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2 May 2025
Il barometro del turismo - I trimestre 2025

È stato pubblicato sul sito di Federalberghi l’aggiornamento trimestrale del Barometro del Turismo, la sintesi dei principali indicatori del settore curata da Federalberghi in collaborazione con Incipit consulting e con il patrocinio dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo.

 

Nel primo trimestre 2025 la percentuale di occupazione delle camere è stata dell’1,5% superiore allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

Nei primi due mesi del 2025 le presenze sono state sostanzialmente sui livelli dell’anno scorso (-0,2%). Tale risultato è la combinazione di due andamenti opposti: la crescita dei pernottamenti dei turisti stranieri (+2,3%) e la diminuzione dei nostri connazionali (-2,7%).



23 April 2025
Corsa ai ponti di primavera, oltre 14 mln in viaggio

CORSA AI PONTI DI PRIMAVERA: OLTRE 14 MLN IN VIAGGIO

VACANZA PIU’ LUNGA E VOGLIA DI MARE.

GIRO D’AFFARI DI 7,2MLD

BOCCA: TREND POSITIVO.  ITALIANI ATTRATTI DALLA SOSTENIBILITA’

L’occasione dei Ponti di Primavera non ha lasciato indifferenti gli italiani: a mettersi in viaggio nella giornata della Liberazione del 25 aprile e per il Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, saranno 14,2 milioni di concittadini che, per l’occasione, hanno programmato una pausa più lunga del solito facendo mediamente 5,1 giorni di vacanza (contro i 3,8 dello scorso anno). Una tendenza agevolata probabilmente dalla collocazione favorevole dei giorni di festa nel calendario 2025.

Secondo l’indagine realizzata da Tecnè per la Federalberghi, il movimento turistico interno per questi ponti di Primavera produrrà un giro di affari di 7,2 miliardi.

I picchi di partenze si concentreranno su giovedì 24 aprile (7,4mln) e tra sabato 26 e mercoledì 30 aprile (3,5 mln).

Ancora una volta, saranno le località di mare a conquistare il podio tra le destinazioni privilegiate dai viaggiatori che sceglieranno di restare in Italia (87,2%), subito seguite dalle città d’arte. Per il rimanente 12,8% l’opzione si orienterà invece su mete estere, dalle grandi capitali europee a quelle extra-europee.

Ci si sposterà soprattutto con l’auto di proprietà e si opterà tendenzialmente per destinazioni facilmente raggiungibili. Tra le scelte dei viaggiatori si è rilevato un desiderio di novità: gli italiani hanno voglia di scoprire luoghi mai visitati, osando un po’ di più rispetto alle abitudini più consuete, a favore della ricerca del nuovo e di bellezze naturali ancora sconosciute.

“La nostra indagine consente di constatare che siamo di fronte ad una tendenza positiva che ha avuto il suo avvio con le festività pasquali – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Questi Ponti di Primavera sembrano rappresentare un’occasione imperdibile per molti dei nostri concittadini. La maggior parte di essi ha prenotato con largo anticipo, segno di una certezza in merito alla fruizione del viaggio. Ma si è evidenziata anche una particolare predilezione verso strutture con pratiche sostenibili, scelte da circa il 40 per cento degli intervistati”.

“L’aumento del costo della vita non lascia comunque tregua alle tasche degli italiani, il 38% dei quali ha infatti ridotto le spese. Sotto questo profilo, considero doveroso sottolineare che, sui costi complessivi da attribuire alla vacanza, le spese relative al pernottamento incidono per il 18%”.

“A fronte di questi dati – ha concluso Bocca – auspichiamo che il trend positivo prosegua il suo corso, non soltanto in riferimento alla prossima stagione estiva, ma anche in previsione delle grandi sfide che ci attendono nel corso dell’intero anno”.

 

I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

Saranno circa 14,2 milioni gli italiani in viaggio per i ponti di primavera di cui 9,3 maggiorenni e 4,9 minorenni.

