Alcune settimane fa a Siena è partita la sperimentazione delle navette per i turisti da portare all’ex Campino di san Prospero e in città sono tornati anche i bus, in grande quantità dopo il fisiologico calo dei mesi più caldi. Ma così com’è il sistema delle navette non convince, tanto che oltre cento operatori del settore hanno raccolto le firme in una lettera chiedendo all’amministrazione comunale, in primis al sindaco Nicoletta Fabio e agli assessori Vanna Giunti ed Enrico Tucci, la sospensione immediata della sperimentazione.
L’appello è stato sottoscritto da Agt Siena e Toscana, Centro Guide Siena, Federagit Siena, Dmo Terre di Siena, Federalberghi Confcommercio Siena e provincia, Confesercenti Siena, Assohotel Siena, compagnie di noleggio, tour operator e agenzie di viaggio.
“Pur condividendo gli obiettivi di sostenibilità ambientale e gestione ottimale del traffico e dei flussi turistici, riteniamo che l’attuale sistema di navette non stia raggiungendo i risultati sperati e richieda un complessivo ripensamento”, scrivono i professionisti del settore nel documento inviato al Comune. “Le lunghe attese sia all’arrivo che alla ripartenza da Siena creano disagi, disservizi, cancellazioni. Attraverso un monitoraggio quotidiano registriamo l’inadeguatezza delle navette: spesso vengono meno le condizioni di sicurezza. Occorre cercare insieme delle soluzioni virtuose per ottenere degli obiettivi concreti per la città, per i cittadini, per la gestione dei flussi, per la sostenibilità ambientale”, aggiungono gli operatori. I quali mettono a disposizione la propria esperienza e le competenze e, continuano, “confidiamo in un tavolo tecnico specifico sulle navette, ma anche per un progetto d’insieme più ampio per l’accoglienza turistica a Siena. Sarebbe un’importante opportunità per instaurare un dialogo costruttivo, nell’interesse di tutti gli attori coinvolti”.
In attesa di una risposta su un provvedimento che, dicono a Siena, penalizza e crea disagi a tutti, l’amministrazione comunale dovrà cercare di trovare una mediazione tra l’esigenza degli utenti e una soluzione per i bus turistici, in quanto i lavori all’ex Campino verranno comunque avviati. Gli oltre cento firmatari dell’appello chiedono dunque al Comune di trovare una soluzione ad hoc nella gestione dei flussi turistici e, soprattutto, di quelli legati ai pullman, che ora si fermano a Pescaia ed è da lì che i turisti salgono sulle navette.