Gli estintori, la prima linea di difesa
Sottovalutati, spesso trascurati, nascosti da piante e fioriere per non rovinare l’estetica degli ambienti, questi “fanti di trincea”sono indispensabili per frenare l’avanzata nemica, dando così tempo alla retroguardia di organizzare le difese
di Gioacchino Giomi
Immaginate Caterina, in vacanza in un incantevole resort di campagna, che si accorge di un fumo sottile provenire da un cesto di riviste vicino alla zona relax. Con prontezza e decisione, afferra l’estintore e interviene tempestivamente, spegnendo il principio di incendio prima che possa degenerare. Il personale dell’albergo, riconoscendo il suo gesto coraggioso e rapido, le esprime gratitudine: un esempio concreto di come la prontezza possa fare la differenza tra un piccolo incidente e una tragedia ben più grave.
Questo breve aneddoto illustra un concetto fondamentale: gli estintori sono strumenti presenti ovunque, ma troppo spesso poco conosciuti e sottovalutati. Eppure, rappresentano la prima linea di difesa contro il fuoco, un presidio indispensabile per la sicurezza di ospiti e personale.
Ma cos’è esattamente un estintore?
Si tratta di un dispositivo portatile che contiene un agente estinguente sotto pressione, come polvere chimica, anidride carbonica, schiuma o acqua, progettato per spegnere piccoli incendi. La sua efficacia dipende da vari fattori, tra cui il tipo di agente contenuto e la capacità di estinguere specifiche classi di combustibile. In termini semplici, si può dire che ogni estintore è classificato per peso, tipo di incendio che può affrontare e capacità di spegnimento, con l’obiettivo di intervenire prontamente in caso di emergenza.
Per essere più chiari, senza addentrarsi troppo in dettagli tecnici, è importante sottolineare che la norma di prevenzione incendi riconosce gli estintori come strumenti di protezione attiva. Questi, insieme agli impianti manuali e automatici, costituiscono le misure di prima risposta: le prime a intervenire per controllare un principio d’incendio e prevenire che si sviluppi in qualcosa di più grave.
Mentre i sistemi automatici lavorano in modo più complesso per inibire o controllare l’incendio fino all’arrivo di aiuti specializzati, gli estintori sono pensati per un intervento immediato e semplice, anche da parte di personale non qualificato.
Riconoscendo che potrebbero essere gli stessi clienti e visitatori dell’attività a dover usare gli estintori, le normative recenti suggeriscono d’installarne di maneggevoli e leggeri, con peso massimo di 6 kg, in ambienti accessibili e frequentati dal pubblico. Questa misura permette anche a chi non ha formazione specifica di intervenire con sicurezza e facilità, contribuendo a contenere i danni fin dai primi istanti.
Ogni estintore ha una capacità estinguente specifica, indicata sull’etichetta con una combinazione di numeri e lettere che identificano le classi d’incendio che può affrontare e la quantità di combustibile che può spegnere.
In ambito alberghiero, la normativa prevede l’installazione di estintori con capacità non inferiore a 13A-89B, a meno che non siano richiesti apparecchi aggiuntivi in aree a rischio specifico, come cucine, depositi o zone impianti.
Gli incendi rappresentano uno dei rischi più gravi per le strutture ricettive, dove la presenza di numerosi ospiti, il personale di servizio e beni di valore rende imprescindibile adottare misure di sicurezza tempestive ed efficaci. Tra queste, gli estintori costituiscono il primo e più immediato strumento d’intervento: un gesto semplice ma fondamentale per salvaguardare vite umane e proteggere i beni.
In conformità con le norme di prevenzione incendi, la presenza di estintori negli alberghi è obbligatoria e deve essere pianificata attentamente in relazione ai posti letto della struttura. La quantità, il tipo e la posizione devono consentire un intervento rapido ed efficace in tutte le aree, dagli ingressi alle zone di servizio. La scelta degli estintori deve considerare le caratteristiche della struttura, optando spesso per modelli portatili di vario tipo – polvere, anidride carbonica, acqua, schiuma – ciascuno adatto a spegnere diversi tipi di incendio. Ad esempio, gli estintori a polvere multiuso sono molto diffusi e capaci di affrontare incendi di materiali solidi come legno e carta, liquidi infiammabili e gas. Tuttavia, in ambienti interni, si stanno progressivamente preferendo gli estintori a base d’acqua o schiuma, che riducono alcuni dei rischi associati ai modelli a polvere, come la compromissione della visibilità o le irritazioni cutanee.
Per i quadri e le apparecchiature elettriche sono invece previsti quelli ad anidride carbonica, al fine di evitare lo sversamento di liquidi sui cavi elettrici, mettendo così a rischio la vita stessa dell’operatore.
Per garantire la massima efficacia, gli estintori devono essere installati in punti facilmente accessibili e ben visibili, come i corridoi principali, le scale di emergenza, le zone di servizio e le aree vicine alla cucina, ai depositi e agli uffici riservati agli impiegati, perché non bisogna dimenticare che un albergo è anche un luogo di lavoro. Devono essere posizionati a un’altezza accessibile anche alle persone con mobilità ridotta, accompagnati da segnaletica chiara e visibile, affinché possano essere individuati e utilizzati senza esitazioni nel momento del bisogno.
La manutenzione periodica degli estintori è un elemento imprescindibile e obbligatorio per legge. È responsabilità del datore di lavoro assicurarsi attraverso la “sorveglianza” quotidiana che siano sempre in condizioni ottimali e pronti all’uso e ogni sei mesi, attraverso l’intervento di un tecnico qualificato, ne venga verificata e certificata l’efficienza. La mancata o inadeguata manutenzione può comportare sanzioni penali, tra cui ammende o arresto, oltre a mettere a rischio la sicurezza di tutti. Per interventi più complessi, come revisioni periodiche e collaudi, la normativa stabilisce scadenze precise. È fondamentale che queste operazioni siano eseguite da personale competente, con risultati registrati nel libretto dell’estintore e nel registro antincendio, per garantire tracciabilità e conformità. Solo così si può essere certi che gli strumenti di sicurezza siano sempre pronti all’uso nelle situazioni di emergenza.
L’utilizzo corretto degli estintori richiede una formazione mirata, sia del personale di servizio sia, idealmente, anche degli ospiti più informati. Ricordiamo che l’estintore deve essere impiegato solo quando il fuoco è ancora di piccole dimensioni e si può intervenire in sicurezza. In presenza di fiamme distruttive o fumo molto denso, è più prudente evacuare i locali e chiamare immediatamente i soccorsi.
Infine, la cultura della prevenzione incendi negli alberghi si basa sull’educazione continua e sulla preparazione.
Oltre all’installazione degli estintori, è fondamentale che il personale partecipi regolarmente a corsi di formazione, esercitazioni di evacuazione e aggiornamenti sulle procedure d’intervento. Solo attraverso questa consapevolezza e preparazione si può garantire una risposta efficace, riducendo i rischi e tutelando vite umane e beni. In conclusione, gli estintori rappresentano uno strumento indispensabile per la sicurezza nelle strutture ricettive, sono le unità di “primo soccorso”, il laccio emostatico che blocca l’emorragia in attesa dei sanitari. La scelta accurata, l’installazione corretta, la manutenzione regolare e un utilizzo consapevole sono le basi per prevenire tragedie e assicurare un soggiorno sereno a tutti.
Investire nella formazione e nella pianificazione delle misure di sicurezza significa fare la differenza tra un incidente contenuto e una catastrofe evitabile.