DESTINAZIONI PREFERITE – L’87,2% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 12,8% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (43,8%), le località d’arte (25,2%), i laghi (10,3%) e, a seguire, la montagna (8,2%) e le località termali (2,1%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con la Pasqua, vincono le grandi capitali europee (83,2%), seguite da quelle extraeuropee (6,6%), dalle località marine (6%) e dal viaggio in crociera (2,9%).

L’ALLOGGIO – L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (30,9%); seguono i bed & breakfast (26,9%), l’albergo, il residence e il villaggio turistico con un 18% e le locazioni brevi (9,2%).

LA DURATA – Complice un calendario particolarmente favorevole, la vacanza avrà una durata media di 5,1 giorni, oltre un giorno in più rispetto all’anno passato. Infatti, l’84,4% di chi farà vacanza rimarrà fuori per più di 4 notti. Oltre la metà dei vacanzieri (52,6%) partirà giovedì 24 aprile, mentre il 18,6% era già in vacanza da Pasqua.

LA SPESA MEDIA – La spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 504 euro.

IL GIRO D’AFFARI - Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 7,2 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 68% dei vacanzieri è stato influenzato nelle sue scelte per questa vacanza proprio dall’inflazione. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (34,4%) e al viaggio (21,5%). L’alloggio assorbe il 18% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 10,4%.

LA PRENOTAZIONE – La vacanza è stata prenotata con grande anticipo: l’84,5% lo ha fatto fino ad un mese prima.

I MOTIVI - Le motivazioni principali per la scelta della destinazione sono il desiderio di vedere un posto nuovo (38,6%) e le bellezze naturali del luogo (35,2%). Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la facilità di raggiungimento (24,4%) e per la ricchezza del patrimonio artistico (23%).

LE ATTIVITA’ - Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (85,9%), la scoperta dell’enogastronomia locale (60,2%), il relax (47,4%) e le attività sportive (13,6%).

GLI SPOSTAMENTI – Oltre il 40% dei vacanzieri utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 34% viaggerà in aereo e il 15,2% in treno.

I MOTIVI DI NON VACANZA – Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 46,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 35,3% per motivi familiari e un altro 12% per impegni lavorativi.

 

L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 14 aprile intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (55%), c.a.m.i (14%) e c.a.w.i (31%) un campione di 4.223 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.



11 April 2025
presenze turistiche - gennaio 2025

Secondo le rilevazioni provvisorie di ISTAT, a gennaio 2025, nel complesso degli esercizi ricettivi ci sono stati 19,5 milioni di presenze, con un aumento del 3,6% rispetto al 2024.

Tale variazione costituisce la risultante di un incremento dell’8% dei turisti stranieri e di una sostanziale stabilità (+0,1%) per gli italiani.



11 April 2025
bilancia dei pagamenti turistica - dati provvisori 2024

Banca d’Italia ha pubblicato i dati provvisori 2024 relativi alla bilancia dei pagamenti turistica.

Lo scorso anno, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 54,3 miliardi di euro, con un aumento del 5,1% rispetto al 2023.

In parallelo, Banca d’Italia rileva un aumento del numero di viaggiatori stranieri alla frontiera (+3,4%) e una diminuzione dei pernottamenti (-0,4%).



11 April 2025
fatturato dei servizi - gennaio 2025

A gennaio 2025 l’indice del fatturato dei servizi di alloggio e di ristorazione rilevato da ISTAT ha registrato un decremento del -0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Guardando solo gli alloggi, però, c’è stato un aumento del 4,4%.



11 April 2025
Pasqua 2025, in viaggio 11,3 mln di italiani

Gli italiani sembrano aver deciso che a Pasqua si parte, eccome: a mettersi in viaggio saranno 11,3 milioni di concittadini, di cui 2,7 milioni opteranno per la vacanza prolungata, incentivata dalla sequenza delle festività del 25 aprile e del Primo Maggio che, in questo 2025, andranno a cadere in prossimità delle vacanze pasquali. Il giro di affari complessivo si attesterà su 4,9 miliardi di euro.

