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25 July 2025
l’estate che vince - 36,1 mln di italiani in viaggio

IL TEMPO DELLE FERIE PUNTA AI 4 MESI. GIRO DI AFFARI: 41,3 MLD (+1,7%)

RE DELLE DESTINAZIONI PREFERITE RESTA IL BELPAESE (88%)

BOCCA: BENE LA CRESCITA. TESTIMONI DI UN TURISMO CHE CAMBIA

 

Un turismo contraddistinto dal segno più, che porta ricchezza al Paese e registra segnali di grandi cambiamenti: si rivela positivo l’exploit di questa estate 2025, che vedrà in viaggio 36,1 milioni di italiani producendo un giro di affari pari a 41,3 miliardi di euro, con una crescita dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

Le cifre sono quelle rilevate dall’indagine di Tecnè realizzata per la Federalberghi. Mai come quest’anno, a colpire è proprio la diversa modalità delle scelte nel popolo dei viaggiatori. Attualmente, si muoveranno meno adulti e più bambini, caratterizzando la dimensione familiare della vacanza estiva. Inoltre, nella stagione più “alta”, il tempo delle ferie si estende da giugno a settembre, con un aumento delle partenze nei mesi cosiddetti “periferici” e una conseguente destagionalizzazione naturale della domanda turistica. In definitiva, la “vacanza tipo” si accorcia – da 10,3 a 10 giorni in media – ma si moltiplica in termini di frequenza. Ciò definisce una tipologia di turista che cambia stile di vita e ridisegna a propria misura gli spazi del tempo libero, frammentandolo secondo una strategia tutta personale e incentrata su una maggior attenzione al proprio benessere.

 

Secondo l’indagine, non di solo agosto viene vissuta la vacanza, pur restando questo il mese principe delle ferie estive. La crescita rilevata rispetto al 2024 va questa volta ad accostarsi più alla qualità della spesa che non alla durata della permanenza. Le destinazioni di maggior presa saranno comunque quelle di mare, sebbene lo studio evidenzi un peso maggiore nella scelta delle destinazioni naturalistiche e meno affollate, a dimostrazione della sensibilità sempre crescente degli italiani verso bellezze naturali, ambiente e tranquillità.

 

In tutto ciò, l’Italia si conferma comunque la regina delle destinazioni preferite, con un 88% delle preferenze. Il restante 12% riguarda coloro che si recheranno all’estero e che, anche in questo caso, opteranno principalmente per le località di mare.

 

“Agosto perde centralità, mentre crescono giugno e settembre – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dell’indagine – Questo è un segnale molto positivo, si afferma un turismo distribuito, più sostenibile e più accessibile. Si tratta di una grande opportunità per rafforzare l’occupazione e la redditività del settore in tutto l’arco dell’anno.”

 

“Di fronte a questo scenario, credo si possa affermare che siamo testimoni di un grande cambiamento – ha proseguito Bocca – Oggi il turista non cerca solo un alloggio, ma un’emozione da custodire. La spesa non si concentra più soltanto sul pernottamento, ma si distribuisce su tutta la filiera, tra ristorazione, cultura, artigianato, benessere. Si tratta proprio di una trasformazione strutturale che rende il comparto un attivatore diffuso di valore economico e sociale”.

 

“Tuttavia – ha concluso il presidente degli albergatori italiani – la nostra indagine rivela che una quota di italiani non andrà in vacanza per motivi economici. È un dato che non può lasciarci indifferenti e che ci spinge a lavorare per un turismo più accessibile, ovvero capace di offrire occasione di benessere per tutti”.

 

QUANTI IN VACANZA – Saranno 36,1 milioni gli italiani che trascorreranno un periodo di vacanza fuori casa tra giugno e settembre, di cui 25,4 milioni di adulti e 10,7 milioni di minori.

 

PER QUANTO TEMPO –  Un terzo dei vacanzieri (33,6%) farà più di un periodo di vacanza oltre quello principale: di questi il 41,3% farà almeno un altro periodo di svago; il 31,4% ne farà due e il 17,5% farà tre periodi di vacanza tra giugno e settembre, confermando la tendenza, già in atto da tempo, a dividere in più segmenti le ferie estive.

