Ecobonus 2025, come funziona e come è cambiato

                                                         Ecobonus 2025: come funziona, come è cambiato

Lo scopo principale dell’Ecobonus è quello di promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di combustibili fossili a favore delle fonti energetiche rinnovabili

L’Ecobonus è una detrazione fiscale (IRPEF o IRES) per gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo.

L’agevolazione è stata introdotta dalla Legge di bilancio del 2007 (Legge n. 296 del 2006) e attualmente è disciplinata dall’articolo 14 del DL n. 63/2013 (detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica).

Con la legge di bilancio per l’anno 2025 l’Ecobonus ha subito – rispetto al regime in vigore fino al 31 dicembre 2024 – una drastica revisione della percentuale di detrazione ammessa (la detrazione a regime è pari al 36% delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027).

Analizziamo in dettaglio le caratteristiche dell’Ecobonus (soggetti beneficiari, interventi ammessi, detrazioni previste) e le opportunità offerte dall’agevolazione.

Chi può richiederlo?

Possono richiedere il bonus tutti i soggetti residenti e non residenti in Italia, titolari di qualsiasi tipologia di reddito.

La detrazione spetta, infatti, alle persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, agli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, alle società semplici, alle associazioni tra professionisti e ai soggetti che conseguono reddito d’impresa, vale a dire persone fisiche, società di persone, società di capitali (articolo 2 del decreto ministeriale 19 febbraio 2007).

Quali interventi sono agevolabili ?

L’incentivo si concentra sugli interventi che comportano una riduzione del consumo energetico per il riscaldamento, con l’ottenimento anche di notevoli risparmi economici conseguenti al miglioramento delle prestazioni termiche dell’edificio.

Questo potenziamento può essere conseguito mediante diversi tipi di interventi, che spaziano dalla coibentazione ai nuovi pavimenti, dalla sostituzione delle finestre o degli infissi all’installazione di pannelli solari, e all’aggiornamento degli impianti di climatizzazione invernale.

Quale documentazione è richiesta?

Per richiedere l’agevolazione sono necessari i seguenti documenti:

- asseverazione di un tecnico abilitato o dichiarazione resa dal direttore dei lavori, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti;

- l’attestato di prestazione energetica (APE), finalizzato ad acquisire i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio. Tale certificazione è prodotta dopo l’esecuzione degli interventi;

- la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.

Entro 90 giorni dal termine dei lavori, bisogna trasmettere all’Enea, con modalità telematiche, la scheda informativa degli interventi realizzati e le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica.







Pubblicato il 08/03/25