Claudio Montanari ha fondato il Consorzio Riccione Bike Hotels.
è presidente di Federalberghi Riccione e membro
della Cabina di Regia di Destinazione turistica Romagna della Regione
Una sezione del manuale sul cicloturismo e gli hotel bike friendly, realizzato da Federalberghi, è dedicata alle interviste con imprenditori, campioni, guide e operatori che hanno segnato il mondo del ciclismo e del cicloturismo con esempi virtuosi, consigli, ricordi a beneficio di chi vorrà intraprendere attività o migliorie per ingaggiare relazioni con il cicloturista. Riportiamo, di seguito, uno stralcio dell’intervista con Claudio Montanari, che ha fondato e presieduto il Consorzio Riccione Bike Hotels.
L’associazione Riccione Bike Hotels è nata il 7 agosto 1998. Che impatto ha avuto il cicloturismo sul territorio?
L’esperienza che deriva da oltre venticinque anni di presenza dei Bike Hotel a Riccione, ci consente di dire che il cicloturismo ha contribuito a trasformare in meglio la città e il suo entroterra. Riccione e le località circostanti hanno assistito a una crescita esponenziale del turismo legato alla bicicletta, che ha portato ad un miglioramento delle infrastrutture ciclabili, alla diversificazione dell’offerta turistica e all’aumento dell’attenzione verso le esigenze dei ciclisti.
I grandi eventi, come il Giro d’Italia e il Tour de France che passano in Romagna, hanno consentito una manutenzione straordinaria delle strade, assolutamente fondamentale per gli appassionati di bicicletta.
L’invasione dei ciclisti ha contribuito a promuovere lo sviluppo economico locale, stimolando l’apertura di nuovi servizi e attività legati al settore. La creazione di strade bianche rappresenta un’occasione straordinaria per cogliere nuove opportunità di mercato e offrire esperienze ancora più variegate ai nostri ospiti.
Lei è stato assessore al Turismo della città di Riccione. Una Pubblica Amministrazione, oggi più che mai, deve mostrare attenzione per i ciclisti urbani, a partire dalle ciclabili in città e il ciclo mobilismo in generale. Dove si proietta Riccione nei prossimi anni?
Come ex assessore al Turismo di Riccione, ritengo che la Pubblica Amministrazione debba continuare a concentrarsi sull’ottimizzazione delle infrastrutture ciclabili in città e nell’intera area circostante. Questo include l’espansione delle piste ciclabili, la creazione di percorsi cicloturistici sicuri e la promozione di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della mobilità ciclistica. Inoltre, è fondamentale collaborare con le strutture ricettive per offrire servizi dedicati ai ciclisti, come parcheggi sicuri per le biciclette e pacchetti turistici ad hoc e svolgere un’opera di orientamento dei soggetti istituzionali, come APT (azienda di promozione turistica e Destinazione Romagna), verso il cicloturismo e il turismo sportivo in generale.
La creazione di reti istituzionali e di imprenditori privati, come il costituendo Cluster Turismo, sono un segno di quanto il territorio abbia compreso la necessità di sviluppare una collaborazione sia strategica che operativa per il successo della destinazione regionale.
La sua struttura cosa ha offerto in più per affermarsi sul mercato come uno dei Bike Hotel più ricercati?
L’Hotel Adlon di Riccione è stato uno dei pionieri nel campo dei Bike Hotel in Italia. La sua popolarità e affermazione sul mercato sono state dovute principalmente alla sua attenzione per le esigenze specifiche dei ciclisti. L’hotel ha offerto non solo servizi di alta qualità, come officina per biciclette e noleggio di attrezzature, ma anche esperienze su misura per i ciclisti, come tour guidati e itinerari personalizzati. Inoltre, l’Hotel Adlon ha saputo distinguersi per l’ospitalità e l’assistenza dedicate ai suoi ospiti ciclisti, creando un’esperienza indimenticabile per chi sceglie di soggiornare presso di noi. Infine, ma non meno importante, l’approccio identitario di una cultura dell’ospitalità che pervade in modo trasversale tutti gli ambienti dell’hotel, passando per lo staff che diventa ideale interprete di un allestimento che racconta la storia del territorio e le sue bellezze.
Sono un elemento distintivo le camere a tema che riproducono le immagini iconiche e grafiche del periodo futurista e degli albori dell’epopea dell’ospitalità romagnola, le immagini e allestimenti del mare Adriatico con le sue tartarughe e i delfini, per arrivare al racconto del wellness e del cycling, con un cameo della bandana del nostro Pirata per eccellenza, Marco Pantani.
Tutto questo per trasformare un luogo di passaggio come un qualunque hotel in uno spazio di esperienze, di emozioni e storie da raccontare in cui io e Chiara, proprietari oggi dopo i nostri genitori Marta e Luigi, siamo oggi ideali registi e attori, assieme alle tante persone con cui collaboriamo ogni giorno per far diventare una bella vacanza un ricordo memorabile da serbare tra le cose preziose a cui teniamo.
Quali sono le caratteristiche di base che un hotel dovrebbe o potrebbe valutare per essere attrattivo sul mercato del cicloturismo internazionale?
Le caratteristiche più importanti per un Bike Hotel alla ricerca di clienti sul mercato del cicloturismo internazionale devono includere:
a) infrastrutture e servizi dedicati ai ciclisti, come: un deposito per biciclette sicuro, un’ officina attrezzata e un servizio di lavanderia per l’abbigliamento tecnico;
b) guida locale specializzata in cicloturismo e conoscenza approfondita dei percorsi e delle attrazioni del territorio;
c) pacchetti turistici personalizzati che includono escursioni in bicicletta, visite culturali e gastronomiche;
d) assistenza e supporto per la pianificazione di itinerari ciclistici su misura, adattati al livello di esperienza e alle preferenze degli ospiti;
e) collaborazioni con aziende locali per promuovere prodotti e servizi legati al cicloturismo, come: enoteche, agriturismi e produttori di tipicità del territorio;
f) tanta creatività e attenzione ai cambiamenti, cogliendo le trasformazioni e le opportunità che mercati vecchi e nuovi ci offrono.