 

LE METE PREFERITE – L’Italia resta decisamente la meta preferita: 9 italiani su 10 -  l’88% - sceglieranno di restare nel Belpaese mentre il 12% sceglierà mete estere, prediligendo il mare in paesi esteri vicino all’Italia (57,0%), le grandi capitali europee (16,4%) e i mari tropicali o le località esotiche (10,7%).   Tra le regioni più gettonate nello Stivale vi saranno: Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Lombardia, Campania e Sardegna. Il 76,9% opterà per il mare, il 16% prediligerà montagna, laghi e località termali mentre il restante 4,2% sceglierà località d’arte e cultura.

 

SPESA MEDIA E GIRO D’AFFARI – La vacanza principale durerà in media 10 giorni e costerà nel suo complesso (includendo viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) 888 a persona (circa 89 euro al giorno). Le ulteriori vacanze sono più contenute dal punto di vista della durata: in media 4,4 giorni per un costo complessivo di 518 euro (circa 117 euro al giorno). Il volume di affari sarà di 41,3 miliardi. Giugno contribuirà per circa 11 miliardi, luglio per 12,4 miliardi, agosto per 15,9 miliardi e settembre per 2 miliardi.

 

DISTRIBUZIONE DELLA SPESA – La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 28,7% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 23,6,% al pernottamento, il 21,1% alle spese di viaggio, l’11,2% allo shopping e il 15,4% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).

 

DOVE DORMIRE – Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, dopo la casa di parenti e amici (28,8%) vi è a stretto giro la preferenza per l’albergo (26,3%). A seguire la casa di proprietà (11,9%), i B&B (7,7%), il campeggio (7,0%), gli affitti brevi (5,3%), i residence (4,9%) e i villaggi turistici (4%).

LA PRENOTAZIONE – Il 46,3% prenoterà il proprio soggiorno contattando direttamente la struttura o utilizzando il suo sito internet. 3 italiani su 4 (75,6%) hanno prenotato con un anticipo da uno a due mesi.

 

MESI PIU’ GETTONATI  –  I flussi vedono 15,7 milioni di vacanzieri a giugno, 16,1 milioni a luglio, 17,5 milioni ad agosto e 4,7 milioni a settembre. Agosto si conferma dunque, nella visione degli italiani, il mese leader per programmare una vacanza.

 

SCELTA DELLA DESTINAZIONE – Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si fanno guidare principalmente dalle bellezze naturali del luogo (66,8%); a volte dalla voglia di ritrovare per abitudine gli stessi contesti (33,2%) o per la facilità di raggiungimento  (26,5%). Nel 21,6% dei casi è il divertimento che la località offre a condizionare la scelta.

 

ATTIVITA’ IN VACANZA – Durante le proprie vacanze gli italiani si dedicheranno principalmente a passeggiate (72,3%), a serate con gli amici (51,2%), a escursioni e gite per conoscere il territorio (47,8%) e a pasteggiare al ristorante (44%).

 

GLI SPOSTAMENTI –  Due vacanzieri su tre (il 66,6%) utilizzeranno la propria macchina per raggiungere la loro destinazione. Il 20,7% viaggerà in aereo e il 4,4% in treno.

 

CHI RESTA A CASA –  Il 49,2% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per mancanza di liquidità (54,8%), per motivi di salute (24,5%) e per motivi familiari (23,9%). Il 7,8% andrà in vacanza in un altro periodo.

 

L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 14 e il 19 luglio intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (53%), c.a.m.i (12%) e c.a.w.i (35%) un campione di 4.028 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.



2 May 2025
Il barometro del turismo - I trimestre 2025

È stato pubblicato sul sito di Federalberghi l’aggiornamento trimestrale del Barometro del Turismo, la sintesi dei principali indicatori del settore curata da Federalberghi in collaborazione con Incipit consulting e con il patrocinio dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo.