 Le “grandi partenze” sono previste per il Venerdì Santo, giornata in cui cinque milioni di italiani daranno il via al loro periodo di festa, in attesa di scartare la tradizionale colomba. Destinazione privilegiata resta il Belpaese per l’88% degli intervistati, mentre la chance dello “stacco” prolungato spingerà molti (12%) a scegliere mete estere.

  In primis, sarà il soggiorno presso la casa di parenti o amici a orientare il grosso delle scelte, ma anche la soluzione dell’hotel registrerà un incremento, confermando la sua solidità tra le preferenze dei viaggiatori.

 Relax, passeggiate, esperienze enogastronomiche e il contatto con la natura saranno gli elementi principali che orienteranno le attività degli italiani per queste vacanze, principalmente dedicate al riposo.

 “Le scelte degli italiani in occasione delle festività pasquali rappresentano per il comparto un test importante per poter immaginare l’andamento della stagione estiva in arrivo – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dei risultati dell’indagine realizzata da Tecnè per conto della Federazione – E’ interessante notare la puntualità con cui i viaggiatori hanno programmato le loro partenze: secondo la nostra ricerca infatti, le prenotazioni dei viaggiatori sono state effettuate con largo anticipo. Una tendenza che sembrerebbe riprendere il suo passo, dopo aver subito una battuta d’arresto a causa del disorientamento generale provocato a suo tempo dalla pandemia”.

 “Questa fotografia del movimento turistico dei nostri concittadini nei giorni di Pasqua va considerata un ottimo segnale di recupero, soprattutto in relazione alla performance del “trimestre bianco”, periodo legato alle settimane sulla neve durante il quale si era registrato un calo di presenze”.

 “I risultati dell’indagine ci consentono di tornare ad essere ottimisti, a sentirci nuovamente “in quota”. Resta il fatto che l’aumento del costo della vita non può che essere ragione di preoccupazione per il nostro comparto: non dimentichiamo che, per tre vacanzieri su quattro, è stato proprio il problema degli aumenti ad influenzare le scelte di viaggio, spingendo la maggior parte di essi a ridurre le spese generali e la stessa durata della vacanza”.

“Ciò che questi dati evidenziano – ha concluso Bocca – lascia sperare di poter avere maggior respiro, soprattutto nella prospettiva che ci troviamo di fronte: quella di approcciare con il massimo della competitività la stagione alta che ci aspetta”.

 

 I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

Saranno circa 11,3 milioni gli italiani in viaggio per le festività pasquali di cui 7 maggiorenni e 4,3 minorenni.

DESTINAZIONI PREFERITE – L’88,0% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 12% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (34,9%), la montagna (23,9%), le località d’arte (18,5%) e, a seguire, i laghi (5,5%) e le località termali (1,3%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con i ponti primaverili, vincono le grandi capitali europee (76,6%), seguite da quelle extraeuropee (13,2%), dal viaggio in crociera (5,7%) e dalle località marine (4,5%).

L’ALLOGGIO – L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (42,4%); segue l’albergo  e il villaggio turistico con un 15,6%, i bed & breakfast (14,4%) e le case di proprietà (7,7%).

LA DURATA – Complice un calendario particolarmente favorevole, la vacanza avrà una durata media di 4,7 giorni, oltre un giorno in più rispetto all’anno passato. 2,7 milioni di italiani hanno programmato di passare fuori casa almeno 6 giorni.

LA SPESA MEDIA – La spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 438 euro.

IL GIRO D’AFFARI - Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 4,9 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (41,6%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (32,2%) e al viaggio (23,5%). L’alloggio assorbe il 17,5% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 12,6%.

LA PRENOTAZIONE – La vacanza è stata prenotata con grande anticipo: il 69,3% lo ha fatto fino ad un mese prima.

I MOTIVI - La motivazione principale per la scelta della destinazione sono le bellezze naturali del luogo (38,3%). Il 37,3% degli italiani approfitterà di questa occasione per raggiungere la propria famiglia. Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la facilità di raggiungimento (35,4%) e la motivazione religiosa (20,1%).

