“Aspettiamo maggiori dettagli, ma possiamo già affermare che in Sardegna è stata premiata la qualità dell’offerta e, dopo i mesi estivi, andiamo verso un settembre e ottobre decisamente interessanti. Luglio 2024 è stato migliore di quello dell’anno scorso, che non era positivo, mentre agosto ha visto ottimi riscontri anche con il last minute”, dichiara il presidente di Federalberghi Sardegna Paolo Manca. “Gli arrivi sotto data sono stati favoriti dai prezzi accettabili proposti dalle compagnie low cost per molti collegamenti internazionali, mentre forse per altre destinazioni, per via dei costi, gli italiani hanno fatto scelte diverse – continua Manca - Va anche detto che in linea di massima chi è venuto in Sardegna lo ha fatto con un budget preciso e probabilmente è rimasto meno giorni. Però la maggior parte dei clienti delle nostre strutture non ha voluto rinunciare a una vacanza nella nostra isola, magari rinunciando a qualche spesa extra…
Stiamo aspettando dettagli più approfonditi di fine stagione e sappiamo che la permanenza media si è accorciata. Ma possiamo già affermare che la Sardegna ha confermato il proprio valore anche in una stagione nella quale i consumi a livello nazionale iniziano un po’ a faticare. La vera sfida sarà cercare di mantenere questi numeri nella prospettiva di una contrazione del mercato interno”. E, prosegue il presidente, “bisogna investire nella qualità, quella che quest’anno ha garantito all’ospitalità alberghiera di confermare il trend positivo degli ultimissimi anni, dopo le difficoltà pandemiche. L’ospitalità deve necessariamente andare nella direzione di qualificare l’offerta. Chiaramente produrre un servizio alberghiero costa, ma solo con la qualità dell’offerta e del servizio si può essere competitivi nel mercato internazionale. E fino a ottobre si prevedono numeri interessanti, con una stagione che si regge quasi totalmente sul mercato estero. Alcune nazioni hanno vacanze scolastiche autunnali e anche questo è un potenziale momento di crescita da non sottovalutare. Tra l’altro chi viene in Sardegna ora fa un vero affare: gli hotel costano in media il 30% in meno rispetto ad agosto, non c’è overtourism e il tempo è sempre bello, anche se le giornate sono più corte. La scommessa è cercare di restare aperti almeno sino a ridosso alla fine dei voli della “summer season” delle compagnie. Da questo punto di vista stiamo spingendo e sensibilizzando le strutture, perché aprire in questi mesi vuol dire sostenibilità economica. Non possiamo obbligare nessuno, né tanto meno la legge lo prescrive, ma ci appelliamo a moralità e attaccamento al territorio, con la certezza che le presenze garantiranno anche un ritorno economico adeguato”, la conclusione di Paolo Manca.