testo

12 June 2024
Transizione 5.0

Con il D.L. PNRR sono state introdotte nuove agevolazioni per le imprese italiane che investono in digitalizzazione e transizione green

 


Su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, è stato approvato il D.L. Purr che introduce il nuovo "Piano Transizione 5.0". Il piano mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese italiane attraverso un innovativo schema di crediti d'imposta, che prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla Legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025.

 

L'agevolazione riguarda i progetti d'investimento che comportino un risparmio energetico almeno del 3%, a livello d'impresa o del 5% per il processo produttivo interessato.

 
Rispetto al piano 4.0, il nuovo sistema d'incentivi prevede aliquote più elevate e crescenti in base al livello di efficienza, e dispone di un tetto massimo di spesa agevolabile di 50 milioni di euro, contro i 20 milioni di euro previsti per il credito d'imposta beni materiali 4.0. Per l'effettiva operatività dei nuovi crediti d'imposta (automatici, senza valutazioni preliminari) è necessaria l'emanazione di un decreto attuativo da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy.

A seguire, una sintesi delle principali caratteristiche d'interesse per le imprese associate.

 


SOGGETTI BENEFICIARI

 

I nuovi crediti d'imposta 5.0 spettano a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica; dal settore economico di appartenenza; dalla dimensione; dal regime fiscale di determinazione del reddito dell'impresa. Come per il piano 4.0, sono escluse: le imprese in stato di liquidazione volontaria fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, sottoposte ad altra procedura concorsuale dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza o da altre leggi speciali, destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del D.L. n. 231/2001, o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

Inoltre, per le imprese ammesse al credito d'imposta, la concessione del beneficio spettante è comunque subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

 


INVESTIMENTI AGEVOLABILI

 

I crediti d'imposta 5.0 sono riconosciuti in relazione agli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all'esercizio d'impresa, che sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, a condizione che, tramite gli stessi, i progetti di innovazione conseguano complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall'investimento non inferiore al 5%.

 

Per espressa previsione normativa, rientrano nel novero dei beni agevolabili anche:


a) i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l'intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell'energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l'elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);

b) i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme elencati alla lettera a).

 

Per progetti di importo superiore a 40 mila euro, che conseguono una riduzione dei consumi energetici almeno del 3%, a livello di impresa, o del 5% per il processo produttivo interessato, sono inoltre agevolabili: i beni strumentali necessari all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (a eccezione delle biomasse), compresi gli impianti per lo stoccaggio dell'energia prodotta. Con riferimento ai moduli fotovoltaici, sono considerati ammissibili esclusivamente quelli di cui all'articolo 12, comma 1, lettere a), b) e c) del D.L. n. 181/2023.


Gli investimenti in beni di cui alle lettere b) e c) concorrono a formare la base di calcolo del credito d'imposta per un importo pari, rispettivamente, al 120% e 140% del loro costo. Per quanto riguarda l'energia solare, saranno agevolabili solo i pannelli fotovoltaici a elevate prestazioni, inclusi nel registro dell'Enea sulle produzioni europee; le spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all'acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, fino al massimo del 10% dell'investimento agevolabile e in ogni caso fino al massimo di 300mila euro. Le attività formative dovranno essere erogate da soggetti esterni individuati con decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

 

 


RIDUZIONE DEI CONSUMI

 

La riduzione dei consumi, riproporzionata su base annuale, dovrà essere calcolata con riferimento ai consumi energetici registrati nell'esercizio precedente a quello di avvio di effettuazione degli investimenti, al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico. Per le imprese di nuova costituzione, il risparmio energetico conseguito, invece, dovrà essere calcolato rispetto ai consumi energetici medi annui riferibili a uno scenario controfattuale, che sarà definito dal decreto attuativo.

 


AMBITO TEMPORALE


I crediti d'imposta 5.0 spettano per gli investimenti effettuati negli anni 2024 e 2025. Ne consegue che i nuovi crediti d'imposta sono applicabili agli investimenti effettuati a partire dal 1 gennaio 2024, purché i progetti d'investimento comportino un risparmio energetico almeno del 3%, a livello di impresa, o del 5% per il processo produttivo interessato.

