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Sono stati due giorni di confronto per ripartire da Ischia e, in particolar modo, da Casamicciola per valorizzare quell’unicum che sono le terme e l’indotto che queste creano. Parliamo di “Casamicciola Terme & Benessere”, il primo convegno internazionale sul termalismo nella sala consiliare del comune di Casamicciola Terme. Si è discusso e ci si è confrontati su molti argomenti, a cominciare dalle opportunità derivanti dalla ricostruzione di alcune zone fino alla scelta del turismo esperenziale che sempre più viaggiatori cercano e che il termalismo può offrire. Il che significa rilanciare l’economia del territorio con un focus turistico ad hoc che sono, appunto, le Terme, in modo da identificare Ischia come destinazione di benessere green, a cui deve legarsi anche un’adeguata formazione. A parlarne, un parterre di tutto rispetto con professionisti nazionali ed internazionali.
Il sindaco del comune di Casamicciola Terme Giuseppe Ferrandino ha aperto i lavori, moderati dal giornalista Angelo Cirasa, a cui sono seguiti i saluti delle istituzioni con il commissario straordinario Giovanni Legnini, il direttore di Federterme Confindustria Aurelio Crudeli, il presidente di Federalberghi Terme Emanuele Boaretto, i sindaci di Lacco Ameno Giacomo Pascale e di Serrara Fontana Irene Iacono e l’assessore Annalisa Iaccarino. Stefania Capaldo, membro esperto della Consulta Termalismo del comune di Casamicciola Terme ha coordinato il convegno con il consigliere comunale Lella Piro.
Tra i tanti ospiti, la professoressa Annamaria Colao, il giornalista esperto in enogastronomia Luciano Pignataro, l’archistar Massimiliano Fuksas che ha parlato di alcuni suoi progetti per Casamicciola, Eriberto Eulisse della rete mondiale UNESCO dei musei dell’acqua. Tra gli altri interventi quelli di Alberto Arrighi, Vito Iacono, Fabrizio Mautone, Salvio Capasso, Giuseppe Ottaiano, Aniello di Vuolo “per affrontare tutte le tematiche legate al termalismo dal punto di vista della salute, del benessere, dell’alimentazione, dell’economia e della storia”. Il vicepresidente della regione Campania Fulvio Bonavitacola, illustrando anche il progetto Borghi Salute e Benessere, ha concluso i lavori.
“Aspettiamo maggiori dettagli, ma possiamo già affermare che in Sardegna è stata premiata la qualità dell’offerta e, dopo i mesi estivi, andiamo verso un settembre e ottobre decisamente interessanti. Luglio 2024 è stato migliore di quello dell’anno scorso, che non era positivo, mentre agosto ha visto ottimi riscontri anche con il last minute”, dichiara il presidente di Federalberghi Sardegna Paolo Manca. “Gli arrivi sotto data sono stati favoriti dai prezzi accettabili proposti dalle compagnie low cost per molti collegamenti internazionali, mentre forse per altre destinazioni, per via dei costi, gli italiani hanno fatto scelte diverse – continua Manca - Va anche detto che in linea di massima chi è venuto in Sardegna lo ha fatto con un budget preciso e probabilmente è rimasto meno giorni. Però la maggior parte dei clienti delle nostre strutture non ha voluto rinunciare a una vacanza nella nostra isola, magari rinunciando a qualche spesa extra…
Stiamo aspettando dettagli più approfonditi di fine stagione e sappiamo che la permanenza media si è accorciata. Ma possiamo già affermare che la Sardegna ha confermato il proprio valore anche in una stagione nella quale i consumi a livello nazionale iniziano un po’ a faticare. La vera sfida sarà cercare di mantenere questi numeri nella prospettiva di una contrazione del mercato interno”. E, prosegue il presidente, “bisogna investire nella qualità, quella che quest’anno ha garantito all’ospitalità alberghiera di confermare il trend positivo degli ultimissimi anni, dopo le difficoltà pandemiche. L’ospitalità deve necessariamente andare nella direzione di qualificare l’offerta. Chiaramente produrre un servizio alberghiero costa, ma solo con la qualità dell’offerta e del servizio si può essere competitivi nel mercato internazionale. E fino a ottobre si prevedono numeri interessanti, con una stagione che si regge quasi totalmente sul mercato estero. Alcune nazioni hanno vacanze scolastiche autunnali e anche questo è un potenziale momento di crescita da non sottovalutare. Tra l’altro chi viene in Sardegna ora fa un vero affare: gli hotel costano in media il 30% in meno rispetto ad agosto, non c’è overtourism e il tempo è sempre bello, anche se le giornate sono più corte. La scommessa è cercare di restare aperti almeno sino a ridosso alla fine dei voli della “summer season” delle compagnie. Da questo punto di vista stiamo spingendo e sensibilizzando le strutture, perché aprire in questi mesi vuol dire sostenibilità economica. Non possiamo obbligare nessuno, né tanto meno la legge lo prescrive, ma ci appelliamo a moralità e attaccamento al territorio, con la certezza che le presenze garantiranno anche un ritorno economico adeguato”, la conclusione di Paolo Manca.
