Capri, basta con l’overtourism

A Capri dicono basta con gli inchini delle imbarcazioni davanti ai Faraglioni. E stop all’overtourism selvaggio.

L’amministrazione comunale dell’isola ha raggiunto un’intesa in tal senso, in un tavolo tecnico con il ministero dell’Ambiente per istituire un’area protetta per tutelare i Faraglioni ai quali, con le nuove regole, si ci si potrà avvicinare solo su imbarcazioni a remi e a nuoto. Questo dal 2026. Il primo step prevede la modifica della legge 979 del 1982 che istituisce le Riserve marine. Con un emendamento Capri si aggiungerebbe alle 52 aree protette già esistenti. Con questa modifica normativa, l’isola sarebbe iscritta nell’elenco ufficiale delle aree protette italiane, beneficiando così di fondi ad hoc, vigilanza e regole certe.

Il fine non è solo quello di preservare un patrimonio naturalistico unico al mondo dall’aggressività del turismo selvaggio, ma anche quello di portare sull’isola un turismo di qualità.

“La sfida ardua nel costruire il parco marino protetto isola di Capri è quella di creare un giusto equilibrio fra la tutela ambientale che deve essere al primo posto in un’ottica di sviluppo turistico sostenibile e una importante imprenditoria che si è sviluppata nell’opera di valorizzare le bellezze che l’isola offre. Lo scopo dell’istituzione deve essere rivolto proprio a questo: la ricerca dell’equilibrio fra il sostenibile dal punto di vista ambientale, che è un prerequisito per la nostra attività turistica, e la sostenibilità economica”, la dichiarazione del presidente di Federalberghi Isola di Capri Lorenzo Coppola.







Pubblicato il 06/09/25