 

MISURA DEL CREDITO


Le aliquote dei crediti d'imposta 5.0 sono modulate in base alla riduzione dei consumi energetici conseguita e all'entità dell'investimento.
Con riguardo a questo ultimo aspetto, si sottolinea che, come per il piano 4.0, rimane confermata la ripartizione in tre scaglioni, ma aumenta da 20 a 50 milioni di euro il tetto massimo di investimento agevolabile.
Il credito d'imposta spetta nelle seguenti misure, differenziate per scaglione di investimento e a seconda della percentuale di riduzione dei consumi energetici conseguiti dal progetto di innovazione.

 


ADEMPIMENTI


Come per il piano Transizione 4.0, ai fini dei successivi controlli, i soggetti che si avvalgono del credito d'imposta 5.0 sono tenuti a conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l'effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili. Per questo motivo le fatture, i documenti di trasporto e gli altri documenti relativi all'acquisizione dei beni agevolati devono contenere l'espresso riferimento alla normativa agevolativa.
L'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla
documentazione contabile predisposta dall'impresa, devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

Inoltre, per l'accesso ai contributi del piano 5.0, le imprese dovranno presentare apposite certificazioni al ministero delle Imprese e del Made in Italy, nelle modalità e nei termini che saranno definiti con il decreto attuativo, che dovranno attestare: ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni agevolati; ex post, l'effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante; l'avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura rispetto all'ammissibilità e al completamento degli investimenti.

 


UTILIZZO DEL CREDITO

 

I crediti d'imposta 5.0 sono sempre utilizzabili esclusivamente in compensazione nel modello F24 (anche in un'unica rata), ma il loro utilizzo dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2025.

L'ammontare non compensato entro questa data potrà essere riportato in avanti ed è utilizzabile in cinque quote annuali di pari importo.


A.G.



16 April 2024
Investire in professionalità

Facciamo il punto sui finanziamenti per la formazione continua dei lavoratori, strumento essenziale per l’eccellenza nel nostro settore

 


La qualità professionale degli addetti è un driver essenziale per la competitività del settore dell'ospitalità, che rappresenta uno dei pilastri dell'economia italiana. I viaggiatori richiedono infatti servizi di alta qualità, tali da soddisfare le loro necessità e aspettative. Una forza lavoro professionale è in grado di fornire un servizio di eccellenza, tenendo conto delle esigenze e delle preferenze dei clienti. Ecco, quindi, che la professionalità nel settore turistico è un elemento chiave per costruire una reputazione positiva e attirare nuovi visitatori. La ripresa post-pandemica ha consegnato al settore turistico italiano alcune sfide alle quali occorre far fronte per garantire le risorse professionali necessarie allo sviluppo delle attività.

 


La principale di queste sfide è legata al disallineamento (mismatch), sia in termini numerici che di competenze, tra la domanda di lavoro proveniente dalle imprese e l'offerta di lavoro. Si tratta di un fenomeno diffuso in tutte le economie turistiche avanzate, che ha cause di diversa natura: demografiche, culturali ed economiche.

 


Uno degli strumenti più utili per colmare il divario tra le aspettative e le richieste di professionalità delle imprese e la reale consistenza di conoscenze e competenze delle risorse umane del settore è la formazione continua (lifelong learning), che ha l'obiettivo di migliorare il livello di qualificazione e le competenze professionali delle persone adulte occupate.

 


Nel nostro Paese la formazione continua può contare sul supporto finanziario degli appositi fondi interprofessionali, che, a seconda delle diverse situazioni, può coprire le spese legate all'iscrizione ai corsi di formazione, all'acquisto di materiali didattici e ai viaggi necessari per partecipare a eventi formativi. Da questa prospettiva, i fondi svolgono un ruolo chiave nella promozione della formazione e nel miglioramento delle competenze professionali nel settore turistico italiano.

 

Possono usufruire dei finanziamenti di ciascun fondo unicamente le imprese aderenti al fondo stesso. L'adesione ai fondi comporta la destinazione di una parte (0,30%) dei contributi versati all'Inps dall'impresa per l'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. I datori di lavoro che decidono di non aderire ad alcun fondo sono comunque obbligati al versamento, che viene fatto confluire in fondi rotativi a titolarità dei ministeri del Lavoro, dell'Economia e delle Finanze e utilizzato per finalità di formazione.


