Il Bacino Termale Euganeo ambisce a diventare la prima destinazione europea per il turismo del benessere.
Se ne è parlato ad Abano Terme (Pd) in occasione della presentazione del position paper “Nuove prospettive per il termalismo euganeo”, firmato da Federalberghi Veneto e Confindustria Veneto.
Il documento, strutturato in sette punti strategici, propone “un nuovo paradigma per lo sviluppo del comparto termale padovano, con un approccio che fonde tradizione millenaria e innovazione sostenibile”.
“Il Bacino Termale Euganeo deve diventare figo da vivere, da raccontare, da investire. Abbiamo una risorsa unica: l’acqua termale curativa. Ora serve comunicarlo meglio e puntare sulla qualità a 360 gradi”, ha dichiarato l’assessore al Turismo Federico Caner. La strategia proposta riguarda diversi ambiti: dalla revisione normativa alla digitalizzazione, dalle politiche del lavoro alla governance unificata, fino a innovativi percorsi turistico-sanitari.
Il settore è in ripresa ma ancora fragile, come evidenziano i dati presentati: presenze straniere in calo del 19,5% rispetto al 2019, e una durata media dei soggiorni scesa a 3,3 giorni, riducendo l’efficacia terapeutica. Tuttavia,” l’interesse per il medical wellness è in costante crescita, con un tasso di fidelizzazione del 70% e una spesa media giornaliera per turista termale di 200 euro”, secondo il dato Unioncamere.
Molto importante è anche la valorizzazione energetica delle acque termali, senza alterarne la funzione terapeutica. L’assessore all’Energia e Sviluppo economico Roberto Marcato ha annunciato progetti pilota come “Treasure”, in collaborazione con l’Università di Padova e il BIOCE, inseriti nel nuovo Piano energetico regionale.
“Siamo i primi in Italia a immaginare un futuro energetico per le acque termali. L’obiettivo è abbattere i costi energetici e usare in modo intelligente una risorsa unica”, ha evidenziato Marcato, parlando di un’occasione concreta per ridurre le emissioni, aumentare la competitività e attrarre nuovi investimenti.
Il confronto ha coinvolto anche sindaci e operatori dei comuni del Bacino Idrominerario Omogeneo dei Colli Euganei (BIOCE), tra cui Montegrotto, Battaglia, Galzignano e Teolo, in un’area inserita nel Parco Naturale dei Colli Euganei, la più grande destinazione termale d’Europa per densità di strutture specializzate.
“Le terme non sono solo una tradizione, ma possono diventare una leva per rigenerare l’economia locale, promuovere la salute e valorizzare il territorio. La sfida è fare sistema”, la chiosa di Caner.
L’evento si è concluso con un appello congiunto di Caner e Marcato per “rilanciare il termalismo veneto non solo sul piano normativo e infrastrutturale, ma anche comunicativo, per raccontare al mondo un patrimonio che ha tutte le carte in regola per diventare modello internazionale”.