LE ATTIVITA’ - Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (76,6%), relax (48,6%), la partecipazione ad eventi enogastronomici (39,7%) e le attività sportive (8,3%).

GLI SPOSTAMENTI – 3 vacanzieri su 4 utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 17,4% viaggerà in aereo e il 3% in treno.

I MOTIVI DI NON VACANZA – Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 46,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 35,3% per motivi familiari e un altro 12% per impegni lavorativi.

L’indagine è stata effettuata da Tecnè s.r.l. nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 6 aprile intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (59%), c.a.m.i (11%) e c.a.w.i (30%) un campione di 4.009 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.


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12 September 2024
Banca d’Italia, bilancia dei pagamenti turistica aggiornata a giugno 2024

Banca d’Italia ha pubblicato i dati relativi alla bilancia dei pagamenti turistica, aggiornati al mese di giugno 2024.

 

Nei primi sei mesi del 2024, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 23,6 miliardi di euro. Il dato è in aumento sia rispetto ai valori pre-pandemici, con un +25,8%, sia rispetto al 2023, +12,5%.

 

In parallelo, Banca d’Italia rileva un numero di viaggiatori stranieri alla frontiera inferiore del -6% rispetto ai dati del 2019: il risultato deriva da un calo del -6,2% dei viaggiatori che non pernottano e del -5,8% di quelli che si fermano a dormire.

 

I pernottamenti totali sono in aumento del 2,1% rispetto al periodo pre-pandemico, con un +4,5% rispetto al 2023, mentre la permanenza media è passata da 5,8 nel 2019 a 6,3 notti, con un aumento del +8,4%.



2 July 2024
Presenze turistiche - dati definitivi Istat 2023

I dati definitivi Istat relativi al 2023 confermano una situazione in ripresa per i flussi turistici, tornati sopra i livelli pre-covid.

 

Infatti, le presenze totali, pari a 447,2 milioni sono in crescita del 2,4% rispetto al 2019.

 

Aumentano i flussi provenienti dall’estero che si sono attestati sui 234,2 milioni (+6,1% rispetto al 2019), mentre i flussi nazionali (213 milioni di presenze) non hanno ancora raggiunto i valori del 2019 (meno 1,4%).

 

Il recupero si mostra più lento nel comparto alberghiero: nonostante il forte incremento rispetto al 2022, le presenze negli alberghi nel 2023 sono state ancora inferiori rispetto ai livelli pre-pandemici (-2,0%), mentre l’extra-alberghiero risulta in crescita (+10,3%).



15 March 2024
Una Pasqua senza stress

Una Pasqua dalla dimensione prevalentemente familiare, la festa ideale per “ritrovarsi” fuori dal solito contesto e lasciare spazio al relax, a lunghe passeggiate, al ritorno al mare e alla scoperta delle bellezze delle città d’arte, senza allontanarsi troppo dalle regioni in cui si vive. E soprattutto, una vacanza da vivere principalmente in Italia.

Questa la scelta dei quasi 11 milioni di italiani che si sono messi in viaggio per le festività pasquali, secondo l’indagine realizzata da Tecnè per conto di Federalberghi. Il 92% del campione analizzato ha manifestato la preferenza per destinazioni italiane e solo l’8% ha invece deciso di recarsi all’estero, soprattutto nelle grandi capitali europee.

Il mezzo preferito dalla maggioranza dei viaggiatori per gli spostamenti è l’automobile, in parte perché considerato il più comodo per muoversi senza vincoli di orario, in parte anche per una questione di costi meno gravosi.

Commentando i risultati della ricerca, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca ha evidenziato l’inclinazione principale che a suo avviso gli italiani hanno mostrato per queste festività.