 

Nel primo trimestre 2025 la percentuale di occupazione delle camere è stata dell’1,5% superiore allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

Nei primi due mesi del 2025 le presenze sono state sostanzialmente sui livelli dell’anno scorso (-0,2%). Tale risultato è la combinazione di due andamenti opposti: la crescita dei pernottamenti dei turisti stranieri (+2,3%) e la diminuzione dei nostri connazionali (-2,7%).



23 April 2025
Corsa ai ponti di primavera, oltre 14 mln in viaggio

CORSA AI PONTI DI PRIMAVERA: OLTRE 14 MLN IN VIAGGIO

VACANZA PIU’ LUNGA E VOGLIA DI MARE.

GIRO D’AFFARI DI 7,2MLD

BOCCA: TREND POSITIVO.  ITALIANI ATTRATTI DALLA SOSTENIBILITA’

L’occasione dei Ponti di Primavera non ha lasciato indifferenti gli italiani: a mettersi in viaggio nella giornata della Liberazione del 25 aprile e per il Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, saranno 14,2 milioni di concittadini che, per l’occasione, hanno programmato una pausa più lunga del solito facendo mediamente 5,1 giorni di vacanza (contro i 3,8 dello scorso anno). Una tendenza agevolata probabilmente dalla collocazione favorevole dei giorni di festa nel calendario 2025.

Secondo l’indagine realizzata da Tecnè per la Federalberghi, il movimento turistico interno per questi ponti di Primavera produrrà un giro di affari di 7,2 miliardi.

I picchi di partenze si concentreranno su giovedì 24 aprile (7,4mln) e tra sabato 26 e mercoledì 30 aprile (3,5 mln).

Ancora una volta, saranno le località di mare a conquistare il podio tra le destinazioni privilegiate dai viaggiatori che sceglieranno di restare in Italia (87,2%), subito seguite dalle città d’arte. Per il rimanente 12,8% l’opzione si orienterà invece su mete estere, dalle grandi capitali europee a quelle extra-europee.

Ci si sposterà soprattutto con l’auto di proprietà e si opterà tendenzialmente per destinazioni facilmente raggiungibili. Tra le scelte dei viaggiatori si è rilevato un desiderio di novità: gli italiani hanno voglia di scoprire luoghi mai visitati, osando un po’ di più rispetto alle abitudini più consuete, a favore della ricerca del nuovo e di bellezze naturali ancora sconosciute.

“La nostra indagine consente di constatare che siamo di fronte ad una tendenza positiva che ha avuto il suo avvio con le festività pasquali – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Questi Ponti di Primavera sembrano rappresentare un’occasione imperdibile per molti dei nostri concittadini. La maggior parte di essi ha prenotato con largo anticipo, segno di una certezza in merito alla fruizione del viaggio. Ma si è evidenziata anche una particolare predilezione verso strutture con pratiche sostenibili, scelte da circa il 40 per cento degli intervistati”.

“L’aumento del costo della vita non lascia comunque tregua alle tasche degli italiani, il 38% dei quali ha infatti ridotto le spese. Sotto questo profilo, considero doveroso sottolineare che, sui costi complessivi da attribuire alla vacanza, le spese relative al pernottamento incidono per il 18%”.

“A fronte di questi dati – ha concluso Bocca – auspichiamo che il trend positivo prosegua il suo corso, non soltanto in riferimento alla prossima stagione estiva, ma anche in previsione delle grandi sfide che ci attendono nel corso dell’intero anno”.

 

I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

Saranno circa 14,2 milioni gli italiani in viaggio per i ponti di primavera di cui 9,3 maggiorenni e 4,9 minorenni.

DESTINAZIONI PREFERITE – L’87,2% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 12,8% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (43,8%), le località d’arte (25,2%), i laghi (10,3%) e, a seguire, la montagna (8,2%) e le località termali (2,1%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con la Pasqua, vincono le grandi capitali europee (83,2%), seguite da quelle extraeuropee (6,6%), dalle località marine (6%) e dal viaggio in crociera (2,9%).

L’ALLOGGIO – L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (30,9%); seguono i bed & breakfast (26,9%), l’albergo, il residence e il villaggio turistico con un 18% e le locazioni brevi (9,2%).