Il Fondo interprofessionale per la formazione continua nel terziario - For.Te. (www.fondoforte.it), con riferimento ai lavoratori dipendenti, e il Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua dei dirigenti del terziario - Fondir (www.fondir.it), per i dirigenti di aziende alberghiere, sono i fondi interprofessionali di riferimento per le imprese aderenti a Federalberghi.

 


LA PROGRAMMAZIONE 2024

 

Entrambi i fondi di riferimento per le imprese alberghiere hanno reso pubblica la loro programmazione per l'anno 2024, articolata sui due tradizionali canali del bando per l'assegnazione di risorse per la realizzazione di piani formativi territoriali o aziendali (nella terminologia in uso dei fondi i bandi sono qualificati come "avvisi") e della formazione a catalogo. Per quanto riguarda quest'ultima linea di finanziamento, il Fondo For. Te. ha pubblicato sulla sezione "avvisi attivi" del proprio sito, sia l'invito n. 1 del 2024 rivolto agli enti formativi, finalizzato alla realizzazione di un catalogo nazionale di iniziative di formazione continua finanziabili attraverso voucher aziendali, sia
l'avviso n. 1 del 2024 rivolto invece al le aziende aderenti, con le modalità per la fruizione delle iniziative proposte dagli enti formativi.

 


L'avviso n. 1 del 2024, per il quale sono stati stanziati complessivamente 8.904.000 euro, è destinato alle aziende con un numero di dipendenti non superiore a 50 unità. Più precisamente, per le aziende da 1 a 25 dipendenti lo stanziamento è pari a 6.504.000 euro e ogni azienda può chiedere un numero di voucher per un importo complessivo non superiore a 3.000 euro. Per le aziende da 26 a 50 dipendenti lo stanziamento è pari a 2.400.000 euro e ogni azienda può chiedere un numero di voucher per un importo complessivo non superiore a 4.500 euro. L'avviso riserva un'attenzione speciale ad alcuni aspetti di particolare interesse per le imprese ricettive.

In particolare, si prevede l'esclusione dal cofinanziamento privato con riferimento:


a) ai lavoratori in possesso dei requisiti per esercitare il diritto di precedenza e ai lavoratori assunti con contratto a termine, anche a fronte di intensificazione stagionale e/o ciclica dell'attività in seno a imprese ad apertura annuale;


b) ai lavoratori delle province dell'Emilia-Romagna, delle Marche, del Veneto e della Lombardia e di alcuni comuni della Toscana colpiti dalle alluvioni del 2023. In entrambi i casi, i lavoratori possono essere destinatari dell'attività formativa anche durante i periodi di disoccupazione. Dall'esonero dal cofinanziamento e dal la possibilità di formazione durante i periodi di disoccupazione si possono inoltre avvalere i profughi ucraini e i soggetti titolari di protezione internazionale e temporanea regolarmente presenti nel sistema di accoglienza nazionale, con esonero dal cofinanziamento privato obbligatorio, purché al termine della formazione risultino destinatari di un contratto di lavoro, anche stagionale o a tempo determinato.

Le richieste dei voucher potranno avvenire a partire dal 6 giugno 2024, secondo le modalità riportate nell'avviso.

 

Il Fondo For Te. ha inoltre pubblicato l'avviso speciale n. 2 del 2024, rivolto alla formazione dei lavoratori destinatari di integrazione salariale. Su questa linea di attività le risorse complessivamente messe a bando sono pari a 10.522.244 euro. La presentazione dei piani formativi è a sportello, fino al 25 settembre 2024. È importante sapere che per le aziende iscritte a For. Te. con almeno 250 dipendenti è prevista l'attivazione automatica del conto individuale aziendale e di gruppo (CIA). Questa modalità consente di accantonare il 90% delle risorse versate dall'azienda in un conto individuale destinato al finanziamento di piani formativi individuali o aziendali. L'attivazione del CIA è, invece, facoltativa per le aziende che occupano complessivamente tra 150 e 249 dipendenti, che devono richiedere l'attivazione entro il 31 gennaio di ogni anno.