Bocca ha definito quella del 2024 una Pasqua considerata da molte famiglie italiane un momento ideale per ritrovarsi all’insegna della sobrietà: il mare, le città d’arte, la montagna, i laghi e le terme del nostro Paese sono state le località più gettonate. Inoltre, si è evidenziato che tra gli italiani c’è ancora tanta voglia di Italia, a giudicare dal fatto che il 92% del campione ha deciso di rimanere entro i confini nazionali per il periodo di vacanza.

L’analisi del movimento turistico degli italiani in occasione della Pasqua va contestualizzata in rapporto al periodo dell’anno previsto in calendario. Si tratta, per così dire, di una “Pasqua bassa”, che invita ancora i viaggiatori a scegliere mete che, in altre circostanze, non sarebbero state prese in considerazione. “Trovandoci di fronte a una Pasqua bassa in questo 2024 -ha infatti affermato il presidente di Federalberghi- senza dubbio possiamo dire che la montagna ha conservato il suo appeal per gli appassionati di sci e di sport invernali. Si tratta di una buona opportunità in questo inizio di primavera, prima che si aprano le porte al caldo dell’estate”.

Nell’universo della ricettività, la performance delle festività pasquali viene presa in forte considerazione, poiché rappresenta in qualche modo una sorta di test in previsione della stagione estiva.

Pur considerando che le condizioni meteorologiche per una certa percentuale possono incidere fortemente nella scelta di una vacanza, è anche certo che si può intravedere un trend positivo prima dell’apertura della stagione alta.

“Per noi le festività pasquali rappresentano una prova generale in previsione della stagione estiva -ha dichiarato Bocca- con tutte le cautele del caso, possiamo considerare questa discreta performance come un buon viatico per l'estate 2024".

Interessante il dato della ricerca riferito alla modalità di prenotazione. La maggior parte degli italiani intervistati (il 73,7% del campione) ha prenotato con un anticipo di circa un mese, ma il resto lo ha fatto ancor più a ridosso della data di partenza. Inoltre, sembra che il post covid abbia lasciato il suo imprinting, indirizzando le scelte degli italiani soprattutto su località legate al turismo all’aria aperta, al verde, alla possibilità di stare in contatto con la natura. Molti hanno optato per passeggiate salutari e corroboranti per una pausa di relax. Ma anche l’aspetto legato all’enogastronomia ha avuto un certo peso nell’indirizzo vacanziero degli italiani: gli eventi legati al tema del buon mangiare e del buon bere, magari in luoghi meno noti che via via entrano a far parte del patrimonio di conoscenze sul territorio, sono stati indicativi per le nuove tendenze di chi ama viaggiare nei periodi delle più importanti festività.

 

I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

L’indagine è stata effettuata da Tecnè Srl nel periodo compreso tra il 18 e il 21 marzo, intervistando con il sistema mixed mode di cui c.a.t.i. (60%), c.a.m.i. (6%) e c.a.w.i. (34%) un campione di 5.022 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei Comuni. Verbali di controllo: classe d’età, titolo di studio, occupazione.

Destinazioni preferite - Il 92% degli intervistati è rimasto in Italia, mentre l’8% ha scelto una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori in Italia sono state il mare (32,5%), le località d'arte (28,9%), la montagna (21,8%) e, a seguire, i laghi (3,4%) e le località termali (2,5%). Per coloro che invece si sono recati all’estero, vincono le grandi capitali europee (74,4%), seguite dal viaggio in crociera (10,2%) e dalle località marine (6,3%).

La spesa media - La vacanza ha avuto una durata media di 3,6 notti e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), è stata pari a 371 euro.

Il giro d’affari - Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio, creando un giro di affari di 3,9 miliardi di euro. Il risultato poteva essere migliore se non fosse stato per l’aumento del costo della vita che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (44,1%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa di tale cambiamento. La gran parte della spesa dei viaggiatori è stata destinata ai pasti (29,9%) e all’alloggio (23,0%). Il viaggio ha assorbito il 22,6% del budget, mentre allo shopping è stato destinato il 10,6%.

La prenotazione - La vacanza è stata prenotata a ridosso della data di partenza: il 73,7% lo ha fatto al massimo un mese prima.