LA DURATA – Complice un calendario particolarmente favorevole, la vacanza avrà una durata media di 5,1 giorni, oltre un giorno in più rispetto all’anno passato. Infatti, l’84,4% di chi farà vacanza rimarrà fuori per più di 4 notti. Oltre la metà dei vacanzieri (52,6%) partirà giovedì 24 aprile, mentre il 18,6% era già in vacanza da Pasqua.

LA SPESA MEDIA – La spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 504 euro.

IL GIRO D’AFFARI - Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 7,2 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 68% dei vacanzieri è stato influenzato nelle sue scelte per questa vacanza proprio dall’inflazione. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (34,4%) e al viaggio (21,5%). L’alloggio assorbe il 18% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 10,4%.

LA PRENOTAZIONE – La vacanza è stata prenotata con grande anticipo: l’84,5% lo ha fatto fino ad un mese prima.

I MOTIVI - Le motivazioni principali per la scelta della destinazione sono il desiderio di vedere un posto nuovo (38,6%) e le bellezze naturali del luogo (35,2%). Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la facilità di raggiungimento (24,4%) e per la ricchezza del patrimonio artistico (23%).

LE ATTIVITA’ - Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (85,9%), la scoperta dell’enogastronomia locale (60,2%), il relax (47,4%) e le attività sportive (13,6%).

GLI SPOSTAMENTI – Oltre il 40% dei vacanzieri utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 34% viaggerà in aereo e il 15,2% in treno.

I MOTIVI DI NON VACANZA – Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 46,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 35,3% per motivi familiari e un altro 12% per impegni lavorativi.

 

L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 14 aprile intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (55%), c.a.m.i (14%) e c.a.w.i (31%) un campione di 4.223 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.



11 April 2025
presenze turistiche - gennaio 2025

Secondo le rilevazioni provvisorie di ISTAT, a gennaio 2025, nel complesso degli esercizi ricettivi ci sono stati 19,5 milioni di presenze, con un aumento del 3,6% rispetto al 2024.

Tale variazione costituisce la risultante di un incremento dell’8% dei turisti stranieri e di una sostanziale stabilità (+0,1%) per gli italiani.



11 April 2025
bilancia dei pagamenti turistica - dati provvisori 2024

Banca d’Italia ha pubblicato i dati provvisori 2024 relativi alla bilancia dei pagamenti turistica.

Lo scorso anno, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 54,3 miliardi di euro, con un aumento del 5,1% rispetto al 2023.

In parallelo, Banca d’Italia rileva un aumento del numero di viaggiatori stranieri alla frontiera (+3,4%) e una diminuzione dei pernottamenti (-0,4%).



11 April 2025
fatturato dei servizi - gennaio 2025

A gennaio 2025 l’indice del fatturato dei servizi di alloggio e di ristorazione rilevato da ISTAT ha registrato un decremento del -0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Guardando solo gli alloggi, però, c’è stato un aumento del 4,4%.



11 April 2025
Pasqua 2025, in viaggio 11,3 mln di italiani

Gli italiani sembrano aver deciso che a Pasqua si parte, eccome: a mettersi in viaggio saranno 11,3 milioni di concittadini, di cui 2,7 milioni opteranno per la vacanza prolungata, incentivata dalla sequenza delle festività del 25 aprile e del Primo Maggio che, in questo 2025, andranno a cadere in prossimità delle vacanze pasquali. Il giro di affari complessivo si attesterà su 4,9 miliardi di euro.

 Le “grandi partenze” sono previste per il Venerdì Santo, giornata in cui cinque milioni di italiani daranno il via al loro periodo di festa, in attesa di scartare la tradizionale colomba. Destinazione privilegiata resta il Belpaese per l’88% degli intervistati, mentre la chance dello “stacco” prolungato spingerà molti (12%) a scegliere mete estere.

  In primis, sarà il soggiorno presso la casa di parenti o amici a orientare il grosso delle scelte, ma anche la soluzione dell’hotel registrerà un incremento, confermando la sua solidità tra le preferenze dei viaggiatori.

