Digital Markets Act al via

Il nuovo ordinamento europeo mira a regolamentare i mercati digitali, garantendo equità e contendibilità, limitando le posizioni dominanti

 

Il Digital Markets Act è il nuovo regolamento europeo, operativo dal 7 marzo 2024, volto a garantire che i mercati nel settore digitale siano equi e contendibili. L’attenzione del legislatore europeo si è concentrata sui cosiddetti “gatekeepers”, cioè i soggetti che hanno il potere di controllare l’accesso ai mercati digitali. In estrema sintesi, si tratta delle piattaforme con un fatturato annuo di almeno 7,5 miliardi di euro, almeno 45 milioni di utenti finali attivi su base mensile e 10mila utenti commerciali attivi su base annua. Vengono coinvolte ventidue piattaforme, che operano in otto settori:

 

- i servizi di intermediazione (Amazon Marketplace, App Store, Google Maps, Google Play, Google Shopping, Meta Marketplace);

-  la pubblicità (Google, Amazon e Meta);

-  i social network (Facebook, Instagram, Linkedin, TikTok);

-  la condivisione di video (Youtube);

-  i sistemi di comunicazione (Messen- ger e WhatsApp);

-  i sistemi operativi (Google Android, iOS, Windows PC OS);

-  i sistemi di ricerca (Google Search);

-  i browser (Chrome e Safari).

 

Al momento, nella lista delle big tech soggette al regolamento non è presente Booking.com. Si tratta di un’assenza temporanea, dovuta alla contrazione del business occorsa durante la pandemia, ma è già previsto che tale lacuna sarà colmata prossimamente.

L’entrata in vigore del regolamento dovrebbe arrecare dei benefici ai cittadini e alle imprese, in quanto conferisce carattere di sistematicità ad alcune esperienze maturate nel corso degli anni dal diritto della concorrenza.

 

Ma sussistono anche degli aspetti preoccupanti, tra i quali spicca la soluzione che Google appare orientato ad adottare: gli annunci a pagamento pubblicati dai portali acquisiranno una posizione di rilievo, a scapito dei risultati organici delle ricerche, più di quanto non accada già oggi. Hotrec, con il supporto di Federalberghi e delle associazioni degli altri paesi europei, è fortemente impegnata affinché il servizio di ricerca fornito da Google continui ad assolvere il suo scopo principale, che è quello di consentire agli utenti di cercare e trovare i servizi desiderati.







Pubblicato il 03/15/24