A Riccione serve una Spa cittadina, dicono gli albergatori della città, magari utilizzando gli importi dalla tassa di soggiorno.
Il dato della Spa emerge dal questionario curato dall’Osservatorio Luigino Montanari sull’andamento della stagione turistica, al quale hanno risposto 129 strutture ricettive, il 34% del totale. Il primo intervento prioritario in città è, per gli albergatori, la creazione di una Spa.
“È la chiara indicazione che offrono gli associati. Non si tratta di un rilancio delle attuali Terme. La Spa cittadina è un’altra cosa, del tutto nuova, non vincolata al termalismo classico. Dove la si voglia fare andrà deciso. Ricordiamo che questa previsione era nel programma dell’attuale maggioranza e della sindaca Daniela Angelini prima che venissero eletti”, spiega il presidente di Federalberghi Riccione Claudio Montanari, che ricorda come già in passato Federalberghi si fosse resa disponibile a sostenere il progetto e oggi si propone di incentivare sia risorse che interessi per portare a termine l’idea.
Per Montanari, “non è un miraggio pensare a investitori locali disponibili a investire nel progetto. Ricordo che Aquafan nacque così. Ma anche il pubblico può fare tanto e lo può fare attraverso l’investimento delle risorse dell’imposta di soggiorno”.
Infatti, molti albergatori chiedono che l’imposta di soggiorno venga utilizzata per opere pubbliche a fini turistici. “… Ripeto, il luogo non credo sia un problema, quello che serve è una Spa cittadina. Penso che il tema delle piscine andrà necessariamente affrontato perché, presumibilmente, avremo problemi con il mare anche nelle prossime stagioni. Servono azioni concrete perché noi tutti abbiamo bisogno del turismo balneare. Le mucillagini hanno inciso sulle disdette anche per l’attuale sistema di prenotazione che consente di disdire fino all’ultimo momento", la conclusione di Montanari.
Tra le altre cose che gli albergatori vorrebbero migliorare, ci sono il decoro urbano e l’ordine pubblico.