 Relax, passeggiate, esperienze enogastronomiche e il contatto con la natura saranno gli elementi principali che orienteranno le attività degli italiani per queste vacanze, principalmente dedicate al riposo.

 “Le scelte degli italiani in occasione delle festività pasquali rappresentano per il comparto un test importante per poter immaginare l’andamento della stagione estiva in arrivo – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dei risultati dell’indagine realizzata da Tecnè per conto della Federazione – E’ interessante notare la puntualità con cui i viaggiatori hanno programmato le loro partenze: secondo la nostra ricerca infatti, le prenotazioni dei viaggiatori sono state effettuate con largo anticipo. Una tendenza che sembrerebbe riprendere il suo passo, dopo aver subito una battuta d’arresto a causa del disorientamento generale provocato a suo tempo dalla pandemia”.

 “Questa fotografia del movimento turistico dei nostri concittadini nei giorni di Pasqua va considerata un ottimo segnale di recupero, soprattutto in relazione alla performance del “trimestre bianco”, periodo legato alle settimane sulla neve durante il quale si era registrato un calo di presenze”.

 “I risultati dell’indagine ci consentono di tornare ad essere ottimisti, a sentirci nuovamente “in quota”. Resta il fatto che l’aumento del costo della vita non può che essere ragione di preoccupazione per il nostro comparto: non dimentichiamo che, per tre vacanzieri su quattro, è stato proprio il problema degli aumenti ad influenzare le scelte di viaggio, spingendo la maggior parte di essi a ridurre le spese generali e la stessa durata della vacanza”.

“Ciò che questi dati evidenziano – ha concluso Bocca – lascia sperare di poter avere maggior respiro, soprattutto nella prospettiva che ci troviamo di fronte: quella di approcciare con il massimo della competitività la stagione alta che ci aspetta”.

 

 I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

Saranno circa 11,3 milioni gli italiani in viaggio per le festività pasquali di cui 7 maggiorenni e 4,3 minorenni.

DESTINAZIONI PREFERITE – L’88,0% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 12% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (34,9%), la montagna (23,9%), le località d’arte (18,5%) e, a seguire, i laghi (5,5%) e le località termali (1,3%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con i ponti primaverili, vincono le grandi capitali europee (76,6%), seguite da quelle extraeuropee (13,2%), dal viaggio in crociera (5,7%) e dalle località marine (4,5%).

L’ALLOGGIO – L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (42,4%); segue l’albergo  e il villaggio turistico con un 15,6%, i bed & breakfast (14,4%) e le case di proprietà (7,7%).

LA DURATA – Complice un calendario particolarmente favorevole, la vacanza avrà una durata media di 4,7 giorni, oltre un giorno in più rispetto all’anno passato. 2,7 milioni di italiani hanno programmato di passare fuori casa almeno 6 giorni.

LA SPESA MEDIA – La spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 438 euro.

IL GIRO D’AFFARI - Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 4,9 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (41,6%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (32,2%) e al viaggio (23,5%). L’alloggio assorbe il 17,5% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 12,6%.

LA PRENOTAZIONE – La vacanza è stata prenotata con grande anticipo: il 69,3% lo ha fatto fino ad un mese prima.

I MOTIVI - La motivazione principale per la scelta della destinazione sono le bellezze naturali del luogo (38,3%). Il 37,3% degli italiani approfitterà di questa occasione per raggiungere la propria famiglia. Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la facilità di raggiungimento (35,4%) e la motivazione religiosa (20,1%).

LE ATTIVITA’ - Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (76,6%), relax (48,6%), la partecipazione ad eventi enogastronomici (39,7%) e le attività sportive (8,3%).

GLI SPOSTAMENTI – 3 vacanzieri su 4 utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 17,4% viaggerà in aereo e il 3% in treno.

I MOTIVI DI NON VACANZA – Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 46,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 35,3% per motivi familiari e un altro 12% per impegni lavorativi.

L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 6 aprile intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (59%), c.a.m.i (11%) e c.a.w.i (30%) un campione di 4.009 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.


