Nel dinamico settore turistico, attrarre e trattenere i migliori talenti è fondamentale per il successo. In questo scenario, l’assistenza sanitaria integrativa si rivela un elemento strategico per le aziende, offrendo ai dipendenti un benefit tangibile e vantaggioso.
Un’offerta completa di cure mediche non solo migliora la qualità della vita dei lavoratori, ma rappresenta anche un segno di attenzione e cura da parte dell’azienda. Di conseguenza, i dipendenti si sentono valorizzati e più motivati, incrementando il loro senso di appartenenza e la fedeltà all’impresa.
Inoltre, l’assistenza sanitaria integrativa può diventare un importante strumento di differenziazione sul mercato del lavoro, soprattutto in un settore come quello turistico, dove la concorrenza per il personale qualificato è molto alta.
Investire in questo tipo di benefit dimostra la responsabilità sociale dell’azienda e la sua attenzione al benessere dei propri dipendenti, creando un ambiente di lavoro positivo e produttivo.
In definitiva, l’assistenza sanitaria integrativa rappresenta un valore aggiunto per le aziende del settore turistico, con un impatto positivo sulla motivazione, fidelizzazione e prestazioni dei dipendenti, contribuendo al successo a lungo termine dell’impresa.
Per i 2.450 Quadri (valore medio annuo) alle dipendenze delle aziende turistico-ricettive italiane, l’assistenza sanitaria integrativa è fornita dalla Cassa di assistenza sanitaria quadri - QuAS.
Nata nel 1989, su impulso delle parti sociali dei settori terziario e turismo, QuAS è una cassa di derivazione contrattuale; è, quindi, un fondo chiuso destinato esclusivamente ai lavoratori con la qualifica di Quadro, ai quali vengano applicati i CCNL sottoscritti dalle parti sociali dei settori di riferimento.
Per l’iscrizione alla Cassa sono previsti una quota costitutiva una tantum all’atto della prima iscrizione e un contributo annuale, attualmente pari a 390 euro, di cui 340 euro a carico dell’azienda e 50 euro a carico del dipendente.
Le risorse raccolte con la contribuzione sono utilizzate per rimborsare le prestazioni sanitarie secondo una logica di ripartizione e sulla base dei principi di solidarietà, mutualità, uguaglianza.
L’elenco delle prestazioni sanitarie ammesse a rimborso viene deliberato annualmente dal Consiglio direttivo della Cassa e dall’Assemblea dei soci. Il Tariffario nomenclatore QuAS contiene circa 2.600 voci relative a: visite specialistiche, diagnostica specialistica e strumentale, fisioterapia, psicoterapia, degenze e assistenza complementare, interventi chirurgici, accertamenti diagnostici, prestazioni stomatologiche e odontoiatriche, biologia e oncologia molecolare, terapia oncologica, presidi sanitari e protesi, gravidanza sicura e sostegno al neonato, assistenza infermieristica domiciliare, cure termali e rimborso dei ticket sanitari, pacchetti di prevenzione, assistenza alla non autosufficienza, assegno funerario.
Per ottenere i rimborsi delle spese sanitarie, l’iscritto ha a disposizione due modalità:
- assistenza con rimborso all’iscritto: l’assistito gode di piena libertà nella scelta del medico e della struttura sanitaria erogante, sostenendo interamente il costo della prestazione e ottenendo successivamente il rimborso delle spese sostenute, nei limiti previsti dal nomenclatore;
- assistenza con rimborso diretto: questa modalità prevede che QuAS versi direttamente alle strutture sanitarie convenzionate il rimborso spettante per le prestazioni eseguite dagli iscritti, secondo tariffe preventivamente concordate con la Cassa. L’iscritto dovrà sostenere esclusivamente una quota di compartecipazione.