Per quanto riguarda la formazione dei dirigenti, il Fondo Fondir ha messo a disposizione delle aziende iscritte oltre 35 milioni di euro, attraverso la pubblicazione di quattro nuovi avvisi che prevedono due diversi canali di finanziamento:

a) contributi per la realizzazione di piani aziendali, individuali, settoriali e territoriali (avviso n. 2 del 2024);

b) contributi per partecipare alle iniziative di alta formazione accreditate sulla bacheca Fondir (avviso n. 4 del 2024).

 

La dotazione dell'avviso n. 2 del 2024 di Fondir è pari a 4.310.386 euro, con un massimale di 100mila euro per azienda e 4.000 euro per dirigente, elevato a 5.000 euro per interventi formativi riguardanti esclusivamente le competenze digitali. La dotazione dell'avviso n. 4 del 2024 è pari a 1.077.346 euro, con un massimale di 100mila euro per azienda e 3.000 euro per dirigente.
I piani formativi potranno essere presentati con scadenze mensili a partire dal 4 marzo 2024.

 


Informazioni aggiornate sullo stato degli avvisi aperti e sulle modalità di presentazione delle domande sono disponibili sui siti dei due fondi: https://www.fondofor- te.it/elenco-avvisi/e https://www.fondir.it/ imprese/bacheca o https://www.fondir.it/ imprese/piani-formativi.
Per essere sicuri di conoscere e di avvalersi di tutte le opportunità di finanziamento garantite dai fondi di formazione continua del sistema Federalberghi, è utile rivolgersi alla propria associazione territoriale (qui l'elenco completo: https://www. federalberghi.it/menu/associazioni-territoriali.aspx), per avere notizie aggiornate e supporto per l'individuazione delle iniziative più adatte.


A.C.



15 March 2024
Gli aiuti agli investimenti

Alberghi e stabilimenti termali sono costantemente impegnati nella riqualificazione della propria offerta, per rispondere con efficacia alle sempre nuove richieste dei turisti, per cogliere tutte le opportunità connesse allo sviluppo dei mercati e per reagire tempestivamente ai mutamenti socioeconomici. Con la legge di bilancio per il 2024 sono stati rinnovati molti bonus e incentivi, con l’obiettivo di fornire aiuti alle imprese, sostenere la riqualificazione, incentivare gli investimenti e la digitalizzazione. Si tratta di misure fiscali e non solo, tra le quali rientrano i cosiddetti “bonus edilizi”, avviate negli anni scorsi e tuttora valide. Alcune saranno utilizzabili sino a fine 2024, altre hanno un orizzonte temporale più ampio.

Tra le agevolazioni più importanti troviamo il bonus del 75% per l’abbattimento o eliminazione delle barriere architettoniche, che resterà in vigore fino alla fine del 2025; l’ecobonus, nella misura del 50% o del 65%, per interventi edilizi volti alla riqualificazione energetica degli immobili esistenti, in vigore fino al 31 dicembre 2024; il bonus “ordinario” del 50% per la riduzione del rischio sismico, che si può sfruttare ancora per tutto il 2024 e dove sono previsti importi più elevati se alla realizzazione degli interventi segue una riduzione del rischio (70% per una e 80% per due classi di rischio sismico); la nuova Sabatini, cioè l'agevolazione fiscale per le imprese che investono nell’acquisto di nuovi beni strumentali.

Alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese è invece ispirata la misura che prevede il riconoscimento di un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali tecnologicamente avanzati. Riepilogando gli argomenti, Federalberghi ha realizzato la decima edizione del manuale Gli incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive e termali. Il testo è stato realizzato con l’obiettivo di fornire agli alberghi uno strumento di rapida e facile consultazione, utile per conoscere le opportunità disponibili a sostegno degli investimenti, fornendo le indicazioni operative per utilizzare al meglio le agevolazioni esistenti.

Per ricevere il manuale, disponibile in formato elettronico, le imprese possono rivolgersi alle associazioni territoriali degli albergatori aderenti a Federalberghi.