I motivi - La motivazione principale del- la vacanza pasquale è stato il riposo e il relax (57,8%), seguito dal divertimento (35,9%). Il 22,4% degli italiani ha approfittato di questa occasione per raggiungere la propria famiglia. Altri motivi che hanno orientato la scelta della vacanza sono gli interessi enogastronomici (13,3%) e per visitare un posto nuovo (12,6%).

Le attività - Durante questi giorni, le attività principali hanno interessato le passeggiate (70,9%), le escursioni e le gite (39,6%), la partecipazione a eventi enogastronomici (31,9%) e a eventi tradizionali (27,7%).

Gli spostamenti - Il 68,5% dei vacanzieri ha utilizzato la propria auto per recarsi sul luogo della vacanza. Il 21,9% ha viaggiato in aereo e il 5,3% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (63,6%).

I motivi di non vacanza - Tra gli individui intervistati che non sono andati in vacanza, il 50,2%ha rivelato di non partire per motivi economici; il 18,4% per motivi familiari e un altro 13,1% perché intende organizzare un viaggio in altro periodo.



15 March 2024
La neve regge

Hanno prenotato con un anticipo di almeno un mese e scelto principalmente il soggiorno in hotel; si sono dedicati allo sci e in generale ad attività sportive, a passeggiate e a esperienze legate a eventi enogastronomici; pronti a rinunciare a località troppo care per via della minore capacità di spesa, ma non alla possibilità di fare un soggiorno in montagna, magari aggiustando il tiro per evitare di sforare con il budget; hanno preferito le destinazioni del Nord Italia soprattutto per la settimana bianca, e per lo sci nel weekend le località montane del Centro Sud hanno recuperato, nonostante siano state penalizzate dalle scarse nevicate sull’Appennino. Ma soprattutto, solo il 4,5% ha scelto di recarsi all’estero.

 

Questa la fotografia del movimento turistico degli italiani in occasione delle vacanze sulla neve, secondo il rapporto realizzato da Tecnè per conto di Federalberghi.

 

Tra coloro che hanno dedicato alla propria vacanza un’intera settimana (6,5 milioni) e quelli che invece hanno deciso di sciare solo nel weekend (2,4 milioni), è certo che l’appuntamento con la neve per gli italiani non è andato deserto.

 

“Per noi è una bella conferma che è arrivata a ridosso della Pasqua. Abbiamo avuto momenti di difficoltà temendo che il turismo invernale potesse essere penalizzato in termini di performance dalle scarse nevicate. La diretta conseguenza è evidente soprattutto per quel che riguarda l’Appennino. Anche se attualmente le cime sono ben innevate e lo scenario potrebbe cambiare. Di certo, siamo sempre più contenti del fatto che i nostri concittadini continuano a prediligere mete italiane nel progettare il proprio viaggio”. Cosi, ha commentato la ricerca di Tecnè il Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. “La soluzione in hotel resta la favorita nel periodo delle settimane bianche, una bella boccata di ossigeno per le nostre imprese – ha proseguito Bocca – tutto questo è di ottimo auspicio. Ciò che gioca contro la prospettiva di vacanza, di qualsiasi periodo si voglia parlare, è purtroppo l’impatto della minore capacità di spesa. Secondo la nostra indagine, sette italiani su dieci hanno dovuto fare i conti con i rincari, orientando diversamente le proprie scelte. E per noi questa non potrà mai essere una buona notizia”.

 

I RISULTATI PRINCIPALI DELL’INDAGINE

 

L’indagine è stata effettuata da Tecnè Srl nel periodo compreso tra il 27 febbraio e il 2 marzo, intervistando con il sistema mixed mode, di cui c.a.t.i. (61%), c.a.m.i. (8%) e c.a.w.i. (31%), un campione di 4.520 italiani maggiorenni. Campione probabilistico, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, stratificato per regione e classe di ampiezza demografica dei comuni. Variabili di controllo: classe d’età, titolo di studio e occupazione.

