All’ITS Archimede di Siracusa l’inclusività nel turismo attraverso LIS, la Lingua Italiana dei Segni

All’ITS Academy Fondazione Archimede di Siracusa, di cui è socio fondatore U.R.A.S. - Federalberghi Sicilia, sta nascendo un progetto pionieristico, ossia l’introduzione sperimentale di un modulo di Lingua Italiana dei Segni, LIS, nei corsi formativi, con l’obiettivo dichiarato di “renderlo permanente nei prossimi anni”.

Dietro questa iniziativa c’è una rete di collaborazioni eccellenti, che unisce il mondo della formazione con quello dell’associazionismo e della pedagogia. Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione “Sicilia Turismo per Tutti” e docente esperta di turismo accessibile, ha portato la sua esperienza e passione nel progetto, fornendo una visione chiara di quanto l’accessibilità sia fondamentale nel settore turistico. Accanto a lei operano Andrea Burgio e Teresa Alcoraci, formatori esperti in LIS.

 E non si tratta di un semplice corso facoltativo ma, piuttosto, di  un deciso passo avanti verso un’educazione aperta a tutti, in linea con i valori di inclusività e accessibilità.

“La LIS, riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano come lingua a tutti gli effetti, non è un linguaggio “minore” né una mimica, ma una vera lingua naturale con una propria grammatica e cultura. Integrare la LIS nei programmi didattici significa dunque abbattere barriere comunicative e creare ponti: gli studenti udenti imparano a comunicare con i coetanei sordi, e questi ultimi trovano finalmente spazio e riconoscimento attivo nella vita accademica. In un Paese che solo di recente ha colmato il vuoto normativo sul riconoscimento della LIS, l’ITS Archimede si pone come apripista, dimostrando sensibilità verso la comunità sorda e impegnandosi a formare professionisti capaci di accogliere chiunque”.

Un ulteriore segno, se ce ne fosse bisogno, che l’inclusività, attraverso una sinergia tra esperti e territorio, è un progetto vincente.







Pubblicato il 03/24/25