La neve regge

Hanno prenotato con un anticipo di almeno un mese e scelto principalmente il soggiorno in hotel; si sono dedicati allo sci e in generale ad attività sportive, a passeggiate e a esperienze legate a eventi enogastronomici; pronti a rinunciare a località troppo care per via della minore capacità di spesa, ma non alla possibilità di fare un soggiorno in montagna, magari aggiustando il tiro per evitare di sforare con il budget; hanno preferito le destinazioni del Nord Italia soprattutto per la settimana bianca, e per lo sci nel weekend le località montane del Centro Sud hanno recuperato, nonostante siano state penalizzate dalle scarse nevicate sull’Appennino. Ma soprattutto, solo il 4,5% ha scelto di recarsi all’estero.

 

Questa la fotografia del movimento turistico degli italiani in occasione delle vacanze sulla neve, secondo il rapporto realizzato da Tecnè per conto di Federalberghi.

 

Tra coloro che hanno dedicato alla propria vacanza un’intera settimana (6,5 milioni) e quelli che invece hanno deciso di sciare solo nel weekend (2,4 milioni), è certo che l’appuntamento con la neve per gli italiani non è andato deserto.

 

“Per noi è una bella conferma che è arrivata a ridosso della Pasqua. Abbiamo avuto momenti di difficoltà temendo che il turismo invernale potesse essere penalizzato in termini di performance dalle scarse nevicate. La diretta conseguenza è evidente soprattutto per quel che riguarda l’Appennino. Anche se attualmente le cime sono ben innevate e lo scenario potrebbe cambiare. Di certo, siamo sempre più contenti del fatto che i nostri concittadini continuano a prediligere mete italiane nel progettare il proprio viaggio”. Cosi, ha commentato la ricerca di Tecnè il Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. “La soluzione in hotel resta la favorita nel periodo delle settimane bianche, una bella boccata di ossigeno per le nostre imprese – ha proseguito Bocca – tutto questo è di ottimo auspicio. Ciò che gioca contro la prospettiva di vacanza, di qualsiasi periodo si voglia parlare, è purtroppo l’impatto della minore capacità di spesa. Secondo la nostra indagine, sette italiani su dieci hanno dovuto fare i conti con i rincari, orientando diversamente le proprie scelte. E per noi questa non potrà mai essere una buona notizia”.

 

I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

 

L’indagine è stata effettuata da Tecnè Srl nel periodo compreso tra il 27 febbraio e il 2 marzo, intervistando con il sistema mixed mode, di cui c.a.t.i. (61%), c.a.m.i. (8%) e c.a.w.i. (31%), un campione di 4.520 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio e occupazione.

Sono 8,9 milioni gli italiani che hanno trascorso una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo 2024. Di questi, 6,5 milio- ni hanno effettuato la classica settimana bianca, mentre circa 2,4 milioni hanno scelto di concentrare le proprie vacanze nei weekend.

Il giro di affari complessivo è stato pari a 6,1 miliardi di euro: di questi, 4,3 miliardi sono relativi alle settimane bianche.

 

LE SETTIMANE BIANCHE

 

Le destinazioni preferite - Il 95,5% degli intervistati ha scelto di trascorrere la settimana bianca in Italia e il restante 4,5% all’estero. In particolare, tra chi non ha varcato i confini nazionali, il 72,6% si è recato nelle regioni settentrionali e solo il 22,9% in quelle centro-meridionali, anche a causa delle scarse nevicate sull’Appennino, che hanno influito negativamente sulla domanda.

La spesa media - La spesa pro-capite sostenuta per la settimana bianca, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è stata pari a 670 euro per persona. La prima voce di spesa è quella per i pasti (29,8%), seguita dal pernottamento (28,4%) e dal viaggio (19,6%).

L’alloggio - Al momento di scegliere l’alloggio per la settimana bianca, gli italiani hanno confermato la predilezione per l’albergo (26,8%), seguito dai bed & breakfast (23,3%). Seguono casa di parenti e amici (16,1%) e il rifugio alpino (13,0%).

Quando si prenota - La maggioranza delle prenotazioni è fatta con largo anticipo: il 41,2% un mese prima, l’8,1% un mese e mezzo prima, il 10,6% due mesi prima e tra tre e quattro mesi prima il 4,5%.

La scelta della località e le attività - I criteri che guidano la scelta della località sono la sua bellezza naturale (73,4%) e le caratteristiche che la rendono ideale per divertirsi (22,9%). Le principali attività svolte durante questo periodo di vacanza sono relax (65,1%), passeggiate (63,8%) e partecipazione a eventi enogastronomici (59,1%).

No solo settimana bianca - Dei 6,5 milioni di italiani che hanno trascorso una settimana bianca, 700mila si sono concessi, anche, almeno un weekend sulla neve.

 

 

I WEEKEND SULLA NEVE

 

Le destinazioni preferite - Chi ha scelto, invece, i weekend sulla neve, è rimasto all'interno dei confini nazionali. In particolare, il 38,6% nelle regioni centro-meridionali e il 61,4% in quelle settentrionali.

La spesa media - La spesa pro-capite sostenuta per i weekend sulla neve, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è stata pari a 257 euro per persona, ripartiti per i pasti il 26,5%, per il pernottamento 21,7%, per le spese di viaggio il 17,3% e per lo shopping 6,8%.

L’alloggio - Quello preferito in questo caso è la casa di parenti e amici (40,0%), seguita dai bed & breakfast (38,3%), dal rifugio alpino (6,7%) e dall’albergo (6,4%).

Quando si prenota - Qui gli italiani prenotano a ridosso della vacanza: il 41,3% tre settimane prima e il 41,4% quindici giorni prima.

La scelta della località- Tra i criteri che guidano la scelta, oltre alla sua facilità di raggiungimento (67,2%) troviamo le bellezze naturali che offre (52,6%).

L’aumento dei prezzi - Il 60% dei vacanzieri del fine settimana che sono stati condizionati dall'inflazione sulle scelte per la vacanza, ha rinunciato alla settimana bianca a causa dell’aumento dei prezzi.

I motivi di non vacanza - Tra gli intervistati che non sono andati in vacanza, il 59,7% ha rivelato di non partire per motivi economici, il 18,1% per l’aumento dei prezzi e un altro 14,8% per motivi familiari.

Visto le condizioni meteo che hanno portato copiose nevicate nei giorni successivi alle interviste e il ridotto scarto temporale tra la prenotazione e la vacanza nel weekend, il numero di vacanzieri sulla neve potrebbe essere più numeroso.







Pubblicato il 03/15/24