voce di costo a interessante fonte di ricavo.

I pro e i contro: analisi dei due lati della medaglia

Gran parte della scelta tra ristorazione con servizio a buffet o à la carte parte da un’analisi di quello che è il concept del ristorante all’interno dell’hotel e anche della tipologia dell’hotel stesso. Rispetto a questi due elementi, infatti, entrambe le soluzioni possono presentare vantaggi e svantaggi, tanto per l’albergatore quanto per l’ospite, e diventare più o meno interessanti opportunità di business.

Il buffet è vantaggioso in termini organizzativi: la parte più importante del lavoro in cucina avviene prima del servizio, permettendo così di gestire il tutto in anticipo; inoltre, la consumazione è decisamente molto più veloce, il che rende il servizio molto più agile rispetto a quello al tavolo e abbassa così il numero di addetti richiesti rispetto a un servizio completo. Attenzione però a non perdere d’occhio la presentazione: un buffet deserto e non rifornito con attenzione e costanza diventa velocemente poco invitante e solleva i reclami più pesanti tra gli ospiti. Il rischio è presente anche quando, al contrario, un buffet viene realizzato con approssimazione e superficialità rispetto alle proiezioni di consumo – cioè a cosa e a quanto preferiscono mangiare gli ospiti. Questo comporta una quantità di sprechi che diventa facilmente piuttosto pericolosa per i conti del comparto. Lato ospite, in genere il servizio a buffet è a un prezzo molto più abbordabile e attrattivo, soprattutto per alcuni target nello specifico. Tuttavia, la scelta è spesso troppo limitata.

Poter ordinare à la carte, invece, dà completa libertà all’ospite, che può scegliere esattamente quanto e cosa ordinare.
La personalizzazione è quindi massima e il personale di sala non si occupa tanto di vassoi da riempire e mise en place da ripristinare, quanto piuttosto di prendersi cura delle richieste dei clienti: il contatto diretto passa dall’essere marginale a essere parte rilevante dell’esperienza nel suo complesso, fino addirittura a rappresentare un metro di giudizio. Se da un lato tutto questo può aumentare la soddisfazione dell’ospite e dall’altro le entrate per l’albergatore, il servizio completo alla carta implica una serie di costi più elevati e di complicazioni organizzative e gestionali rispetto al buffet che è importante considerare in fase di scelta. Ci si avvicina a un servizio di ristorazione a tutti gli effetti, che richiede una cura più dettagliata della presentazione di ogni singolo piatto, una gestione più oculata di acquisti e scorte, nonché la necessità per il personale di sala e di cucina di essere perfettamente in sincrono: pianificazione, organizzazione e collaborazione tra tutti gli addetti deve essere massima per garantire efficienza e qualità.

 

I fattori che guidano la scelta

Ma insomma: è meglio offrire un servizio di ristorazione a buffet o alla carta nel proprio locale? Partiamo dai numeri. Nella maggior parte dei casi, capita che il servizio a buffet sia previsto per quella quota food compresa all’interno del prezzo della camera, mentre il menu viene proposto per tutto ciò che è extra, dal servizio in camera al bar, laddove previsti e presenti.

Prendiamo come esempio un albergo 3 stelle stagionale, in Riviera, con una capacità ricettiva di 80 ospiti con trattamento B&B. Se fosse tutto semplice, e bastasse guardare al fatturato, una colazione alla carta, ad esempio, risulterebbe la scelta vincente rispetto a una colazione a buffet. Sta di fatto che nel mondo reale ci sono tanti altri fattori da considerare: di certo il fatturato da solo non è un dato in grado di portare a prendere una decisione finale strategica.

Nel capire se è meglio abolire il buffet per prediligere un servizio al tavolo, bisogna certamente pensare al personale, individuando numero di addetti necessari e facendo una stima dei costi implicati. Una colazione a buffet di norma richiede un numero di operatori di sala maggiore rispetto a quelli di cucina, mentre il contrario vale per la colazione alla carta. Rispetto a questo, poi, c’è anche da considerare la variabile temporale: il buffet tiene conto di tempistiche di sala particolari, come ad esempio quelle legate al rimpiazzo del prodotto in esaurimento e il riassetto del set-up tavola. Nella ristorazione alla carta, invece, diventano fondamentali le tempistiche di cucina: velocità di esecuzione sulla comanda, linea di preparazione.                                                                                                                            Senza dimenticare anche la capacità di ridurre al minimo gli scarti, conditio sine qua non per evitare di gettare direttamente denaro nella spazzatura e per prediligere piuttosto un approccio più votato alla sostenibilità, tanto ambientale quanto economica.

Altro fattore da considerare è il marketing o per meglio dire, più nello specifico, la promo-commercializzazione del servizio. La ristorazione alla carta è un servizio che bisogna essere capaci di vendere. Guardando i dati del nostro esempio, se ci immaginassimo un tasso di occupazione del 100%, dovrei vendere 48 colazioni alla carta per recuperare il fatturato garantito invece dalla formula con colazione a buffet inclusa nel prezzo della camera. Quante di queste un albergatore è in grado di vendere senza troppa fatica e dove, invece, deve ricorrere a strategie di marketing più avanzate? Proporzionalmente alla direzione che può prendere la risposta a questa domanda, cresce o diminuisce il fattore rischio: c’è pur sempre da tenere a mente che la colazione a buffet, compresa con la camera, rappresenta un costo fisso e un ricavo certo, mentre la colazione alla carta rappresenta un costo variabile ma un ricavo incerto.

Acquista un valore fondamentale, infine, la dimensione spaziale. L’allestimento del buffet richiede molto spazio per comprendere non solo la presentazione dell’offerta, ma anche i flussi operativi e le manovre che devono eseguire personale e ospiti: tutto dipenderà totalmente dall’ordine col quale verranno esposte le derrate e dall’ottimizzazione dei corner di servizio.

 

Un suggerimento potrebbe arrivare dalla tecnologia

Prima di buttare giù la propria lista di pro e contro e la propria analisi rispetto ai criteri appena presentati, il suggerimento è quello di mettere sul piatto anche un ultimo fattore: quello tecnologico. Date le difficoltà gestionali attuali, che mettono a dura prova tutte le strutture ricettive e che possono più o meno acuirsi con l’una e l’altra soluzione, è rilevante pensare a come ottimizzare il lavoro, e la tecnologia in questo potrebbe essere un importante asso nella manica. Rifiutarsi di pensare in termini di automazione e ottimizzazione può costituire una barriera insormontabile dietro cui potrebbero nascondersi opportunità che nemmeno riusciamo a scorgere.

La tecnologia, infatti, può essere d’aiuto in termini di: organizzazione del lavoro, tramite planner e gestionali che facilitano monetizzazione, turnazione e gestione del magazzino; semplificazione del lavoro, con l’aiuto di robot, chioschi digitali e attrezzature all’avanguardia che riducono tempi di produzione e servizio; personalizzazione del servizio e massimizzazione del guadagno, grazie all’utilizzo del data management; promozione, via social e web, e presentazione dell’offerta. Ci avevi mai pensato?