Un ticket sia pure simbolico di un euro per i non residenti, perché per i romani sarebbe gratis, per visitare Fontana di Trevi? È una delle ipotesi studiate dalla Giunta Gualtieri per regolamentare l’accesso turistico a quella che forse è la fontana storica più famosa e iconica di Roma. Un’idea che ancora sulla carta sta generando polemiche e che, per come sembra concepita, sta già scontentando tutta la filiera turistica e ricettiva. Per Federalberghi, “è un’assurdità, sono completamente contrario all’ipotesi allo studio della Giunta capitolina. Penso che sia necessaria una regolamentazione dei flussi turistici, poiché lo spazio è poco e i visitatori sono tanti, ma un “no” a un eventuale ticket, visto che abbiamo la tassa di soggiorno più alta in Europa e se continuiamo così i turisti finiranno per pagare anche l’aria che respirano”, afferma senza mezzi termini il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli. “Un ticket non ha senso, allora bisognerebbe prevederlo per altri luoghi turistici”, continua il presidente, che ricorda come non stiamo parlando di un museo, ma “di un monumento all’aperto che si trova in una piazza e le piazze di Roma devono rimanere aperte e visitabili da tutti”. Non contraria tout-court ma auspicando una proposta che non scontenti, soprattutto che regoli i flussi turistici, in modo che i residenti non soccombano, in una zona riconosciuta patrimonio Unesco, è la posizione della coordinatrice dell’Associazione Abitanti centro storico Roma, Viviana Piccirilli Di Capua.