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12 September 2024
Banca d’Italia, bilancia dei pagamenti turistica aggiornata a giugno 2024

Banca d’Italia ha pubblicato i dati relativi alla bilancia dei pagamenti turistica, aggiornati al mese di giugno 2024.

 

Nei primi sei mesi del 2024, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 23,6 miliardi di euro. Il dato è in aumento sia rispetto ai valori pre-pandemici, con un +25,8%, sia rispetto al 2023, +12,5%.

 

In parallelo, Banca d’Italia rileva un numero di viaggiatori stranieri alla frontiera inferiore del -6% rispetto ai dati del 2019: il risultato deriva da un calo del -6,2% dei viaggiatori che non pernottano e del -5,8% di quelli che si fermano a dormire.

 

I pernottamenti totali sono in aumento del 2,1% rispetto al periodo pre-pandemico, con un +4,5% rispetto al 2023, mentre la permanenza media è passata da 5,8 nel 2019 a 6,3 notti, con un aumento del +8,4%.



2 July 2024
Presenze turistiche - dati definitivi Istat 2023

I dati definitivi Istat relativi al 2023 confermano una situazione in ripresa per i flussi turistici, tornati sopra i livelli pre-covid.

 

Infatti, le presenze totali, pari a 447,2 milioni sono in crescita del 2,4% rispetto al 2019.

 

Aumentano i flussi provenienti dall’estero che si sono attestati sui 234,2 milioni (+6,1% rispetto al 2019), mentre i flussi nazionali (213 milioni di presenze) non hanno ancora raggiunto i valori del 2019 (meno 1,4%).

 

Il recupero si mostra più lento nel comparto alberghiero: nonostante il forte incremento rispetto al 2022, le presenze negli alberghi nel 2023 sono state ancora inferiori rispetto ai livelli pre-pandemici (-2,0%), mentre l’extra-alberghiero risulta in crescita (+10,3%).



15 March 2024
Una Pasqua senza stress

Una Pasqua dalla dimensione prevalentemente familiare, la festa ideale per “ritrovarsi” fuori dal solito contesto e lasciare spazio al relax, a lunghe passeggiate, al ritorno al mare e alla scoperta delle bellezze delle città d’arte, senza allontanarsi troppo dalle regioni in cui si vive. E soprattutto, una vacanza da vivere principalmente in Italia.

Questa la scelta dei quasi 11 milioni di italiani che si sono messi in viaggio per le festività pasquali, secondo l’indagine realizzata da Tecnè per conto di Federalberghi. Il 92% del campione analizzato ha manifestato la preferenza per destinazioni italiane e solo l’8% ha invece deciso di recarsi all’estero, soprattutto nelle grandi capitali europee.

Il mezzo preferito dalla maggioranza dei viaggiatori per gli spostamenti è l’automobile, in parte perché considerato il più comodo per muoversi senza vincoli di orario, in parte anche per una questione di costi meno gravosi.

Commentando i risultati della ricerca, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca ha evidenziato l’inclinazione principale che a suo avviso gli italiani hanno mostrato per queste festività.

Bocca ha definito quella del 2024 una Pasqua considerata da molte famiglie italiane un momento ideale per ritrovarsi all’insegna della sobrietà: il mare, le città d’arte, la montagna, i laghi e le terme del nostro Paese sono state le località più gettonate. Inoltre, si è evidenziato che tra gli italiani c’è ancora tanta voglia di Italia, a giudicare dal fatto che il 92% del campione ha deciso di rimanere entro i confini nazionali per il periodo di vacanza.

L’analisi del movimento turistico degli italiani in occasione della Pasqua va contestualizzata in rapporto al periodo dell’anno previsto in calendario. Si tratta, per così dire, di una “Pasqua bassa”, che invita ancora i viaggiatori a scegliere mete che, in altre circostanze, non sarebbero state prese in considerazione. “Trovandoci di fronte a una Pasqua bassa in questo 2024 -ha infatti affermato il presidente di Federalberghi- senza dubbio possiamo dire che la montagna ha conservato il suo appeal per gli appassionati di sci e di sport invernali. Si tratta di una buona opportunità in questo inizio di primavera, prima che si aprano le porte al caldo dell’estate”.