Sono 8,9 milioni gli italiani che hanno trascorso una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo 2024. Di questi, 6,5 milio- ni hanno effettuato la classica settimana bianca, mentre circa 2,4 milioni hanno scelto di concentrare le proprie vacanze nei weekend.

Il giro di affari complessivo è stato pari a 6,1 miliardi di euro: di questi, 4,3 miliardi sono relativi alle settimane bianche.

 

LE SETTIMANE BIANCHE

 

Le destinazioni preferite - Il 95,5% degli intervistati ha scelto di trascorrere la settimana bianca in Italia e il restante 4,5% all’estero. In particolare, tra chi non ha varcato i confini nazionali, il 72,6% si è recato nelle regioni settentrionali e solo il 22,9% in quelle centro-meridionali, anche a causa delle scarse nevicate sull’Appennino, che hanno influito negativamente sulla domanda.

La spesa media - La spesa pro-capite sostenuta per la settimana bianca, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è stata pari a 670 euro per persona. La prima voce di spesa è quella per i pasti (29,8%), seguita dal pernottamento (28,4%) e dal viaggio (19,6%).

L’alloggio - Al momento di scegliere l’alloggio per la settimana bianca, gli italiani hanno confermato la predilezione per l’albergo (26,8%), seguito dai bed & breakfast (23,3%). Seguono casa di parenti e amici (16,1%) e il rifugio alpino (13,0%).

Quando si prenota - La maggioranza delle prenotazioni è fatta con largo anticipo: il 41,2% un mese prima, l’8,1% un mese e mezzo prima, il 10,6% due mesi prima e tra tre e quattro mesi prima il 4,5%.

La scelta della località e le attività - I criteri che guidano la scelta della località sono la sua bellezza naturale (73,4%) e le caratteristiche che la rendono ideale per divertirsi (22,9%). Le principali attività svolte durante questo periodo di vacanza sono relax (65,1%), passeggiate (63,8%) e partecipazione a eventi enogastronomici (59,1%).

No solo settimana bianca - Dei 6,5 milioni di italiani che hanno trascorso una settimana bianca, 700mila si sono concessi, anche, almeno un weekend sulla neve.

 

 

I WEEKEND SULLA NEVE

 

Le destinazioni preferite - Chi ha scelto, invece, i weekend sulla neve, è rimasto all'interno dei confini nazionali. In particolare, il 38,6% nelle regioni centro-meridionali e il 61,4% in quelle settentrionali.

La spesa media - La spesa pro-capite sostenuta per i weekend sulla neve, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti) è stata pari a 257 euro per persona, ripartiti per i pasti il 26,5%, per il pernottamento 21,7%, per le spese di viaggio il 17,3% e per lo shopping 6,8%.

L’alloggio - Quello preferito in questo caso è la casa di parenti e amici (40,0%), seguita dai bed & breakfast (38,3%), dal rifugio alpino (6,7%) e dall’albergo (6,4%).

Quando si prenota - Qui gli italiani prenotano a ridosso della vacanza: il 41,3% tre settimane prima e il 41,4% quindici giorni prima.

La scelta della località- Tra i criteri che guidano la scelta, oltre alla sua facilità di raggiungimento (67,2%) troviamo le bellezze naturali che offre (52,6%).

L’aumento dei prezzi - Il 60% dei vacanzieri del fine settimana che sono stati condizionati dall'inflazione sulle scelte per la vacanza, ha rinunciato alla settimana bianca a causa dell’aumento dei prezzi.

I motivi di non vacanza - Tra gli intervistati che non sono andati in vacanza, il 59,7% ha rivelato di non partire per motivi economici, il 18,1% per l’aumento dei prezzi e un altro 14,8% per motivi familiari.

Visto le condizioni meteo che hanno portato copiose nevicate nei giorni successivi alle interviste e il ridotto scarto temporale tra la prenotazione e la vacanza nel weekend, il numero di vacanzieri sulla neve potrebbe essere più numeroso.