Federalberghi Isole di Sicilia ha scritto di nuovo al ministro dei Trasporti Matteo Salvini e all’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Alessandro Aricò, coinvolgendo anche il presidente della regione Sicilia Renato Schifani, l’assessore al Turismo Elvira Amata, l’autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), l’Autorità portuale dello Stretto, i sindaci delle isole minori e le Compagnie di navigazione, per rinnovare la richiesta di convocazione urgente di un tavolo di confronto sulle gravi problematiche dei collegamenti marittimi con le isole Eolie.
Dopo numerose segnalazioni su continui ritardi e cancellazioni di servizi di navi registrati durante la stagione turistica, Federalberghi aveva già avviato uno scambio di comunicazioni con Caronte & Tourist Isole Minori, ma senza ottenere soluzioni definitive.
Con l’arrivo dei primi giorni di maltempo la situazione si è ulteriormente complicata. E soprattutto da parte di residenti e operatori turistici dell’isola viene chiesto di garantire piani di emergenza per garantire almeno le corse del mattino e della sera, in entrata e in uscita dalle isole, anche con problemi di maltempo. Il recente caso di centinaia di turisti e abitanti costretti a lasciare le Eolie prima del tempo per una tardiva informazione su una nave in partenza il giorno successivo, ha evidenziato il problema.
Tra le questioni più urgenti da affrontare, per Federalberghi ci sono gli aumenti di tariffe sulle tratte che gravano sia sulle comunità locali che sui turisti che, con simili problemi, scelgono altre mete. L’altro nodo da risolvere è il rinnovamento e l’aumento del parco navi, con il ripristino sia dei servizi statali che regionali, così come quelli dei mezzi veloci ministeriali, in modo da tornare all’operatività precedente al 2022. E la conseguente manutenzione dei porti e il completamento della bretella di collegamento della stazione marittima di Acqueviole a Milazzo, che ridurrebbe i disagi. Allo stesso tempo, i vari enti interessati chiedono di rendere finalmente accessibile il porto di Villa San Giovanni per il collegamento con i mezzi veloci, cosa prevista dal capitolato di gara.
Federalberghi insiste anche sull’importanza di attivare un sistema di monitoraggio che possa valutare in modo trasparente la quantità e la qualità dei servizi erogati.
Federalberghi Isole di Sicilia ribadisce quindi l’urgenza di un confronto costruttivo tra tutte le parti coinvolte, per risolvere i problemi organizzativi e strutturali che da troppo tempo affliggono i collegamenti marittimi con l’arcipelago e che stanno danneggiando non solo la qualità della vita degli abitanti e l’economia locale, ma anche l’immagine turistica dei luoghi.
Caorle ha registrato una buona estate di presenze turistiche, con un fine agosto particolarmente interessante in questo senso ed altrettanto per la prima settimana di settembre, anche se i turisti hanno speso meno.
