“Un nuovo studio sull'adozione dell'IA nel settore alberghiero europeo, condotto dal Dr. Roland Schegg, Professore ed esperto di turismo presso l'HES-SO Valais fornisce importanti spunti su come l'IA stia e non stia trasformando il settore alberghiero in tutta Europa, con insegnamenti sia per le PMI che per le grandi catene alberghiere.
Lo rende noto in una lettera ai soci il responsabile Media e comunicazione di Hotrec Jasper Dober.
“Questa ricerca - scrive Dober - fa parte dell'iniziativa faro Resilient Tourism, finanziata da Innosuisse e condotta dall'Istituto di Turismo della Scuola Universitaria Applicata della Svizzera Occidentale - Vallese (HES-SO Valais) in collaborazione con l'EHL Hospitality Business School e diverse associazioni alberghiere nazionali, tra cui quelle di Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia e Svizzera.
Il sondaggio ha raccolto le risposte di oltre 1.500 hotel tra gennaio e aprile 2025, basandosi su una prima edizione condotta nel 2023. L'attenzione si concentra sull'intelligenza artificiale (IA): percezioni, livelli di adozione, aree di applicazione, vantaggi e ostacoli.
Dallo studio risulta che:
Il 41% degli hotel intervistati utilizza l'intelligenza artificiale, mentre un altro 16% prevede di adottarla a breve.
Principali applicazioni: generazione di contenuti (74%), analisi delle recensioni online (44%), revenue management (42%).
I principali ostacoli includono la scarsa conoscenza degli strumenti di intelligenza artificiale (39%), costi di installazione elevati e competenze tecniche limitate.
Nonostante le difficoltà, la maggior parte degli utenti segnala chiari vantaggi, in particolare in termini di risparmio di tempo, comunicazione ed efficienza”.