Otto nuovi defibrillatori semi-automatici (DAE) saranno posizionati strategicamente sull’isola di Procida, andando a coprire potenzialmente il 79% dei possibili casi di arresto cardiaco con un miglioramento di quasi il 20% rispetto alla situazione preesistente[1] che copriva solo il 40,95% degli eventi. È uno dei risultati raggiunti grazie al progetto Isole Cardio protette, realizzato congiuntamente da Philips Foundation, Philips Italia – leader nel settore dell’Health Technology – e Croce Rossa Italiana.
Il progetto riflette la missione condivisa di Philips Foundation e Philips Italia: migliorare l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità per un numero sempre maggiore di persone, superando le barriere geografiche e demografiche. Di fronte all’invecchiamento della popolazione italiana e all’isolamento di isole come Procida, l’iniziativa assicura che le cure salvavita raggiungano chi ne ha più bisogno.
Questo risultato è stato ottenuto grazie a uno studio analitico realizzato dal Politecnico di Milano, attraverso un innovativo approccio basato sui dati e analisi geomatiche: tramite la valutazione del rischio geografico, la distribuzione della popolazione sull’isola e la localizzazione degli eventi cardiologici gravi avvenuti dal 2019 al 2024, il territorio è stato suddiviso per tipologie d’uso e urbanizzazione, al fine di stimare il rischio potenziale in ciascuna area e definire la posizione ottimale dei nuovi DAE.
La nuova configurazione proposta ha permesso di identificare una distribuzione spaziale dei DAE più efficace rispetto al loro collocamento prevalentemente in strutture pubbliche e scuole, difficilmente accessibili nelle ore notturne o nei fine settimana. Lo studio ha invece suggerito di installare i DAE in zone pubbliche come piazze e incroci stradali in modo da renderli disponibili a qualsiasi ora consentendo così un utilizzo efficace in caso di bisogno.
La rianimazione cardiopolmonare (RCP), se eseguita immediatamente dopo un arresto cardiaco, può aumentare da due a quattro volte le chance di sopravvivenza. L’utilizzo tempestivo di un defibrillatore rappresenta un ulteriore intervento salvavita fondamentale. Tuttavia, in Italia solo il 30% delle vittime riceve soccorso immediato, rispetto alla media UE del 47%[2]. La situazione è particolarmente critica nelle isole minori, dove mancano unità mediche e defibrillatori adeguati.
Formare la popolazione all’esecuzione della RCP e all’uso corretto dei defibrillatori è un passaggio essenziale per aumentare l’efficacia degli interventi in situazioni di emergenza. Per questo, il progetto Isole Cardio protette ha previsto l’erogazione gratuita agli abitanti e alle imprese di Procida e delle isole Eolie di corsi di primo soccorso, organizzati dal personale qualificato di Croce Rossa italiana, che hanno coinvolto più di 450 persone. Insieme al numero e al posizionamento intelligente dei dispositivi, è infatti essenziale una maggiore consapevolezza da parte della popolazione del loro corretto utilizzo per poter massimizzare l’efficacia degli interventi in situazioni critiche.
“Siamo orgogliosi del Progetto Isole Cardio Protette, realizzato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, grazie al supporto della Philips Foundation, delle amministrazioni locali e dei numerosi volontari che hanno partecipato alle giornate di formazione. Philips ha contribuito attivamente non solo donando defibrillatori semi-automatici (DAE), ma anche partecipando alla progettazione dell'iniziativa, basata su un approccio scientifico e orientato ai dati. Questa sinergia ha permesso di proporre un modello di assistenza sanitaria innovativo e più efficace, particolarmente prezioso in territori dove la morfologia e le difficoltà infrastrutturali possono ostacolare l'accesso tempestivo alle cure. Grazie a questa iniziativa le comunità locali possono contare su una popolazione più consapevole e preparata, contribuendo concretamente alla sicurezza e al benessere di residenti e turisti”, la dichiarazione del Managing director Philips Italia, Israele e Grecia Andrea Celli.
Rosario Valastro, presidente nazionale della Croce Rossa italiana, aggiunge che “Chiunque, se ben preparato, può fare la differenza ed intervenire salvando la vita ad un’altra persona. Con questa convinzione abbiamo fin da subito condiviso con molto entusiasmo questo progetto, fortemente in linea con la policy della CRI volta ad incrementare la capacità di risposta di intere comunità, in caso di bisogno. Questa iniziativa ci permette di promuovere una cultura del rispetto della vita e di diffondere le manovre di primo soccorso, fondamentali per approcciare efficacemente nel caso in cui qualcuno venga colpito da malessere”
“Nonostante sia ancora percepita da alcuni come onerosa, in termini di tempo e risorse, la raccolta e l’analisi dei dati è fondamentale per la sanità pubblica e rappresenta un investimento determinante per poter avere una visione completa e valutare correttamente le diverse situazioni. Grazie ai risultati ottenuti nel corso della nostra analisi sulla distribuzione dei defibrillatori semi-automatici nell’isola di Procida, sarà possibile apportare un miglioramento significativo alla sicurezza e salute delle persone”, la conclusione di Enrico Caiani, docente presso il Dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano e coordinatore dello studio.