Il barometro del Turismo
Analisi dei principali indicatori del settore della prima parte del 2025
di Anna Chiara Olini
I primi sette mesi del 2025 hanno registrato risultati positivi per gli alberghi e per il turismo in generale. Secondo l’Istat, le presenze alberghiere sono state complessivamente 164,4 milioni e hanno superato quelle del 2024 dell’1,6%.
La performance migliore è stata quella degli stranieri (89,9 milioni, +3,4%), mentre gli italiani, con 74,5 milioni di presenze, hanno registrato una leggera diminuzione rispetto all’anno scorso (-0,5%).
Guardando al turismo in generale (quindi considerando insieme alberghiero ed extralberghiero), invece, il periodo che va da gennaio a luglio ha avuto performance migliori del 2,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, con complessivamente 268,4 milioni di presenze. Di queste, il 56,6% è ascrivibile ai turisti stranieri, che sono stati il 3,8% in più rispetto al 2024. Il restante 43,4% di presenze degli italiani è rimasto sostanzialmente stabile (+0,2%).
La permanenza media ha sforato i 4 giorni (4,4 per l’esattezza) e anche qui ci sono andamenti differenziati per la provenienza dei turisti e la tipologia di alloggio: i soggiorni più lunghi sono ascrivibili agli stranieri (4,7 contro i 4,1 dei nostri connazionali) e ai soggiorni in strutture extra alberghiere (5,6 contro il 3,9 degli alberghi).
Fin qui abbiamo analizzato i dati sulla domanda turistica. Passando a quelli sull’offerta alberghiera (sempre rilevati dall’Istituto nazionale di statistica) si vede che è continuato anche nel 2024 il processo di rinnovamento delle strutture alberghiere. In un solo anno gli alberghi sono aumentati di 749 unità, passando da 32.194 a 32.943. In termini assoluti l’aumento è ascrivibile soprattutto ai 3 stelle (+285) e ai 4 stelle (+223), ma in termini percentuali, la performance migliore è stata quella della categoria più elevata, i 5 stelle, con un aumento del 12,4%.
La Banca d’Italia ha stimato che nel primo semestre di quest’anno la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata di 24,9 miliardi di euro: il 5,9% in più rispetto all’anno precedente.
I viaggiatori stranieri alla frontiera sono stati 41,6 milioni: in aumento rispetto al 2024 del 3%. C’è da segnalare una crescita del 4,9% degli stranieri che pernottano, a fronte di una diminuzione di coloro che non pernottano dello 0,8%. I pernottamenti sono stati 174,1 milioni (+4,4%) e la permanenza media è rimasta stabile (6,2 giorni).
Sono positivi anche gli indicatori di performance degli alberghi rilevati da STR: dall’inizio del 2025 sino a luglio il tasso di occupazione è aumentato dello 0,7% sul 2024, il ricavo giornaliero medio per camera disponibile del 2,1%.
Per quanto riguarda il giro d’affari, secondo l’Istat, l’indice del fatturato dei servizi di alloggio nel primo semestre è aumentato del 4% rispetto al 2024, mentre il MEF nel primo trimestre ha riscontrato un aumento dell’imponibile IVA da fatturazione elettronica nelle attività di alloggio e ristorazione dell’1,8% per le persone fisiche e del 2,4% per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
