Parte da San Benedetto del Tronto un percorso che punta a trasformare il turismo nelle Marche in un “laboratorio di innovazione “misurabile, collaborativo e orientato al miglioramento continuo”.
Ed è stato presentato Dori, un chatbot turistico via WhatsApp collegato al Digital Hub Marche (DHM), costruito su analisi preliminari, sperimentato nei borghi e valutato attraverso indicatori chiari di utilizzo e impatto (KPI).
Se ne è parlato nella conferenza stampa presso la sede di Confcommercio di San Benedetto del Tronto. Il progetto è nato “dall’esigenza di raccontare il passaggio dalle singole iniziative locali alla costruzione di un ecosistema turistico innovativo capace di mettere a sistema metodo, dati e strumenti”.
L’incontro è stato anche un invito a Comuni, operatori, scuole e associazioni a partecipare al modello, per condividere un’impostazione di lavoro orientata a rendere più efficaci le politiche turistiche esistenti.
A fare gli onori di casa sono stati il presidente provinciale Fausto Calabresi, la dirigente Enrica Ciabattoni e la responsabile della delegazione Maria Angellotti, in un quadro che è stato descritto come una “nuova fase” dell’accoglienza regionale: non un progetto isolato, ma un modello basato su analisi, sperimentazione e monitoraggio costante.
Il Comitato tecnico-scientifico per l’innovazione turistica è la “cabina di regia del nuovo modello: analisi di bisogni e dati, guida delle sperimentazioni, valutazione dei risultati e orientamento degli sviluppi futuri tramite KPI. È stato chiarito che l’organismo non sostituisce le DMO, ma le supporta con un impianto metodologico definito rigoroso e replicabile”.
Con l’avvio della prossima primavera, sul territorio dovrebbero arrivare strumenti digitali dedicati ai visitatori: Dori sarà accessibile tramite QR code e tag NFC e offrirà informazioni aggiornate, percorsi, eventi e servizi.
Il progetto, inoltre, viene collegato alla crescita delle competenze: è stato presentato il Corso Superiore di Specializzazione in Marketing Turistico dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Istituto ROI, pensato per formare professionisti in grado di lavorare con dati, intelligenza artificiale, KPI e nuove tecnologie per l’accoglienza.
Tra i relatori intervenuti, la base importante del Comitato Tecnico-Scientifico, il professor Valerio Temperini (Università Politecnica delle Marche, direttore CRiSMaT), Valerio Pignotti (capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio della Regione Marche), Saula Rosati (dirigente scolastica Istituto Fazzini-Mercantini di Grottammare), Fulvio Silvestri (docente ICT – Istituto ROI, neuropsicologo e ideatore dell’app Dori), Vincenzo Moretti (dirigente scolastico Istituto Alberghiero di San Benedetto del Tronto), Cristina Angelotti (presidente Federalberghi – Confcommercio), Massimo Narcisi (sindaco di Monsampolo del Tronto), Raniero Di Gregorio (neuropsicologo, direttore generale Praesentia APS), con il progetto coadiuvato sin dall’avvio dalla professoressa Maria Pia Spurio.
Nel modello delineato, "i borghi diventano luoghi di sperimentazione sul campo, le scuole partecipano come “fabbriche di contenuti”, le imprese e gli operatori turistici contribuiscono con esperienza e servizi, le piattaforme regionali – a partire dal Digital Hub Marche – forniscono la base tecnologica e informativa, mentre il comitato scientifico garantisce metodo, rigore e valutazione”.