Se le Marche sono per loro stesse un brand, a Capodanno la parte del leone la sta facendo la provincia di Macerata, che registra un boom di prenotazioni negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, che sia Civitanova, Sarnano o lo stesso capoluogo, con prenotazioni in netto aumento rispetto all’anno scorso.
Si va dal pernottamento solo per la notte del 31 dicembre fino al ponte lungo dal 28 dicembre fino al 2 gennaio. E anche i locali lavorano bene. Ad attirare i turisti è dunque la destinazione Marche tout court, con tutto quello che offre: borghi storici, città d’arte, paesaggio con la possibilità di escursioni: per questo chi arriva in provincia di Macerata non si limita a rimanere nella città dove pernotta.
C’è anche il fatto che chi segue gli eventi o va in discoteca non voglia risalire in auto ma preferisca soggiornare in albergo o b&b.
“Quest’anno si sono concentrate le richieste soprattutto di gruppi e sono state consistenti ed anticipate rispetto agli anni scorsi”, osserva il presidente di Federalberghi Marche Luca Giustozzi. “Per l’ultimo dell’anno, se non siamo al tutto esaurito poco ci manca. Parlo della mia struttura ma l’andamento è simile anche da altre parti. In precedenza, le prenotazioni erano più last minute. Accanto alle richieste di gruppi che desiderano passare qui queste festività, ci sono anche prenotazioni individuali. Complessivamente, si tratta di italiani. Arrivano da Puglia, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Veneto e anche Toscana. Il periodo massimo va dal 28 dicembre al 2 gennaio”.
E le motivazioni, dice Giustozzi, possono essere varie. “Direi che piace il nostro territorio. I nostri ospiti non si fermano in città solo per la festa o lo shopping. Ma visitano i centri vicini: molti vanno a Loreto, alcuni a Macerata, c’è chi si spinge fino ad Ascoli. Cercano l’arte, il borgo antico”.