Le associazioni locali dell’isola d’Ischia hanno trasmesso alla regione Campania – assessorato al Governo del Territorio, alla Struttura commissariale per la Ricostruzione dell’isola d’Ischia e ai comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio, un documento dettagliato, con osservazioni e proposte migliorative per il Piano di Ricostruzione.
Il documento è il risultato di una serie di incontri tra le principali realtà associative dell’isola, tra cui Federalberghi Ischia, Associazione Ingegneri Ischia, il Premio Internazionale Ischia di Architettura – PIDA, , CO.R.I.VERDE.ISCHIA – Comitato Rigenerazione Isola Verde, Tecnici Sisma Ischia, Club Alpino Italiano Ischia, Associazione Albergatori Isolaverde, insieme a geologi, agronomi e altri professionisti del territorio.
Le osservazioni intendono migliorare il Piano di Ricostruzione attraverso proposte concrete che garantiscano una ricostruzione sicura, sostenibile e rispettosa dell’identità territoriale. Tra i punti principali:
Mitigazione del rischio idrogeologico, quindi gestione sostenibile degli alvei, delle aree ripariali e delle opere di contenimento.
Demolizione e ricostruzione in zona R4, con distinzione tra rischio idraulico e da frana, con criteri specifici per garantire sicurezza e sostenibilità.
Tutela e valorizzazione del paesaggio, con recupero del Parco del Monte Epomeo, creazione di sentieri naturalistici e gestione responsabile del patrimonio boschivo.
Semplificazione degli interventi edilizi, con particolare attenzione alle Unità Minime di Intervento (UMI) e alle procedure burocratiche per la rigenerazione urbana.
Integrazione di soluzioni ecosostenibili, con uso di materiali locali, geotermia a bassa entalpia e impianti di teleriscaldamento.
Proposte per la delocalizzazione: monetizzazione delle volumetrie e risarcimento diretto per gli edifici da spostare.
Creazione di un memoriale paesaggistico per la frana del 2022 con percorsi tematici dedicati alla memoria dell’evento.
Valorizzazione dell’ex Osservatorio Geofisico della Sentinella: proposta di trasformarlo in un Museo Civico della Vulcanologia e centro di monitoraggio scientifico in collaborazione con l’INGV e l’Osservatorio Vesuviano.
Le associazioni locali, inoltre, invitano cittadini, professionisti e operatori del territorio a contribuire con ulteriori osservazioni. Le nuove proposte saranno valutate e, se ritenute pertinenti, incluse in un ulteriore documento di osservazioni da trasmettere prima della scadenza del 7 marzo 2025, termine ultimo per la presentazione ufficiale delle modifiche al Piano.