"Il mese di agosto si è attestato sui numeri positivi del 2023. In particolare, dopo Ferragosto, le presenze turistiche sono addirittura cresciute in diversi hotel rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È un segnale importante, che evidenzia una diversa propensione nella prenotazione delle vacanze da parte dei nostri ospiti. Molti le dividono in più soggiorni durante l’estate e sempre più le prenotazioni avvengono “sotto data” e condizionate dalle condizioni meteo. Questo vale soprattutto per settembre, dove abbiamo visto una partenza sprint di prenotazioni e presenze per la prima settimana del mese, mentre nella seconda settimana, complici le previsioni meteo incerte, le prenotazioni si sono ridotte. Per quanto riguarda la nazionalità, se agosto è stato certamente il mese di vacanza degli italiani, all'inizio di settembre i turisti sono principalmente stranieri, soprattutto austriaci e dall'Est Europa. Abbiamo notato una leggera ripresa del mercato tedesco, ma ancora comunque inferiore rispetto agli anni scorsi, anche a causa del periodo economico non facile che sta vivendo la Germania”, il commento della vice presidente Federalberghi Caorle Chiara Visentin.
L’andamento dei primi giorni di settembre fa ben sperare anche per ottobre, confidando nel meteo.
"Le manifestazioni di settembre e ottobre, come ogni anno, sono particolarmente importanti perché richiamano turisti a Caorle e permettono alle attività commerciali e ricettive di continuare a lavorare. Stiamo già operando in stretta collaborazione con il Comune di Caorle e con tutte le categorie presenti nel Consorzio di Promozione Turistica Caorle e Venezia orientale per programmare le manifestazioni di dicembre, che quest'anno avranno numerose novità, tra divertimento e focus sulla nostra enogastronomia”, ha affermato il presidente di Confcommercio Caorle, Corrado Sandrin.
Torna il Festival NaxosLegge dal 20 al 30 settembre, inaugurato dal Premio Promotori di Cultura. L’argomento portante, quest’anno, sarà “La verità, vi prego sull’Amore” che, come spiega la direttrice artistica di NaxosLegge Fulvia Toscano, “viene inteso come cura e passione totalizzante che lega tra loro i dieci premiati di questa edizione, cinque dei quali eccellenze della nostra Sicilia. Amore per la cultura, che si traduce in disciplina, dedizione, testimonianza e impegno”.
Da questo incipit, sono dieci le figure proposte per i premi, provenienti da vari settori: “per la musica Francesco Costa e il Coro Lirico Siciliano; Daniela Ursino per il teatro inteso come impegno sociale; l’arte con un premio alla memoria al maestro Gianni Pennisi, di cui ricorre il centenario dalla nascita; la visionarietà nella progettazione per la crescita dei territori con Carlotta Previti”. E, ancora, “l’amore per la Storia e alla memoria con Fulvio Delle Donne, direttore scientifico del festival Stupor Mundi dedicato a Federico II di Svevia; la passione per la Formazione delle giovani generazioni con Daniele Malfitana; l’amore per i libri e la lettura come strumenti di crescita e riscatto con Rocco Biasi sindaco di Taurianova e l’Assessore Maria Fedele che è anche direttore artistico di Taurianova Capitale Italiana del libro per l’anno 2024; l’amore per la Sophia con Giuseppe Girgenti, tra i massimi studiosi di Platone; l’amore per la polis come impegno esistenziale con Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce; l’amore per l’estremo Oriente di cui ha svelato la profonda cultura e saggezza con l’Ambasciatore Mario Vattani, ora Commissario per l’Italia per Expo di Osaka 2025”, la conclusione di Fulvia Toscano. Il Premio Speciale “Tra tradizione e innovazione” verrà assegnato al musicista Davide Campisi.
La cerimonia di premiazione, nella terrazza del Lido di Naxos, avrà luogo il 20 settembre. Da quest’evento partirà il festival, pieno di interventi e personaggi di spicco.
NaxosLegge è realizzato con il sostegno dell’ Assessorato ai BBCC e Identità siciliana, del Cepell-Centro per il libro e la lettura, del Parco Archeologico Naxos-Taormina, con la collaborazione di Comune di Giardini Naxos, Rete Latitudini, DAMS di Messina, Museo regionale “Maria Accascina di Messina, Teatro Vittorio Emanuele” di Messina, Teatro di Donnafugata di Ragusa Ibla, Parco Archeologico del Colosseo, Leuco’, Liceo Caminiti di Giardini Naxos, Consulta giovanile della Città di Giardini Naxos, Lido di Naxos, Archeoclub Augusta e Naxos-Taormina- Valle Alcantara, Pro loco di Giardini Naxos, Accademia pianistica di Taormina, Federalberghi di Giardini Naxos, le Associazioni Art.9, Altra metà e Città plurale, Villa Garbo, Tysandros hotel, Villa Sakiko, Viaggi di Marco, My Sicily Experience.
