Agrigento capitale della cultura, croce e delizia
Tra polemiche, critiche e grandi aspettative, la città siciliana, che diede i natali
al Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, si batte per vincere la sua sfida
di Capitale Italiana della Cultura 2025
di Barbara Bonura
Selezionata dal ministero della Cultura tra una rosa di dieci finaliste, Agrigento è risultata vincitrice quale Capitale Italiana della Cultura 2025. Ispirazione dell’evento saranno i quattro elementi: acqua, aria, terra e fuoco. Tuttavia, la città si appresta ad affrontare la sua grande sfida tra non poche difficoltà. Ce ne parla il presidente di Federalberghi Agrigento, Francesco Picarella.
Presidente, come vive la sua città il grande evento che la vede protagonista in questo 2025?
Agrigento sta vivendo con grande entusiasmo e orgoglio questo straordinario riconoscimento come Capitale Italiana della Cultura 2025. È un’opportunità irripetibile per mostrare al mondo la bellezza del nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico. La città è animata da un fermento nuovo: c’è un grande impegno da parte delle istituzioni, degli operatori turistici e dell’intera comunità per garantire un’accoglienza all’altezza delle aspettative.
Ultimamente Agrigento è stata al centro di una serie di critiche e polemiche in merito all’organizzazione e all’incompiutezza di alcune opere. Ma la situazione è davvero così critica nella città?
È vero che ci sono state delle difficoltà, come accade per ogni grande evento, ma parlare di crisi sarebbe ingiusto e riduttivo. L’intera comunità sta lavorando senza sosta per superare gli ostacoli e consegnare ai nostri turisti una città accogliente. Sicuramente alcuni ritardi ci sono stati, ma l’importante è la visione d’insieme.
Anche in merito alla situazione alberghiera sono state dette cose negative... Qual è la verità riguardo il vostro comparto?
Il settore alberghiero agrigentino sta facendo la sua parte con grande serietà e professionalità. Abbiamo registrato un sostanzioso incremento delle prenotazioni e molte strutture si sono adeguate agli standard richiesti da un evento di questa portata. Certo, ci sono ancora delle sfide in corso, come la necessità di migliorare i collegamenti e ampliare l’offerta di posti letto, ma il comparto turistico ha risposto con investimenti e miglioramenti significativi.
Il presidente della Repubblica Mattarella è venuto in visita ad Agrigento per partecipare alla cerimonia d’inaugurazione del vostro importante appuntamento. Come ha reagito la città?
La visita del Presidente Mattarella è stata un momento di grande emozione e prestigio per Agrigento. La città ha risposto con entusiasmo, accogliendolo con calore e partecipazione. È stato un segnale forte dell’importanza che il nostro evento riveste a livello nazionale. Il suo discorso ha sottolineato il valore della cultura come ponte tra i popoli, e questo è un messaggio fondamentale per una città come la nostra, cuore del Mediterraneo.
Quali sono le previsioni e le aspettative in termini di presenze di visitatori?
Le stime parlano di un aumento significativo del flusso turistico rispetto agli anni precedenti. Ci aspettiamo oltre un milione di visitatori nel corso del 2025, con un picco nei mesi primaverili ed estivi. Il nostro obiettivo è far sì che chi arriva ad Agrigento non solo scopra la sua storia, ma si innamori della città e voglia tornarci anche dopo la fine delle celebrazioni.
Il grande nemico di “Girgenti” è rappresentato dal problema della siccità. Come si sta operando per arginare le difficoltà in questo senso?
La siccità è una sfida seria, che incide anche sul settore turistico e alberghiero. Collaboriamo quotidianamente con le istituzioni locali su più fronti, potenziando la rete idrica, promuovendo l’uso sostenibile delle risorse e incentivando investimenti in tecnologie per il risparmio idrico. Anche le strutture ricettive stanno facendo la loro parte, adottando misure di gestione responsabile dell’acqua.
La città patisce anche una eccessiva presenza di attività abusive. Ci sono state iniziative in proposito?
Il fenomeno degli affitti turistici abusivi è un problema serio che penalizza gli operatori in regola e abbassa la qualità complessiva dell’offerta turistica. Le autorità stanno intensificando i controlli, e Federalberghi sta collaborando attivamente per sensibilizzare gli ospiti sulla necessità di scegliere strutture regolari. La legalità e la trasparenza sono elementi essenziali per garantire un’accoglienza sicura e di qualità.
Con questo evento, la vostra città si trova a essere il polo nello scambio culturale tra i diversi popoli del Mediterraneo. Siete pronti a vincere la scommessa sulla riuscita di Agrigento Capitale Italiana della Cultura?
Siamo pronti e determinati a dimostrare che Agrigento merita questo titolo. Il nostro passato parla d’incontri tra culture e, oggi più che mai, vogliamo riaffermare questo ruolo. La cultura è un ponte tra i popoli, e noi siamo pronti a sfruttare questa occasione per far crescere la nostra città, rafforzare il turismo e costruire un futuro all’insegna dell’accoglienza e della bellezza.