Nell’universo della ricettività, la performance delle festività pasquali viene presa in forte considerazione, poiché rappresenta in qualche modo una sorta di test in previsione della stagione estiva.

Pur considerando che le condizioni meteorologiche per una certa percentuale possono incidere fortemente nella scelta di una vacanza, è anche certo che si può intravedere un trend positivo prima dell’apertura della stagione alta.

“Per noi le festività pasquali rappresentano una prova generale in previsione della stagione estiva -ha dichiarato Bocca- con tutte le cautele del caso, possiamo considerare questa discreta performance come un buon viatico per l'estate 2024".

Interessante il dato della ricerca riferito alla modalità di prenotazione. La maggior parte degli italiani intervistati (il 73,7% del campione) ha prenotato con un anticipo di circa un mese, ma il resto lo ha fatto ancor più a ridosso della data di partenza. Inoltre, sembra che il post covid abbia lasciato il suo imprinting, indirizzando le scelte degli italiani soprattutto su località legate al turismo all’aria aperta, al verde, alla possibilità di stare in contatto con la natura. Molti hanno optato per passeggiate salutari e corroboranti per una pausa di relax. Ma anche l’aspetto legato all’enogastronomia ha avuto un certo peso nell’indirizzo vacanziero degli italiani: gli eventi legati al tema del buon mangiare e del buon bere, magari in luoghi meno noti che via via entrano a far parte del patrimonio di conoscenze sul territorio, sono stati indicativi per le nuove tendenze di chi ama viaggiare nei periodi delle più importanti festività.

 

I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

L’indagine è stata effettuata da Tecnè Srl nel periodo compreso tra il 18 e il 21 marzo, intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (60%), c.a.m.i. (6%) e c.a.w.i. (34%) un campione di 5.022 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei Comuni. Verbali di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.

Destinazioni preferite - Il 92% degli intervistati è rimasto in Italia, mentre l’8% ha scelto una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori in Italia sono state il mare (32,5%), le località d'arte (28,9%), la montagna (21,8%) e, a seguire, i laghi (3,4%) e le località termali (2,5%). Per coloro che invece si sono recati all’estero, vincono le grandi capitali europee (74,4%), seguite dal viaggio in crociera (10,2%) e dalle località marine (6,3%).

La spesa media - La vacanza ha avuto una durata media di 3,6 notti e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), è stata pari a 371 euro.

Il giro d’affari - Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio, creando un giro di affari di 3,9 miliardi di euro. Il risultato poteva essere migliore se non fosse stato per l’aumento del costo della vita che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (44,1%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa di tale cambiamento. La gran parte della spesa dei viaggiatori è stata destinata ai pasti (29,9%) e all’alloggio (23,0%). Il viaggio ha assorbito il 22,6% del budget, mentre allo shopping è stato destinato il 10,6%.

La prenotazione - La vacanza è stata prenotata a ridosso della data di partenza: il 73,7% lo ha fatto al massimo un mese prima.

I motivi - La motivazione principale del- la vacanza pasquale è stato il riposo e il relax (57,8%), seguito dal divertimento (35,9%). Il 22,4% degli italiani ha approfittato di questa occasione per raggiungere la propria famiglia. Altri motivi che hanno orientato la scelta della vacanza sono gli interessi enogastronomici (13,3%) e per visitare un posto nuovo (12,6%).

Le attività - Durante questi giorni, le attività principali hanno interessato le passeggiate (70,9%), le escursioni e le gite (39,6%), la partecipazione a eventi enogastronomici (31,9%) e a eventi tradizionali (27,7%).

Gli spostamenti - Il 68,5% dei vacanzieri ha utilizzato la propria auto per recarsi sul luogo della vacanza. Il 21,9% ha viaggiato in aereo e il 5,3% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (63,6%).

I motivi di non vacanza - Tra gli individui intervistati che non sono andati in vacanza, il 50,2%ha rivelato di non partire per motivi economici; il 18,4% per motivi familiari e un altro 13,1% perché intende organizzare un viaggio in altro periodo.