Federalberghi Torino e Slow Food, in collaborazione con il Consorzio Terre Reali del Piemonte, Booking Piemonte e Somewhere lanciano “La Torino del Gusto in Cabrio”, tour guidati in bus per scoprire le eccellenze gastronomiche del territorio. I tour
debutteranno in occasione di Terra Madre Salone del Gusto 2024, per poi essere riproposti mensilmente.
Si tratta di una formula innovativa di promozione turistica, con gli ospiti a bordo di bus scoperti per le vie della città e degustazioni delle eccellenze enogastronomiche proposte dai Maestri del Gusto di Torino, un progetto della Camera di commercio di Torino in collaborazione con Slow Food.
“La Torino del Gusto in Cabrio è un prodotto turistico innovativo che unisce, per la prima volta, storia e cultura della città con le tradizioni enogastronomiche del nostro territorio e premia il lavoro e la passione dei Maestri del Gusto – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – I turisti che visitano Torino vogliono immergersi nella cultura locale e sono affascinati dalle tante eccellenze enogastronomiche che la città offre. Con questo prodotto vogliamo soddisfare questa esigenza e raccontare un territorio attraverso la sua cultura del cibo”.
“Con questa iniziativa si dà valore a un progetto ultradecennale come i Maestri del Gusto e a un percorso che in questi ultimi 30 anni a Torino ha rappresentato crescita e valorizzazione del comparto enogastronomico, al quale ha contribuito anche Salone del Gusto prima e Terra Madre poi. Non a caso l’iniziativa vede la collaborazione di alcuni partner dell’evento, come Camera di Commercio e Federalberghi, per cui non è un caso nemmeno che il debutto sia proprio nei giorni di Terra Madre”, il commento di Daniele Buttignol, amministratore unico di Slow Food Promozione srl.
Un sistema virtuoso in cui produttori e consumatori di energia possono unirsi e scambiare tra loro questa energia ma da fonte rinnovabile, ottenendone benefici ambientali, economici e sociali: sono le Comunità Energetiche, CER. Sviluppare queste realtà sul territorio vuol dire guardare lontano, anche oltre quel 2030 che ci si è posti come un traguardo per cominciare a limitare la carbon footprint e nell’ottica di istallare una nuova generazione fotovoltaica per limitare e compensare inefficienze della rete pubblica.
È in quest’ottica e per assistere le imprese a diventare sempre più sostenibili, valorizzando ulteriormente le risorse turistiche regionali e la conseguente ricettività, che Federalberghi Abruzzo ha sottoscritto un accordo con il Gruppo Regalgrid che, al suo interno, ha come partner strategici Regalgrid Europe Srl, Cogenera Italia Srl, CER&GO Srl e B-CER Srl Società Benefit. Con questo accordo Federalberghi Abruzzo e il Gruppo Regalgrid, attraverso percorsi specifici con strumenti ad hoc, intendono accompagnare associazioni territoriali ed aziende in investimenti non solo semplicemente per installazioni di impianti fotovoltaici, ma anche nella gestione del ritiro e della fornitura di energia verde e molto altro. Denominatore comune dei progetti è rappresentato dalla piattaforma digitale Regalgrid® per migliorare al massimo gli scambi energetici e per sviluppare progetti articolati di condivisione collettiva dell’energia rinnovabile generata da gruppi di utenti eterogenei connessi alla rete elettrica.
“Si tratta di un accordo di importanza fondamentale per supportare le imprese alberghiere nella transizione energetica delle proprie strutture. Grazie a questa collaborazione, gli albergatori abruzzesi avranno accesso a strumenti e risorse indispensabili per implementare sistemi di produzione energetica rinnovabile, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale e agevolando una considerevole diminuzione dei costi energetici del settore turistico. La nostra visione è quella di un futuro in cui le strutture ricettive siano protagoniste di un cambiamento culturale verso un modello di business più responsabile e sostenibile. Questa iniziativa non solo migliorerà la competitività del nostro territorio, ma rafforzerà anche l’impegno delle nostre aziende nel promuovere pratiche virtuose e rispettose dell’ambiente”, il commento del presidente di Federalberghi Abruzzo Giammarco Giovannelli.
