Un fine settimana, quello dal 20 al 22 settembre, che a Cremona e provincia ha fatto registrare un boom di presenze nelle strutture alberghiere e ricettive in genere, grazie al Mondiale per Superbike al circuito nei pressi di San Martino del Lago. Il grande flusso turistico richiamato dallo sport ha fatto registrato un tutto esaurito che rende ovviamente soddisfatti gli albergatori. “La categoria è molto contenta dell’evento ed è ovvio: stiamo lavorando tutti con l’ospitalità legata al Superbike, per rispondere sia alle richieste delle scuderie, sia al pubblico che assisterà alle gare. So che l’organizzazione si è mossa su larga scala e che sono stati interessati anche i territori di Piacenza e Brescia”, dice Alessandra Cattaruzzi, presidente Federalberghi Confcomemrcio Cremona e anche titolare del Pilgrim’s di Cicognolo, con le 34 camere prenotate in blocco dagli organizzatori per alloggiare i giudici. Cattaruzzi osserva che a Cremona e provincia i posti letto ci sono e che l’offerta ricettiva è congrua, però bisogna anche capire che cosa cerca il turista. È ovvio che per un evento come il Superbike, per la prima volta qui e che dovrebbe essere a ricorrenza quinquennale, il grande richiamo ha fatto nascere, negli ultimi mesi, tante strutture extralberghiere.
“Dopo l’evento della Superbike si potrà capire meglio se Cremona e provincia saranno stati in grado di gestire la domanda e in che misura i turisti saranno rimasti qui o altrove. Piuttosto, bisognerà rivedere la qualità dell’offerta, perché i posti letto ci sono ma c’è anche una forte offerta di extra alberghiero per il quale il fenomeno del sommerso dovrebbe essere arginato nel medio periodo, grazie all’entrata in vigore del codice identificativo nazionale, Cin, obbligatorio da inizio settembre. E visto che l’evento Superbike dovrebbe essere quinquennale, credo che avremo tutto il tempo di “prendere le misure”, tutti quanti”.
Anche Silvio Lacchini, titolare di Cremona Hotels, esprime soddisfazione e riflette sull’importanza di non accavallare gli eventi nella programmazione, per non rischiare saturazione. E, in risposta a chi rileva che in città non ci siano hotel 5 stelle, osserva che “la maggior parte dei nostri ospiti viaggia per affari e le aziende che acquistano il servizio escludono espressamente sistemazioni di quel tipo, eccezion fatta per qualche top manager”.