L'artigianato tradizionale è cultura identitaria ed anche un modo per contribuire al turismo di un territorio.
La stilista Carmela Fortunato ha presentato una capsule collection dedicata all’arte del crochet, antico passatempo delle nonne lucane come la mantellina per i mesi freddi. ,collezione a cui ha lavorato per mesi.
La capsule collection è stata presentata al Kiris Hotel, nella cornice del Parco nazionale dell’Appennino lucano, nella Val d’Agri. I capi sono stati indossati da modelle lucane.
La stilista e il suo staff sono stati accolti calorosamente dal direttore e presidente di Federalberghi Potenza Michele Tropiano e dal personale della struttura.
Quella del crochet è una tradizione italiana antica, ancora viva in luoghi come la Basilicata. Pare sia nato nella penisola araba e si sia diffuso in Italia nel Cinquecento. Con un semplice uncinetto, le donne creavano - e creano- capolavori come mantelline, maglioni, calze, sciarpe, merletti e coperte, intrecciando fili di lana e cotone.
Carmela Fortunato ripropone oggi questa tradizione con una collezione allegra e coloratissima, interamente lavorata a mano, tra abiti corti e lunghi, borse, cappellini, bijoux e molto altro.
“Riportare in vita tecniche artigianali è per me fondamentale: sono viaggi nella creatività, ponti tra generazioni, testimonianze di amore e dedizione. Ogni capo racconta storie, ricordi e sogni. Questa terra meravigliosa, la Basilicata, è uno scrigno di tesori nascosti da riscoprire e valorizzare”, racconta Carmela Fortunato che, con il progetto “La moda veste i borghi”, celebra il crochet portandolo in passerella, alle mostre e negli shooting fotografici.
"Il lavoro a uncinetto non creava solo merletti, ma generava relazioni. Oggi, nell’era della tecnologia, dobbiamo ritrovare quel bandolo della matassa che ci unisce, creando una rete fatta di emozioni e infinita bellezza”, il commento della stilista.