“L’accordo con Federalberghi Abruzzo è un’opportunità importante per il territorio e le sue associate. Il Gruppo Regalgrid è a disposizione come partner dell’iniziativa per accompagnare le strutture interessate a individuare la soluzione più idonea e compatibile con le loro esigenze strutturali. Le strutture ricettive, infatti, sono caratterizzate da consumi stagionali che si riflettono come picchi di costi in bolletta e sovraccarichi della rete durante la stagione estiva. Le CER e gli impianti a fonte rinnovabile in questo possono essere uno strumento efficace per contenere costi energetici e inefficienze della rete, garantendo così servizi sempre più efficienti e sostenibili e non solo per i residenti, ma anche per gli ospiti delle strutture”, la dichiarazione del direttore Marketing del Gruppo Regalgrid Vincenzo Scotti.
Un ticket sia pure simbolico di un euro per i non residenti, perché per i romani sarebbe gratis, per visitare Fontana di Trevi? È una delle ipotesi studiate dalla Giunta Gualtieri per regolamentare l’accesso turistico a quella che forse è la fontana storica più famosa e iconica di Roma. Un’idea che ancora sulla carta sta generando polemiche e che, per come sembra concepita, sta già scontentando tutta la filiera turistica e ricettiva. Per Federalberghi, “è un’assurdità, sono completamente contrario all’ipotesi allo studio della Giunta capitolina. Penso che sia necessaria una regolamentazione dei flussi turistici, poiché lo spazio è poco e i visitatori sono tanti, ma un “no” a un eventuale ticket, visto che abbiamo la tassa di soggiorno più alta in Europa e se continuiamo così i turisti finiranno per pagare anche l’aria che respirano”, afferma senza mezzi termini il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli. “Un ticket non ha senso, allora bisognerebbe prevederlo per altri luoghi turistici”, continua il presidente, che ricorda come non stiamo parlando di un museo, ma “di un monumento all’aperto che si trova in una piazza e le piazze di Roma devono rimanere aperte e visitabili da tutti”. Non contraria tout-court ma auspicando una proposta che non scontenti, soprattutto che regoli i flussi turistici, in modo che i residenti non soccombano, in una zona riconosciuta patrimonio Unesco, è la posizione della coordinatrice dell’Associazione Abitanti centro storico Roma, Viviana Piccirilli Di Capua.
È importante rammentare al proprio consulente del lavoro le differenze tra il CCNL degli alberghi e quello dei bar e ristoranti, per evitare di sostenere oneri impropri
L’INPS ha fornito alcuni importanti chiarimenti sul contributo aggiuntivo di malattia, pari allo 0,77% della retribuzione imponibile, che i datori di lavoro dei pubblici esercizi devono versare a favore del personale dipendente.
La questione merita di essere seguita con grande attenzione, superando la naturale ritrosia che potrebbe essere indotta dai tecnicismi che rendono la materia un po’ ostica per i non addetti ai lavori.
“È importante chiedere al proprio consulente del lavoro di verificare l’applicazione delle aliquote contributive corrette, sottolineando la necessità di non fare confusione tra il CCNL turismo applicato agli alberghi e quello della ristorazione. Le regole che disciplinano nei due settori il trattamento da applicare in caso di malattia dei dipendenti, così come la misura dei contributi da pagare all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, sono simili ma non identici”, spiega il direttore generale di Federalberghi Alessandro Massimo Nucara.
L’INPS, accogliendo le sollecitazioni di Federalberghi, ha chiarito che “i ristoranti, caffè, bar, annessi all’azienda alberghiera, quando costituiscono parte integrante della stessa e sono gestiti direttamente dall’albergatore, anche se con separata licenza, rientrano nell’ambito organizzativo del comparto alberghiero rappresentato dalla Federalberghi e sono pertanto esclusi dal versamento del contributo aggiuntivo dello 0,77%”.
