Sta facendo molto discutere, ed era ovvio che accadesse, l’ultimo video pubblicato sui social da Francesco Rizzo, titolare del ristorante Cascina Ovi. Rizzo affronta, senza giri di parole, un tema sentito da molti ristoratori, cioè le richieste di cene gratuite in cambio di recensioni o contenuti social.
Nel video che in poche ore ha ottenuto centinaia di visualizzazioni e commenti, Rizzo esordisce con un “Hanno veramente stufato!”, riferendosi a quella parte di “food influencer” che, secondo il ristoratore, “non ha alcuna preparazione, talvolta neppure un seguito rilevante, e si permette comunque di proporre collaborazioni che si traducono in uno scambio squilibrato: una cena gratuita in cambio di un video uguale a migliaia di altri”.
“Proposte simili mi sono arrivate da persone per cui il massimo esempio di piatto di livello è il panino con la salamella davanti allo stadio. E dovrei affidare a loro il racconto del mio lavoro?”, si chiede Rizzo.
E si rivolge ai colleghi: “Amici ristoratori, avete passato settimane, magari mesi per trovare la giusta formula di un piatto e poi pensate che un video uguale a mille altri sia la maniera migliore per raccontarlo? I nostri locali meritano molto di meglio”.
Il messaggio finale è un invito alla responsabilità nella comunicazione gastronomica:
“Cerchiamo le recensioni di chi conosce davvero la cucina. Sono attivi, in Italia, molti critici di alto livello (attivi anche sui social, ovviamente: non è questione di canale, ma di preparazione). Il punto non è se offrire un pasto, ma a chi offrirlo”.
Nei numerosissimi commenti, si è scatenato il dibattito: ristoratori, addetti ai lavori e clienti hanno detto la loro, spesso schierandosi dalla parte di Francesco Rizzo.
“Finalmente qualcuno che lo dice”, è uno dei commenti più frequenti.