Il contributo “è invece dovuto – sempreché sia stata rilasciata autonoma licenza – dagli esercizi che, pur essendo condotti direttamente dall’albergatore, siano organizzati con gestione distinta e indipendente da quella dell’albergo e con personale esclusivamente a essi adibito; da quelli che, costituendo una gestione a sé stante dell’albergatore, abbiano una rilevanza del tutto preponderante rispetto a quella complementare alberghiera e da quelli che siano concessi dall’albergatore in gestione a terzi”.
Inoltre, l’Inps ha precisato che “qualora, indipendentemente dal numero delle stanze per alloggio (anche inferiore a nove), le piccole pensioni siano invece strutturate come aziende a carattere ricettivo, esse rientrano nell’ambito organizzativo del comparto alberghiero e sono pertanto escluse dal versamento del contributo dello 0,77%”.
“Il caso di cui ci occupiamo oggi – prosegue Nucara – riguarda il contributo dello 0,77%, ma di recente abbiamo rilevato un problema analogo anche sulle maggiorazioni per lavoro stagionale, che per chi applica il CCNL dei bar e dei ristoranti possono valere sino al 20% della retribuzione, mentre nel settore alberghiero sono affidate alla competenza della contrattazione integrativa territoriale, che solitamente stabilisce importi in cifra fissa, molto più contenuti, o – come accade in molti territori – non prevede la corresponsione di nessuna maggiorazione. Anche in questo caso, le differenze determinano oneri cospicui che, se non si presta attenzione, finiscono con il gravare impropriamente sulle imprese alberghiere”.
Un bel progetto di reinserimento, attuato grazie alla sinergia tra Associazione Veneziana Albergatori, Amministrazione penitenziaria e Veneto Lavoro
Il primo detenuto, proveniente dal carcere maschile di Santa Maria Maggiore a Venezia, ha iniziato da pochi mesi a lavorare nella cucina di un hotel della città. Deve scontare ancora un anno e mezzo, ma il poter avere un impiego, perché qualcuno gli ha dato fiducia, lo rende fortemente motivato a reinserirsi nella società.
Si tratta di un progetto di formazione e, cosa ancora più importante, di riscatto per chi sta dietro le sbarre, voluto dall’AVA, Associazione Veneziana Albergatori.
L’iniziativa è nata, in realtà, due anni fa, dalla collaborazione tra l’Associazione e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per il Triveneto, con il supporto di Veneto Lavoro, proprio per promuovere le opportunità di inserimento lavorativo dei detenuti.
Niente è lasciato al caso, i criteri sono molto rigidi e c’è un’attenta valutazione del comportamento del detenuto prima di rilasciare l’autorizzazione a svolgere l’attività lavorativa all’esterno. Ma una volta che il parere è favorevole, la strada è in discesa.
“Noi abbiamo questo ragazzo che la mattina esce dal carcere e va a lavorare come un comune cittadino – il commento del direttore del carcere di Santa Maria Maggiore, Enrico Farina – e attraversa quello che noi abbiamo voluto chiamare, metaforicamente, ‘un ponte di rinascita’. Si stanno avviando altre progettualità, ossia due detenuti che, da qualche settimana, stanno uscendo con una cooperativa per lavorare al Lido, nelle attività di pulizia. Inoltre, da poco tempo, un altro ragazzo è stato immesso in un percorso lavorativo di pulizia del quartiere. È Venezia, come città, come territorio, che risponde in un modo particolare”.
Per l’Associazione Veneziana Albergatori il progetto è anche di valenza sociale, perché un ex detenuto reinserito nel tessuto lavorativo, evita la tentazione di recidive ed è da esempio per gli altri.
E il prossimo step sarà coinvolgere anche le detenute della Giudecca.
“Noi intendiamo effettuare dei percorsi formativi dentro la struttura carceraria. Abbiamo visto che lì è possibile fare delle attività anche di tipo pratico, perché il carcere ha una struttura molto simile a quella di un albergo, nel senso che si può accedere alla formazione per quanto riguarda i camerieri ai piani, il facchinaggio, il ricevimento piuttosto che la sala o la ristorazione, perché all’interno ci sono le cucine”, ha osservato il vicedirettore AVA Daniele Minotto.